Era il giorno più bello della
sua vita, ne era sicura e, come tutte le cose belle, stava volgendo al
termine.
Da quando era arrivata Chris a
casa sua, con quei due fottutissimi biglietti non le era sembrato reale,
sembrava vivere in un sogno da quel giorno e adesso, stava per finire, ma era
stato molto meglio di quanto avesse mai potuto immaginare.
Erano lì, al concerto della
loro band preferita, in posizione centrale. Sfortunatamente il treno aveva
tardato e non erano riuscite ad arrivare alla transenna, ma non importava, il
posto non era molto grande e anche dalla loro posizione, ovvero al limite dello
spazio per il pogo, vedevano tutto perfettamente.
Chris le stava di un passo
avanti, ma vedeva la sua chioma rossa e nera con la coda dell’occhio, perché
lei, Sam, non aveva occhi che per lui.
Non avrebbe mai potuto
immaginare che dal vivo fosse ancora più bello.
Per sua fortuna quella volta
non aveva messo i soliti occhiali da sole e quindi riusciva quasi a vedere
quegli spettacolari occhi verdi che si stringevano per lo sforzo mentre
cantava.
Non stava fermo per più di
dieci secondi, era un via vai da un lato all’altro del
palco.
Per sua fortuna, quello era il
suo regalo di compleanno, anche se un tantino anticipato, e Chris aveva
acconsentito a stare al centro e non a destra, sotto al naso di Synyster, come
avrebbe invece voluto la rossa.
Sam non si perdeva un secondo
di tutta l’esibizione, era completamente inebriata dalla musica, non muoveva un
muscolo. All’inizio sia lei che l’amica avevano urlato e si erano dimenate come
ossesse, ma dopo essersi scaricate un po’, erano rimaste immobili a fissare
l’esibizione, volendone fissare ogni secondo per poi riraccontarselo durante il
viaggio di ritorno a casa e per i giorni seguenti.
Quanto desiderava che dopo il
concerto riuscisse a rubargli dieci secondi per una foto e un autografo sulla
spalla, per poterlo trasformare poi in un tatuaggio.
Tutto quell’incanto fu
improvvisamente distrutto da una forza avversa che la tirò indietro e si ritrovò
a terra, dolorante e frastornata. “Ma chi cazzo…?” non fece in tempo a rialzarsi
che le passarono sopra. Sentì Chris che gridava e lui, che smetteva di cantare e
faceva fermare anche gli altri. “No, Cristo… ma porca puttana…” “Ehi! Nel pogo
si è ferita una ragazza! Fatela passare!” Perchè sentiva
D’improvviso sentì sollevarsi e
Chris che gridava, poi tutto nero.
***
“Tre minuti ragazzi!” gli
annunciò Thor, dandogli il cinque. Erano davanti alla scaletta, pronti per
esibirsi. Stavano sciogliendo un po’ i muscoli, ma quell’elefante di Zacky diede
una gomitata e Matt, facendolo sbilanciare e facendogli cadere gli occhiali.
“Grazie Baker!” “Scusa…”
Si chinò a cercarli e per tutta
risposta arrivò Gates che li sbriciolò mettendoci un piede sopra.
”Che cazzo
c’è per terra?” disse chinandosi per vedere cosa aveva rotto “Hai appena
distrutto i miei Rai Ban” “Scusa… Ehm…Vuoi i miei?” quei cosi con le lenti
rettangolari, osceni e per di più da donna? “Nemmeno morto” “Ehi!” “Me li
ricompri” il chitarrista sbruffò e Matt si guardò attorno accigliato, non c’era
tempo per tornare indietro e prendere un altro paio. Fanculo, avrebbe fatto
senza.
Il concentro andò
magnificamente come al solito, e non fu tanto male esibirsi senza occhiali da
sole.
Si divertiva a scrutare i volti
sotto al palco e in questo gli occhiali aiutavano a non esser preso per maniaco
se fissava troppo questo o quell’individuo.
