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Autore: Junie    11/08/2011    10 recensioni
Questa one-shot partecipa al concorso dell'estate.
è una Billshipping.
Era una magnifica giornata, nel cielo neanche una nuvola, una brezza marina si faceva sentire ad intervalli e il suono delle onde riecheggiava nel centro Pokemon.
La corvina sperava godersi quel bel giorno di sole con il suo migliore amico. Sperava…
[Prima classificata nel concorso "One shot dell'estate" sezione Pokemon. ^_^]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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“ dai Barry, sveglia!” disse Viola tirandolo per la maglietta e strattonandolo a destra e a sinistra.
I due ragazzi si trovavano a Sabbiafine, a Sinnoh. Si erano presi una pausa dal loro lungo viaggio per riposarsi un po’. Anche Viola aveva finito tutto il lavoro che le era rimasto, per passare un po’ di tempo tranquilla.
Era una magnifica giornata, nel cielo neanche una nuvola, una brezza marina si faceva sentire ad intervalli e il suono delle onde riecheggiava nel centro Pokemon.
La corvina sperava godersi quel bel giorno di sole con il suo migliore amico. Sperava…
“SVEGLIA!” urlò senza ottenere il risultato sperato “ti prego, voglio andare in spiaggia, alzati”
“no mamma, ancora cinque minuti, non voglio andare a scuola… non ho studiato… il professore mi ucciderà” bofonchiò il ragazzo lanciandole il cuscino in piena faccia.
“Umbreon, tieniti pronto” lo avvisò la ragazza.
“um-um” rispose il Pokemon facendo un segno d’intesa.
“Barry” disse con tono solenne “sono la professoressa Moon, insegnante di matematica, hai studiato le formule per oggi?”
“professoressa… ieri la mia casa ha preso fuoco, con essa i libri con le formule…” sibilò girandosi e rigirandosi nel letto.
“in pratica mi vuoi dire che non hai studiato?” chiese con tono di rimprovero.
Il divertimento che stava provando la ragazza era immenso, forse avrebbe dovuto smetterla…  ma perché fermarsi?
“da cosa ho capito, tu non hai studiato?” continuò sbattendo una mano sul comodino.
“no signora”
“ sai che significa? Ti prendi un bello 0, tondo tondo come la pancia di Snorlax” sorrise guardandolo agitarsi.
In fondo era carino, tanto carino. Vivì avvampò di colpo, che pensieri le venivano in mente? Lui era solo un amico, il suo migliore amico.
“ nooooooo! Uno zero noooo! Professoressa lo cambi, se no Viola mi farà la pelle”
Che strano ragazzo pensò la corvina sorridendo ma è per questo che mi piace…
“ zero nooooooooo!” continuò ad urlare svegliandosi “c-ciao Viola… come va? Che ci fai qui nella mia stanza?”
“sono venuta qui perché la professoressa Moon mi ha detto che hai preso uno zero!” esclamò la ragazza.
“chi? Io quando mai?!” si alzò dal letto per poi ricadere a terra.
“Barry, va tutto bene?” chiese preoccupata.
“si, sto solo un po’ male” rispose rimettendosi a letto.
La ragazza prese dallo zaino dell’amico un termometro e, con la grazie di un Wailor segregato in una vasca da bagno, glielo ficcò in bocca.
Pochi minuti dopo…
“miseria, Barry hai la febbre a 39… oggi stai a letto”
“nooo, io voglio andare in spiaggia!”
“ragazzo di diciott’anni che sembra di averne tre, smettila di fare il mocciosetto”
“non era più semplice dire: Barry, smettila” contestò lui.
“suonava più divertente detto così, dai, ora dormi, io intanto vado a dire all’infermiera Joy che stai male” parole sprecate, si era appena riaddormentato.
Ma il suo viso era quasi dispiaciuto, chissà il perché?
Scese nella hall e le riferì la situazione.
