Timeline: dopo la 2x09,
ovviamente, altrimenti non si spiega tutto il discorso di essere
“sé stessi”.
Note:
─ PLL!Fest @ prettylittleliars
─ Prompt
Ashley/Caleb/Emily - Figli
─ Per qualsiasi errore chiedo perdono /o\ al momento sono senza la mia adorata beta quindi
è probabile che nonostante l’abbia riletta mille volte ci sia
qualche errore.
─ Non lo so, ok? Ashley è la mia
madre preferita tra quelle in PLL, sto male e l’unica “cosa”
che sono riuscita a scrivere è questa.
Disclaimer: I personaggi di
“Pretty Little Liars” non mi appartengono
(ma se lo fossero sarei taaaanto felice, soprattutto per Caleb, Ezra, Toby, Noel e compagnia bella).
Crepe sul muro
Ashley Marin sa
benissimo che la sua vita è incasinata già di suo, quando vede
sparire Caleb oltre le scale per raggiungere la sua camera provvisoria. Conosce
perfettamente i problemi che ha in casa, il divorzio che ancora incombe sulle
spalle e i rischi che ha avuto a lavoro in quel periodo.
Sa benissimo che
la sua vita è ancora più incasinata, quando accetta di ospitare
Emily per il periodo in cui sua madre avrebbe raggiunto il marito. Sa
perfettamente cosa sta succedendo tra lei e l’ex-marito, cosa comporta quel
cambiamento in casa nel suo rapporto con Hanna. Conosce ogni minima crepa di
quella vita che è riuscita a costruire sacrificio dopo sacrificio.
Eppure non riesce
a fare a meno di pensare che ospitarli sia stata la scelta migliore.
Ricorda con il
sorriso sulle labbra il momento in cui aveva trovato Caleb sotto il lavandino
della cucina, intento a ripararlo senza che nessuno glielo chiedesse. È
lo stesso gesto spontaneo che ritrova in Emily impegnata a preparare loro la
colazione. Per quanto possa sembrare strano, le crepe di quella casa che da
fuori appare perfetta in ogni minimo particolare hanno visto la vera essenza
delle persone che vi hanno abitato. Persone che avevano perso cose più
importanti di un lavoro o di un brutto voto a scuola: loro avevano perso la
speranza, la solidarietà, il vero senso della famiglia. Hanno affrontato
la paura, la svolta radicale di un bivio che non avevano mai intravisto sulla
propria strada.
Rivede in loro
quella parte di sé che un tempo cacciava via con forza, quella
fragilità che tante volte da adolescente avrebbe voluto che le fosse
spiegata o magari compresa. Rivede nel sorriso incerto di Emily, le sue
insicurezze di fronte all’amore. Negli occhi di Caleb, le lacrime versate
nel momento in cui aveva deciso di andarsene di casa e lasciarsi tutto alle
spalle. Rivede in loro un pezzo di sé, esattamente come succede con
Hanna. Come se, anche loro, fossero suoi figli.
E vorrebbe che lo
fossero sul serio, perché in questo modo potrebbe fare qualcosa di
più per loro. Potrebbe aiutarli, come tenta di fare con Hanna. E invece
si limita ad osservare le loro crepe sul muro, in attesa che trovino il modo di
bloccare la loro salita ed essere finalmente loro stessi. A smettere di
sentirsi spezzati, finalmente.