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Autore: The Cactus Incident    14/08/2011    1 recensioni
Raccolta dedicata alla mia compagna di avventure fra i banchi di scuola
Buona lettura
Oh merda, quella ci resta secca, pensò il leader degli Avenged Sevenfold. Doveva fare qualcosa, di certo non poteva restare a guardare mentre passavano addosso a quella povera ragazza. L’aveva già notata prima lei e la sua amica, una con i capelli blu e neri e l’altra rossi e neri, con delle magliette degli stessi colori, ma inverse dei capelli. In mezzo a tutto quel nero si notavano.
Genere: Generale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matthew Shadows, Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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PEr JD

Era il giorno più bello della sua vita, ne era sicura e, come tutte le cose belle, stava volgendo al termine.

Da quando era arrivata Chris a casa sua, con quei due fottutissimi biglietti non le era sembrato reale, sembrava vivere in un sogno da quel giorno e adesso, stava per finire, ma era stato molto meglio di quanto avesse mai potuto immaginare.

Erano lì, al concerto della loro band preferita, in posizione centrale. Sfortunatamente il treno aveva tardato e non erano riuscite ad arrivare alla transenna, ma non importava, il posto non era molto grande e anche dalla loro posizione, ovvero al limite dello spazio per il pogo, vedevano tutto perfettamente.

Chris le stava di un passo avanti, ma vedeva la sua chioma rossa e nera con la coda dell’occhio, perché lei, Sam, non aveva occhi che per lui.

Non avrebbe mai potuto immaginare che dal vivo fosse ancora più bello.

Per sua fortuna quella volta non aveva messo i soliti occhiali da sole e quindi riusciva quasi a vedere quegli spettacolari occhi verdi che si stringevano per lo sforzo mentre cantava.

Non stava fermo per più di dieci secondi, era un via vai da un lato all’altro del palco.

Per sua fortuna, quello era il suo regalo di compleanno, anche se un tantino anticipato, e Chris aveva acconsentito a stare al centro e non a destra, sotto al naso di Synyster, come avrebbe invece voluto la rossa.

Sam non si perdeva un secondo di tutta l’esibizione, era completamente inebriata dalla musica, non muoveva un muscolo. All’inizio sia lei che l’amica avevano urlato e si erano dimenate come ossesse, ma dopo essersi scaricate un po’, erano rimaste immobili a fissare l’esibizione, volendone fissare ogni secondo per poi riraccontarselo durante il viaggio di ritorno a casa e per i giorni seguenti.

Quanto desiderava che dopo il concerto riuscisse a rubargli dieci secondi per una foto e un autografo sulla spalla, per poterlo trasformare poi in un tatuaggio.

Tutto quell’incanto fu improvvisamente distrutto da una forza avversa che la tirò indietro e si ritrovò a terra, dolorante e frastornata. “Ma chi cazzo…?” non fece in tempo a rialzarsi che le passarono sopra. Sentì Chris che gridava e lui, che smetteva di cantare e faceva fermare anche gli altri. “No, Cristo… ma porca puttana…” “Ehi! Nel pogo si è ferita una ragazza! Fatela passare!” Perchè sentiva la Sua voce che diceva così? Forse doveva aver tirato sul serio una bella testata: aveva le allucinazioni.

D’improvviso sentì sollevarsi e Chris che gridava, poi tutto nero.

***

“Tre minuti ragazzi!” gli annunciò Thor, dandogli il cinque. Erano davanti alla scaletta, pronti per esibirsi. Stavano sciogliendo un po’ i muscoli, ma quell’elefante di Zacky diede una gomitata e Matt, facendolo sbilanciare e facendogli cadere gli occhiali. “Grazie Baker!” “Scusa…”

Si chinò a cercarli e per tutta risposta arrivò Gates che li sbriciolò mettendoci un piede sopra.
”Che cazzo c’è per terra?” disse chinandosi per vedere cosa aveva rotto “Hai appena distrutto i miei Rai Ban” “Scusa… Ehm…Vuoi i miei?” quei cosi con le lenti rettangolari, osceni e per di più da donna? “Nemmeno morto” “Ehi!” “Me li ricompri” il chitarrista sbruffò e Matt si guardò attorno accigliato, non c’era tempo per tornare indietro e prendere un altro paio. Fanculo, avrebbe fatto senza.

