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Autore: Kgm92    18/08/2011    1 recensioni
Ed sobbalzò:- Envy, Lust, ma cos…- il giovane alchimista non fece nemmeno
in tempo ad alzarsi in piedi per cercare di difendersi che l’Invidia lo
aveva già immobilizzato.
Ed cercò di divincolarsi, ma non riuscì ad evitare che gli artigli di Lust
gli trapassassero la spalla. [...] L’ultima cosa che vide prima di perdere
completamente conoscenza furono le unghie della Lussuria impregnate del
suo sangue.
Capitolo 3 corretto!
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Elric, Envy, Pride, Roy Mustang, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui con la mia prima ff su Fullmetal Alchemist!
In realtà è una storia che ho cominciato a scrivere alcuni anni fa, ma poi l’ho abbandonata per mancanza di tempo, voglia ed ispirazione.
Questa storia non segue perfettamente nè il manga, nè la prima serie dell’anime ed ho utilizzato delle idee anche del videogioco cinese “Blue bird illusion”.. diciamo che certe cose le ho un po’ interpretate a modo mio!
Il titolo significa Orgoglio, ma può significare anche Vanto e Fierezza.
Buona lettura e spero che vi piaccia!
Kgm92

Le notti di Resembool erano sempre magnifiche: la campagna incontaminata si specchiava in un cielo blu intenso cosparso da una miriade di stelle.

Edward era sdraiato a pancia in su, godendosi quel momento di pace assoluta.

In quell’istante si sentiva come se fosse tornato bambino quando, insieme al fratellino e alla mamma, passavano intere serate a giocare con le costellazioni e ad ascoltare i suoni della notte.

I due alchimisti erano tornati a casa dopo una missione particolarmente impegnativa in cui, tanto per cambiare, Ed aveva distrutto l’automail costringendoli così a fare una piccola tappa a casa della zia.

Il ragazzo era assorto nei suoi pensieri quando una voce terribilmente familiare lo riscosse dal torpore
- Ciao piccoletto! Che fortuna, non speravo di trovarti così indifeso senza nemmeno la possibilità di utilizzare l’alchimia!-
Ed sobbalzò:- Envy, Lust, ma cos…- il giovane alchimista non fece nemmeno in tempo ad alzarsi in piedi per cercare di difendersi che l’Invidia lo aveva già immobilizzato.
Cercò di divincolarsi, ma non riuscì ad evitare che gli artigli di Lust gli trapassassero la spalla.
Il ragazzo gemette, preparandosi a subire altri attacchi, ma stranamente la presa di Envy si allentò, permettendogli così di divincolarsi:- Spiacente piccoletto, ci piacerebbe continuare a giocare con te, ma abbiamo già quello per cui siamo venuti.. non ci è permesso ucciderti, non ancora.-
Con queste parole i due homunculus si voltarono per andarsene, ma Envy, non riuscendo a resistere alla tentazione, sferrò prima un potente calcio, centrando Ed in pieno viso, che scivolò a terra semi svenuto; l’ultima cosa che vide prima di perdere completamente conoscenza furono le unghie della Lussuria impregnate del suo sangue.
 
-..tellone! Fratellone! Svegliati!- Ed aprì gli occhi.
-Meno male! Ho sentito dei rumori provenire dal giardino, mi sono preoccupato e sono venuto a controllare. Per fortuna Winry e la zia erano in cucina e non si sono insospettite.. ma cos’è successo? Stai sanguinando!-
Ed si mise seduto e cominciò a raccontare; quando ebbe finito chiese ad Al di fasciargli la spalla e di trasmutare i suoi vestiti strappati e sporchi di sangue: non voleva che Winry e la zia si preoccupassero.

Nessuno dei due riusciva a spiegarsi il motivo di quell’aggressione…ma l’immagine della mano insanguinata di Lust era fissa nella mente di Ed… un brivido gli corse lungo la schiena.

Decisero di rientrare in casa, aprirono la porta con cautela, sperando di passare inosservati, ma Winry era proprio sulla soglia e cominciò a tempestarli di domande
- Finalmente! Ma cosa stavate facendo lì fuori? Stavo quasi per venirvi a chiamare, la cena è pronta! Ed, non ti sarai mica addormentato in giardino come al tuo solito e.. Ed? Come mai sei così pallido?- domandò sospettosa.
-Pallido? Io? Winry, ma cosa stai dicendo, sto benissimo…- rispose Ed, forse in modo non troppo convincente; Winry infatti lo prese per l’unico braccio a disposizione con l’intenzione di trascinarlo sul divano per sottoporlo ad un terzo grado, ma un mugolio di dolore non del tutto mascherato e una strana espressione sofferente sul volto dell’amico la fermarono:- Ed, cos’hai al braccio? Dimmi la verità.-
-Niente Winry, tranquilla.. WINRY! Ma che stai facendo, ferma!-
La meccanica, con una mossa fulminea, era riuscita ad immobilizzare il ragazzo contro la parete e a togliergli la giacca di pelle nera, scoprendo così la fasciatura sporca di sangue ancora fresco.
-ED! SEI UNO STUPIDO! Stupido!- sbraitò Winry picchiando il ragazzo con l’inseparabile chiave inglese
 -Perché diavolo ti è saltato in mente di nascondermi una cosa del genere? Ma non capisci?-
-Winry io..- tentò di protestare il ragazzo.
-No- lo interruppe bruscamente lei con le lacrime agli occhi – niente ma. Come fai a non capire che se anche quando sei qui a Resembool mi nascondi quello che ti succede, che VI succede..- si corresse la bionda lanciando uno sguardo di fuoco ad Al –..io non potrò mai stare tranquilla quando non ci siete? Quando siete in missione mi ritrovo a pensare sempre al peggio e quando squilla il telefono ho il terrore di sentire la voce di un militare che mi comunica che non ce l’avete fatta. Cosa è successo questa volta? Rispondimi!-

Winry l’aveva lasciato libero ed aveva chinato il capo cominciando a singhiozzare sommessamente.

Edward non ce la fece più e senza neanche accorgersene si ritrovò a stringerla fra le (ops, il!) braccio.
Al sussultò, stupito da quel gesto improvviso:- Fratellone!-
Winry, altrettanto sorpresa, sollevò la testa incontrando gli occhi dell’amico: il volto di Ed era rosso come un peperone!
-Ecco io..- balbettò l’alchimista cercando di giustificarsi, ma si zittì subito perché Winry gli aveva gettato le braccia al collo e si era stretta ancora di più a lui.

-E bravi i nostri due piccioncini!- Pinako, che aveva assistito all’intera scena senza essere vista, era improvvisamente apparsa sulla soglia della cucina; in meno di mezzo secondo Ed e Winry si erano staccati, rossi per l’imbarazzo, ed erano finiti ai lati opposti del salotto, accompagnati dalle risate di Al e della zia.

  
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