Ok…non sono riuscita a pubblicarla prima del dovuto, ed ho
fatto un po’ di casini^^…spero vi piaccia!Ringrazio da
ora tutte le persone che commenteranno e non^^. Baci Koko
Lo shikon
“Beauty queen of only eighteen “ Reginetta
di Bellezza a soli diciotto
anni
She had some trouble with
herself lei,aveva alcuni
problemi con se
stessa
He was always there to help her lui,
era sempre lì per aiutarla
She
always belonged to someone else lei, apparteneva sempre a qualcun altro
“ I drove for miles
and miles
“ guidai per miglia e miglia
And wound up at your door per poi bussare
alla tua porta
I've had you so many times but somehow ti
avevo avuto tante volte ma in
qualche modo
I want more>> voglio di
più>>
Si era nuovamente fidato di una donna...una donna che lo aveva saputo accettare, nonostante la sua natura ibrida! Era stato così sciocco da ricaderci...ed ora era lì, seduto ad uno sgabello di un pub - molto rinomato per la musica che si ascoltava - che beveva l'ennesimo drink, ma non un drink qualsiasi: il Margarita...tequila...contreau...sale quanto basta...lime o limone...agitare bene...versarlo in un bicchiere con il calice rotondo e basso, aggiungere un’oliva e il gioco è fatto!
Di solito in quel locale suonavano artisti jazz, un tipo di musica che in quel momento desiderava. Gli piacevano i jazzisti, perché suonavano attraverso il loro stato d'animo: s'erano felici, allora producevano un suono allegro, che saprebbe rallegrare anche la persona più disperata del mondo; s'erano malinconici...bhè, allora quelle note riuscivano, in ogni caso, a far pensare... e a lui ora serviva pensare! Pensare un modo di vendicarsi...e se doveva, perché non c'erano altre soluzioni…era capace di ammazzare o ammazzarsi! In quel momento voleva scomparire dalla faccia della terra. Voleva farlo per la sua natura ibrida, per la perdita dei suoi genitori, perché nessuno mai lo aveva accettato per quello che era, per lei...
Quella sera cantava un gruppetto molto giovanile e dovette ammettere che non solo il jazz faceva pensare, ma anche il pop...o, molto probabilmente, erano le parole che dicevano.
“I don't mind spending everyday “
Sarei disposto a trascorrere ogni
giorno
Out on your corner in the pouring
rain dietro il
tuo angolo sotto lo
scorrere della pioggia
Look for the girl with
broken smile cercando quella
ragazza dal
sorriso
spezzato
Ask her if she wants to stay awhile chiederle se le andrebbe di restare
un po'
And she will be loved e lei sarà amata,
And she will be loved...” sarà
amata…”
Sì, lei sarà amata; ma non da lui, né da un ningen, ma da un youkai: suo fratello. Era entrato nella loro camera, contento di poter stare un po’ con lei; ma, quando aveva aperto la porta, il suo cuore si era fermato. Non voleva crederci e anche in quel momento stentava a credere a quello che aveva visto: lei, la sua donna, la sua amata, stava facendo l'amore con...suo fratello?! Subito, preso da una rabbia cieca, con un colpo fulmineo diede un pugno forte al fratello, facendogli perdere, per la prima volta, i sensi; poi prese per la gola la giovane. La sollevò da terra e la guardò dritto negli occhi: “ Che cosa ha lui, mio fratello, più di me? Che cosa?”. Disse gridando e stringendo sempre di più la presa: “ Sei una puttana! Non voglio più vederti!” e, così dicendo, la scaraventò sul letto. Poi si girò e uscì da quella porta, ferito nell’orgoglio
“ She will be loved “ Lei sarà amata
And she will be loved E sarà amata
And she will be loved” . Sarà amata”
Quella canzone gli piaceva sempre di più, pensò. Prese tra le mani il rametto dell'oliva e mescolò il contenuto color ghiaccio del bicchiere. Tolse l’oliva e la portò alla bocca. L'addentò lentamente e gentile. Staccò delicatamente il gambo e masticò. Si girò, guardando quel gruppetto che cantava: intorno a loro c'erano persone di qualsiasi età che ballavano vicine. C'era qualcuno che si baciava: chi per la prima volta, chi da sempre... o chi cercava di baciare la/il propria/o compagna/o. Era invidioso di loro. Loro, ningen o demoni, non avevano ogni giorno dei problemi con qualcuno o qualcosa che criticava la loro razza; e avevano una compagna tutta per loro: senza temere che la persona che stavano baciando stesse pensando a qualcun altro.
