«E’ bellissima!»Sbottò Shannon abbozzando un sorriso. Joe sbuffò.
«Ne hai a centinaia, Shannon»Commentò lui indicandola con la mano. La ragazza alzò i suoi occhi marroni verso il cielo grigio di Manhattan. «Dio, ti prego, portatelo via e dammi al suo posto una borsa di Kelvin Klain»Disse ridendo, e Joe alzò le sopracciglia.
«E’ questo, il mio prezzo?, »Domandò ironico «Una borsa di Kelvin Klain? »
Lei scosse la testa, e gli baciò una guancia sorridendo. «No, ma quella lì, adesso- Indicò la vetrina di fronte a loro, -Potrebbe farmi raggiungere orgasmi che tu puoi sognare soltanto, mio caro Joseph!»
Joe le cinse i fianchi, dandole un bacio sulle labbra. «Non credo, sai?»Le sussurrò in un orecchio facendola arrossire. «Okay Joseph, si, hai ragione tu, ma adesso compramela»Lui scosse la testa, ridendo. «Ho detto di no, Shannon»
«Joe, tu hai un milione di Ray Ban sparsi per casa, alcuni anche nel bagno,»Osservò la ragazza infastidita, con le braccia sul petto «E io mi sono mai lamentata?No, perché io ti amo, sei tutta la mia vita e di conseguenza lo sono anche i tuoi stupidi Ray Ban, nonostante alcuni siano terribili e ti inducano a ficcarti due dita in gola»Joe rimase impassibile, guardandola accigliato.
«Odio il tuo sarcasmo, Shannon, almeno quanto odio tua madre quando dice che sono un poco di buono»Lei gli fece la linguaccia. «Sei una bambina, lo sai? »Lei annuì.
«Non offendere questa bambina, »Disse, fingendosi irritata «Può diventare cattiva. E ora, mio caro Joseph, tu entri dentro, fai gli occhi dolci alla commessa e me la compri, altrimenti chiedo il divorzio-
«Non siamo sposati! »Constatò lui ridendo, e Shannon sbuffò. «Dettagli, Joe, sono scuse perché sei avaro, ecco cosa sei! »
Joe sorrise. Shannon non l’avrebbe avuta vinta, non quella volta. O almeno, non a modo suo.
 
 
Quando Shannon affondò il cucchiaio nella vaschetta di gelato al caramello, qualcuno suonò alla porta. Sbuffò, e dopo aver posato il gelato sul tavolo, corse in salotto ad aprire.
«Ho una sorpresa per te! »
Joe, in piedi sulla soglia, le diede un bacio e si passò la lingua sulle labbra, eccitato. La ragazza scosse la testa.
«Oh ciao Joe, come stai? Si, io sto benissimo, certo che puoi entrare e ovvio, ti amo anche io» Esclamò poi sarcastica. Joe sbuffò. «Sorvolando l’ovvio,- Disse, -Ho davvero una sorpresa per te»
Shannon lo invitò ad entrare indicando l’interno, e una volta chiusa la porta Joe sospirò.
«Tu lo sai che ti amo, no? »Esordì il ragazzo stringendosi nelle spalle, e lei annuì. «E lo sai che sei la mia vita, e che senza di te sono perso, e tutte queste cose alla Walt Disney, no? »La ragazza annuì ancora, sorridendo «E lo sai che, nonostante qualche volte litighiamo per quello che dobbiamo vedere in televisione, o perché tua madre ti dice di lasciarmi, o perché io faccio di testa mia mettendomi nei guai, o perché sono terribilmente geloso, tu mi perdoni sempre, no? E sai anche che tu sei troppo perfetta per stare con me, eppure lo fai lo stesso perché sei Shannon, e sei la cosa più bella che mi sia capitata da quando ho imparato a capire quali sono davvero le cose belle. E ti amo, come non ho mai amato nessuna, no? »Joe interruppe il discorso e si morse il labbro inferiore, togliendo finalmente la mano dietro la schiena. Le sue dita stringevano il bauletto di Louis Vuitton che Shannon aveva visto in vetrina, sulle strade di Manhattan, e per cui avrebbe donato un rene se solo ne avesse avuto l’occasione. Gli occhi della sua ragazza si illuminarono di gioia, e dopo aver afferrato la borsa gli saltò addosso cingendogli il collo con le braccia. «Io ti amo Joseph Adam Jonas, »Squittì stringendo i denti «Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, e giuro che potrai vedere il baseball senza che io ti disturbi più, e ti amo, ti amo, ti amo!»Joe le diede un bacio sulle labbra, e l’aiutò a scendere. «Ti amo anche io, lo sai, vero? »
Chiese accarezzandole le guancie con i polpastrelli. Shannon annuì, ancora incredula.
«Posso chiederti una cosa, ora? »Domandò poi sospirando «Però devi dirmi di si, perché altrimenti non vale»  Lei fece di si con la testa, pendendo un gran respiro.
«Ti andrebbe di litigare per il baseball in TV e di far impazzire tua madre per, non so, il resto della tua vita? »
Shannon aggrottò la fronte. «Eh? »
«Sposami, »Esclamò lui sorridendo «Altrimenti mi riprendo la Louis Vuitton» La ragazza scoppiò a ridere.
«Ricatti, Adam? »
«No, » Rispose lui accarezzandole i capelli «Cerco solo di assicurarmi che la donna che amo è anche quella con cui passerò il resto della mia vita. Ti ho già detto che puoi rispondere solo si, mi pare»
Shannon lo abbracciò, con le guancie arrossate. «Ovvio che ti sposo, idiota, con o senza Louis Vuitton»Gli sussurrò nell’orecchio, per poi sbuffare, «Ok, lo dici tu a mamma! »
Esclamò ridendo. 







Tatatatata, ciao ragazzuole belle *O*
Allora, questa one shot (orribile a dire poco, lo so che è così) mi è venuta così, totalmente di getto, quando ieri mamma sistemava il mio armadio pieno di borse (si, esatto, ho un armadio con solo borse '-') e mi ha urlato contro dicendo che ne avevo troppe e che o buttavo qualcosa, o me le sistemavo da sola (Secondo voi cosa ho scelto?, ahahahahaha) Anyway, mi sono subito ispirata e sono riuscita a scriverla in ben 10 minuti, forse ecco perchè non è un granchè xD Ho voluto diciamo rivoluzionare lo schema classico e romantico del: Lui in ginocchio, diamante, lei che piange come una fontana di Trevi (Dico io, CAZZO, TI STA REGALANDO UN DIAMANTE, MINCHIA TI PIANGI?VABBEH) Quindi, ho deciso di renderla più comica, demenziale, e con una stupenda Louis Vuitton, che è una delle mia marche preferite *-* Spero vi faccia divertire come ha fatto divertire me mentre la scrivevo, ahahahaha, recensite in tante belle, mi farebbe piacere :)
Simona