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Autore: Kosoala    10/08/2011    5 recensioni
Questa storia parla di Zero dopo essere stato abbandonato da Yuki.
Zero incontra un'altra ragazza che però rischierà di...non voglio fare troppi spoiler quindi leggete!
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Zero Kiryu
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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L'armadio



Yuki se ne era andata lasciandolo da solo, per l'ennesima volta Zero era stato lasciato solo. Prima la sua famiglia, poi da Ichiru per la seconda volta e infine anche da Yuki. Odiava Kaname. Questo non era cambiato e non sarebbe mai potuto cambiare. L'acqua calda della doccia gli scorreva lungo il corpo accarezzandolo, quanto avrebbe voluto che al posto dell'acqua bollente ci fossero state le mani di Yuki. Ma ora basta, doveva girare pagina. Aprì l'acqua fredda al massimo come suo solito prima di uscire dalla doccia. Mentre si avvolgeva nell'asciugamano entrò il direttore, senza bussare...
-Ma nessuno le ha mai detto che si usa bussare prima di entrare????? Soprattutto alla porta del bagno-
Non si era mosso di una virgola, il direttore era rimasto immobile, con quel sorriso idiota stampato sulla faccia. Lentamente si girò. Zero ebbe l'impressione che la sua faccia diventasse seria.
-Vestiti in fretta. Hai del lavoro da sbrigare-
E chiuse la porta ditro di sè.
Dopo qualche minuto Zero uscì dal bagno con i capelli ancora umidi e la camicia slacciata. Si ritrovò di fronte ad una ragazza, capelli neri con delle meches viola ed occhi grigi ed innocenti, sembravano quelli di una ragazzina indifesa davanti ad un enorme pericolo ma Zero dovette ricredersi quando si accorse che quegli occhi limpidi si posarono sul suo addome e sulla faccia dai lineamenti delicati della ragazza comparve un'espressione alquanto maliziosa...
-Chi sei? Che ci fai qui?-
Chiese Zero con il solito tono scorbutico, quasi a dire "facciamo in fretta che ho di meglio da fare che stare qui a parlare con una ragazzina come te".
-Mi chiamo Erin e sono qui perchè il direttore mi ha detto che ti avrei dovuto aspettare in questa stanza perchè dovevi farmi fare il tour della scuola e spiegarmi cosa devo fare come guardian. Certo che è proprio un tipo simpatico, quel Cross-
A sentire quel nome a Zero vennero in mente i momenti più belli passati insieme alla sua Yuki. Già, la sua Yuki, ormai non era più sua, se l'era presa Kaname, come tutto il resto d'altronde.
-Ehy! Ci sei?-
La voce di Erin lo riportò alla realtà.
-Sì, allora seguimi e dimmi, tu che cosa sai di questa scuola?-
-Allora, so che ci sono la Day class e la Night class e che nella prima fanno lezione gli umani come noi e che nella seconda invece ci sono i vampiri e che noi, come guardian, non dobbiamo far incontrare le due classi quando si scambiano-
"Gli esseri umani come noi", mi dispiace Erin ma io non sono come te, io sono un vampiro, un viscido succhiasangue, che si è preso la libertà di attingere nutrimento dal collo della persona che ama.
-Allora? Ho studiato?-
Non sapeva come mai ma quella ragazzina gioiosa gli stava simpatica.
-Sì, direi che è sufficiente-
Mentre si dirigevano alla camera di Erin, Zero diede una sbirciatina dietro di se. La ragazza era vestita in modo molto seducente e sportivo, con dei jeans cortissimi e una canotta blu che lasciava scoperto l'ombelico. Guardandola attentamente sul petto ci si accorgeva che la canotta lasciava intravedere un reggiseno dello stesso colore.
-Siamo arrivati, dentro l'armadio troverai la divisa scolastica, in quanto a noi ci vediamo dopo la fine delle lezioni e se hai qualche problema chiamami, la mia camera è nell'altra ala del plesso. Buon riposo-
"Se hai qualche prolema chiamami" e "buon riposo"???!?!?!!? Ma che cavolo gli era preso! Sembrava un agente immobiliare o qualcosa di simile! Meglio andare nella proprio stanza e farci una bella dormita.

