Hamptons

Richard Castle arrivò allegro al 12th Distretto. Stavano per iniziare le vacanze estive e questo voleva dire soltanto una cosa per Rick: Hamptons.

Si tolse la giacca leggera che indossava. La temperatura era calda, ma per fortuna non umida e afosa. Era gradevole. Infatti, Rick ora sfoggiava una T-shirt, molto probabilmente regalatagli da Alexis, con su scritto: “Best Dad Ever”.

Con i caffè in mano, schivò abilmente gli agenti davanti a se e camminò fino alla scrivania dietro la quale era seduta la Detective Kate Beckett.

- Buon giorno, Beckett! – la salutò tutto contento. Le porse uno dei due caffè che reggeva e si sedette al suo solito posto.

- Ciao, Castle. –

Quella mattina Kate era evidentemente di buon umore, perché gli rivolse un sorrisone e cominciò a sorseggiare il suo caffè. Dopo qualche minuto in cui Castle rimase ad osservare Kate che compilava delle pratiche, si decise a parlare.

- Come va? –

Beckett si girò stupito a guardarla.

- Ehm… bene. – disse quasi con ovvietà. – Tu? – aggiunse.

- Una meraviglia! – esclamò lui mentre Kevin e Javier arrivavano alla scrivania di Beckett.

- Yo, Castle. – disse Esposito facendogli un cenno con la testa. Ryan alzò semplicemente la mano, in segno di saluto.

- Ciao, ragazzi! –

Castle era elettrizzato, sprizzava allegria da tutti i pori.

- Ehi, Castle, pensavamo fossi già negli Hamptons! –

Kate alzò subito lo sguardo dal foglio che aveva di fronte e lanciò un’occhiataccia al collega.

- Naaa!! Parto tra un po’… -

Kate fece un respiro di sollievo, poi si guardò intorno furtiva, sperando che nessuno l’avesse notata.

- Voi, invece? Dove andata in vacanza? – domandò lo scrittore ai due poliziotti.

- In montagna. I genitori di Jenny hanno una casa quasi sul confine canadese. – spiegò Kevin.

- Io al mare! Con la mia chica!! – esclamò dando una gomitata all’amico.

- E tu, Becks? Cosa fai quest’estate? – chiese Ryan massaggiandosi il punto in cui la gomitata di Javier lo aveva colpito.

- Starò a casa e andrò a trovare mio padre. –

Castle fece una leggera smorfia di delusione.

- Non vai al mare? – chiese.

- No. – fu la risposta secca di Beckett.

- In montagna? –

- No. –

- Prima al mare e poi in montagna? –

- Castle, ti avverto…? –

- Nello spazio con gli Alieni? –

- Castle!!! – strillò lei guardandolo con una delle due peggiori occhiate assassine. Ryan ed Esposito scoppiarono a ridere, mentre Rick mormorava uno “scusa” sbiascicato.

I due Detective tornarono alle loro scrivanie, ancora ridacchiando e lasciando soli Castle e Beckett.

Dopo alcuni minuti, in cui rifletté bene se voleva essere ucciso in quel momento o qualche secondo dopo, Richard parlò:

- Quindi… - disse attirando su di se l’attenzione della Detective. – Se non vai in montagna ne al mare, tiandrebbbedivenirenegliHamptonsconme? –

L’ultimo pezzo della frase lo disse talmente veloce che persino lui si sorprese di non essersi impappinato.

- Come prego? – domandò Beckett che ovviamente non aveva capito.

- TiandrebbedivenirenegliHamptonsconme? –

Ancora troppo veloce…

- Castle, vai più piano!! –

- Ok. – disse. Si preparò, sistemandosi sulla sedia e poi parlò: - Ti andrebbe…? –

Si fermò e per una decina di secondi nessuno dei due fiatò:

- Cosa? Castle! Muoviti a finire la frase!! – gli intimò la Detective cominciando a perdere la pazienza.

- Mi hai detto di andare piano! –

- Non così piano, imbecille! – esclamò lei arrabbiata.

- Ok. Scusa. – Poi con il cuore in gola ripeté la frase. – Ti. Andrebbe. Di. Venire. Negli. Hamptons. Con. Me? –

Kate rimase un attimo immobile, con bocca e occhi spalancati. Poi si ricompose e la sua espressione si trasformò in un sorriso dolcissimo.

- Certo che mi andrebbe. –

Castle per un attimo credette di aver sentito male, ma vedendo il sorrisone di Kate dovette ricredersi.

- Davvero? –

- Sì. –

Castle balzò in piedi, tutto eccitato. Non stava più nella pelle dalle gioia.

- Benissimo. Allora fatti trovare pronta domattina alle 7.00. Ti passo a prendere. –

Fece l’occhiolino a Kate e poi cominciò a camminare verso l’uscita del Distretto. Beckett spalancò gli occhi per un secondo e poi gridò:

- DOMANI!! Alle 7.00 di mattina? CASTLE!!! –

Lui si voltò ridendo e la salutò con la mano.

Ciao!! Come state?!? Eccomi qui, con un'altra Fan Fiction, questa volta sull'estate!! Spero vi piaccia, perché io mi sono divertita un sacco a scriverla!! Mi sono sempre immaginata questa scena, ma non sono mai riuscita a scriverla, così l'altro giorno si è accesa la lampadina nel cervello e tatan!! eccola qui!!

Buona estate a tutte e buon Ferragosto!! 

Con tantissimo affetto, G.

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