Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Bloody Alice    10/08/2011    1 recensioni
Vorrei sapere che ti prende.
Tu, che sei sempre allegra.
Nei tuoi occhi ora, si legge profonda tristezza.
E non fai altro che ripetermi quanto io sia importante per te.
Che bugiarda.
Una fic che ho scritto in un momento di ispirazione.
Spero vi piaccia :)
Bloody_Alice97
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
COSA POSSO FARE?

Vorrei sapere che ti prende.
Tu, che sei sempre allegra.
Nei tuoi occhi ora, si legge profonda tristezza.

E non fai altro che ripetermi quanto io sia importante per te.
Che bugiarda. Ti conosco da una vita e so di non essere io quello che conta.
Per te l’unica cosa che conta in questo momento è Paolo.

Guarda che ne sono consapevole e non c’è bisogno che tu mi dica “va tutto bene”, perché menti.
Non mi illudere con le tue dolci parole.
L’unica che deve essere consolata qui sei tu, non io.

Io me ne sto qui, tra te e le tue amiche.
Su questa sedia, vicino a questo tavolo.
E accade tutto mentre la brezza che arriva dal mare ti scompiglia i capelli.
Il tuo finto sorriso sulle tue labbra mi fa sentire ancora più triste di quanto non lo sia tu.

E’ solo uno dei tanti giorni andati a rotoli in questa estate.
Solo uno dei tanti istanti della tua vita andato storto, in questo mondo che gira nel verso sbagliato.

Le tue amiche non sanno ciò che stai passando.
Solo io ne sono a conoscenza.
Solo io.
Io, il tuo migliore amico.

La cosa che più non sopporto, è il tuo modo di fare.
Fingi la felicità, mentre in realtà il tuo dolore è più grande di quanto pensi.
Ma non ha importanza Alessia.
Non ha importanza ciò che è accaduto.
Ci sono tantissimi altri ragazzi qui in Italia.
Tu non ti devi abbattere solo perché lui non ricambia i tuoi sentimenti.

Ed ecco che arrivano anche altre ragazze.
Tutte quelle che quest’anno hai incontrato in spiaggia.
In questa piccola città della Liguria, quest’anno hai fatto tante nuove amicizie.
Sospiri e stringi i pugni.
Vero.
Qui a Ceriale hai incontrato anche lui.
Anche Paolo.

Ma cosa ci trovi in quel ragazzo, io non l’ho capito.
Un biondino comparso per caso lungo la riva, in un giorno qualsiasi della tua vita.
E tu?
Te ne sei innamorata.
Certo che hai gusti strani.
Ti sei innamorata del ruba cuori della città.
Perché qui tutti conoscono Paolo.

Io in realtà lo trovo semplicemente infantile.
In fondo, vuole solo farsi bello agli occhi di voi ragazze.
In realtà non sa fare proprio niente.
Fosse almeno intelligente, poi.

La vera bellezza, Alessia, non viene dall’aspetto esteriore, ma da quello interiore.
Lo specchio davanti al quale tu passi così tanto tempo racconta solo metà della tua storia.
L’altra metà sta a te.

E non pensare che tutto ciò che stai passando sia opera di qualche forza superiore come il destino o cose simili. Il destino non centra.
Ognuno si scrive da sé la propria vita ed è quello che devi fare anche tu, mia piccola Alessia.

Ah, guarda.
E’ arrivata Angelica.
Ha qualcosa da dire.
E alle parole che lei pronuncia i tuoi occhi diventano lucidi.
Perché sta raccontando di lei e del bacio che ha ricevuto da Paolo.
Sì, proprio da lui.

Ed eccola là, quell’ochetta della tua migliore amica, Marta.
Si è lanciata come le altre contro Angelica in un grosso abbraccio di gruppo.
Lei che ti ha sostenuto tutta l’estate, dicendoti di non mollare.
Eccola.
Bella amica davvero.

Ora avete tutte finito di mangiare e si sentono le voci dei vostri genitori, che hanno sistemato le ultime cose nei loro borsoni.
Vi stanno chiamando.
Tutte.
Le altre sono già andate, mentre tu aspetti in silenzio.
Ti asciughi gli occhi.

Alessia, ci sono tanti altri ragazzi, te l’ho detto.
Tu non ti devi abbattere.
Tu devi andare avanti per la tua strada, camminando a testa alta.
E’ una cosa che ho imparato standoti vicino in ogni istante della tua vita.
Hai solo tredici anni e tante esperienze ancora da fare.

“Andiamo William” mi sussurri, con voce rotta.
E io ti seguo.
Mi siedo su uno sdraio e continuo ad osservarti.
Continuo ad osservare te e i tuoi occhi ancora lucidi.
Alle domande di quelle curiose, tu rispondi che della sabbia ti è entrata negli occhi.
Abbassi lo sguardo.
Non ti scoraggiare.
Ti prego.
Detesto vederti così.

“Su con la vita” diceva sempre Sara, la tua nonna, che ora veglia su di te dall’alto.
E “su con la vita” te lo dico anche io.
Almeno, vorrei farlo.
Ma in fondo, cosa posso fare?

In fondo, io sono solo il tuo vecchio gatto. 
 










Ciao ^^
Storia un po' triste, vero?
Alla fine si trattava solo dei pensieri di un vecchio gatto.
Ma in fondo, penso che coloro che meglio ci conoscono siano proprio i nostri animali.
Almeno, chi ne ha uno.
Il tutto, non si ispira a fatti realmente accaduti.
Anche se tutti abbiamo avuto delle delusioni in amore.
Questa ff, infine, la voglio dedicare al mio gatto, William.
Non era proprio il mio gatto, perchè si faceva vedere sul balcone di casa mia una volta si e quattro no, ma in fondo gli volevo bene.
In men che non si dica siamo diventati grandi amici.
Adorava le sardine :)
Se n'è andato da poco, ma rimarrà per sempre nel mio cuore.

Al mio migliore amico, il mio vecchio e grosso gatto.


Bloody_Alice97 

 

  

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Bloody Alice