“sarà solo stanchezza” le disse l’infermiera “quel ragazzo lo conosco da quando aveva dieci anni, è sempre di corsa, sarà sicuramente per questo”
“ in effetti” sussurrò facendo un semi-sorriso “se vuole mi curerò io di lui, per non crearle altri stress”
“grazie” e le porse una bacinella, degli stracci e delle pastiglie “puoi usare queste”
“ok, grazie” e corse subito nella stanza dell’amico.
Barry intanto si di nuovo svegliato e iniziò a giocare a un videogioco.
“non è il momento di queste cose, riposati e prendi una di queste” gli lanciò una bottiglietta d’acqua e la scatola di pastiglie.
“grazie” sibilò.
“aaah, la mia giornata di vacanza è andata in fumo,  fa lo stesso, vuol dire che me ne starò qui in stanza a leggere”
“guarda che puoi benissimo andare”
“quante volte te lo devo dire, tu sei malato e il tuo cervello non funziona normalmente già quando stai bene, figurati quando stai male. Poi con questa temperatura corporea hai bisogno di cure continue” sorrise mentre gli rimboccava le coperte.
“ok, però aspettati una multa appena starò meglio” richiuse gli occhi.
“certamente, e in tal caso riceverai una Pallaombra in faccia”
La giornata passò molto lentamente, quella piccola stanza era terribilmente umida.
“che pizza, questo libro è bruttissimo, non ce la faccio più sto morendo dal caldo” sussurrò per non rischiare di svegliare il ragazzo.
Barry però si era già svegliato da un po’, voleva ascoltare i suoi pensieri, tanto sapeva che lei parlava da sola.
“Barry, uff, tutta colpa tua, se non fosse stato per te sarei in spiaggia, accidenti”
Quelle parole ferirono il biondo il quale si rannicchiò su se stesso.
Viola passò tutto il tempo a prendere la fascia di Barry per bagnarla e rimettergliela sul capo, a leggere, a imboccare l'amico, poichè le siceva che era troppo debole e a misurargli la temperatura.
La sera arrivò con fare lento e stanco, erano circa le 19:00, l’aria era pesante, e il rumore del russare di Barry  era cessato.
“sei sveglio?” domandò la ragazza bagnando nella bacinella un straccio da poggiargli sulla testa.
“mi dispiace” fu l’unica risposta del ragazzo.
“di cosa?”
“di averti rovinato la giornata, sono dispiaciuto”
“wow, sentire queste parole da te è un grande successo”
“ammettilo che sei arrabbiata per aver conosciuto una persona come me”
Una piccola risata provenne dalla corvina “ cosa posso dire... mmmh … sei pigro, sfaticato, egocentrico, irascibile, ti arrabbi per un nonnulla, ti comporti come un bambino di tre anni,la tua concentrazione è pari a 0 per le cose serie e 10 solo per cose futili, ma sei anche carino, coraggioso, simpatico, ti preoccupi per gli altri e sei testardo, e a me piacciono le persone testarde... quindi non sono affatto arrabbiata … ora riposati, perché se non lo fai, non solo ti ammazzo con le mie mani, ma ti faccio lanciare anche dieci Pallaombre di fila, siamo d’accordo?”
“si, signora” disse con un filo di voce “però mi faresti un favore?”
“dimmi” sospirò rassegnata, tanto sapeva che era una cosa impossibile.
“potresti  aprire la finestra?”
“certo” disse eseguendo la richiesta.
Un boccata d’aria entrò nella stanza e la luce di un bellissimo tramonto iniziò a giocare con le ombre della ragazza.
Il discorso dell’amica gli aveva fatto bene, finalmente aveva trovato una persona su cui contare.
“Barry… ti voglio bene”
Queste ultime parole riscaldarono il cuore facendolo battere all’impazzata.
“Amici per sempre?” domandò Barry sorridendo.
“chi lo sa cosa ci riserva il futuro, per il momento dormi”
Una giornata d’estate si era conclusa, anche se non era stata eccitante, o fantastica o ancora entusiasmante,  non importava poiché fu la giornata più bella della loro vita.
 
Note dell’autrice:
dedicata ai fan della Billshipping.
Spero che vi sia piaciuta.
Recensite in tanti!

  
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