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Autore: Miriam    09/04/2006    0 recensioni
Ciao, sono Miriam, e adesso vi voglio far leggere (in anteprima mondiale)la mia prima fanfic. Questa fanfic è come una specie di diario perché la protagonista parla in prima persona e descrive tutto quello che c’è da descrivere. Buona lettura! (ricordate: riferimenti a persone o luoghi sono di fantasia, a parte qualche luogo che preso dalla realtà [istituto Mahora e le altre scuole. Anche il tempio e il santuario].)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Giorno tranquillo, vita altrettanto tranquilla a Tokyo. -Yaaaaawn...fortuna che è finita...- tra uno sbadiglio e l’altro, stavo tornando a casa dopo una lunghissima e stressante giornata di scuola ed erano le 3 passate, quando sentii qualcuno che gridava il mio nome -Merion!- sentii gridare. Mi voltai nella vaga speranza di vedere qualche viso conosciuto e vidi 1 delle mie 2 amiche del cuore, Katrina. A vederla, mi era venuto un colpo. -Katrina!- gridai. La vidi con il braccio destro alzato in cenno di saluto. Aveva la mia stessa uniforme, e questo mi stranizzò... molto, anche. -Aspettami!- mi ordinò lei. Non so per quale strana ragione, mi girai letteralmente verso di lei a denti stretti e stetti ferma. Stavo facendo un passo indietro, ma cominciai a sentirmi poco bene. Mal di pancia, mal di testa e vertigini arrivarono subito a farsi sentire. Feci un passo avanti e ricominciai a sentirmi bene. Nel mentre pensavo continuamente “Ma che mi succede?” senza capire. Katrina mi saltò al collo e mi abbracciò, così feci anche io, senza saltarle al collo. Poi, Katrina, venne da me e iniziamo a chiacchierare. -Hai fatto bene a venire a Tokyo!- dissi con un certo compiacimento. -Se non fossi venuta non ti avrei mai più rivista!- disse lei con un sorriso raggiante stampato in faccia. Io sorrisi a mia volta. Dopo un’ora, erano le 5 precise, e decidemmo di andare a fare una passeggiata. -Ti posso portare in un posto?- chiesi aspettando una risposta positiva. -Certo!- disse con voce squillante mentre sorrideva di nuovo. La portai davanti ad un locale molto carino. Un locale dove andavo sempre con i miei amici, il sabato sera. Il Moon Station. -Ecco!- dissi quando arrivammo di fronte al locale. -Wow!-disse Katry guardando attentamente il locale. Ad un certo punto sentii un rumore proveniente dal cielo. -WIIIIIIIIN...- ecco...era questo il rumore che sentivo!Mi allarmai subito senza che Katry se ne accorgesse -Eh?- c’era qualcosa o qualcuno che osservava me e Katrina mentre eravamo davanti al locale. Mi girai automaticamente. -Merion!Katrina!- gridò Jenn vedendoci. Katrina si girò di scatto e dicemmo in coro una sola parola, gridandola. -Jenn!-gridammo andandole incontro. Aveva un sorriso che rispecchiava tutti i denti bianchi più del latte. I suoi soliti capelli corti, castani erano mossi dal vento. Era cambiata!Non aveva più i suoi soliti occhiali rossi, ma delle lenti a contatto. I suoi occhi, da castani che erano l’ultima volta che la vidi, erano sfumati verso il marrone chiarissimo. Adesso aveva pure un’incredibile uniforme della scuola media Sakuragaoka (esiste davvero in Giappone) molto bella. Nonostante fosse divenuta anche più alta di noi a me non importava affatto. Era sempre la nostra Jenn, ma chissà se era cambiata anche nel carattere... -Pensavo foste ancora a Roma o a Parigi!- disse. Sì. Era cambiata anche nel carattere. Si capiva subito. -Mica ci restavamo tutta la vita!- dicemmo io e Katrina. A Katry e a Jenn stava succedendo qualcosa. Me ne accorsi subito, perché Katry aveva uno sguardo molto arrabbiato e guardava lontano da se stessa. Lo sguardo di Katrina era perso nel vuoto. Jenn, invece, aveva uno sguardo preoccupato, e anche lei aveva lo sguardo perso nel vuoto. Dopo pochi minuti lei e Katry caddero per terra in ginocchio stringendosi la pancia non so per quale motivo. Sembrava avessero dei crampi fortissimi alla pancia. Non riuscivo a spiegarmelo! -Ragazze!