E SE NON FOSSE
STATO AMORE….
CAP.1 Un regalo
speciale
Caro diario,
da troppo ormai non scrivo
più…non so come mai il bisogno che avevo prima di
confidarmi ora non mi
attanaglia più.
Dopo quella notte tutto è
cambiato, il sacrificio mi ha cambiata, la morte di Jenna e John, lo zio John che
credevo di odiare e
che mi ha sorpresa con quella lettera così dolce e piena di
affetto, e poi la
partenza di Stefan tutto è diverso ora.
Penso spesso alla notte in cui Klaus ha spezzato la maledizione, ma non penso a quello che è accaduto, che ormai cerco di nascondere nell’angolo più buio della mia anima per non soffrire più, ma ripenso a quello che mi ha detto Stefan poche ore prima del rito, Damon mi aveva appena fatto bere il suo sangue e io ero sconvolta, ma perché poi…così sarei potuta restare con lui per l’eternità, in fondo dovevo essere contenta e invece ero terrorizzata dall’idea che la mia vita non sarebbe più mutata e che quello che avevo in quel momento sarebbe stato quello che avrei avuto per l’eternità…Stefan.
Erano passati ormai due mesi da quando Stefan era partito con Klaus e aveva riabbracciato il suo lato oscuro, mancavano pochi giorni al mio diciottesimo compleanno, sarei dovuta essere felice stavo per diventare un’adulta e non mi sarei più dovuta preoccupare di avere un tutore legale che si prendesse cura di me e Jeremy, invece ero nel mio momento più triste non riuscivo a dimenticare Stefan e purtroppo nessuno di noi sapeva dove avrebbe potuto essere.
Damon mi è stato vicino in questi mesi, legati da un dolore che ci unisce e distrugge, come al solito lui fa lo sbruffone ma io so che soffre, mi sembra che sia un libro aperto per me, dopo la notte in cui l’ho baciato sul letto di morte tutto tra noi è cambiato, si è instaurata una fiducia e un affetto che trascendono l’amicizia ma non sconfinano nell’amore, siamo in un limbo che corrode le nostre anime.
Per fortuna questa sera posso non pensare a cose tristi, devo solo pensare a farmi carina e a festeggiare il mio compleanno, chiuderò in cassetto tutto il dolore.
All’improvviso qualcuno bussò alla porta della mia camera da letto, senza aspettare la mia risposta Bonnie entrò in camera spalancando la porta, risvegliandomi da tutti i miei pensieri.
<< Elena siamo in ritardo per la festa al Grill!!!Devi sbrigarti avevamo detto alle otto! >> disse Bonnie con enfasi, << Perdonami Bonnie non mi ero resa conto dell’ora sai che ultimante non ci sto con la testa >> risposi sentendomi in colpa per il ritardo.
Bonnie
capiva perfettamente, sapeva cosa stavo
passando in fondo era la mia migliore amica
ci conoscevamo da una vita e poteva capirmi con un solo sguardo, quindi
non
rincarò la dose e disse
<<
Non ti preoccupare, in fondo sei tu la festeggiata e se non se in
ritardo che
ingresso da festeggiata è, ricordati però che
dovrai affrontare l’ira di Damon
per il ritardo, ha preparato tutto in maniera così perfetta
che non sta più
nella pelle, anche se non vuole ammetterlo >> .
A quelle parole sussultai, ultimante quando sentivo parlare di Damon mi sentivo strana, a maggior ragione ora che sapevo che aveva organizzato la festa e mi stava aspettando, in pochi minuti finii di prepararmi, mi raccolsi i capelli presi la borsa e uscii con Bonnie.
La strada in auto fino al Grill era breve, dieci minuti o poco più, ma mi sembrarono un’eternità.
Appena arrivati davanti all’ingresso mi resi conto che tutto era stato organizzato alla perfezione, sentivo all’interno un band che suonava dal vivo e le voci dei mie amici che ridevano, la vera sorpresa però era all’interno.
Appena aperta la porta d’ingresso mi trovai davanti un locale tutto nuovo, non c’erano più i vecchi tavoli scheggiati, ma bei tavoli coperti da tovaglie porpora con centrotavola illuminati da candele bianche che diffondevano un buon profumo di vaniglia, e poi all’improvviso tra tutta la folla incrociai proprio gli occhi di Damon che aspettavano bramosi un mio cenno di gradimento.
In
un batter d’occhio Damon mi fu accanto e disse avvicinandosi
al mio
orecchio <<
Allora è di tuo gradimento il nuovo arredamento ? Sai ho
dovuto
dare fondo a tutta la mia pazienza per organizzare questa festa con
Caroline,
adesso però ho scoperto
che la mia
pazienza ha un nuovo limite >>
.
