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Autore: Sakura00    18/08/2011    10 recensioni
Un anno dopo il matrimonio fallito, com'è la situazione tra i nostri due fidanzati? Un'ombra scura del passato di Ranma sembra intenzionata a tornare... forse perché il ragazzo non l'aveva voluta affrontare a tempo debito?
Genere: Azione, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Nuovo personaggio, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 1

Premetto che rispetto la trama sia dell'anime sia del manga. Chiedere per eventuali chiarimenti.




Akane, sorridi... perché non sorridi? E' di nuovo colpa mia forse?

Era inverno, le scuole avevano da poco chiuso i battenti e a Nerima si respirava aria tranquilla. Passeggiavo con Akane tornando a casa dopo aver fatto la spesa. Camminavo come al solito in bilico alla recinzione, guardavo verso l'alto con le mani dietro la testa, intento a osservare le nuvolette d'aria condensata che formavo respirando. Akane con la busta da spesa in mano rivolgeva il viso verso il sole per scaldarsi con quel debole tepore, quel giorno non c'era nemmeno una nuvola e l'aria gelida invernale era sopportabile. Perché non sorridi? In effetti non la stavo guardando, ma lo sentivo nella tensione palpabile nell'aria. Non mi sorride... conclusi tristemente, ma in fondo non c'era motivo per sorridere. Ma allora significa che è triste? Aggrottai le sopracciglia, che razza di complessi mi stavo facendo per quella stupida...

Eravamo stranamente silenziosi, ma non era un silenzio imbarazzante, non avevano nulla da dire e basta... o meglio da dire c'era e anche molto ma nessuno dei due sembrava volesse affrontare l'argomento. Arrossii e abbassai lo sguardo infilando in tasca le mani al solo pensiero di affrontare la questione, a quel punto, quasi automaticamente, guardai Akane che non stava sorridendo. Ne rimasi deluso, avevo sperato seriamente che sfoggiasse quel bel sorriso che mi aveva fatto i-... Eliminai all'istante il pensiero, non lo ammetterò neanche a me stesso... non di nuovo... Cercai subito una distrazione allora mi misi a esaminare ogni più piccola pigmentazione del suo viso, tanto familiare quanto sconosciuto, si risvegliò di nuovo quel piccolo desiderio che da un po' di tempo si era insinuato in me, sempre più doloroso, perché imprigionato e oppresso. Ogni volta mi investiva con una terribile intensità e riusciva a scappare quei primi attimi. Immaginai di baciare il suo sorriso magari accarezzandole i capelli blu che manteneva sempre corti, far scorrere le mani sulla sua schiena... mi bloccai di colpo e mi si mozzò il fiato, mi misi le mani tra i capelli e sussurrai: “Ma cosa vado a pensaree!”.


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Vorrei saper cucinare. Mi girai a guardarlo con la coda dell'occhio, guardava su beffardo come al solito, improvvisamente arrossì e abbassò lo sguardo.A cosa pensi Ranma? Guardai subito dritto di fronte a me per non essere scoperta. Sospirai, volevo parlare e riempire quel silenzio giusto per sentire la sua voce. Strinsi con forza la busta, che pensieri stupidi... eppure ripensavo spesso a quei momenti nella grotta del monte Hooh, quando aveva disperatamente urlato il mio nome, quando aveva parlato di sentimenti... Solo in punto di morte ci era riuscito... Smisi di divagare su argomenti spinosi e cercai conforto nel suo volto girandomi, stavolta del tutto. Si era fermato e teneva le mani sulla testa: “Che fai Ranma! Dai siamo quasi arrivati, sei già stanco?”

Era comica in un certo senso quella scena. Risi.


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Alzai lo sguardo e la mia coscienza incatenata negli anfratti del mio cuore esultò: Ride. La gioia che partì da lì si propagò per tutto il corpo scaldandomi, ma lei mi guardava. Non avrei mostrato il fianco.Ma che dici scema!”


Scesi dalla rete e ricordai che portava la busta, la gioia di prima mi permise di scavalcare la soia della galanteria, almeno questo, così le tolsi la busta dalle mani: “Da', lo porto io.”


Stai solo cercando di distrarmi! Dai facciamo una corsa.”


Corremmo fino a casa Tendo, dove una volta dentro annunciammo il nostro arrivo: “Siamo tornati!”


Dalla cucina uscì mamma: “Oh, ragazzi! Bentornati. Akane me le hai comprate le uova?”


Si, signora Saotome. C'è anche il resto che mi aveva chiesto e...”


