Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Ricorda la storia  |      
Autore: MonMon    14/08/2011    1 recensioni
Alzò la testa,rivolgendo lo sguardo verso il cielo grigio piombo.
Gli occhi verdi erano ancora gonfi e rossi ma i singhiozzi si erano fermati,ora era solo un pò ansimante.
Fece un sorriso amaro ricordando ancora.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Come al solito è stata ispirata da qualcosa e stavolta è una canzone dei vocaloid appunto,e ho messo la traduzione nel corso della storia.
Mi spiace se ci sono molti errori e spero che piaccia a qualcuno.

From A to A
 

Alzò la testa,rivolgendo lo sguardo verso il cielo grigio piombo.
Gli occhi verdi erano ancora gonfi e rossi ma i singhiozzi si erano fermati,ora era solo un pò ansimante.
Fece un sorriso amaro ricordando ancora.
Aveva pianto,come mai nella sua vita ma l'aveva fatto fin troppo e ora aveva smesso Lui gli aveva voltato le spalle andando via come se tra loro non ci fosse mai stato niente.
Non poteva sapeva cosa provava l'altro o forse non l'aveva mai saputo davvero.
Altro sorriso,più ironico. Si rese conto che ormai non era più importante.
Era finita,era diventato indipendente.
Si rimise lentamente in piedi andando via da quella radura sconfinata.

[Mi hai voltato le spalle e sei andato via senza dire una parola.
Nel mio cuore vacillante,ho gridato come se fossi un bambino:''Non andare,non andare...hey..?!''
Ti ho voltato le spalle e sono andata via,dovevo lasciare quel posto prima di iniziare a piangere.]

Si allontanò sempre di più,un passo dopo l'altro,lo sguardo basso e un sorriso triste sul viso.
Ricordava ancora quando solo pochi anni prima,in quegli stessi luoghi,America gli era corso incontro saltandogli con le braccia al collo gridando che non voleva essere più lasciato solo.
Mpf...
fece alzando le spalle per poi sospirare.
Era così dolce e carino allora.
Come si era potuto arrivare a quello?
Si era posto tante volte quella domanda e non aveva mai trovato una risposta.
Forse doveva andare semplicemente così Solo ora che l'aveva perso si era reso conto di quanto fossero preziosi quei giorni di pace e tranquillità trascorsi insieme Aveva ingenuamente creduto che in qualche modo,sarebbero durati per sempre.
How stupid....
Pensò annoiato.

[Era una bugia quando ho detto che odiavo la felicità.
Ho reagito con durezza lasciando andare il mio futuro ideale.
(Futuro,futuro,futuro.)
Non potrò riavere indietro il mio desiderio.
(Desiderio,desiderio,desiderio.)]

Passo dopo passo si era allontanato sempre di più fino a giungere alla casa coloniale dove aveva deciso di stabilire il suo quartier generale negli ultimi mesi di guerra.
Superando facilmente le barricate,aprì la porta di legno che fece un piccolo cigolio ed entrò chiudendosela alle spalle.
Sospirò profondamente,sfilando la fascia bianca che passava intorno alla spalla,apendosi del tutto la giacca rossa della divisa militare sporca e mezza lacera.
Poco dopo fece lo stesso col panciotto.
Lentamente si spogliò lasciando il capo pesante piegato sulla spalliera di una sedia lì vicino comiciando ad aprire un pò la camicia fino a metà petto.
Si abbandonò seduto su quella stessa sedia mettendo il gomito piegato su uno dei braccioli portandosi la mano alla fronte.
L'abbassò poco dopo guardando dritto davanti a lui.
Fece caso che nonostante tutto,la camera era ben arredata e abbastanza confortevole per i tempi che correvano ma anche quello non aveva importanza e sospirò.

[Mi sembra che questa piccola stanza sia diventata più ampia,ingrandendo le cicatrici nel mio cuore.
Anche un minuto o un secondo sembrano più lunghi,se solo potessi spenderli con te...
Questo mondo non mi permetterà nemmeno di avere un desiderio?
Anche una sola bugia,farà nascere le tue lacrime...]

