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Autore: alicusi    11/08/2011    3 recensioni
Ho iniziato a scrivere questa storia mentre in vacanza cercavo disperatamente di evitare i vari spoiler.
Specialmente perchè gli spoiler che sono usciti non rispecchiavano totalmente la mia visione.
E' una fanfiction ambientata a fine seconda stagione, e ricrea la terza stagione con gli avvenimenti che vorrei tanto accadessero ma che sicuramente non avverranno mai perchè gli scrittori di tvd non fano mai quello che i fan si aspettano. In pratica è una fanfiction ambientata ad un mese dalla fine della seconda stagione e cercherò di ricreare la terza stagione con gli eventi che avrei voluto accadessero
detto questo... spero che vi piaccia.
p.s. : STEROLINE
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Quella giornata era stata estenuante per tutti e Caroline non riusciva ad addormentarsi. Continuava a rimuginare riguardo alla morte di Jeremy che per fortuna non era piu` cosi` morto e riguardo alla valanga di informazioni che aveva dovuto rovesciare addosso alla madre.
Di certo non avrebbe di nuovo fatto l`errore di cancellarle la memoria: in fondo, un normale rapporto madre-figlia dovrebbe basarsi sulla fiducia. Come sua madre avrebbe dovuto cominciare a credere nel fatto che lei riesca a controllarsi e non ammazzare nessuno, cosi` lei avrebbe dovuto riporre la sua fiducia nel fatto che la madre non impalettasse nessuno dei suoi amici o che impalettasse lei stessa nel sonno.
Liz Forbes era nella camera di fianco alla sua e Caroline poteva sentire il battito del suo cuore e il respiro regolare tipico di chi e` profondamente addormentato. Per fortuna sua madre non russava, non quella sera, altrimenti le sarebbe risultato ancora piu` difficile prendere sonno.
Aveva da poco finito di parlare al telefono con Bonnie che non aveva smesso un secondo di parlarle di Jeremy e dell`incantesimo che l`aveva quasi uccisa. Sentendo le sue parole, si era resa conto di molte cose... ad esempio avrebbe tanto voluto riuscire a riallacciare i rapporti con Matt, anche se si era resa conto che non era proprio possibile: erano entrambi cambiati e ormai le loro aspirazioni e i loro desideri non erano piu` conciliabili.
Questo genere di pensieri riusci` a cullare Caroline, che si addormento` serenamente con la mente rivolta a Tyler, il quale, per quanto duramente si sforzasse, non riusciva a considerare piu` di un amico.

