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Autore: Lulu 96    12/08/2011    2 recensioni
Ciao a tutti, mi chiamo margaret e ho 16 anni. Vivo a Milano e vado in terza superiore all’istituto statale J. Nivardi, Qui sono abbastanza popolare insieme alle mia due migliori amiche Mary e Francesca ,anche se tutti la chiamano Anne e nessuno sa il perché. Allora adoro la mia vita e adoro Milano è così popolata e ci sono così tanti negozi…
Ecco questa era la mia presentazione fino a una settimana fa.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Introduzione: Ciao a tutti, mi chiamo margaret e ho 16 anni. Vivo a Milano e vado in terza superiore all’istituto statale J. Nivardi, Qui sono abbastanza popolare insieme alle mia due migliori amiche Mary e Francesca ,anche se tutti la chiamano Anne e nessuno sa il perché. Allora adoro la mia vita e adoro Milano è così popolata e ci sono così tanti negozi… Ecco questa era la mia presentazione fino a una settimana fa. - “Margarett!! Sbrigatii!!! Siamo in ritardo per il treno!! Vuoi forse perderlo??”urlò mia madre. Certo mamma non lo hai ancora capito non voglio venire con te e il tuo stupido nuovo marito in quel stupido paesino! Pensai, anche se dalla mia bocca uscì un: “Arrivo mamma” Così da ubbidiente diedi addio alla mia camera, presi la mia valigia e scesi giù per le scale fino ad arrivare alla porta. Volevo piangere, non volevo andare via e lasciare lì tutto: i miei amici, la mia casa, la mia città. Però, come mi aveva fatto notare mia madre almeno un centinaio di volte, non ero abbastanza grande per decidere di stare lì da sola ero obbligata ad andarmene, quindi varcai la soglia di casa sospirando e cercando di trattenere le lacrime. “Su Margaret non è mica la fine del mondo, prendilo come l’inizio di una nuova avventura, più felice, più serena senza così tanti problemi vedrai che farai delle amicizie anche lì e poi ti ho detto che nell’estate potrai tornare qui a Milano da Mary e Francesca” disse mia madre per confortarmi. Era la verità, era l’inizio di una nuova avventura più felice e serena, era la verità.. almeno per lei, per me era l’inizio di una avventura che non volevo avere. Però le seguii lungo il viottolo di casa e dentro l’auto di Roberto, il nuovo marito di mia mamma. Accesi l’MP3 e così incominciò il viaggio… arrivammo alla stazione e diedi addio ufficialmente a Milano. Entrammo nel treno e andai in un vagone da sola. Dopo circa un quarto d’ora entrò un ragazzo; “Posso sedermi qui? Tutti gli altri vagoni sono tutti occupati e questo è l’unico che sia praticamente vuoto.” Mi disse sorridendo. Io annuii e lo guardai mentre prendeva la valigia e la incastrava vicino alla mia, lo guardai mentre prendeva posto e mentre leggeva il mio nome sulla mia valigia. “Ti chiami Annalisa?” mi chiese sorridendo? “Nono quello è il nome di mia madre, piacere mi chiamo Margaret” dissi sorridendo e gli tesi la mano, lui la strinse e disse: “Io mi chiamo Leo, piacere tutto mio.” Si mise seduto di fronte a me e guardò fuori io invece mi misi a osservarlo; aveva il fisico scolpito, dei capelli biondo ondulati, degli occhi verdi e una bocca perfetta..quando ripassai ad osservare o meglio ammirare quegli occhi li vidi rivolti a me e subito distolsi lo sguardo arrossendo. Lui si mise a ridere e mi disse: “Lo sai che il rosso è il tuo colore? Ti dona un casino” Io che ero già rossa come un peperone mi arrossii ancora di più. Poi lo vidi ritornare a guardare fuori dalla finestra; così iniziai l’auto rilassamento per ritornare del mio colorito naturale. Dopo un quarto d’ora di silenzio decisi che era meglio iniziare un discorso almeno per capire che tipo era.. “Allora dove stai andando di bello?” “In un paesino in cui vivono i miei nonni, mia madre mi ha rifilato a loro..”capii che era imbarazzato e che non voleva continuare così incominciai a dire quello che mi passava per la testa. “Tu non sai quanto ti capisco mia madre si è sposata con uno e…” abbassai lo sguardo anchio imbarazzata. “Scusa sicuramente non ti interessa è solo che certe volte incomincio a dir” “Nono continua davvero mi interessa e poi ti capisco anchio a volte vorrei sfogarmi con qualcuno” mi interruppe. “Ok.. allora stavo dicendo che mia madre si è risposata e che per colpa del suo nuovo marito ci trasferiamo in un paesino.. io volevo restare a Milano con i miei amici ma purtroppo ho solo sedici anni e sono obbligata a seguirla” lui si mise a ridere “Perché ridi?” “Scusa scusa è solo che la tua faccia è stata fenomenale quando hai detto che sei troppo piccola per stare da sola a Milano, comunque mia madre mi ha spedito qui perché…bè diciamo che litigavo troppo spesso con mio padre..” e di nuovo era imbarazzato. “A bè dai vedrai che ti divertirai” gli dissi con un bel sorriso. “Bè..vedrai che ti divertirai anche tu” mi disse e continuammo a parlare per un po’ poi gli dissi: “Vabbè Leo adesso ti va di dormire per un po’? Sono davvero tanto stanca.” “Certo! Dormi pure io ascolto un po’ il mio MP3” Così mi sistemai e chiusi gli occhi..ma invece di addormentarmi pensai a Leo, era molto carino e anche simpatico, ero contanta di averlo conosciuto. Poi morfeo mi accolse tra le sue braccia e sprofondai nel sonno. Spero tanto vi sia piaciuto!! Recensite perfavore!! Vi ricordo che è la mia prima fan fiction quindi non siate troppo duri..grazie di aver prestato attenzione al primo capitolo del mio racconto  xx Lulu 96
  
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