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Autore: Madison95    15/08/2011    1 recensioni
Ciao a tutti, questa è la mia prima fanfiction! Spero non vi faccia schifo xD
Sonny è una ragazza normalissima, con una vita e degli amici assolutamente normali, ma un giorno, mentre si reca in biblioteca per riportare un libro, incontra un ragazzo a cui inizialmente non fà caso, il cui aspetto sembra essere quello di un ragazzo semplice e tranquillo. Ma alla fine scoprirà che purtroppo le apparenze ingannano, ma sarà troppo tardi perché ormai, Sonny avrà fatto di lui l'intero centro della sua vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mio primo incontro con lui.

Non vi aspettate la solita storiella scontata, dove la protagonista cerca di conquistare il ragazzo che le piace, ci riesce, vivono una storia, lui la tradisce, lei lo lascia, incontra il suo principe azzurro e vive per sempre felice e contenta...No.

Questa che vi racconterò è semplicemente la mia storia. Io sono Sonny. In realtà il mio vero nome è 'Sonia' e lo trovo anche carino, ma da piccola avevo una migliore amica che mi chiamava Sonny. Ora questa mia amica non c'è più, è morta in un incidente, e da allora mi sono sempre fatta soprannominare così.

Comunque dicevo, sono Sonny. 14 anni, quasi 15, primo anno di liceo artistico. Ho i capelli biondi, gli occhi marroni, porto gli occhiali e ho alcune lentiggini in volto. Mi vesto sempre semplice, jeans e maglietta per me sono più che sufficienti. Sono magra, diciamo, porto la 42 ma vorrei avere una 40, però dopotutto stò bene anche così.

Già stata fidanzata 3 volte, ma da qualche tempo l'amore nella mia vità non ha fatto sentire il suo profumo.
Non ci pensavo, io stavo bene anche così. Avevo le mie amiche e anche dei ragazzi che mi corteggiavano. Io, io stavo bene così. Non ho chiesto io tutto questo. Non ho chiesto io di soffrire così tanto. Perché si sà, l'amore è in parte anche sofferenza.

Quel pomeriggio ero andata in biblioteca. Mi piace leggere, ed avevo appunto finito di leggere il libro "Mille splendidi soli" di Khaled Hosseini, quindi, andai a riportarlo indietro per poter prendere ed iniziare un nuovo libro.

"Ho riportato questo."

"Perfetto!" rispose la bibliotecaria dietro il bancone in tono allegro.

"La vedo felice, signora Giselle, è successo qualcosa?" Io e la bibliotecaria ci conoscevamo da due anni di mia assidua frequentazione alla biblioteca, quindi avevo stabilito una certa confidenza con lei.

"Noo figliuola, nulla di chè..." la signora Giselle, una 50enne grassa, depressa single separata da poco, dal rossetto rosso sbavato e il profumo di torte fatte in casa, era una persona che sapeva mentire fin troppo bene, solo che quella volta ci tenne a sottolineare la sua bugia. Voleva che io le chiedessi di più.

"Non la credo, signora Giselle..." dopotutto era una buona donna, l'accontentai.

"Beh ecco, qualcosa è successo...ieri sono uscita con George...ohohoh!" allargò un sorriso e poi nascose la sua risatina con una mano.

"Oh, e quindi, le ha chiesto di fidanzarvi?" chiesi con falso interesse.

"Ehehehe..." mi guardò dritta negli occhi, con un pizzico di malizia, come per dire "Sì, sì, sì!!"

"Ricevuto...beh, sono contenta per lei! Ora vado, ok? Salve a tanti auguri." Mi girai e sbruffai lasciando la donna alle sue fantasie sul suo George.

Ecco quà.
Un bello scaffale pieno di libri mi stava di fronte.

'Da dove posso iniziare?' mi domandai tra me e me con aria interrogativa.
"Quel libro è bello."
Disse una voce maschile.

Mi spaventai e mi girai di scatto. Un ragazzo dai circa 16 anni indicava un libro sullo scaffale. Lo osservai bene.

Era molto più alto di me, era esile e con i capelli castani scompigliati, gli occhi marroni scuro nascosti in parte dai capelli e la bocca piegata quasi in un sottile sorriso. Poi mi girai per vedere il libro che aveva indicato.

'Amabili resti, di Alice Sebold.' lessi in mente.

Presi in mano il libro senza dire una parola, poi mi girai verso di lui e non riuscendo a contenere lo stupore gli dissi :
"E tu chi sei?" poi però mi corressi automaticamente.
"No cioè volevo dire..grazie per avermi consigliato il libro." risposi ricomponendomi.

"Figurati." Lui mi sorrise guardandomi negli occhi. Non con un sorriso normale, ma un sorriso tranquillo.

Poi si allontanò, si sedette ad un tavolo e prese a leggere un libro che aveva in mano. Non capì bene di che libro si trattasse. Comunque, non rimasi particolarmente colpita da lui.

Mi allontanai anch'io, e mi sedetti ad un altro tavolo, iniziando a leggere "Amabili resti".


Angoletto autrice :

  
Heyla! Ciao a tutti, questa è la mia prima fanfiction quindi mi farebbe molto piacere se voi...beh, ecco...lasciaste una recensioncina!^^ Anche se magari è di una parola solo per far capire se vi fà schifo o no :) Al prossimo capitolo, bye!:D
 
 




  
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