Il concentro andò magnificamente come al solito, e non fu tanto male esibirsi senza occhiali da sole.

Si divertiva a scrutare i volti sotto al palco e in questo gli occhiali aiutavano a non esser preso per maniaco se fissava troppo questo o quell’individuo.

A questo live trovò un tizio con una cresta verde acido davvero spaventosa che si dimenava nel pogo come preda di crisi epilettiche e buttava giù gli altri ragazzi come birilli.

Spintonò l’ennesimo ragazzo che andò addosso ad una ragazza con i capelli blu e neri, facendola andare per terra. La ragazza provò a sollevarsi, ma un tizio le passò letteralmente sopra.

Oh merda, quella ci resta secca, pensò il leader degli Avenged Sevenfold. Doveva fare qualcosa, di certo non poteva restare a guardare mentre passavano addosso a quella povera ragazza. L’aveva già notata prima lei e la sua amica, una con i capelli blu e neri e l’altra rossi e neri, con delle magliette degli stessi colori, ma inverse dei capelli. In mezzo a tutto quel nero si notavano.

Altra cosa era che per le prime quattro canzoni si erano scatenate tutte e due, tanto da confondersi con gli altri, ma poi si erano immobilizzate e la blu non gli staccava gi occhi di dosso. Motivo in più per salvarla: non poteva far morire una sua fan sfegatata!

“Woh woh woh! Fermi ragazzi, Stop!” pian piano, gli altri musicisti sul palco rallentarono fino a fermarsi e guardare scioccati il loro cantante che per via del caldo cominciava a dare i numeri (almeno questo pensò Gates, sentendosi improvvisamente in colpa per aver distrutto gli occhiali del ragazzo e avergli provocato un’insolazione bell’e buona).

“Ehi! Nel pogo si è ferita una ragazza! Fatela passare!” Alcuni ragazzi la sollevarono e la fecero passare sopra e loro testa. La rossa cominciò ad urlare preoccupata “Anche la rossa con al maglia blu, fatela passare!” urlò Matt nel microfono. Se Sam non si fosse fatta male, sarebbe stata Chris a svenire, ma viste le condizioni dell’amica “ignorò” il fatto di esser stata notata dal leader degli A7X

Sollevarono anche lei e arrivarono “surfando” sulla gente, fino alla transenna, dove quei gorilla le presero in braccio. Brian incrociò lo sguardo con Matt e poi chiamo Danny (Abell, il roady).

“Falle andare nel back stage e chiama un medico, ok?” il ragazzo annuì e corse via.

Mancavano solo due canzoni, così ricominciarono a suonare fino alla fine.

Chris era sul punto di svenire, si, ne era abbastanza sicura. Sperava solo che Sam si svegliasse in fretta, perché non poteva svenire proprio adesso! Perchè poi, era abbastanza sicura che, una volta sveglia, la blu se la sarebbe presa con la rossa per non averla svegliata a suon di ceffoni.

Erano in una sorta di salottino, su u tavolo c‘erano bottiglie di alcolici di vario genere, ma anche di acqua e coca cola. Il roady le aveva detto che poteva prendere qualcosa e afferrò una lattina di birra, sorseggiandola, mentre aspettavano il medico, parlando del più e del meno.

Sam stava stesa sul divanetto di pelle nera, con una pezza bagnata sulla fronte e farneticava cose senza senso o connessione logica.

Poco dopo si sentì un boato che annunciò la fine del concerto. La rossa prese un respiro profondo. No, non doveva svenire pure lei, non poteva, sarebbe stata troppo una figura di merda con i propri miti!

Merda Synyster. avrebbe avuto Synyster a più o meno un metro di distanza… e vai che andava in iperventilazione. Danny si voltò verso al ragazza “Ti senti bene?” “Alla grande” disse sorridendo, provandolo a convincere. Lui sorrise divertito “Dai, intanto che aspettiamo facciamoci una foto” Chris annuì e tirò fuori la macchinetta. Dopo un paio di scatti ne venne fuori una decente e fece una foto anche all’amica svenuta. Doveva documentare la più colossale figura di merda dell’ultimo decennio. Danny rise e tornò a sedersi.

