Ti stai divertendo ?
Spero di sì,
altrimenti sarà stata
solo
un’altra cosa completamente inutile.
Un’altra, solo un’altra…
Ti ascolto
che ridi di me,
riesco quasi a vederti,
mentre corro
come un fuggiasco,
verso questa fine.
Ti sento alle mie spalle,
sotto questo balcone,
mentre urlo ciò che sento.
Ciò che disprezzo.
Me lo hai suggerito tu,
con l’ironia che mi hai rubato.
Eppure
non c’è niente da ridere,
nell’urlare al vento e a qualcuno,
coinvolto per caso,
un amore
che non è il mio.
Lo hai messo tu dentro di me,
tu hai versato vino
nel mio sangue,
nella mia testa,
nelle mie mani,
in ogni angolo del mio corpo.
Io non lo volevo quest’amore,
e dovrei chiedere scusa,
a te, ragazza,
che ora mi sei di fronte e ascolti stupita
il delirio
della patetica figura sotto casa tua.
Tra poco me ne andrò,
distante da te,
ragazza, maledetta con me,
sperando di riuscire
a distruggere per sempre
la tua immagine.
Ma questo vuol dire
sfidare
qualcuno che è
troppo abituato
a giocare con noi
ed averla sempre vinta.
In questa partita non c’è una piacevole scoperta,
non una sincera catarsi,
ma un semplice e vigliacco
nascondersi dietro qualcosa di fittizio
costruito con parole e vita
semplicemente umane.
L’amore contro cui combatto
non è umano,
non è mio,
ma mi sta consumando,
a poco a poco,
e vorrei che non trovasse più niente.
Le gambe corrono via,
le braccia bruciano dalla voglia di distruggere,
qualcosa mi sostiene
e mi fa correre,
ma potrei continuare per sempre?
La mia mente è ormai lontana…
Mi perdo in un nulla che ho creato
viaggio negli angoli seppelliti del mio cuore
e ritrovo una vecchia persona
che esce dal suo sepolcro in un angolo del mio cervello,
dopo che l’avevo già uccisa e seppellita più di una
volta.
Non riesco a fare diversamente: io amo così.