Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
Ricorda la storia  |      
Autore: __Alibi_Echelon92    19/08/2011    5 recensioni
Un'altra serata comincia per il nostro latin-lover Shannon Leto ma questa per lui sarà una serata diversa. Per la prima volta nella sua vita una donna gli cambierà la vita.... Ma come?!?
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Per questa One-shot sono stata ispirata dallo sguardo di Shannon e dai libri di Laurell K. Hamilton, non so se qualcuno la conosce però è abbastanza brava e mi piace molto come scrive.
Buona lettura.
Chiunque voglia darmi il suo parere è il benvenuto ;)
__Alibi_Echelon92 






Viaggiavo ad alta velocità sulla mia moto bianca e blu. Con quella moto sarei potuto andare ovunque, la adoravo e sapevo che le donne mi adoravano di più quando cavalcavo il mio gioiellino, immaginando quello che avrei potuto fare con i loro corpi e desiderando fino al midollo di essere al posto di quella moto. Oh io non mi sarei mai concesso seriamente a qualcuna tranne che a lei e alla mia batteria. Le donne per me erano un gioco. Belle da guardare, belle da toccare, belle da scopare e basta. Già solo il pensiero di svegliarmi per due mattine di seguito con la stessa donna mi dava il voltastomaco.

Quella sera stavo recandomi ad un'altra meravigliosa serata insieme al mio compagno di giochi Antoine Becks. Ovviamente lui già mi aspettava al locale e io, come al solito, ero in ritardo.

Scesi dalla mia bellissima moto, tolsi il casco e indicandomi con l'indice e il medio della mano destra gli occhi e poi puntandoli verso la moto dissi al bodyguard di starci attento.

Antoine era già alla postazione.

“Sei sempre in ritardo, amico. Devi darti una regolata. Scopa di meno, dannazione!” scoppiai in una risata rumorosa e lo guardai negli occhi alzando il sopracciglio.

“E' come chiedere al diavolo di smettere di tentare l'uomo, amico!” gli diedi una pacca sulla spalla e cominciai a prepararmi per la performance.

Dopo almeno un'oretta quel locale sarebbe stato pieno di vittime... Ehm, scusate, donne.

Il mio lavoro lì era quello di suonare per un po' le percussioni e poi ballare alla musica di Antoine, lanciando sguardi sessualmente eccitanti a tutte le donne e le ragazze che erano lì e che si sarebbero offerte in corpo e in anima. Bastava sudare un po' e mostrare i bicipiti e tutte erano lì a sbavare dietro a un quarantenne eternamente bello e giovane. Oh sì, ero abbastanza narcisista ed egocentrico ma mai quanto mio fratello. Ad ogni modo io pensavo sempre di essere più bello di lui.

“Allora Shan pronto per la serata?” mi chiese Antoine.

“Oh certo e anche per il dopo!” gli feci l'occhiolino.

“Pensi sempre a quello, per ora te ne porti a letto sempre una diversa.”

“Le cose sono belle quando sono nuove.. Dopo un po' ti iniziano a stufare!”

“Le donne non sono cose Shan!”

“Sei paranoico!” quando doveva fare il buono della situazione non lo sopportavo. Lo avrei scaraventato al muro se non fosse stato che la serata stava per cominciare.

Quella sera indossavo i miei strettissimi pantacollant neri, la lunga canottiera che se c'era o no non importava perchè rimanevo sempre a petto nudo e quegli enormi anfibi che rendevano il mio piede qualche numero più grande.

La gente cominciava ad entrare, le donne cominciavano a sfilare. Tutte in gruppo a sorridersi esibivano le loro lunghe gambe coperte a mal appena da una cortissima gonna o da un vestito ancora non terminato.

Drink in mano e sguardi quasi assassini, questo era il motto delle donne che volevano soltanto divertirsi. Leccavano i bordi dei bicchieri per farti attizzare e ci riuscivano. Alcune erano davvero provocanti.

“Cazzo Antoine! Guarda quella lì che culo che ha!” Antoine ammirò lo spettacolo che gli avevo proposto e fece di sì con la testa.

Presi la mia bacchetta e cominciai ad indicare alcune ragazze spargendo un po' di occhiolini qua e là. Amavo il mio essere sexy e così incessantemente voglioso di sesso. Mi faceva sentire notevolmente più giovane.

Nonostante Becks avesse qualche anno in meno di me, la differenza non si notava e io riuscivo a portarmi a letto più micie di lui.

Cominciai a muovermi a ritmo della musica e questa volta decisi di mischiarmi con la folla. Profumo di donne. Inspirai profondamente riempiendone i polmoni e facendoli rivivere.

Feci cenno a Becks che scendevo in pista e un attimo dopo mi trovavo laggiù con tante gambe che mi ballavano attorno.

Cominciai a sorridere a tutte e ad accarezzare le curve di ognuna di quelle gattine in calore che mi si presentavano davanti. Anche loro come me avevano voglia di divertirsi quella notte e io sarei stato disposto ad accontentarle tutte ma purtroppo potevo appagare il desiderio di una sola.