A questo live trovò un tizio
con una cresta verde acido davvero spaventosa che si dimenava nel pogo come
preda di crisi epilettiche e buttava giù gli altri ragazzi come birilli.
Spintonò l’ennesimo ragazzo che
andò addosso ad una ragazza con i capelli blu e neri, facendola andare per
terra. La ragazza provò a sollevarsi, ma un tizio le passò letteralmente
sopra.
Oh merda, quella ci resta
secca, pensò il leader degli Avenged
Sevenfold. Doveva fare qualcosa, di certo non poteva restare a guardare mentre
passavano addosso a quella povera ragazza. L’aveva già notata prima lei e la sua
amica, una con i capelli blu e neri e l’altra rossi e neri, con delle magliette
degli stessi colori, ma inverse dei capelli. In mezzo a tutto quel nero si
notavano.
Altra cosa era che per le prime
quattro canzoni si erano scatenate tutte e due, tanto da confondersi con gli
altri, ma poi si erano immobilizzate e la blu non gli staccava gi occhi di
dosso. Motivo in più per salvarla: non poteva far morire una sua fan
sfegatata!
“Woh woh woh! Fermi ragazzi,
Stop!” pian piano, gli altri musicisti sul palco rallentarono fino a fermarsi e
guardare scioccati il loro cantante che per via del caldo cominciava a dare i
numeri (almeno questo pensò Gates, sentendosi improvvisamente in colpa per aver
distrutto gli occhiali del ragazzo e avergli provocato un’insolazione bell’e
buona).
“Ehi! Nel pogo si è ferita una
ragazza! Fatela passare!” Alcuni ragazzi la sollevarono e la fecero passare
sopra e loro testa. La rossa cominciò ad urlare preoccupata “Anche la rossa con
al maglia blu, fatela passare!” urlò Matt nel microfono. Se Sam non si fosse
fatta male, sarebbe stata Chris a svenire, ma viste le condizioni dell’amica
“ignorò” il fatto di esser stata notata dal leader degli A7X
Sollevarono anche lei e
arrivarono “surfando” sulla gente, fino alla transenna, dove quei gorilla le
presero in braccio. Brian incrociò lo sguardo con Matt e poi chiamo Danny
(Abell, il roady).
“Falle andare nel back stage e
chiama un medico, ok?” il ragazzo annuì e corse via.
Mancavano solo due canzoni,
così ricominciarono a suonare fino alla fine.
Chris era sul punto di svenire,
si, ne era abbastanza sicura. Sperava solo che Sam si svegliasse in fretta,
perché non poteva svenire proprio adesso! Perchè poi, era abbastanza sicura che,
una volta sveglia, la blu se la sarebbe presa con la rossa per non averla
svegliata a suon di ceffoni.
Erano in una sorta di
salottino, su u tavolo c‘erano bottiglie di alcolici di vario genere, ma anche
di acqua e coca cola. Il roady le aveva detto che poteva prendere qualcosa e
afferrò una lattina di birra, sorseggiandola, mentre aspettavano il medico,
parlando del più e del meno.
Sam stava stesa sul divanetto
di pelle nera, con una pezza bagnata sulla fronte e farneticava cose senza senso
o connessione logica.
Poco dopo si sentì un boato che
annunciò la fine del concerto. La rossa prese un respiro profondo. No, non
doveva svenire pure lei, non poteva, sarebbe stata troppo una figura di merda
con i propri miti!
Merda Synyster. avrebbe avuto
Synyster a più o meno un metro di distanza… e vai che andava in
iperventilazione. Danny si voltò verso al ragazza “Ti senti bene?” “Alla grande”
disse sorridendo, provandolo a convincere. Lui sorrise divertito “Dai, intanto
che aspettiamo facciamoci una foto” Chris annuì e tirò fuori la macchinetta.
Dopo un paio di scatti ne venne fuori una decente e fece una foto anche
all’amica svenuta. Doveva documentare la più colossale figura di merda
dell’ultimo decennio. Danny rise e tornò a sedersi.
Chris gli sorrise e dopo un
respiro profondo tornò a guardare l’amica che continuava a farneticare. Sembrava
un fedele che dice il rosario.