Chris gli sorrise e dopo un respiro profondo tornò a guardare l’amica che continuava a farneticare. Sembrava un fedele che dice il rosario.

Poco dopo la porta si aprì e entro Jimmy, tutto sorridente e sudato. Ok, questa è la volta buona che il cuori mi esce dal naso, me lo sento, pensò la rossa, non sapendo che subito dietro di lui c’era Brian.

Questa è la volta buona che mi esce il cuore dal naso! Si corresse subito dopo, vedendo il ragazzo che puntava verso il tavolo, vicino a lei.

“Come sta?” disse facendo un segno della testa verso la ragazza stesa, mentre si apriva una birra. Chris chiuse la bocca per evitare di sbavare e scrollò le spalle. “Non saprei… sembra ubriaca e questo mi preoccupa” Syn sorrise e si poggiò con la schiena al tavolo.

Matt si era seduto sul ciglio del divano, scrutando la ragazza dai lunghi riccioli blu e neri.

“Ehi, tutto ok?” Sam fece un sorriso ebete e annuì “Molte bene, grazie. Sai che sei più bello da così vicino?” Matt sorrise divertito “Ehm.. grazie” Sam sorrise ancora e con la mano sfiorò la fossetta che si era creata nella guancia del ragazzo. Lui rimase un tantino perplesso, ma la lasciò fare.

“Credo abbia sbattuto la testa…” disse Chris a Syn che annuì. Tutti e due osservavano la scena, bevendo birra, ma a differenza del bruno, la rossa era sul punto di svenire (senza mostrarlo, eh).

“Chris, vedi di scoparti Synyster” farneticò Sam.

La ragazza diventò dello stesso colore dei capelli e Brian la guardò con un mezzo sorrisetto. “Si, deve aver proprio battuto la testa, sta vaneggiando” “Tu dici?” “Dico dico” disse tranquilla prendendo un altro sorso dalla birra e prendendo mentalmente note di dover uccidere la sua amica.

“Beh, intanto, hai un pennarello?” chiese Brian. La rossa lo guardò alzando un sopracciglio, ma estrasse un pennarello nero indelebile dalla tasca.

“Grazie” tirò via il tappo con la bocca e mise una mano in tasca, ne estrasse due plettri e il autografò.

“Questo è per te” disse firmando il primo “E questo lo dai alla tua amica quando si riprende e non vaneggia più” disse mettendo una strana enfasi nella penultima canzone e piazzandole il mano il secondo triangolino di plastica che la ragazza avrebbe conservato fino alla fine dei suoi giorni.

“Vabbè, intanto che quella è svenuta… mi firmi la spalla?” Brian scrollò le spalle e la rossa si girò di spalle, spostando un po’ la spallina del top blu con il deathbat stampato davanti in nero.

Ci fu un giro di autografi (con dediche ,eh) e foto e sfortunatamente il medico arrivò, decretando che Sam doveva essere portata in ospedale per accertamenti. Prima che Sam venisse portata via, Chris quasi pregò Matt di firmare la spalla della ragazza “Per favore! Dopo se la prenderà con me! Ed è tanto cattiva quando si arrabbia!” Matt, divertito come mai da quell’insolito Meet and Greet firmò la spalla della ragazza ormai quasi del tutto svenuta e Sam lo abbracciò “Oh, che bello” e scoppiarono tutti a ridere.

Ormai era diventata una cosa ridicola. C’erano Zacky e Jhonny che ridevano più di tutti e Jimmy e Brian che farfugliavano con la rossa, provando a farla sentir male con abbracci e scompigliate di capelli, mentre Sam faceva mezze dichiarazioni d’amore al cantante.

