Torchwood tra fantasia e realta'

Nelle orecchie ancora risuonava il grido misto a pianto di Martha, negli occhi aveva ancora il volto di Steven suo nipote terreste che si contorceva mentre emanava quel urlo primordiale per mandare via il mostro 456 chiuso nella sua gabbia di veleno nella Thimes House, non riusciva a dimenticare quell' visetto angelico pieno di sangue, il suo piccolo cervello per lo sforzo si era spappolato e solo per colpa sua, Jack quando arrivo' sulla terra per la prima volta era gelido privo di sentimenti, il Dottore lo aveva abbandonato a se stesso