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Autore: Sarah Corvinus    18/08/2011    4 recensioni
Avete presente Rapunzel? Avete presente Edward? bene, uniteli insieme e aggiungete tante avventure e magia, ne usciranno fuori...un principe con qualche cosa in più, un ladro con qualche cosa in più, e la cattiva di turno con qualche cosa in meno!!
una storia d'amore pura come la magia di un fiore dorato...
Buona lettura, fatemi sapere se vi piace, sono graditi anche consigli ^-^
p.s metto OOC perchè i caratteri saranno per forza di cose un pò diversi da quelli dei nostri eroi, ma solo un pochino U,U
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang, Un po' tutti | Coppie: Roy/Ed
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAP. UNO


Note: questa storia non è stata scritta a scopo di lucro e i personaggi non mi appartengono (purtroppo) io non ci guadagno niente.





La storia che sto per narrarvi è simile a molte altre, ma con qualche cosa in più, dove c’è un principe con qualche cosa in più, un ladro con qualche cosa in più, e la cattiva di turno con qualche cosa in meno!!
Una storia, triste, romantica, divertente, ma dovete stare attenti alle sue mille sfumature, ai dolori, ai sogni, all’amore, un amore che non ci si aspetterebbe di trovare, ma nelle favole, tutto è possibile.
Iniziò tutto così:

Era una notte d’inverno, fredde come molte, ma calda come poche.
La regina Trisha stava per partorire e il re Hohenheim nel corridoio fuori dalla stanza, andava nervosamente avanti e indietro.
Finalmente da dentro la stanza si sentì il pianto del neonato, e il neopapà spalancò la porta delle sue stanze, trovando la moglie sorridente con in braccio un bambino dai capelli biondi e gli occhi dorati.

Una nuova magnifica vita era venuta al mondo.
Per tutta la notte il regno festeggiò la nascita del principe, il re e la regina per dare il benvenuto al loro bambino lanciarono nel cielo una lanterna, seguita poi da quelle lanciate dal popolo.
Purtroppo, pochi giorni dopo la nascita, il bambino si ammalò di una malattia incurabile, e nella disperazione, il re diede ordine ai suoi cavalieri di trovare un magico fiore dorato, che aveva la fama di guarire ogni male.
La leggenda racconta che il fiore nacque da una goccia di sole che scese sulla terra.

Nessuno però sapeva, che il fiore era stato trovato da una anziana signora, Dante, che usava il potere del fiore per rimanere sempre giovane e bella, e per risvegliare il potere del fiore, cantava una certa canzone:

“Fiore dammi ascolto tu mi aiuterai e non dirmi che per me è tardi ormai, è tardi ormai”

Il concetto è chiaro no? Lei canta e torna giovane, ma preservava il dono del sole solo per se stessa.
Un giorno, nonostante Dante avesse tentato di mantenere segreto il nascondiglio del fiore, i cavalieri del re riuscirono a trovarlo, e lo portarono al palazzo.
I medici di corte ne fecero un infuso che diedero al piccolo principe, che guarì dalla tremenda malattia, il regno tornò sereno, e il bimbo veniva amato e protetto dai suoi genitori.
In quel momento, tutto sembrava perfetto, ma era solo un’illusione.
Dante si intrufolò nel castello, e intonando la canzone magica notò che i capelli del bambino si illuminarono, decise allora di tagliarne una ciocca, ma appena lo fece i capelli tagliati divennero cenere e il potere del fiore scomparve.
Dante allora rapì il bambino e scappò lontano dal castello.
Aveva di nuovo il suo fiore magico, ma questa volta lo avrebbe nascosto come si deve.

Rinchiuse il bambino in una torre al centro di un fitto bosco, e ogni giorno faceva cantare al bambino la magica canzone mentre gli pettinava i bei capelli biondi, che col tempo diventavano sempre più lunghi, in questo modo il potere magico del fiore la faceva tornare di nuovo bella e giovane.

“fiore dammi ascolto se risplenderai con i tuoi poteri tu mi proteggerai, con la tua magia tu mi aiuterai, e non dirmi che per me è tardi ormai, è tardi ormai”


- perché non posso mai uscire? -   
- il mondo è pieno di pericoli e di crudeltà, tu devi restare qui al sicuro, lo capisci fiorellino? -
- si mamma -


Dante tenne rinchiuso il suo tesoro nella torre per molti anni, non sapendo però che le cose sarebbero cambiate, molto presto.



W°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°W



Al centro del bosco di Xerxes, in una alta torre, un bellissimo ragazzo dai lunghissimi capelli biondi era intento a leggere un voluminoso libro dalla copertina blu, i suoi magnifici occhi dorati erano attenti e curiosi, segno che la storia del libro doveva essere piuttosto avvincente.

Affianco al ragazzo -disteso sul letto a pancia in giù- un simpatico camaleonte verde scuro, cercava di afferrare con una lunga lingua una mosca fastidiosa.
Ad un certo punto i due furono distratti dall’assordante suono di un orologio a cucù appeso al muro opposto della stanza.
Il biondo sorridente prese il camaleonte tra le mani per poi correre a piedi nudi verso la cucina.


- forza Envy dobbiamo preparare il pranzo, la mamma sarà qua a momenti! E finalmente glielo chiederò, si, gli chiederò di portarmi a vedere le luci fluttuanti! -


Il camaleonte fece segno d’assenso con la testolina, mentre il suo padroncino preparava gli ingredienti per una buona zuppa di patate.
Circa 15 minuti dopo dalla finestra nel soggiorno si sentì gridare.