Una ragazza bionda con gli occhi celesti e le labbra all'Angelina Jolie si strisciava su di me come se fossi un palo da lap-dance e se avesse continuato le avrei dato io il palo su cui avrebbe potuto danzare in quel modo. Le sorrisi, la congedai e mi avvicinai al bancone per prendere qualcosa da bere.

Ordinai qualcosa di estremamente forte e nel frattempo che aspettavo il mio drink i miei occhi caddero su una mora seduta alla fine del bancone, che sorseggiava il suo drink giocherellando con la cannuccia. Desideravo che al posto di quella cannuccia ci fosse il mio... Ehm.

Leccava e succhiava quella cannuccia in un modo talmente sexy ed eccitante che ebbi un'erezione. Shannon Leto che ha un'erezione soltanto guardando da lontano?! Cristo il mondo stava finendo!

Cercai di calmarmi pensando ad altro e decisi di prendere il drink e andare alla postazione fare quello che dovevo e poi andare da quella gnocca per provarci un po'.

Iniziai la mia parte suonai le percussioni e tutti danzavano seguendo la musica, seguendo ogni battito. Io nel frattempo guardavo ancora la mora al bancone, che non si era mossa da lì e sorseggiava ancora il suo dannato drink. Voleva farmi impazzire, eppure non mi aveva nemmeno guardato.

Appena finito di strimpellare corsi subito in mezzo a tutto quel sudore che rendeva tutto così fottutamente schifoso ma sexy. Alla fine arrivai dal mio obiettivo per quella sera.

“Ciao!” le dissi. Lei si voltò a guardarmi con aria di disapprovazione.

Aveva gli occhi color dell'ambra, un nasino perfetto e delle labbra che solo Dio sapeva come avesse potuto crearle in quel modo. Il suo sguardo era magnetico e sembrava come se mi stesse leggendo nella mente.

“Che vuoi?”

“Conoscerti.” dissi senza giri di parole.

“Beh io no. Ciao.” la ragazza voleva giocare. E a me piaceva giocare e anche tanto.

“Nessuna mi ha mai detto di no e penso che non lo farai nemmeno tu.”

“Ti sbagli.” disse con aria di sfida.

Mi guardava con quegli occhi assassini. Erano così belli che sembravano essere di vetro.

“Sei tosta. A me piacciono le toste.” mi avvicinai al suo orecchio. “A letto fanno divertire di più.” le sorrisi.

“Coglione e schifoso.” mi disse senza cambiare sguardo o espressione. Non alzò la voce... Era come se fosse una statua capace di muovere le labbra.

“Sei la prima che fa storie per venire a letto con me sai?”

“C'è sempre la prima volta.”

Il fatto che lei mi rifiutasse non mi faceva infuriare bensì mi eccitavo sempre di più e poi... Dovevo averla a tutti i costi.

“Ti va di ballare, almeno?”

“No.”

“E allora che ci fai qui?”

“Ho accompagnato un'amica che ora sarà nella toilette a scopare come un coniglio in calore.” mi accorsi che il suo drink era sempre lo stesso.

“Non lo bevi?”

“Ma per caso sei uno sbirro? Perchè tutte queste domande? Comunque no. Fa schifo.” lo posò sul bancone e lo spinse verso di me.

Fece come per aggiustarsi le vertebre del collo e in quel momento inebriò l'aria del profumo dei suoi folti capelli color cioccolato. Inspirò a pieni polmoni, si guardò intorno e sorrise soddisfatta.

“I tuoi capelli fanno un profumo meraviglioso.” avvicinai la mia mano e le sfiorai una ciocca passandomela sotto il naso per annusarla.

“Piacere Brittany.”

“Shannon.” continuai a sentire il suo profumo sulle mie dita.

“Ci ho ripensato. Ti concedo il ballo.”

“Cosa ti ha fatto cambiare idea?”

“Il fatto che non ti sei lasciato intimidire e hai continuato a provarci nonostante i miei 'no'” sorrise. Anche i denti erano perfetti come il resto del viso e, come potei appurare quando si alzò dallo sgabello, del corpo.

La seguii in mezzo alla pista, o meglio seguii il suo fondo schiena ancheggiare.

C trovammo in mezzo alla folla di donne che cercavano di stuprarmi lì stesso. Lei le guardava con sguardo omicida e tutte si allontanavano.

Aveva le sue braccia attorno al mio collo, la sua gamba sinistra in mezzo alle mie e piano piano scendeva strusciandosi sul mio ginocchio. Cavolo era davvero bella.

Ballammo per un po'.

“Ti va di andare fuori?” mi disse all'orecchio per farsi sentire.

“Si!”

Uscimmo dal locale e il mio cervello ancora pulsava seguendo la musica.

“Vuoi?” le chiesi offrendole una sigaretta.

“No, grazie. Non fumo.”