Poco dopo la porta si aprì e
entro Jimmy, tutto sorridente e sudato. Ok, questa è la volta buona che il
cuori mi esce dal naso, me lo sento, pensò la rossa, non sapendo che subito
dietro di lui c’era Brian.
Questa è la volta buona che
mi esce il cuore dal naso! Si corresse
subito dopo, vedendo il ragazzo che puntava verso il tavolo, vicino a
lei.
“Come sta?” disse facendo un
segno della testa verso la ragazza stesa, mentre si apriva una birra. Chris
chiuse la bocca per evitare di sbavare e scrollò le spalle. “Non saprei… sembra
ubriaca e questo mi preoccupa” Syn sorrise e si poggiò con la schiena al tavolo.
Matt si era seduto sul ciglio
del divano, scrutando la ragazza dai lunghi riccioli blu e
neri.
“Ehi, tutto ok?” Sam fece un
sorriso ebete e annuì “Molte bene, grazie. Sai che sei più bello da così
vicino?” Matt sorrise divertito “Ehm.. grazie” Sam sorrise ancora e con la mano
sfiorò la fossetta che si era creata nella guancia del ragazzo. Lui rimase un
tantino perplesso, ma la lasciò fare.
“Credo abbia sbattuto la
testa…” disse Chris a Syn che annuì. Tutti e due osservavano la scena, bevendo
birra, ma a differenza del bruno, la rossa era sul punto di svenire (senza
mostrarlo, eh).
“Chris, vedi di scoparti
Synyster” farneticò Sam.
La ragazza diventò dello stesso
colore dei capelli e Brian la guardò con un mezzo sorrisetto. “Si, deve aver
proprio battuto la testa, sta vaneggiando” “Tu dici?” “Dico dico” disse
tranquilla prendendo un altro sorso dalla birra e prendendo mentalmente note di
dover uccidere la sua amica.
“Beh, intanto, hai un
pennarello?” chiese Brian. La rossa lo guardò alzando un sopracciglio, ma
estrasse un pennarello nero indelebile dalla tasca.
“Grazie” tirò via il tappo con
la bocca e mise una mano in tasca, ne estrasse due plettri e il
autografò.
“Questo è per te” disse
firmando il primo “E questo lo dai alla tua amica quando si riprende e non
vaneggia più” disse mettendo una strana enfasi nella penultima canzone e
piazzandole il mano il secondo triangolino di plastica che la ragazza avrebbe
conservato fino alla fine dei suoi giorni.
“Vabbè, intanto che quella è
svenuta… mi firmi la spalla?” Brian scrollò le spalle e la rossa si girò di
spalle, spostando un po’ la spallina del top blu con il deathbat stampato
davanti in nero.
Ci fu un giro di autografi (con
dediche ,eh) e foto e sfortunatamente il medico arrivò, decretando che Sam
doveva essere portata in ospedale per accertamenti. Prima che Sam venisse
portata via, Chris quasi pregò Matt di firmare la spalla della ragazza “Per
favore! Dopo se la prenderà con me! Ed è tanto cattiva quando si arrabbia!”
Matt, divertito come mai da quell’insolito Meet and Greet firmò la spalla della
ragazza ormai quasi del tutto svenuta e Sam lo abbracciò “Oh, che bello” e
scoppiarono tutti a ridere.
Ormai era diventata una cosa
ridicola. C’erano Zacky e Jhonny che ridevano più di tutti e Jimmy e Brian che
farfugliavano con la rossa, provando a farla sentir male con abbracci e
scompigliate di capelli, mentre Sam faceva mezze dichiarazioni d’amore al
cantante.
Salutarono e
prima che se ne andassero, (con Sam che veniva caricata sull’ambulanza) Zacky
gli consegnò due Pass “In caso veniste ad un nostro altro concerto, uno
qualsiasi nei secoli, portate questi. Dobbiamo farci perdonare per
l’inconveniente di oggi” la rossa rimase un secondo rimbecillita a fissare il
ragazzo (ok, che il suo preferito era Syn, ma mica Zacky le faceva schifo).