Le due donne si persero nei loro discorsi, così lasciai la busta per terra vicino ad Akane e salii in camera. Rimasi lì un po' a fissarla e poi con un sospiro tirai fuori dal cestino la lettera che mi era arrivata quella mattina e, come la prima volta che l'avevo letta, sentii montare la rabbia, mi si accelerò il respiro, l'accartocciai di nuovo ma stavolta la nascosi tra i vestiti.

E' pronto!” sentii Kasumi chiamare da sotto, presi un respiro profondo e pensai al sorriso che aveva oggi Akane, mi calmai e scesi al piano di sotto.


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Nodoka allungò il cucchiaio fino alla bocca e assaggiò, incrociai le dita dietro la schiena e pregai ogni dio di cui era ipotizzata l'esistenza. “Com'è?”


Mi sentivo come se tutta la mia vita dipendesse dal suo responso. Lei spostò il suo sguardo impenetrabile verso di me e per un attimo credetti di aver fallito, ma poi sorrise. “Molto buono!”


Siiiiiiiii esultai dentro di me, ci ero riuscita, avevo cucinato e nessuno si era sentito male, sembrava un sogno... ma poi tornai alla realtà. “ Non lo assaggerà mai...”


Tranquilla cara, ho un piano.”


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Fissai ancora una volta il piatto, pieno di riso al curry... o almeno credevo: “Mamma” ripetei.


L'hai davvero cucinato tu?”


Si, Ranma. Quante volte te lo devo dire!”


Riabbassai lo sguardo sul piatto, avevo un vago sospetto su chi lo potesse aver cucinato... ma mamma non desiderava di certo la mia morte, vero? Vero?. Sospirai e con cautela iniziai a raccoglierlo con il cucchiaio, prima lo annusai e poi lo misi in bocca tutto d'un fiato, non aveva un sapore distinto ma comunque era buono: “Ok, mi piace. Lo hai cucinato tu.”


Veramente lo ha cucinato Akane, scusa se non te l'ho detto ma non lo avresti nemmeno assaggiato.”


Sbarrai gli occhi, e passai a rassegna con lo sguardo imbronciato il piatto, il viso furbo di mia madre e quello sorridente di Akane, tanto felice da sembrare sul punto di mettersi a cantare. Sorride! Che carina... Riecco la gioia di quel giorno pronta a travolgermi di nuovo, ma non era il momento adatto e la repressi trattenendo il fiato, fu un dolore fisico.

Non sapevo che dire, così mi limitai a un lieve rossore e un eloquente: “Ah.”


Per poi continuare a mangiare.


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Ero al settimo cielo, ero riuscita a cucinare e Ranma lo aveva mangiato tutto, aveva detto che gli piaceva. Dopo la cena guardava la televisione con papà e Genma , Nabiki era in camera sua, Kasumi in cucina e io e Nodoka chiacchieravano nella camera della signora. Dopo l'occhiata omicida che Genma aveva ricevuto dal figlio dopo aver commentato l'accaduto di quella sera, nessun altro aveva provato a sfiorare l'argomento con Ranma nella stessa stanza. Mi rattristai, non lo avevo reso contento...


Grazie, signora Saotome.” dissi atona.


Non c'è di che piccola, ma cos'hai? Non sei contenta?”


Sì ma... Ranma...”


Ah, ho capito. Stai tranquilla, fa così solo perché è stato preso in contropiede, tutto qui. Tu piuttosto vuoi continuare le lezioni?”


Infatti erano un po' di settimane che Nodoka mi aiutava a imparare a cucinare e quel giorno finalmente era uscito un buon risultato.

Mi risollevai e risposi: “Certo!”


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Era notte fonda e tutti dormivano, tranne me. Mi rigirai furiosamente nel letto nella direzione della cassettiera a muro. Fu più forte di me, ritirai fuori la lettera e la strinsi forte nel pugno, mi alzai di scatto e a gran voce dissi: “Fatti sotto! Non ho paura di te!”


Ma fui subito messo a tacere da un cartello che papà-panda mi sbatté in testa: dormi!


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Intanto ai margini della foresta vicino il quartiere, una figura oscura si innalzava. La debole luce della luna faceva scintillare i spaventosi occhi scarlatti e i denti scoperti da un ghigno sorridente e macabro: “Eccomi sono venuto a ucciderti...”










Ecco il primo capitolo della mia prima fanfic! Se i cambiamenti di punti di vista sono troppo frequenti e quindi confusionari, vorrei che me lo segnalaste.

Ho cercato di mantenere il più possibile il carattere dei personaggi della Takahashi, ma non sono molto brava, ^^'.

Che altro dire, grazie per averlo letto, al prossimo aggiornamento!


  
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