Entrata nella stanza e salutato Zero, Erin si stese sul letto sfinita dopo il viaggio di sette ore in macchina. Iniziò a rilassarsi e prima di accorgersene, si trovò immersa in una specie di dormi-veglia in cui sognò prima la sua vecchia casa, poi come sarebbe cambiata la sua vita dal giorno dopo ed infine a...Zero?!?!? Si svegliò di botto. Perchè aveva sognato Zero? E poi, a dirla tutta non aveva sognato Proprio Zero, quello sarebbe stato accettabile, aveva sognato lei e Zero insieme, sotto le coperte mentre stavano...
-Erin! Stanno per cominciare le lezioni! Presto esci!-
Si vestì in tutta fretta e uscì, seguendo il protagonista dei suoi sogni erotici.
Le ore passarono lente, finchè non arrivò il turno di guardia.
Erin e Zero si avviarono verso il cancello della Night, e Erin si spaventò non poco a vedere quella mandria di ragazzine imbufalite accalcate di fronte al cancello.
Zero entrò subito in azione dopo averle detto che per quel giorno lei avrebbe dovuto solo guardare.
I cancelli si aprirono lentamente e ne uscirono i vampiri. Erano maledettamente belli, soprattutto uno moro-rosso con gli occhi azzurri. Erin si costrinse a guardare Zero che faceva il proprio dovere, anche se la tentazione di guardare quel vampiro l'attirava non poco. E adesso chi sarebbe stato il protagonista? Zero o il vampiro che poi scoprì si chiamasse Senri?
Finito lo show delle ragazzine impazzite seguitò quello della ronda.
-Erin, tu farai il giro da quella parte e io dall'altra. Mi raccomando, stai all'erta-
Detto questo si separarono ma Zero non capiva perchè era così apprensivo nei confronti di quella ragazza, senza accorgersene infatti si voltava ogni dieci secondi per vedere se le fosse successo qualcosa.
-Ma cosa vuoi che le succeda?- Si ripeteva -Probabilmente corre più pericolo a starti vicino che a stare da sola!-
Quella notte non aveva proprio la vogia di fare la ronda, si rifugiò nella stalla e si stese sul pagliericcio.
Erin aveva fatto tutto il giro due volte senza incontrare Zero. Non era possibile. Si sedette per terra, con la schiena appoggiata ad un albero.
-Qualcosa ti affligge?-
Si voltò di scatto verso la direzione della voce.
-Zero! Ma dove eri...Ma tu non sei Zero!-
-Che osservazione acuta!-
Rispose Senri.
-Scusa...non è che l'hai visto passare?-
-No-
-Ah! Ok-
-Sai...ho notato come mi guardavi, prima al cancello-
Erin arrossì di colpo, non si aspettava che sarebbe stato coì diretto. Senri si avvicinò pericolosamente. Erin era terrorizzata, non si era mai trovata a così pochi centimetri dalla faccia di un vampiro. Senri si avvicinò sempre di più finchè le sue labbra fredde non sfiorarono quelle calde e morbide di Erin. Il bacio prese uno strano sapore...Erin spalancò gli occhi appena si accorse che sapeva di sangue, del suo sangue! E se Senri fosse stato un sangue puro? Iniziò a lacrimare pervasa dal panico, Senri stava ancora gustando il sapore del liquido caldo e rosso. Ormai erano passati almeno due minuti. Erin iniziava a vedere a puntini, non aveva più coscienza di sè, non riusciva neanche a pensare, prima aveva paura di allontanare Shiki, ora non aveva neanche la forza di muovere un dito. Arrivò Zero che aveva ricominciato la ronda non appena sentito l'odore di sangue. Sorprese Shiki che si staccò da Erin e la lasciò cadere a terra, semi-cosciente.
-Pensavo che saresti arrivato prima-
Zero tirò fuori la Bloody Rose e la puntò contro Senri.
-Ritorna nei tuoi alloggi-
-Perché? mi stavo divertendo-
Disse con un'aria innocente .
-Ritorna nei tuoi alloggi. Adesso-
-Che paura! Con un fare tranquillo si mise le mani in tasca e se ne andò-
Zero si precipitò da Erin.
-Z-zero...-
-Sì sono qui! Tranquilla, non succederà mai più, da oggi in poi faremo la ronda insieme. Che ne dici?-
-Ho...freddo...-
-Ti porto subito al caldo ma tu cerca di non svenire capito? Resta sveglia!-
Detto questo la prese in braccio e si mise a correre verso l'infermeria.