Prese i due pass e ringraziò.
“Rossa!” si girò e le arrivò un
qualcosa di nero diritto sulla faccia, quando tolse quella che si scoprì essere
una felpa si trovò Brian a poco meno di un metro da lei “Scusa… fa freddo, sei
sudata, copriti o ti viene un accidente” sorrise un po’ ebete. Guardò la felpa,
poi tornò a guardare Brian “Grazie mammina” Syn scoppiò a ridere e dopo averla
salutata con un gesto della mano, Chris scivolò nella felpa e si dileguò nel
corridoio.
Aveva un sapore orribilmente
amaro che invadeva la bocca estremamente secca. Le faceva male la testa e il
fatto di aprire gli occhi e trovarsi un neon puntato diritto sulla testa non era
il massimo.
Ma…. Che era successo? Aveva
fatto uno strano sogno, e forse stava ancora sognando, infondo la sera prima
aveva dormito a casa sua, perché adesso era in ospedale?
Non era stato un brutto sogno.
Era al concerto, c’era Matt che cantava benissimo, c’erano tutti, anche Chris
poco davanti a lei che fissava Syn imbambolata. Era sul più bello di Critical
Acclaim (canzone che non le piaceva particolarmente, ma live ci stava tutta), e
poi si era ritrovata per terra.
Poi era tutto confuso,
ricordava Matt che interrompeva il concerto, un sacco di mani che la toccavano
un po’ ovunque e il faccione del cantante a poca distanza dal suo. Era stato
talmente belo come sogno che le sembrava ancora di sentire lo strano odore che
nella sua mente aveva il cantante, un misto fra sudore, sigarette e profumo da
uomini, ma non era male.
Provò a dischiudere le labbra e
sentì un suono secco e screpolato, per niente piacevole. Si guardò attorno e al
suo fianco c’era Chris seduta su una sedia, stretta in una felpa enorme che non
ricordava la ragazza avesse e dormiva.
“Chris!” che suono orrendo
“Chriiiiiiis! Merda svegliati!” bleah, terribile.
La rossa alzò la testa “Eh?
Cosa….? Brian…” si guardò attorno spaesata “Sam!” esclamò puntando gli occhi
sulla ragazza stesa nel letto. La riccia voltò gli occhi al cielo “Eh…” “Ti sei
svegliata!” “Capitan Ovvio…” “Non fare l’acida. Vuoi bere?” Sam annuì e Chris
tirò fuori una bottiglietta con una cannuccia.
“Che è successo?” disse dopo
aver dimezzato la bottiglia. “Non ti ricordi?” “Siamo andate al concerto?” “Si”
“Mi sono sentita male?” “Si” “Mica Matt a fermato il concerto per me?” chiese
scettica, ma guardando in faccia all’amica capì che non era un
sogno.
“Oh si che lo ha fatto e samo
stati tipo un’ora nel back stage con loro. tu ahi sparato un sacco di stronzate
e hai affondato un dito nella fossetta di Matt” La ragazza sconvolta, sollevò la
mano e osservò il suo indice sinistro “L’altra mano” la corresse Chris. Di
scattò cambiò e cominciò a fissare l’altro indice “S-sul serio?” “Oh si, e gli
hai detto anche un sacco dia tre cose. Ps: abbiamo tre plettri autografati a
testa, tutti glia autografi con le dediche e anche le foto” “No, fammi capire,
io ero cosciente fra di loro e non mi ricordo una mazza?!?!” “Non eri cosciente,
eri stesa sul divanetto e io gli ho chiesto di mettersi vicino a te, mentre
Danny ci faceva le foto. In alcune hai una faccia da fattona, ma bello no?!”
disse la rossa esaltata “Fammi capire, ho fatto una figura di
merda del genere e tu lo trovi bello?!?!” “La figura d merda l’ho fatta io
quando tu hai detto – Chris, scopati Synyster!- e lui si è messo a ridere!” la
riccia rimase un tantino perplessa, prima di scoppiare a
ridere.