- gridai io cercando di aiutarle. Non appena ebbi sfiorato il braccio di Katry e la mano di Jenn cominciai a vedere tutto offuscato...e svenni. Erano svenute anche Katry e Jenn e formavamo un triangolo. Dall’alto di un palazzo, qualcuno ci stava guardando. Anche se ero svenuta, lo capivo ugualmente, che qualcuno ci guardava. Dopo pochi minuti, ci accadde qualcosa. Una luce calda ci stava avvolgendo. Questo lo capivo perché c’era un caldo pazzesco. Poi, sentii un rumorino, simile al primo che avevo sentito. Ad un certo punto, Katry si svegliò (lo so perché ero sveglia da un pezzo.) con una lacrima nell’occhio destro. -Cosa?Cosa?- disse mentre si guardava i vestiti. Aveva una catenina nera con una mezzaluna sottosopra che pendeva, dei semplicissimi guanti, anch’essi neri, che cominciavano dal polso, una tunica bianca e nera con due maniche enormemente enormi, il nero cominciava da sotto la vita. Aveva anche un paio di stivaletti che cominciavano dal polpaccio, che si intravedevano da sotto la gonna della tunica. Anche questi neri. Un cappello a punta, altissimo e lunghissimo, stava piantato nella sua testa. Nel vestito, nel cappello e in tutte le altre cose che indossava, c’erano diversi disegnini che raffiguravano dei fuocherelli, sparsi un po’ ovunque. Non sapevamo che ci stesse succedendo. -Stranizzata anche tu, vero?- dissi. Io indossavo una tunica come quella di Katrina completamente rossa, con una catenina che aveva come ciondolo una mezzaluna rivolta a destra. Indossavo anche un paio di guanti che cominciavano da sopra il gomito ed erano tagliati sulle dita, gli stivali cominciavano appena sotto il ginocchio. Nella tunica c’erano dei simboli raffiguranti piccole ondate di vento. -Anche io lo sono, Katry!- continuai -Strano ma, non so come, ci siamo trasformate!-disse Jenn. Lei indossava una tunica come la nostra, con la differenza che era tutta nera e non aveva le enormi maniche. Aveva una catenina nera che aveva come pendaglio un minicerchio di metallo, un paio di guanti neri che cominciavano sotto l’ascella e degli stivaloni che cominciavano sopra il ginocchio. Aveva dei disegnini di onde d’acqua un po sparse. -Come sarebbe a dire, “non so come”?-chiese Katrina. Jenn iniziò ad avere la faccia un po’ triste -Non prendertela con lei, non ha fatto nulla di male...- dissi giustificando Jenn -Non me la prendo con lei, ma con me stessa!- urlò Katrina. Subito dopo, si tappò la bocca non capendo cosa stesse dicendo. -Ma che ho detto?io... me la prendo con... l...-tentò di nuovo, Katry. -hug...-fece cadendo a terra svenuta. Io e Jenn corremmo verso di lei -Katrina!- urlò Jenn cercando di svegliarla. -Svegliati!- urlai io. Katry cominciò ad aprire un occhio e poi l’altro. Piano piano, cominciò a svegliarsi letteralmente. -Finalmente, era ora!- dissi. -Che è successo?-chiese Katry con sguardo vuoto. -E’ tutto il giorno che fai quello che la gente ti ordina, perché?- chiesi con tono incuriosito -A me... sta succedendo la stessa cosa da ieri!-disse Jenn. Il mio sguardo da incuriosito che era, divenne stupito. -A dire la verità... anche a me succede da ieri!-dissi dopo aver riflettuto un attimo e cercando di non mostrare il mio stupore. Katry, fece schioccare le dita. -Ora ho capito!Quando abbiamo ricevuto questo “dono dell’obbedienza” abbiamo anche ricevuto i poteri!Molto probabilmente dobbiamo difendere la terra o qualcosa del genere!-disse Katry. Anche lo sguardo di Jenn divenne stupito. -Correggo, difendere solo la città, e voi stesse!- disse una voce sconosciuta alle orecchie di tutte. Ci voltammo per capire chi fosse, ma non vedevamo nessuno. In un modo o nell’altro non avevamo afferrato il concetto. Katry ci aveva detto esattamente l’unica cosa che noi tre, avevamo capito e quella persona che aveva parlato dopo di Katry, ci aveva dato la conferma!Dovevamo stare in guardia! Fine capitolo. ///Miniangolo dell’autrice/// Ciao!Che ne dite sta volta?la serie è sempre la stessa, perché mi sn fissata, ma nn importa, vero?Spero cmq ke vi sia piaciuta. Lo spero con tutta me stessa. Ci ho messo un quarto d’ora a scrivere l’intero capitolo e dovete sapere che mi è costato 4 pagine e tanterrima(nn fate caso alla parola, mi sn fissata a dirla e a scriverla!mi piace 1 saccherrimo!in ogni parola aggiungo sempre “errimo-errima” o “eggissimo-eggissima” ND Autrice) fatica!Ciao! “Finisce così... Questo capitolo breve se ne va...se ne va... Ma aspettate, e un altro ne avrete! C’era una volta, non dirò, ma un altro capitolo comincerò!”
  
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