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Autore: La ragazza con il codino    15/08/2011    4 recensioni
Ranma è innamorato di Akane e riceversa. I due cercheranno di essere sempre disponibili ed educati. Ma si preferiscono come sono. Ranma non cambierà mai! Sempre un ragazzo maleducato e offensivo, e magari ancora donna - uomo. E se tra loro due...
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un amore in eterno.
Ranma è innamorato di Akane e riceversa. I due cercheranno di essere sempre
disponibili ed educati. Ma si preferiscono come sono. Ranma non
cambierà mai! Sempre un ragazzo maleducato e offensivo,
e magari ancora donna - uomo. E se tra loro due...<3
Capitolo 1
Ci provi con le patatine, eh?

 
Camminavo per le strade. Pioveva, ma avevo l'ombrello con me, fortunatamente.
Accanto a me c'era una ragazza dai capelli blu, mi fissava ad ogni secondo e mi dava una certa senzazione.
Io non la fissavo, altrimenti se ne sarebbe accorta e sarei diventato tutto rosso.
Ci stavamo dirigendo verso la scuola.
Solitamente mentre arrivavamo litigamavo o ci prendevamo a schiaffi, ma oggi non era così. Eravamo tranquilli, spensierati e dovevamo stare attaccati a causa di un solo ombrello. Non ci resistivo più li sotto con lei, ero troppo imbarazzato e se mi sarei girato?
Cosa che non avrei mai fatto... ma se l'avrei fatto, che sarebbe successo?
Perciò cercavo di spostarmi almeno di qualche centimetro da lei. Cercavo di far finta di niente e carcavo qualche scusa per spostarmi almeno un pochino.
Non era perchè non lei non mi piace, anzi mi piace tantissimo, ma ero troppo imbarazzato, al tal punto che mi sarei lanciato dal kamikaze.
Sarei anche finito apposta contro un palo per non stare accanto a lei.
Perciò esegui quello che avevo pensato per ultimo, era meno pericoloso.

 
« Ranma, che ti succede? Ti sei fatto male? Devi essere meno distratto quando cammini. » disse aiutandomi ad aggiustare la camicetta dato che scostandomi dall'ombrello ero anche diventato una femmina.
Ci mancava anche questa! E poi meno distratto cosa vorrebbe dire? Alla faccia mia, lei mi sta azzeccata. Non ero più imbarazzato, ora ero una femmina come lei.
O forse lo ero di più, visto che la giaccetta non riusciva a non rompersi dato che era adatta solo e soltanto ad un maschio...Con il seno piccolo e carino.

 
« Oh! » dissi imbarazzato più del solito mettendo le mani davanti al petto, avevo appena notato che ce l'avevo scoperto, ecco la ragione per cui tutti mi guardavano come se su la mia maglietta ci fosse una cantante famosa!
« Che avete da guardaere?! » dissi comprendomi.
Non mi sarei trattenuto a lungo con quelle mani davanti al seno, ero comunque imbarazzato visto che si notava il perchè facevo quei gesti sulla mia camicietta rotta.
Camminavo e lei mi stava sempre azzeccata sotto il mio braccio.
Ma non si vergognava? Io non l'avrei mai fatto, anzi avrei comperato un altro ombrello. Questo ombrello non era nemmeno mio per l'appunto.
Era di Ryoga che era a casa con le forme di un maialino nero. Per non stare più attaccato a lei volevo far finta di non reggere più l'ombrello, visto che quello di Ryoga era pesantissimo.
Ma non l'ho fatto, avrebbe pensato che io non avrei mai battuto Ryoga. E che potevo fare, allora? Ero tutto rosso e se si sarebbe girata.
Mi avrebbe detto: Perchè sei rosso, Ranma? E io che le avrei risposto? Dopo pochi secondi la mia ipotesi si avverò
« Perchè sei rosso, Ranma? »
« Eh...niente...beh...vedi... » In quel momento l'unica cosa che volevo fare era baciarla, ma ero una femmina e per di più...che avrebbe pensato di me? Che sono un maleducato? Cioè, una melducata? Ma non lo feci. Sicuramente mi avrebbe dato uno schiaffone e mi avrebbe fatto arrivare in America.
Ma si vedeva da un miglio che anche lei era innamorata di me. Cioè in qul momento non poteva, ero una ragazza. Almeno credo che non l'avrebbe fatto...Ma che vado a pensare? Certo che non mi avrebbe baciato da ragazza. Ma ad un tratto si avvicinò a me come mi volesse baciare.
Si avvicinò alla mia faccia mettendosi sulle punte dei suoi piedi e poi mi disse:
« Mi compri le patatine? »
Ecco appunto non mi voleva baciare e voleva pure le patatine per pranzo. 
« Che ore sono, Akane? » Dissi togliendomi lo zaino e mettendomelo davanti al petto.
« Sono le otto meno venti, ce la facciamo. Dai compramele! » 
« E va bene. » Tanto anche se avrei detto di no, alla fine sempre le aveva le patatine...da me. Ecco perchè era così gentile. Non si trattava di amore. Beh, ma certamente mi amava comunque. Ma non era oggi il giorno che me l'avrebbe dimostrato! Beh, pazienza! L'importante che in quel momento non ero più imbarazzato. Anche se per la via per andare al negozietto, per comperare le patatine, era ancora più a taaccata di prima, ma mi rendeva meno imbarazzante, dato che sicuramente lo faceva per le patatine. Ma comunque la gente guardava due cose: il fatto che avessi il seno scoperto e cercavano di capire perchè mettevo lo zaino di scuola davanti e il fatto che Akane fosse appiccicata e me come ci fosse la colla. Il fatto era che gli altri non sapeva che era per le patatine. E che potevo fare? Un'altra sceneggiata? Bah, no! E se mi avebbe rivisto tutto rosso? Il negozietto per comperare le patatine era chiuso. La sceneggiata di Akane poteva anche finire. E se non fosse una sceneggiata? Mi stava ancora attaccata, oddio no! 

Se vi piace la continuerò ^^ Grazie a chi commenta e a chi legge!
  
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