Salutarono e prima che se ne andassero, (con Sam che veniva caricata sull’ambulanza) Zacky gli consegnò due Pass “In caso veniste ad un nostro altro concerto, uno qualsiasi nei secoli, portate questi. Dobbiamo farci perdonare per l’inconveniente di oggi” la rossa rimase un secondo rimbecillita a fissare il ragazzo (ok, che il suo preferito era Syn, ma mica Zacky le faceva schifo). Prese i due pass e ringraziò.

“Rossa!” si girò e le arrivò un qualcosa di nero diritto sulla faccia, quando tolse quella che si scoprì essere una felpa si trovò Brian a poco meno di un metro da lei “Scusa… fa freddo, sei sudata, copriti o ti viene un accidente” sorrise un po’ ebete. Guardò la felpa, poi tornò a guardare Brian “Grazie mammina” Syn scoppiò a ridere e dopo averla salutata con un gesto della mano, Chris scivolò nella felpa e si dileguò nel corridoio.

Aveva un sapore orribilmente amaro che invadeva la bocca estremamente secca. Le faceva male la testa e il fatto di aprire gli occhi e trovarsi un neon puntato diritto sulla testa non era il massimo.

Ma…. Che era successo? Aveva fatto uno strano sogno, e forse stava ancora sognando, infondo la sera prima aveva dormito a casa sua, perché adesso era in ospedale?

Non era stato un brutto sogno. Era al concerto, c’era Matt che cantava benissimo, c’erano tutti, anche Chris poco davanti a lei che fissava Syn imbambolata. Era sul più bello di Critical Acclaim (canzone che non le piaceva particolarmente, ma live ci stava tutta), e poi si era ritrovata per terra.

Poi era tutto confuso, ricordava Matt che interrompeva il concerto, un sacco di mani che la toccavano un po’ ovunque e il faccione del cantante a poca distanza dal suo. Era stato talmente belo come sogno che le sembrava ancora di sentire lo strano odore che nella sua mente aveva il cantante, un misto fra sudore, sigarette e profumo da uomini, ma non era male.

Provò a dischiudere le labbra e sentì un suono secco e screpolato, per niente piacevole. Si guardò attorno e al suo fianco c’era Chris seduta su una sedia, stretta in una felpa enorme che non ricordava la ragazza avesse e dormiva.

“Chris!” che suono orrendo “Chriiiiiiis! Merda svegliati!” bleah, terribile.

La rossa alzò la testa “Eh? Cosa….? Brian…” si guardò attorno spaesata “Sam!” esclamò puntando gli occhi sulla ragazza stesa nel letto. La riccia voltò gli occhi al cielo “Eh…” “Ti sei svegliata!” “Capitan Ovvio…” “Non fare l’acida. Vuoi bere?” Sam annuì e Chris tirò fuori una bottiglietta con una cannuccia.

“Che è successo?” disse dopo aver dimezzato la bottiglia. “Non ti ricordi?” “Siamo andate al concerto?” “Si” “Mi sono sentita male?” “Si” “Mica Matt a fermato il concerto per me?” chiese scettica, ma guardando in faccia all’amica capì che non era un sogno.

“Oh si che lo ha fatto e samo stati tipo un’ora nel back stage con loro. tu ahi sparato un sacco di stronzate e hai affondato un dito nella fossetta di Matt” La ragazza sconvolta, sollevò la mano e osservò il suo indice sinistro “L’altra mano” la corresse Chris. Di scattò cambiò e cominciò a fissare l’altro indice “S-sul serio?” “Oh si, e gli hai detto anche un sacco dia tre cose. Ps: abbiamo tre plettri autografati a testa, tutti glia autografi con le dediche e anche le foto” “No, fammi capire, io ero cosciente fra di loro e non mi ricordo una mazza?!?!” “Non eri cosciente, eri stesa sul divanetto e io gli ho chiesto di mettersi vicino a te, mentre Danny ci faceva le foto. In alcune hai una faccia da fattona, ma bello no?!” disse la rossa esaltata “Fammi capire, ho fatto una figura di merda del genere e tu lo trovi bello?!?!” “La figura d merda l’ho fatta io quando tu hai detto – Chris, scopati Synyster!- e lui si è messo a ridere!” la riccia rimase un tantino perplessa, prima di scoppiare a ridere.