“ Cameriere, un’altra Margarita per favore!” disse alzando il bicchiere, in pretesa di un altro succulento Margarita.
Non sentendo che qualcuno gli porgeva la solita, consueta domanda: " Come?", cominciò ad alterarsi; così si girò di scatto e cominciò ad urlare “ E che modi sono? Il...”, ma le parole gli morirono in gola. Davanti a lui aveva...una femmina? Un angelo? Non sapeva neanche lui chi aveva davanti. Era lì, che lo guardava con un sorriso raggiante, vero... con i capelli d'ebano, morbidi e lunghi, fino al seno... prosperoso?! Con dei bellissimi occhi nocciola, i quali stregavano tutte le persone: sembravano un labirinto, magico, quasi fatato... ed ora si trovava lì, dentro al labirinto, davanti a lei che indossava un vestito celeste, sul vedo non vedo... aveva di fronte quella bellissima ragazza e quegli occhi, che avevano qualcosa di eccitante e misterioso...
“ Mi scusi, stavo servendo quel signore” ed anche la sua voce, pensò, era stupenda...celestiale... tanto che gli fece venire dei brividi lungo la schiena; però non sembravano dei brividi, non era la solita sensazione di aghi pungenti, ma era come se sentisse le sue mani sulla schiena... Era un angelo sceso dal paradiso per salvarlo da quella tortura, dalla persona della quale si era innamorato tanti anni prima...
“ Allora, come lo vuole il Margarita?” domandò con aria innocente, mentre lui la guardava in trance, perso nella sua bellezza.
Clap Clap Clap Clap Clap
Clap Clap
I due ragazzi si voltarono contemporaneamente verso il gruppo, il quale aveva finito di cantare e tutte le persone, che fino a qualche minuto prima si scambiavano effusioni d'amore, li applaudivano; e in coro chiedevano un bis di quella stessa canzone. Il gruppo non se lo fece ripetere due volte e, dalla chitarra e poi dalla batteria, uscirono le prime note…
“ E’ proprio bella questa canzone...” sussurrò il ragazzo dalla razza ibrida, con delle orecchie canine sulla testa, dai lunghi capelli argentei e dagli occhi d'ambra.
“ Ha ragione!” disse la ragazza dai capelli d'ebano e dagli occhi color nocciola.
L' hanyou si girò, sentendo la voce della ragazza.
“ Allora, come lo vuole questo Margarita?” domandò sorridendo.
“ Come vuole lei” furono l'uniche parole che uscirono dalla bocca dell’ hanyou. La ragazza fece un cenno con la testa e cominciò a preparare…
“Assaggi questo!” pronunciò la ragazza, porgendogli un bicchiere a calice corto e largo, con un liquido rossastro brillante.
Il ragazzo osservò il bicchiere e poi il contenuto che la ragazza gli aveva offerto.
“ Mi scusi, ma io avevo detto un Margarita e che poteva scegliere lei come poteva farlo...ed ora mi ritrovo un…”
“ E’ una mia creazione!” disse troncando le parole dell' hanyou “ Assaggi! Non è malefico... e lo beva tutto d'una volta “ disse, cercando di convincerlo.
Inu Yasha non seppe resistere agli occhi di quella "fanciulla celestiale"; così prese il bicchiere e, tutto d'un fiato, lo bevve.
“ Si chiama Shikon No Tama”
L' hanyou appoggiò il bicchiere sul bancone e disse tutto eccitato: “ Questo è meglio del Margarita!”.
“Visto? Alla fine non si è pentito di avere assaggiato lo Shikon...” disse contenta la ragazza. “ Ora gliene preparo un altro...” Così si allontanò un momento, e lui si voltò verso quel gruppo.