Cercavo
faticosamente di trattenere una risata, l’umorismo tagliente
di
Damon mi metteva sempre di buon umore , così lo ringraziai e
lo ripagai con la
sua stessa moneta << Grazie
mille…adoro il
nuovo arredamento e adoro anche che tu abbia scoperto un nuovo limite
per la
tua pazienza, credo che tutti gli abitanti di questa città
saranno grati a
Caroline per quello che ha fatto! >> .
Ci guardammo un attimo negli occhi e sentii di potermi perdere in quegli occhi duri come il ghiaccio che per me si accendono e diventano un fuoco che brucia l’anima, poi scoppiammo a ridere all’unisono.
Durante la serata mi soffermai spesso a pensare a ciò che avevo provato poco prima per Damon, non capivo cosa mi stava succedendo, è vero lui mi è stato vicino in questi mesi e mi ha consolata, ma io amo Stefan c’è posto solo per Stefan nel mio cuore, non potevo provare niente per il tenebroso Damon, ne ero sicura.
La serata proseguiva tranquilla, dopo aver mangiato la torta finalmente arrivò il momento di aprire i regali,
Bonnie eccitata mi gridò << Devi aprire il mio per primo non aspettare sono curiosa di vedere la tua faccia quando la aprirai >> Jeremy le fece eco << Per favore aprilo perché è una settimana che non fa altro che ripetermi che ti piacerà da morire, ma non vuole dirmi cos’è, e sono troppo curioso ora! >> .
Afferai il regalo di Bonnie e in attimo era scartato, dentro c’era un bel portachiavi dove avrei potuto mettere le chiavi della casa che un tempo era stata dei mie genitori, poi di zia Jenna e ora mia.
La ringraziai con tutto il cuore, scartai altri regali tra cui jeans, maglioni e tante altre cose, quando pensavo di aver aperto tutto mi si avvicina Damon con un pacchetto << Spero ti piaccia, è un oggetto della mia famiglia, in particolare era di mia madre, lo portava sempre non lo toglieva mai, me lo ha dato appena prima di morire >> con mani tremati afferro il pacchetto e lo apro << Damon non posso accettarlo è davvero troppo e poi era di tua madre >> all’interno c’era un meraviglioso bracciale d’oro con un piccolo ciondolo con incastonato uno zaffiro .
In un attimo senza rendermene conto Damon me lo mette al polso << Devi tenerlo è un mio regalo per te non puoi rifiutarlo >> senza pensarci lo abbraccio e lo bacio sulla guancia, lo sento prima irrigidirsi e poi sciogliersi sotto la stretta del mio abbraccio e sotto le mie labbra.
Ormai la serata è al termine tutti tornano a casa e anche io cerco un passaggio, si perché mi ha portata Bonnie ma ora se ne va con mio fratello e mi lasciano qui.
Non mi è servito molto tempo per trovare un passaggio, Damon c’è sempre se ho bisogno di aiuto.
Ci avviamo alla sua macchina e da bravo cavaliere mi apre la portiera e mi fa accomodare, una volta a bordo cominciamo a chiacchierare come al solito.
<< Allora la serata è stata di tuo gradimento? >>
<< Si grazie
l’ho adorata avevo proprio bisogno di un po’ di
svago,
non so come ringraziarti per il tuo regalo è molto bello,
forse troppo >>
<< Un modo
per ringraziarmi ci sarebbe… >>
A quelle parole nelle mia mente scoppiò il panico sapevo cosa provava per me e sapevo cosa mi avrebbe chiesto come ringraziamento.
<<
…il tuo rispetto e la tua fiducia >>
Ancora una volta mi aveva stupita, sia perché non mi aveva chiesto quello che mi aspettavo ma soprattutto perché pensava di non avere nessuno dei due.
<< Damon io
già mi fido di te e ti rispetto più di ogni altra
persona, non posso dimenticare che stavi per morire nel tentativo di
salvarmi,
che hai cercato di prendere il posto di Jenna, e che quando ero morta
ai piedi
di Klaus tu hai pensato a me, a portarmi al sicuro >>.
Forse avevo detto troppo perché non ci siamo più parlati fino a quando non siamo arrivati davanti alla mia porta di casa.
<< Beh
allora buona notte Elena, ho fatto il mio dovere sei sana
e salva a casa >>
<< Grazie
per la serata, buona notte anche a te >>
Non so perché ma dopo quella frase il seguito è uscito dalla mia bocca come se il cervello non ne avesse controllo << Vuoi entrare? Sono sola potresti farmi compagnia, guardiamo un film se ti va? >> colto alla sprovvista da quella domanda Damon accettò l’invito, entrò e si chiuse la porta alle spalle.
Nessuno avrebbe potuto immaginare che qualcuno li stava spiando e quello che sarebbe successo da li a pochi giorni.
CONTINUA…