Serie TV > Castle
Ricorda la storia  |      
Autore: Luli87    16/08/2011    15 recensioni
Una scommessa, una sfida.
E qualche chilo da perdere!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rick Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
UNA SCOMMESSA PER IL TUO ORGOGLIO

QUARTO GIORNO, ore 7.30 am.
Rick, sei a dieta forzata da quattro giorni.
Dopo l’ennesima battuta al distretto sulla tua ormai evidente e, soprattutto, sporgente pancetta, hai scommesso che perderai tre chili in una sola settimana.
Eri tornato a casa offeso e ferito nel tuo orgoglio, ma forte e convinto che ce l’avresti fatta.
Esposito ti aveva fatto trovare sulla tua sedia un pacco regalo e, all’interno, una pancera contenitiva. Ryan invece ti aveva generosamente regalato dieci confezioni di succo di prugna… come se il tuo problema fosse andare in bagno! Maledizione, ovvio che no!
Il tuo problema è la gola! Sei peggio di un bambino, e lo sai. Non resisti ad assaggiare, a gustare, a sperimentare. Il mangiare è una delle attività più belle della vita no? Perché privarsi di questo piacere allora? Ovvio che un po’ di movimento aiuta. E da quanto non fai movimento?
Rifletti un secondo, Rick.
In palestra non ci vai, non ti alzi mai di prima mattina per andare a correre e non sai cosa sia una dieta. E parliamo un attimo dell’altro tipo di movimento. Da quanto non pratichi? Da Gina? Oh per piacere, con Gina non sudavi nemmeno, non puoi nemmeno prenderla in considerazione. Andiamo, ci sarà pur qualcuna con cui tu ultimamente abbia… Oh no! Davvero? Non c’è! Da quanto tempo?! Troppo ormai.
Oh Richard Castle! Tu, il conquistatore del gentil sesso! Non ho parole. È ora di darti una mossa!! Ma no, non è il momento di pensare al sesso. No, non è il momento di riflettere su quel tipo di movimento. Anche se come allenamento è interessante… NO! Non adesso! Resisti Rick!
Sono quattro giorni che non mangi schifezze: niente brioche al mattino, niente zucchero nel caffè, niente pane a pranzo né a cena, niente dolci. Quanto ti mancano quei dessert deliziosi e originali che ti dilettavi a preparare? Omelette al cioccolato e al caramello. Deliziosamente disgustose.
Scuoti la testa, rinuncia a questi grassi pensieri Rick! Devi convincerti che stai perdendo peso!
Guardi la bilancia in fronte a te. È la tua sfida personale. Alzi il volto e ti guardi nello specchio.
Non c’è che dire, anche con i chili di troppo sei sempre un bell’uomo!
Guarda, che occhi. E il tuo alzare le sopracciglia? Conquista sempre tutte. E quel sorriso malizioso che sai fare. Ti passi una mano sul mento e ti ammiri avido e vanitoso. Quanto ti piaci.
Poi, ahimè, abbassi lo sguardo. Cos’è quella pancia?
Inspiri profondamente e, deciso, avanzi di un passo verso la bilancia.
Devi farlo. Mancano tre giorni alla fine della scommessa.
Lo stai facendo per te stesso, per il tuo orgoglio ma, soprattutto, per non darla vinta a quei due. Non sanno con chi hanno a che fare. Latte e miele? Pah! E il chico latino? Dannazione, lui è pieno di muscoli! La fortuna è proprio una dea bendata eh? A te ha donato il talento della scrittura, a lui la bellezza del fisico e della pelle.
Ok, basta, è ora. Alzi un piede e lo appoggi sulla bilancia. Il tuo stomaco già borbotta. È fame e paura insieme. Paura, sì. Perché sai che i tuoi sacrifici potrebbero non farti vincere la scommessa. E ciò ti farebbe male, molto male. Il tuo orgoglio ne risentirebbe terribilmente. Espiri profondamente e Sali con tutto il tuo dolce peso su quell’aggeggio maledetto. Chiudi gli occhi e aspetti che l’ago della bilancia di stabilizzi.
Tre.
Due.
Uno.
Apri appena un occhio, per sbirciare. Poi, meraviglia, sorridi di fronte alla meta conquistata: hai perso ben due chili! Alzi le braccia verso l’alto, guardi all’insù e urli di gioia, svegliando tua madre e tua figlia che dormivano ancora beatamente nelle loro stanze. Scendi dalla bilancia e corri per le scale, saltellando allegramente come un bambino appena alzato la mattina di Natale.
“Ancora uno!! Ancora uno e avrò la mia vendetta!!” gridi felice, ridendo poi diabolicamente.
Tua figlia compare sulle scale, con i capelli arruffati e la mano davanti alla bocca per coprire un assonnato sbadiglio. Scuote la testa nel vederti così pazzo di prima mattina, ma non può fare a meno di sorridere.
Magicamente ti calmi un attimo e ti butti sul divano a peso morto. È così facile dimagrire? Basta evitare qualche schifezza? Due chili in quattro giorni. Te ne manca ancora uno, uno solo. E hai ancora tempo.
Cosa dici, Rick, un uovo sbattuto stamattina accompagnato da del bacon e un toast fritto? Andiamo… Pensaci! Croccante e saporito bacon, disteso su un omelette morbida e calda… Senti l’acquolina diffondersi nella tua bocca? E questo rumore, cos’è? La pancia.
Ma sì, concediti un piccolo piacere dopo questa vittoria.
“Alexis, mi prepari la colazione mentre faccio una doccia?” chiedi, a mo’ di supplica.
“Certo papà.”

Tremendo errore.
 
Esci bello fresco e sveglio dal bagno. Un profumo divino di uova e pancetta riempie i tuoi polmoni e non solo, la tua mente, la tua anima. La pancia borbotta famelica.
Ti avvicini al tavolo della cucina: non c’è nessuno.
Dov’è Alexis?
Poco importa, la colazione è lì ad attenderti. I tuoi occhi se la stanno già gustando. E non vedi l’ora di poterla assaporare con le tue papille gustative.
Afferri una forchetta e infilzi quel bacon così invitante.
Lo porti alla bocca e divarichi le fauci.
 
Fuoco. Terribile fuoco.
Brucia! La lingua sta per esplodere!
Sputi tutto nel piatto, guardandoti poi intorno per cercare dell’acqua, del succo, del caffè freddo, qualcosa per spegnere quell’incendio divampato all’interno della tua bocca!
Afferri una bottiglia d’acqua: è vuota.
Oh guarda! Guarda quella bottiglia di succo vicino al frigo!
Batti contro lo spigolo del tavolo pur di afferrarla il prima possibile!
Dannazione, è vuota anche quella!
Il frigo! Ma certo!
Lo apri, furioso.
E lì, sul ripiano più alto, una ciotola di cereali già immersi in un mare di latte e, davanti, un bigliettino: “Papà, sei a dieta! Spero che il peperoncino non ti abbia rovinato per sempre. Questo ti aiuterà a tornare in te. Perdonami, l’ho fatto per il tuo bene. Alexis.”
Afferri la ciotola e la bevi così senza neanche avere il tempo di prendere un cucchiaio.
Quando finalmente senti il senso di bruciore iniziare a placarsi, alzi gli occhi al cielo.
“Grazie tesoro, per fortuna che ci sei tu!”
 
Un chilo ancora. Ormai ci sei.
  
Leggi le 15 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: Luli87