-Come sta?-
La voce di Zero lasciava trapelare un tono preoccupato che lui non cercò minimamente di nascondere. La domanda era stata posta all'unico dottore che sapeva la vera identità di quelli della Night.
-Ha perso molto sangue, se fossero passate un altro paio d'ore la ragazza non ce l'avrebbe fatta. Quando l'hai porta qui era allo stremo, eppure era sveglia. Certo che fai uno strano effetto alle donne-
Rispose con un sorriso ironico che svanì subito dopo aver visto l'occhiata assassina di Zero.
-Pensavo che non ce l'avrebbe fatta.- Zero crollò su una sedia. -Non me lo sarei mai perdonato-
-Tranquillo. Grazie al tuo sangue è salva-
Già. Zero si era fatto prelevare il sangue dopo che il dottore gli aveva assicurato che non c'era pericolo che la ragazza si trasformasse in un vampiro. Però adesso Zero aveva sete, una sete tremenda, il dottore se n'era andato e lui era insieme a Erin, nella stanza dell'infermeria. Aveva sete, una dannata ed incontrollabile sete. Iniziò a guardare il collo di Erin, voeva provare il suo sangue, si chiedeva se sarebbe stato più dolce di quello di Yuki, si avvicinò lentamente, aprì la bocca ma guardò la faccia della ragazza e vedendo quell'espressione dolce sul suo viso si bloccò. Uscì di corsa e andò alla stalla, non poteva rischiare di far del male ad Erin.

Era nel bosco, stava correndo. Aveva paura, qualcuno la stava cercando. Perchè la stavano cercando? Si voltò indietro e non vide nessuno. C'era la nebbia. Una nebbia densa, innaturale che impediva ad Erin di vedere dove stesse andando, sbattè contro qualcosa di duro, alzò la testa e nella nebbia distinse due occhi viola, Zero.
-Zero...che ci fai qui?-
Ma Zero non rispose, si avvicinò semplicemente alla ragazza e le diede un bacio, un bacio intenso e pieno di sentimento. Poi si staccò e sorrise, un sorriso sadico e prima che Erin potesse reagire la morse sul collo e iniziò a succhiare il suo sangue. I suoi occhi erano diventati rossi e il suo tatuaggio si era illuminato. Stava assaporando quel dolce nettare che era il suo sangue e poi...


