13/08/2011
1 recensioniDeath's
theater
Si alza il sipario, con i pesanti tendaggi neri.
E' stoffa dimenticata, coś lisa da poter distinguere, attraverso gli innumerevoli squarci, gli attori che entrano in scena.
Si sentiva enormemente stenco, come se non fosse soltanto diventato adulto, ma addirittura invecchiato. Quei giorni erano stati un turbinio di eventi, una girandola di emozioni spinta dal vento della vendetta.
Quel giorno in cui Londra, nuovamente, brucị, mescolando alle fiamme color cremisi le piume bianche di un angelo.
Ash.
Il fautore della rovina della nobile casata dei Phantomhive, un essere talmente ossessionato dalla Purezza, ma incapace di resistere alla tentazione di unirsi alla Corruzione.
Ucciso dalla sua stessa spada, l'arma con cui aveva elargito morte a coś tante persone, sarebbe rimasto sul Tower Bridge per l'Eternità, fino a quando non sarebbe stato suo Padre a decretare la fone del mondo.
Ciel si pasṣ una mano sul volto, seduto in quella barca che il suo maggiordomo conduceva con tanta maestria.
Si avvicinava la fine, di questo era perfettamente conscio:la Morte, stabilita e suggellata con un contratto, lo stava aspettando pazientemente.
Aveva venduto il suo anello, rinunciato al proprio titolo e deciso di presentarsi davanti all'Oscura Signora semplicemente come Ciel Phantomhive.
Seduta sul suo trono di Oscurità, attendeva pazientemente di poter giocare l'ultima mossa di quell'infernale partita.
Inizia l'ultimo atto dell'opera scritta dal Destino.