Ripensò a quante cose erano avvennute in quel posto,che non aveva scelto a caso come rifugio.
Tante volte in quella stanza aveva sentito America raccontargli di come passava le giornate o di quando si lamentava perchè doveva già andare via.
Ancora più volte aveva letto e aveva sentito leggere libri per lui da quella persona e lì era avvennuto anche il loro primo,vero litigio.
Posò lo sguardo sul divanetto,quante volte aveva visto quello stupido addormentarsi lì sopra e l'aveva coperto?
Quante si era perso a guardarlo intenerito mentre si fissava sulle illustrazioni dei libri di favole che gli portava dalla sua casa?
Chiuse gli occhi facendo un profondo respiro,la testa gli scoppiava.
Quei ricordi erano così dolci e sembravano così perduti da farlo soffocare.
Stupidamente,si chiese se anche lui si ritrovasse a ripensare a tutti gli attimi,a ciò che avevano condiviso e vissuto insieme.
Fece un cenno di diniego sorridendo amaramente.

[Ho peccato così tanto da non tenerne il conto.
Come tenerti per mano e come cercare di vivere dolcemente al tuo fianco.
Quando ho raccolto una piccola parte del presente mi sento come se lasciassi una piccola parte del passato.
Ma sono sicura che la parte di me che giace negli infiniti ricordi e nel tempo scomparirà sicuramente dai tuoi ricordi....]

Non voleva più pensare a niente:Si sentiva stanco,distrutto e amareggiato.
Lentamente si rialzò in piedi guardando distrattamente verso la finestra,Il sole era tramontato da pochi istanti e il cielo manteneva ancora una sfumatura rossastra all'orizzonte.
Che importanza aveva poi?
Alzò le spalle dandogli la schiena e uscì da quella stanza.
A passi lenti a causa delle ferite che gli dolevano lungo il corpo,prese a camminare per lo stretto corridoio che l'avrebbe portato alla camera da letto.
Ancora una volta ricordò qualcosa e ancora si sentì spinto di nuovo sul baratro ma si fece forza continuando a procedere.

[Non possiamo tornare indietro a com'eravamo?
Questo è l'inizio...o la fine?]

Arrivò finalmente alla sua camera e si gettò pesantemente sul grande letto al centro.
Quanto tempo sarebbe passato prima di riuscire a vedere il cielo con gli stessi occhi e di respirare l'aria allo stesso modo di prima? Iniziò a temere che quel dolore non l'avrebbe mai abbandonato del tutto.
Aveva avuto tante ferite ma nessuna era riuscita a intaccarlo così profondamente. Socchiuse gli occhi e seguendo il rumore del ticchettio dell'orologio lentamente si addormentò.

[Le notti dove dormo in questo ampio letto non finiscono,semplicemente sogno...da sola.
Un sogno tormentato dai tuoi ricordi.
Ma ho peccato così tanto da non tenerne il conto.
Come tenerti per mano e come cercare di vivere dolcemente al tuo fianco.]


Si girò su un fianco stringendosi inconciamente nelle spalle.
Dormiva ma non sognava nulla di preciso,solo una sequenza di ricordi che si susseguivano in maniera caotica.
Dopo qualche minuto aprì di scatto gli occhi e iniziando ad ansimare pesantemente si alzò da quel letto.

[Se posso compensare l'esperienza del dolore causato da questa solitudine,allora per favore mantienimi nei tuoi ricordi.]

Era di nuovo in piedi che scrutava fuori la finestra,c'era tanta nebbia e il sole stava appena sorgendo.
In quella fredda luce si rese conto. Si rese conto del significato di quell'avvenimento.
Ormai si erano separati e aveva la sensazione che lo sarebbero stati ancora per lungo,lungo tempo ma ora non poteva pensare a quello,doveva pensare solo a se stesso.
Sospirò socchiudendo gli occhi.
Diede le spalle alla finestra,prese la sua giacca e dicendo addio,uscì fuori da quella stanza sapendo che non ci avrebbe rimesso piede molto presto.

[Sarebbe grandioso se potessimo incontrarci ancora con questi immutabili sentimenti e stringerci le mani,ma fino a quando arriverà quel momento,''A presto.'']
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: MonMon