- Edward sciogli i tuoi capelli -
- finalmente è arrivata, non vedo l’ora di chiederglielo -
- Edward non mi va di diventare vecchia qui sotto! -
- eccomi madre -


Edward fece scivolare i suoi lunghi capelli giù dalla finestra, creando una luminosa cascata dorata.
La donna che aspettava sotto la torre si aggrappò ai capelli per poi strattonarli leggermente e farsi tirare su dal ragazzo.
Non c’erano porte nella torre, Dante aveva sigillato l’unica entrata oltre alle finestre per paura che qualcuno potesse risalire la torre e scoprire il suo tesoro, ovviamente tutto questo all’insaputa del giovane.


- buongiorno caro, hai preparato il pranzo? Ha un buon odore! -  disse appoggiando il mantello rosso all’appendi abiti affianco alla finestra da cui era entrata.
- buongiorno madre, si ho preparato la zuppa di patate! -
- bene, dopo mangiato canterai per me vero? -
- oh si, certo madre! -


I due consumarono il pasto conversando del più e del meno, dopo pranzo poi, Edward fece sedere la madre nella grande poltrona nel soggiorno, e sistemandosi ai suoi piedi gli porse la spazzola e una ciocca dei suoi lunghi capelli, e poi…la magia iniziò.


“ fiore dammi ascolto se risplenderai con i tuoi poteri tu mi proteggerai, con la tua magia tu mi aiuterai, e non dirmi che per me è tardi ormai, è tardi ormai ”


I capelli si illuminarono, e Dante sentì la magia del fiore scorrere sulla sua pelle, a poco a poco la sua pelle ringiovanì e il colore dei suoi capelli divenne più scuro.
Continuò a pettinare i bei capelli con mano gentile, sentendone la morbidezza sotto il suo tocco.
Ad un certo punto senti il figlio chiamarla.


- dimmi Edward cosa c’è che ti turba? -
- vedi madre, c’è una cosa che vorrei chiederti da tempo     io   vorrei che mi portassi a vedere le luci fluttuanti! -
- oh santo cielo Edward lo sai che odio i borbottii, sii più chiaro -


Il ragazzo sospirò cercando di calmarsi, poi guardando la madre seria in volto disse


- domani è il mio compleanno,  e ogni anno proprio quel giorno appaiono nel cielo le luci fluttuanti, vorrei andarle a vedere e non solo dalla finestra, ma di persona! -


Dante a quelle parole sembrò agitarsi un momento smettendo di pettinare i capelli del giovane, sul viso uno sguardo serio e gelido.


- le luci fluttuanti? Parli delle stelle! -
- no madre! -  disse il ragazzo alzandosi da terra, e spostando  una tenda di velluto rosso scoprì un dipinto che aveva fatto tempo prima.
Il dipinto mostrava una radura e una montagna, e nel cielo notturno si potevano vedere delle piccole luci gialle che scendevano verso la radura formando una cascata dorata e rossa.


- ho fatto la mappa delle stelle, loro non cambiano mai, ma queste luci, sono diverse, brillano nel cielo ogni anno solo il giorno del mio compleanno, e non faccio altro che pensare che in realtà    brillino per me! Capisci adesso? Per questo per me è così importante, ti prego portami a vederle! -


Edward mostrava uno sguardo che Dante non aveva mai visto, ostinato, speranzoso.
Ma non poteva permettere che il ragazzo uscisse dalla torre, se qualcuno lo avesse riconosciuto nonostante i lunghi anni in cui lo aveva tenuto nascosto, lo avrebbero portato via da lei, e quindi avrebbero portato via il potere miracoloso del fiore, non poteva permetterlo!
Si alzò dalla poltrona avvicinandosi al ragazzo per poi stringerlo in un abbraccio, che venne ricambiato con affetto e una muta speranza di consenso.


- capisco che per te questo sia importante tesoro, ma non puoi uscire dalla torre! -
- perché no? -
- perché è pericoloso! La fuori ci sono mille pericoli, persone malvagie che potrebbero farti del male, soprattutto se scoprissero del tuo potere, sai cosa succederebbe se ti tagliassero i capelli! -  il ragazzo si scostò un poco dall’abbraccio.

- lo so madre, ma io desidero davvero vedere quelle luci e… -
- ho detto di no Edward, ci sono troppi pericoli, vuoi darmi un dispiacere? Vuoi davvero far soffrire la tua mamma?  Per anni ti ho protetto tenendo segreta la torre, un giorno, quando sarai pronto potrai uscire, ma non è ancora il momento!! Lo capisci? -
- si madre, lo capisco! - sospirò sconsolato abbracciando la madre con affetto.

- o caro, ti voglio talmente bene! -
- e io te ne voglio di più! -
- e io ancora più del tuo più!! -



Qualche ora dopo Dante se ne andò, calata dai capelli di Edward.


- ci vediamo stasera fiorellino, ciao -
- ti aspetto qui! -


Sussurrò tra sé il ragazzo coccolando Envy sulla schiena, l’amarezza era visibile sul bel viso, il desiderio di vedere le luci fluttuanti sempre più forte e lo sconforto per l’impossibilità di uscire dalla torre ancora maggiore.
Tornò nella sua stanza, e imbevendo un pennello nella tempera azzurra, dipinse un cielo senza nuvole nella parete a ovest della sua stanza, amava dipingere, poteva dare vita ai suoi sogni e desideri, ma non avrebbe mai potuto realizzarli.
Tuttavia, la determinazione nel suo sguardo non cambiò, e la speranza tornava a splendere nel suo animo.




TBC..


Spero vi sia piaciuto questo primo capitolo, chiedo scusa se ci sono degli errori, ho ricontrollato la ficc più volte ma potrebbe essermi sfuggito qualcosa, a presto, fatemi sapere come vi sembra ^-^
Chiby Rie_chan
  
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