Mentre accendevo la sigaretta i miei occhi si voltarono verso la mia bimba. Era ancora lì bella come sempre.

“Quella è la tua moto?” mi chiese.

“Sì, come hai fatto a capirlo?”

“La stai divorando con gli occhi.”

“E' bella, vero?”

“Una come tante.”

“Una come tante??”

“Non vado matta per le moto, o meglio non ne capisco niente.”

“Se vuoi ti aiuto io a capirne qualcosa.” rise buttando indietro la testa.

“Voglio fare un giro.”

“Sulla moto?”

“E certo. Dove altrimenti?” il suo sguardo riusciva a spiazzarmi ogni volta. Era così intenso e profondo.

Scoppiai a ridere. “Beh ci sarei anche io.”

“Dipende da come guidi.” si morse il labbro inferiore.

“Andiamo.” dissi sicuro di me. Guidavo la moto da un sacco di anni e meglio di me non poteva guidarla nessuno, specialmente se si trattava della mia baby.

Ormai era notte a L.A e io correvo con la mia moto e una donna estremamente sexy avvinghiata a me senza una meta precisa.

Svoltai alla prima traversa che mi si presentò e a primo colpo indovinai. Era un vicolo cieco.

Fermai di colpo la moto e invitai Brittany a scendere.

“Che ci facciamo qui?” mi chiese.

Io la spinsi contro il muro e cominciai a baciarla. Lei ricambiò e io non mi fermai. Feci viaggiare le mie mani sul suo corpo per poi arrivare all'orlo del vestito e toccare la pelle della coscia. Liscia e fredda per il viaggio in moto. Proprio quando stavo per alzarle le gambe per portarle sui miei fianchi, lei, con un movimento veloce e deciso, fece ribaltare la situazione. Ora ero io contro il muro, con le sue mani che stringevano i miei polsi tenendo le mie braccia lungo i miei fianchi.

Non riuscivo a liberarmi e a muovermi. Come cazzo faceva?

Cominciò ad annusarmi e a leccarmi il collo. Il mio battito cardiaco accelerò e sembrava le piacesse.

“Posso sentire la tua vena che pulsa sotto le mie labbra e questo mi fa eccitare. Sento il sapore del tuo sangue sulla punta della mia lingua.” oddio era una sadica.

“Ehi io non sono di quel tipo! Non faccio di questi giochetti!”

“Eppure mi era sembrato ti piacesse giocare con le donne.” il suo sguardo mi fulminò e mi paralizzò.

Ero solo e non avevo la forza di muovere un muscolo. Cosa stava succedendo?

“Bello questo tatuaggio.” disse dopo aver leccato la Triad che avevo tatuato sul collo. Cominciava a darmi piccoli morsi sul collo.

“Che stai facendo?” chiesi ormai spaventato.

“Mi sto divertendo come fai tu di solito, Shannon.” mi sorrise e i suoi canini luccicarono.

Non potei credere ai miei occhi.

“Che cazzo sei?!?”

Buttò indietro la testa e poi si tuffò a bocca aperta sul mio collo. Proprio lì, sotto il simbolo che mi legava al mio gruppo, a mio fratello e ai miei fans, gli Echelon. Sentii i suoi canini attraversare la mia pelle sudata e affondare con tutta la forza all'interno della carne. Gridai di dolore ma nessuno sembrò sentirmi

Il mio sangue usciva di corsa dalle mie vene per arrivare alla bocca di Brittany. Lo potevo sentire scorrermi velocemente nelle vene, mi sentivo svuotato. Stavo per morire ne ero sicuro.

Sentivo la pelle del collo tirare e il cuore cominciare a perdere battiti. Bum.... Bum.... Bum...

Da lì a poco sarei caduto a terra esanime. 'Shannon Leto morto dissanguato perchè gli piaceva giocare con le donne' immaginai i titoli dei giornali.

I miei occhi iniziavano a non vedere più niente, le palpebre diventavano pesanti e le gambe cedevano.

Finalmente Brittany si staccò. Si passò la mano sulla bocca sporca di sangue e rise.

“Non morirai.” mi sussurrò all'orecchio. “Rimarrai così in eterno, credo di averti fatto un regalo. Diventerai come me.”

“S...... Str...... Stronza....” riuscii a dire prima di svenire.

Nonostante fossi senza forze riuscii a portare la mia mano sul morso cercando di fermare il sangue che continuava a sgorgare da quella ferita.

Stavo perdendo molto sangue eppure mi sentivo vivo, forte. Sentivo che la ferita si stava chiudendo a poco a poco. Aprii di scatto gli occhi e l'odore del mio stesso sangue mi fece venite l'acquolina in bocca.

Da quel giorno i miei occhi non furono più assetati di sesso ma di... Sangue.

E' per questo che io non invecchio. Sono un vampiro.

Mio fratello? Beh il suo fu il sangue più delizioso che io abbia mai bevuto. 

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars / Vai alla pagina dell'autore: __Alibi_Echelon92