“ Tap on my window knock on
my door “ Colpisci
la mia finestra, bussa alla
mia porta
I want to make you
feel beautiful Voglio far si che
tu ti senta
incantevole
I know I tend to get so insecure So che tendo verso l’insicurezza
It doesn't matter anymore” Ma ormai non ha più importanza”
“ She will be loved! E' il titolo della canzone” disse la ragazza, rispondendo ad una delle tante domande che l’ hanyou si faceva.
“ Grazie” rispose, prendendo tra le mani il bicchiere.
“ Come si chiama?” domandò la ragazza curiosa.
“ Inu Yasha...” rispose lui un po’ scocciato. “ E lei?” chiese, guardandola negli occhi del labirinto.
“ Kagome...piacere!” rispose con un sorriso che fece perdere un battito ad Inu Yasha.
“ Posso farle un’altra domanda?” domandò curiosa Kagome.
Inu Yasha fece cenno con la testa, mentre beveva a sorsi lo Shikon.
“ Perché è qui?”
“ Non sono fatti che la riguardano” rispose scorbuticamente, anche se non voleva.
“ Sa perché io mi ritrovo qui?” domandò, non arrendendosi neanche alla risposta che le aveva dato.
Inu Yasha alzò un sopraciglio, come per dire: "ed io che ne so."
“ Oltre al fatto che mi servono soldi per pagare l'università che frequento, mi piace tantissimo sentire le persone...e...”
“ La mia ragazza mi ha tradito!” disse freddamente l 'hanyou.
“ Parli...io sono qui” disse soddisfatta, sedendosi su uno sgabello che era dietro al bancone.
“ Kikyou, la mia ragazza, mi ha tradito con mio fratello. Io ero convinto che mi amasse... io credo di amarla ancora... perché è stata l'unica ad accettarmi per quello che sono, a parte mia madre. Io vengo considerato da tutti l'hanyou nato in un momento di sesso, di piacere. E questo mi fa girare i nervi! So che mio padre, un demone, e mia madre, una ningen, si amavano...così mi diceva lei…” poi bevette Lo Shikon, in un solo fiato.
“ Mi tolga una curiosità...” disse Inu Yasha. “ Perché lei non dice niente sulla mia razza ibrida?”
“ E’ più bello dire Hanyou! Sai, Inu Yasha...” disse sensualmente Kagome, provocando al ragazzo dei brividi di piacere.
“ Poi sono così Kawaii le tue orecchie canine! Posso toccarle? Ti prego...” continuò, guardandolo con due occhi da bambina.
“ Ahahahah...mi stai prendendo in giro, vero? Dillo! Dillo! Dillo...che io ti faccio schifo...” disse, urlando contro la ragazza.
“ Tu non fai schifo per la tua razza. Sei tu che ti credi così...invece tu sei come tutti gli altri...come me; come quel signore che sta parlando con sua moglie, o amante...” disse indicando due persone sedute ad un tavolino.
“ Tu sei come tutti gli altri. Amati per quello che sei e non per quello che vorrebbero che tu fossi.”
- Amati per quello che sei, e non per quello che vorrebbero che tu fossi...- nella sua mente c'erano soltanto queste parole...
Inu Yasha, più ripensava alle parole di lei, più domande si affollavano nella sua mente...
“ Cosa sceglieresti tra uno come me, né umano né demone, e un demone o umano?” domandò Inu Yasha, con lo sguardo perso nell'ultima goccia del bicchiere.
“ Te!” rispose semplicemente Kagome.
“I don't mind spending everyday “Sarei
disposto a trascorrere
ogni giorno
Out on your corner
in the pouring rain Dietro il tuo
angolo sotto lo
scorrere della pioggia
Look for the girl with the broken smile Cercando quella ragazza dal
sorriso spezzato
Ask her if she wants to stay awhile
Chiederle
se le andrebbe di
restare un pò
And she will be loved
E lei sarà amata
And she will be loved E lei sarà amata
And she will be loved E lei sarà amata
And she will be loved” E lei
sarà amata”