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Autore: socharlie    12/08/2011    5 recensioni
-Mi chiedo che cosa ci trovi in me.- sussurrò lei, una volta stretta fra le braccia del riccio, poggiato al grande albero. -Ancora con questo discorso?- chiese lui, spostandosi in modo da guardarla negli occhi. -Beh, sai com'è. Tu sei una rockstar, con milioni di fan urlanti, probabilmente molto più carine di me, io sono solo...Claire. Sono solo la piccola e insulsa Claire.- disse sconsolata. -Claire, per prima cosa, dubito che ci sia qualcuno più perfetto di te.- questa affermazione la lusingò, ma la fece anche arrossire. -Seconda cosa, devo ricordarti che anche tu, fino a qualche mese fa facevi parte di quelle ragazzine urlanti?- Claire sorrise, al ricordo del loro primo incontro.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Freckles.




La stava guardando, o per meglio dire scrutando, da ormai cinque minuti. 
Erano lì, sdraiati sulla coperta sotto la grande quercia della residenza estiva della famiglia Jonas. 
Claire, o lentiggini, come la chiamava lui, era totalmente immersa nella lettura del suo libro, " Cime Tempestose", nonostante fosse la quinta volta che lo rileggeva; di questo Nick era più che sicuro.
-Claire, potresti mettere da parte quel libro, e darmi una mano con algebra?- chiese Nick, intento più che altro ad attirare semplicemente l'attenzione della ragazza su di sè. Lo guardò un attimo, con uno sguardo perplesso e scocciato, dopodiché poggiò il libro sgualcito accanto agli occhiali da sole, mettendosi a sedere.
-Qual è il problema stavolta?- poco dopo, osservando il sorrisetto che si era fatto strada sul volto del riccio, giunse alla conclusione più ovvia. -Tu non hai bisogno d'aiuto! Volevi solo che io smettessi di leggere!- gli puntò il dito contro, alzando di un'ottava la sua voce dolce. -Ehi, che pretendi? Sei la mia ragazza. Non hai mica una relazione con quel romanzo.- disse, avvicinandosi all'esile corpo della sedicenne. -Sei geloso di un libro? Come mai la cosa non mi sconvolge? Ah giusto, tu sei quello che crede agli alieni!- esclamò, scoppiando poi a ridere. Lui, di proposito, la spinse delicatamente per terra, mettendosi sopra di lei, con tono serio. -Un giorno, tutti lavoreremo per gli alieni! Persino io!- sussurrò, ad una distanza quasi impercettibile dalle sue labbra. -Se lo dici tu.- Nick fece un lieve sorriso e posò le sue labbra su quelle piccole della ragazza. 


-Mi chiedo che cosa ci trovi in me.- sussurrò lei, una volta stretta fra le braccia del riccio, poggiato al grande albero. -Ancora con questo discorso?- chiese lui, spostandosi in modo da guardarla negli occhi. -Beh, sai com'è. Tu sei una rockstar, con milioni di fan urlanti, probabilmente molto più carine di me, io sono solo...Claire. Sono solo la piccola e insulsa Claire.- disse sconsolata. -Claire, per prima cosa, dubito che ci sia qualcuno più perfetto di te.- questa affermazione la lusingò, ma la fece anche arrossire. -Seconda cosa, devo ricordarti che anche tu, fino a qualche mese fa facevi parte di quelle ragazzine urlanti?- Claire sorrise, al ricordo del loro primo incontro. 
Suo padre, giornalista del New York Times, aveva ottenuto, appositamente per sua figlia, (dato che solitamente trattava l'argomento politica) un'intervista con i Jonas Brothers, portandola con se. Nessuno, avrebbe mai immaginato che nascesse del tenero fra lei e il piccolo Jonas.
-Proprio per questo, potresti dimenticarmi, e sostistuirmi.- sussurrò. Lui la attirò a sé. -Claire, io non potrei mai sostituirti. Non dico che starò con te per sempre, anche se l'idea mi attrae molto,ma posso assicurarti che non mi dimenticherò mai di te, e nessuno potrà mai sostituirti. Tu sei la mia ragazza, io sono innamorato di te, solamente di te, lentiggini.- Lei sorrise, e gli diede un colpetto sul braccio, odiava proprio essere chiamata così. Come odiava quei niosi puntini sul suo naso. Ma fargli cambiare idea riguardo il soprannome, sarebbe stato tempo perso.Si risistemò all'angolo della coperta. -Allora, come va con la matematica?- -Abbiamo una relazione complicata.- -Beh, vediamo di risolverla allora.-