E poi Erin aprì gli occhi, era in una stanza totalmente bianca, non ricordava molto e vedeva tutto sfocato. Era successo qualcosa con Senri...poi Zero...i ricordi erano confusi, si era sentita male, forse. Iniziò a vedere meno sfocato e notò che Zero era steso vicino a lei, addormentato. Perchè aveva sognato Zero come vampiro? Lui è un essere umano...cercò di muoversi per prendere il bicchiere d'acqua sul comodino ma qualcosa la tratteneva, guardò meglio e vide che Zero era abbracciato a lei, la teneva stretta ai fianchi. Tentò di nuovo ma Zero la strinse ancora più forte, rassegnata si rilassò un po'. Doveva ammettere che era molto bello essere così vicina a Zero. Si sentiva protetta, al sicuro. Peccato che durò poco, infatti Zero si svegliò qualche minuto più tardi. Il ragazzo arrossì violentemente quando si accorse che era sveglia.
-Come stai?-
-Bene-
-Ehm...scusa, sai ero molto stanco...-
-Non c'è problema-
-Hai bisogno di qualcosa?-
-Sì, mi puoi prendere quel bicchiere d'acqua?-
Zero si alzò e glielo porse. Erin lo prese e iniziò a bere, nella stanza era calato un silenzio carico di tensione, Zero aveva paura che fosse rimasta qualche traccia di sangue sui suoi vestiti, infatti era corso alla stalla e aveva bevuto il sangue del suo cavallo, si vergognava molto di questo e comunque pensò che era sempre meglio che bere quello di Erin.
-Cosa è successo?-
-Sei...sei stata morsa da Shiki e sei svenuta, ti ha succhiato un bel po' di sangue e il dottore è stato costretto a farti una trasfusione. Sei rimasta incosciente per parecchie ore. Comunque puoi fare a meno di andare a lezione fino a domani e da oggi in poi ti prometto che faremo le ronde insieme-
Erin sorrise, quelle ultime parole e il fatto che Zero si fosse addormentato lì pur di non lasciarla sola era la prova che ci teneva a lei.
-Scusa, ora devo andare a fare la ronda, ci vediamo domani-
-A domani-
Erin si addormentò quasi subito e sognò di nuovo Zero ma questa volta sognava di possederlo. Di averlo tutto per se.
Quando la ragazza tornò a lezione la prima cosa che notò fu l'assenza di Zero, uscì subito dall'aula prima che entrasse il professore e si precipitò nella sua camera. Bussò ma non sentì nessuna voce e non venne ad aprire nessuno così Erin entrò. Vide Zero steso sul letto in preda alle convulsioni con la camicia macchiata di sangue.
-Zero, cosa ti è successo?-
Zero cercò di rispondere ma la risposta non fu molto chiara.
-Una battaglia...con...livello E...sangue...ho bisogno di...sangue...-
Erin si accorse che il tatuaggi del ragazzo stava brillando e che i suoi occhi erano diventati rossi.
-Ma...ma allora...sei un vampiro?-
-Sì...mi dispiace...non volevo che...che tu mi vedessi...così-
Erin indietreggiò ma vedendo l'espressione sofferente di Zero si avvicinò e si scostò i capelli dal collo avvicinandoci la testa di Zero.
-Bevi-
-No...non...voglio...farti del male...-
-Te lo sto offrendo! Bevi!-
Zero non resistette e iniziò a bere con avidità. Quando si staccò era tornato come prima, il tatuaggio era un tatuaggio e gli occhi erano di nuovo di quel viola intenso.
-Mi dispiace, io non volevo, non riesco a trattenermi quando ho sete-
Erin stava per mollargli una schiaffo ma quando vide che Zero non provava neanche a difendersi, iniziò a piangere e si buttò al collo di quest'ultimo che rimase impietrito.
-Ma che ti prende?!?!?-
-Ho avuto paura! Quando ho visto tutto quel sangue...pensavo...-
E iniziò a piangere ancora più forte.
-E comunque- Continuò -dovevi dirmelo, dovevi dirmi che eri un vampiro-
-E come potevo dirtelo, pensavo che non mi avresti più parlato o che ti sareti spaventata e allontanata da me...mi dispiace-
La abbracciò forte e poi le sollevò dolcemente il mento e portò il suo viso sempre più vicino al proprio finchè le loro labbra si sfiorarono e le loro ligue iniziarono a danzare e a inseguirsi, fu un bacio più intenso e dolce di quelli che sognava Erin. Prima che se ne accorgessero Zero non aveva più la camicia e Erin era rimasta in pantaloncini. Si erano stesi sul letto continuando a baciarsi finchè qualuno bussò alla porta. Zero sgranò gli occhi e nascose Erin dentro l'armadio e lui si infilò nel letto, senza accorgersi che il reggiseno di Erin era stato buttato per terra.
-Avanti-
Era il direttore Cross.
-Come va la ferita Zero?-
-Adesso meglio ma non penso di riuscire ad andare a lezione, mi dispiace-
-Va bene, non importa-
E uscì. Zero trasse un sospiro di sollievo, stava per rialzarsi quando il direttore rientrò nella stanza.
-Per caso sai dov'è Erin? Neanche lei è a lezione-
-Non lo so, forse non si sente ancora bene ed è rimasta in camera, se è così è meglio non disturbarla-
-Sì, hai ragione-
Prima di uscire diede una rapida occhiata al pavimento e notò tra i vestiti di Zero un reggiseno, fece finta di niente e si chiuse la porta alle spalle.
-Beata gioventù-

Zero aprì l'armadio e ne uscì Erin.
-Che paura che ho avuto!-
-Non ti preoccupare, non si è accorto di niente, dove eravamo rimasti?-
Erin trascinò Zero nell'armadio e lì avvenne tutto.

 

Fine



Questa è la mia prima fanfiction, vi prego, siate gentili, mi aspetto molte critiche (spero costruttive). Essendo il primo racconto che scrivo ci tengo molto...non declassatelo troppo vi prego! :P

   
 
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