Passarono quattro settimane e tutto sembrava essere tornato alla normalita`: il compleanno di Elena si avvicinava e Caroline era tornata a sentirsi una normale teen-ager, quasi...umana... a parte per una piccola differenza: i rapporti con sua madre non erano tornati esattamente come prima, si erano distesi ed era piu` facile anche solo parlare normalmente di cose futili con lei.
Stava passando il pomeriggio al Grill, sicura che fosse il giorno libero di Matt. Non aveva intenzione di evitarlo, anzi sarebbe stata piu` che contenta di ritrovare la sua amicizia, ma a volte con lui intorno si potevano creare situazioni imbarazzanti.
Si era appena seduta ad un tavolo all`esterno del locale quando, per servirla, le si avvicino` un cameriere dal volto conosciuto.
"Ciao Caroline" disse in modo cordiale " come posso aiutarti?"
"Jeremy! non pensavo tu lavorassi qui!"
In fondo come avrebbe potuto saperlo? Elena ormai trascorreva piu` tempo a casa Salvatore che a casa sua e con Bonnie non poteva piu` toccare l`argomento Jeremy senza che lei scoppiasse a piangere. La loro storia non era neppure iniziata seriamente, era solo questione di tempo che si lasciassero e, per sua sfortuna, Bonnie non era mai riuscita a tenersi un ragazzo per molto tempo.
"Si, sai com`e`....io ed Elena da soli in casa, c`era bisogno di qualche soldo in piu` ed eccomi qui. E` solo il mio secondo giorno, che ti porto?"
"Per adesso un caffe` sarebbe perfetto, magari piu` tardi prendo qualcos`altro"
Dopo aver preso il suo ordine Jeremy spari` sietro le porte del bar e le si paro` davanti Tyler che si sedette al suo tavolo senza neanche chiedere.
"Ciao Caroline, tutto a posto?"
Quelle parole non vennero ascoltate dalla ragazza che si era persa nei suoi pensieri.
Era da troppo tempo che Stefan non si vedeva in giro, ma questo non sembrava essere importante per Elena che l`aveva aggiornata sull`antidoto per il morso di un licantropo.
Si accorse che qualcunole stava parlando soltanto quando si ritrovo` la mascolina mano di Tyler che stava schioccando le dita di fronte al suo naso.
"Oh, Tyler, scusa, non ti avevo visto"
"Tutto a posto bella addormentata?"
"Si... credo di si. Questo periodo e` cosi` normale, forse anche troppo"
"La normalita` non si addice a Mystic Falls"
Tyler le sorrise, ma lei non pote` fare a meno che perdersi di nuovo fra i suoi pensieri.
"Ma ci sei o cosa?" disse il ragazzo scuotendola dalla sua specie di trans.
"Si scusa, stavo pensando a ...." si interruppe, soppesando le parole che avrebbe voluto dire.
"A cosa?" l`interesse di Tyler era evidente, ma tra i due era gia` stato affrontato quell`argomento: "Solo amici, solo amici" erano state quelle due piccole parole pronunciate dalla ragazza a far spegnere la luce che brillava di eccitazione negli occhi di Tyler.
"A...Stefan"
Tyler non si era ancora rassegnato, ma sentendo quelle parole non pote` farne a meno.
"E come mai a lui?"
"E` da tanto che non si vede in giro, ho paura che gli sia successo qualcosa"
"E` grande, grosso, vaccinato e immortale. Cosa vuoi che gli sia successo?"
"Io non ero un vampiro quando sono stata torturata dai tuoi amici licantropi?"
"Gia`, forse hai ragione...ma perche` ti importa tanto?"
Non riusciva a capire, non evrebbe capito.
"Perche`...perche` glielo devo, come io sono stata al tuo fianco durante la tua prima trasformazione lui e` stato li` per me quando ancora non riuscivo a controllare la mia natura e...beh, mi ha aiutato."
"Ma nemmeno Elena sa dove sia?"
"No, e sembra troppo occupata con l`altro Salvatore per preoccuparsene."
"Forse non vuole essere trovato"
Caroline lo guardo` storto mentre quel silenzio imbarazzante venne interrotto da Jeremy con il suo caffe`, che dopo aver scambiato qualche saluto con Tyler e prese la sua ordinazione si allontano` verso un altro tavolo.
"Deve essere tra le grinfie di Klaus, per forza, non lascerebbe mai Elena tra le braccia di Damon" disse la ragazza parlando piu` con se` stessa che con il suo interlocutore.
Ormai Tyler si era arreso: si sarebbe dovuto rassegnare definitivamente anche sul fronte sentimentale dato che persino da amici non riusciva a intrattenere una conversazione con lei che non riguardasse qualche altro ragazzo, che fosse stato Matt o Stefan.
L`unico licantropo in citta` stava cominciando a sentirsi come l`amico gay di una bella ragazza, quelli a cui viene confidato di tutto, dalle pene d`amore e dai problemi di stile fino ad andare insieme nelle spa per le cure di bellezza. A volte si calava talmente nella parte da scoprirsi a guardare culi di ragazzi, come ad esempio stava facendo in quel momento con Jeremy che si era chinato per raccogliere la forchetta caduta ad un cliente.
Evidemente Caroline non era l`unica tra i due ad essersi distratta durante quella conversazione, perche`, mentre Tyler era occupato con il culo di Jeremy, la ragazza aveva avuto tutto il tempo di alzarsi dal tavolo, pagare e allontanarsi dal locale.
Tyler ebbe solo il tempo di vedere la schiena della ragazza sparire dietro l`angolo, nonostante non stesse esattamente guardando la sua schiena. Stranamente si era messo a fare un paragone nella sua testa tra il di dietro della ragazza e quello del piccolo Gilbert, preferendo di gran lunga il secondo.
"Madonna santa, non sto bene" con questo pensiero Tyler si allontano` da locale dirigendosi verso casa sua quasi automaticamente: conosceva quelle strade come le sue tasche.

Adorava correre la sera, con il vento che gli scompigliava i capelli ormai non piu` impomatati da tempo, nonostante si trovasse a chilometri da casa, seguendo percorsi a lui sconosciuti.
Non erano piantine o navigatori satellitari, pero`, a guidare Stefan Salvatore. L`odore, quell`odore di sangue che lo attirava, l`odore della paura della povera ragazza innocente in fuga che lo avrebbe spinto a provare piu` piacere nel dissanguarla, nell`ucciderla, nel mangiare. Da quando aveva preso a girovagare con Klaus si era riabituato a cacciare oltre che per necessita`, anche per divertimento, fosse quello dell`ibrido o il suo stesso.
Ormai aveva permesso alla ragazza di percorrere un buon tratto di quelle foreste al confine col Canada e si era stancato di giocare al gatto con il topo. La raggiunse rapidamente e punto` dritto al suo collo. Il sangue che gli scorreva lentamente giu` per la gola lo rendeva ancora piu` famelico, cosi` come le urla sempre piu` smorzate della ragazza invocante pieta`. Quelle urla per lui erano come un invito a nozze.
Il corpo esanime cadde a terra, completamente dissanguato mentre il vampiro si ripuliva la bocca, assaporando le ultime goccie di sangue rimaste sul viso. Senti` l`avvicinarsi di alcuni passi a cui non diede importanza.
"Spettacolo davvero superbo" disse Klaus alle spalle del piu` giovane dei fratelli Salvatore.
Tra il silenzio di quegli alberi si diffuse il suono di un applauso, due singole mani che battevano le une con le altre: l`ibrido si era divertito.
"Bravo Stefan, non mi ero sbagliato su di te".
  
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