 

-Allora, una disequazione è?- chiese la giovane, raccogliendo i capelli e fissandoli con una matita un poco mordicchiata. Quel gesto distrasse ancora di più Nick. Lui solitamente si impegnava, ma non gli andava di sprecare il poco tempo a disposizione con la sua ragazza, affrontando l'argomento che più odiava. -Claire, non lo so.- disse rassegnato. -Nick potresti anche impegnarti, anzi, dovresti farlo.- esclamò lei, con una punta di disapprovaizone nella voce. -Chiederò a Delta di spiegarmelo, okay?- -Sì, okay.- disse Claire, e si sdraiò, riprendendo fra le mani il suo amato libro. -Claire, tutto bene?- -Potresti chiederlo a Gamma.- rispose. Nick adorava, questa sua gelosia immotivata. -Dai Claire, non stiamo più insieme.- -Io mi chiedo come potessi essere il suo ragazzo. Ha otto anni in più di te, si chiama Gamma, e potrebbe essere mia nonna. Notare che io ho solo due anni in meno di te.- -Aspetta: prima cosa, si chiama Delta. Secondo, lo so che c'era troppa differenza d'età. Terzo, come l'hai definita? Tua nonna?- esclamò, non potendo nascondere le risate. Lei annuì seria. -Amore, stai tranquilla.- le disse Nick, avvicinandosi a lei. -Tu la fai facile, ma che ne so io di cosa facciate nel beatlab?- -O cantiamo, o mi da una mano in matematica Claire, lo sai benissimo.- esclamò lei, con tono rigido. -Scusami.- sussurrò con un filo di voce la ragazza, abbassando ancora una volta lo sguardo sull'erba verde che li circondava. Nick, credendo di essere stato troppo duro, la strinse in un abbraccio. -Quindi posso fidarmi di Beta?- chiese lei, con un atteggiamento più scherzoso e rilassato. -Certo, proprio come io mi fido del tuo romanzo.- replicò lui, facendola ridere. -Nick, ora dobbiamo andare, devo aiutare Joe a fare la pizza, lui non ne è in grado.- -Ah, mi tradisci con mio fratello?- -Ehi, tu la nonna, io il nonno.- rise, e si risistemò la camicetta bianca che indossava.Si avvicinò ancora una volta al riccio. Prese a sfregarsi il naso, sperando che quei fastidiosi puntini sparissero. Quel movimento, fece sorridere davvero Nick. -Se Joe sa che gli hai dato del vecchio, ti potrebbe buttare Cime Tempestose nel water.- -Non lo farà, credimi.- -Se lo dici tu.- rispose divertito lui. -Ti amo, rockstar che crede negli alieni.- -Ti amo anch'io, lentiggini.-

 

 

 

 

 

 

 

Buonasera donzelle.

Questa cosa (perchè definirla one-shot è un insulto) mi è venuta di getto, e ho voluto postarla. Non mi piace, ma sta a voi giudicare e recensire, siate buone (?). Il titolo, "Freckles", per l'appunto significa lentiggini, e mi ispirava molto, come presa in giro affettuosa, anche se io adoro le lentiggini.Le immagini le ho fatte io, quindi tutti i diritti appartengono solo ed esclusivamente alla sottoscritta.






Un bacione grande, vostra, Charlie. 



 

 

 
 
   
 
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