“Ahahahahahahah!!! Oh Cristo!” sentì una fitta atroce alla tempia e al costato “Ah! Merda che dolore! Che cazzo mi viene!” “Ecco, la parte meno divertente. Hai avuto un mezzo trauma cranico, ma niente di serio e hai una costola rotta. Tutto sommato poteva andarti peggio. Devi stare attenta e a riposo e prendere tutte le medicine” Sam voltò gli occhi al cielo. “Oh, grandioso. Mi sono rovinata l’estate” “Un po’…. ma non ne è valsa la pena? Con l’ipnosi potresti ricordarti tutto quello che è successo!” “Con la che?” “Niente, un’idea di Jimmy. Ti spiegherò tutto quando starai meglio” la ferita scrollò le spalle, pentendosene amaramente poco dopo. Si sentiva davvero stanca e stava per riaddormentarsi, quando notò i fiori sul comodino con l’insolito biglietto. Le venne un colpo, avrebbe riconosciuto quel simbolo anche fra milioni. “Cosa sono quelli?” “Oh, te li hanno mandati loro, o meglio Matt. Sappi che devi la vita al tuo mito, mica è una cosa da tutti” “Mi fai vedere il bigliettino?” Chris tolse il cartoncino bianco col deathbat nero stampato sopra e lo passò all’amica.

“Nella speranza che tu guarisca in fretta e che continui a seguirci/mi, M. Shadow” lesse ad alta voce e Sam fu sul unto di sentirsi male di nuovo. Aveva una scrittura un po’ strana, con le o davvero enormi e il resto un tantino tremolante, ma era particolare. Guardò l’amica e le sorrise e a quel punto notò la “S” e la “G” rosse e oro ricamate in un intreccio complicato sulla felpa.

“Oh… non dirmi che… Cristo, quella è della Syn Gates Clothing?” “Non solo! È proprio di Synyster!” la rossa era esaltata e al settimo cielo. Era stata in gamba a non mostrare tutta quell’esaltazione davanti alla sua band preferita, era passata per una fan abbastanza (abbastanza, eh) composto e non esaltata, anche se quasi le tremavano le mani e sentiva il cuore martellarle nelle orecchie al solo ricordo.

“No! Merda voglio sapere!” “TI spiego tutto quando starai meglio, ah! Controllati la spalla” “Se potessi” “vabbè fa niente” le diede un bacio in testa “Buon compleanno, Sam” “Grazie, amoVe” e mentre Chris rideva, Sam sprofondò di nuovo addormentata.

Allora! No, non pubblico una terza longfic, ma solo questo capitoletto che mi è venuto in mente grazie a una nota di una spettacolare pagina FB :

http://www.facebook.com/pages/Io-sono-un-Deathbat/170041736395410

L’ho eliminata è ho dovuto ripostarla, perchè ho fatto un mezzo casino, l’avevo messa nella sezione sbagliata T_T (sorry, JD) 
Il pc odia me e io odio lui, ma se scrivo a mano non mi viene l'ispirazione O_O (vista la mia scrittura l'ispirazione non verrebbe davvero a nessuno)
Questo è dedicato a lei, alla mia socia, alla ragazza che ha fatto sì che non passassi l’estate a studiare matematica, la ragazza con la quale mi sono arrampicata sugli specchi tutto l’anno scolastico (sottobraccio con la manina che scivola “IH IH!!”), che si "diverte" a trovare aformismi alla Morrison nei miei compiti d'italiano, con cui ho scoperto che se fumo allungata mi viene la voce nasale, con cui ho anche rischiato grosso (perchè ammettiamolo, con A. A. abbiamo rischiato parecchio, eh JD?) e con la quale mi sono divertita per tutti i nove mesi di scuola a sparare stronzate su Brian e Matt.

Ti voglio bene, JD (e sai quanto io sia restia a fare smancerie).
Ps: voglio bene anche a voi che leggete! E se recensite anche per dirmi “ste stronzate valle a scrivere da un’altra parte” mi va bene.
The Cactus Incident

  
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