Fuoco:
Una delle prime
cose
che si impara da bambini è che
non
bisogna scherzare con il fuoco.
Il fuoco non si
tocca,
perché brucia e provoca dolore. Una cosa decisamente ovvia, ma
nonostante ciò,
tutti i bambini provano a toccarlo almeno una volta. Naturalmente a ciò
seguono
le inevitabili e dovute conseguenze.
Il fuoco nasce da
una
minuscola scintilla. Zampilla prepotente ed illumina. Attira con le sue
infinite lingue seducenti ed il suo calore.
Come puoi
chiedere ad un
bambino di stare lontano da una cosa tanto
attraente?
E soprattutto,
come puoi,
tu, riuscire a resistere alla tentazione di toccarlo, ben sapendo a
cosa vai
incontro?
Axel aveva i capelli
del
colore del fuoco. Un rosso vivo, spudorato, seducente.
Troppo esplicito, così pensava Roxas.
Ma lui era ancora
un
bambino. O almeno, si sentiva tale in quanto ad istinti.
Si sa, più una
cosa viene
proibita, più viene bramata.
Ed un giorno,
Roxas
ottenne ciò che voleva.
Alzandosi sulla
punta dei
piedi, allungò le mani con sicurezza verso il rosso e le affondò nella
sua
ispida chioma, senza rendersi conto di ciò che effettivamente stava
facendo.
Afferrò e tirò
con forza
i capelli di Axel.
Non scottavano al
tatto.
Erano duri e
appiccicosi.
Si ritrovo con il
viso
sorpreso del rosso a meno di un palmo di distanza dal
suo.
Quando si rese
conto di
ciò che aveva fatto, ritrasse velocemente le mani, che erano diventate
appiccicose.
Il respiro si
fece un po’
irregolare e il biondo arrossì.
Il rosso si chinò
su di
lui, riducendo i già acuti occhi verdi a due fessure, se possibile,
ancora più
piccole.
Poi ghignò. Non
come
faceva di solito. Nel suo sguardo c’era di più, questa volta.
Roxas aveva
scherzato con
il fuoco.
E presto si
sarebbe
scottato.
michikO_O SAYS:
Hellooo!
Ma buongiorno
ipotetico
lettore! Dopo millemila anni ho finalmente
deciso di
muovermi per recuperare la mia password e (purtroppo o per fortuna, fai
tu)
eccomi qui!
Condivido questa
storiella-ella-ella senza pretese. Vorrei comunque un tuo
parere.
Saluti :D