“Ahahahahahahah!!! Oh Cristo!”
sentì una fitta atroce alla tempia e al costato “Ah! Merda che dolore! Che cazzo
mi viene!” “Ecco, la parte meno divertente. Hai avuto un mezzo trauma cranico,
ma niente di serio e hai una costola rotta. Tutto sommato poteva andarti peggio.
Devi stare attenta e a riposo e prendere tutte le medicine” Sam voltò gli occhi
al cielo. “Oh, grandioso. Mi sono rovinata l’estate” “Un po’…. ma non ne è valsa
la pena? Con l’ipnosi potresti ricordarti tutto quello che è successo!” “Con la
che?” “Niente, un’idea di Jimmy. Ti spiegherò tutto quando starai meglio” la
ferita scrollò le spalle, pentendosene amaramente poco dopo. Si sentiva davvero
stanca e stava per riaddormentarsi, quando notò i fiori sul comodino con
l’insolito biglietto. Le venne un colpo, avrebbe riconosciuto quel simbolo anche
fra milioni. “Cosa sono quelli?” “Oh, te li hanno mandati loro, o meglio Matt.
Sappi che devi la vita al tuo mito, mica è una cosa da tutti” “Mi fai vedere il
bigliettino?” Chris tolse il cartoncino bianco col deathbat nero stampato sopra
e lo passò all’amica.
“Nella speranza che tu guarisca
in fretta e che continui a seguirci/mi, M. Shadow” lesse ad alta voce e Sam fu
sul unto di sentirsi male di nuovo. Aveva una scrittura un po’ strana, con le o
davvero enormi e il resto un tantino tremolante, ma era particolare. Guardò
l’amica e le sorrise e a quel punto notò la “S” e la “G” rosse e
oro ricamate in un intreccio complicato sulla felpa.
“Oh… non dirmi che… Cristo,
quella è della Syn Gates Clothing?” “Non solo! È proprio di Synyster!” la rossa
era esaltata e al settimo cielo. Era stata in gamba a non mostrare tutta
quell’esaltazione davanti alla sua band preferita, era passata per una fan
abbastanza (abbastanza, eh) composto e non esaltata, anche se quasi le tremavano
le mani e sentiva il cuore martellarle nelle orecchie al solo ricordo.
“No! Merda voglio sapere!” “TI
spiego tutto quando starai meglio, ah! Controllati la spalla” “Se potessi”
“vabbè fa niente” le diede un bacio in testa “Buon compleanno, Sam” “Grazie,
amoVe” e mentre Chris rideva, Sam sprofondò di nuovo
addormentata.
Allora! No, non pubblico una terza longfic, ma
solo questo capitoletto che mi è venuto in mente grazie a una nota di una
spettacolare pagina FB :
L’ho eliminata è ho dovuto ripostarla, perchè ho fatto un mezzo
casino, l’avevo messa nella sezione sbagliata T_T (sorry, JD)
Il pc odia me e io odio lui, ma se scrivo a mano non mi viene
l'ispirazione O_O (vista la mia scrittura l'ispirazione non verrebbe
davvero a nessuno)
Questo è dedicato a lei, alla mia socia, alla ragazza che ha
fatto sì che non passassi l’estate a studiare matematica,
la ragazza con la quale mi sono arrampicata sugli specchi tutto
l’anno scolastico (sottobraccio con la manina che scivola
“IH IH!!”), che si "diverte" a trovare aformismi alla
Morrison nei miei compiti d'italiano, con cui ho scoperto che se fumo
allungata mi viene la voce nasale, con cui ho anche rischiato grosso
(perchè ammettiamolo, con A. A. abbiamo rischiato parecchio, eh
JD?) e con la quale mi sono divertita per tutti i nove mesi di scuola a
sparare stronzate su Brian e Matt.
Ti voglio
bene, JD (e sai quanto io sia restia a fare smancerie).
Ps: voglio bene anche a voi che leggete! E se
recensite anche per dirmi “ste stronzate valle a scrivere da un’altra parte” mi
va bene.
The Cactus
Incident