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Autore: Kisser86    10/04/2006    6 recensioni
Prima ff su InuYasha...ambientata ai giorni nostri.
Nella stessa scuola da cinque anni e mai una parola. Nessuno dei due s’interessa all’altro
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Lui un mezzo demone dai lunghi capelli argentati, gli occhi color ambra, profondi e penetranti ed un corpo statuario; lei una ragazza umana di corporatura esile, ma elegante, due allegri occhi color nocciola e lunghi capelli corvini.
E’ una mattina d’aprile, mite e serena, senza nuvole in cielo.
In una graziosa villetta dal bel giardino colorato, due occhi nocciola ancora assonnati si aprono lentamente permettendo a poco a poco che la luce del sole li accenda d’allegria.
Kagome si alza dal letto e si dirige in bagno per una bella doccia. Si è svegliata presto questa mattina, la sveglia non ha ancora suonato. Con calma si lava e si veste, poi scende in cucina per una buona colazione. Alle 7:30 precise prende il proprio zaino e si dirige a scuola.
“ Kagome aspettami...”- una ragazza snella con i capelli lunghi e castani raccolti in una coda di cavallo e gli occhi scuri corre incontro a Kagome.” Anf anf, che ci fai qui calma a camminare?Di solito ti vedo correre come una saetta e sono io che ti aspetto.” – “ Beh, per una volta la situazione si è capovolta hehe” le ragazze riprendono a camminare “ Ti sei alzata presto questa mattina?” – “ Si, molto presto.” – “ C’è qualcosa che ti turba?” – “ No no, niente di che. Tranquilla è tutto a posto.” – “ Ok, se lo dici tu...”
Il cortile del liceo classico è già pieno di persone, Kagome scruta la folla come se cercasse qualcuno e poi un’espressione delusa si dipinge sul suo volto.
“ Kagome… tu non me la racconti giusta. Cos’è successo? Riguarda Koga per caso?” – come se qualcosa d’acuminato le avesse appena trapassato lo stomaco la ragazza si ferma e i suoi occhi nocciola s’incupiscono – “ Si, il medico ieri ha detto che ci sono scarse possibilità che esca dal coma.” – “ Mi dispiace tanto. So quanto tieni alla vostra amicizia.” – “ E’ speciale.” – “ Dai Kaggy, non ci pensare ora. Prova a distrarti un po’. Nel pomeriggio andiamo da lui. “ – “ Grazie Sango. Sei l’unica a parte Koga, con cui mi sono aperta fino in fondo. Grazie per essermi vicina” – “ Beh, ora basta. Questo sguardo triste non ti si addice proprio. Hei guarda, c’è la prof d’inglese…haha che buffa!” – Kagome si gira nella direzione indicata dalla ragazza e pian piano spunta un sorriso che ben presto si tramuta in risata – “ Hahahaha, hai ragione. Hahaha sembra un’oca, quando cammina. Per fortuna nostra, almeno è simpatica in classe. Ed e’ pure l’unica. “
Due orecchie canine si girano nella direzione delle risate.[ Di chi è questa splendida risata?]
Guarda attento fra la folla quando…” InuYasha finalmente sei arrivato! “ un ragazzo dai corti capelli scuri raccolti in un piccolo codino saluta con un cenno della mano l’amico dagli occhi ambrati avvicinandosi “ Miroku, che hai che sei così contento?” – “ Ho una notizia fantastica! Ricordi quella cui fai il filo da due anni?” – “ Chi Kykio?” – “ Si si, proprio lei. Si è appena lasciata perché è innamorata di un altro.” – “ E mi spieghi per quale cazzo di motivo sarebbe una notizia fantastica?” – “ Cretino non l’hai ancora capito? L’altro sei tu!” – “ E tu come fai a saperlo?” – “ Fonti riservate amico mio hehe…tranquillo sono affidabili!” – “ Se scopro che è una presa per il culo, ti vengo a spaccare la faccia.” – “ Non mi fai certo paura. Tanto son sicuro del fatto mio.”
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNNNNNNNNN
La campana annuncia agli studenti che è ora di entrare e iniziare le lezioni.
“ Sango oggi c’è Italiano a prima ora meglio affrettarsi.” – “ Si, andiamo”
In classe:
“ Buongiorno ragazzi” – “ Buongiorno”- risponde il coro di alunni –“ Oggi compito a sorpresa su D’Annunzio…bla…bla” “ Merda, questa non ci voleva” – sussurra Kagome all’amica – “ Già. E’ la solita stronza. Nemmeno due giorni e si mette ad interrogare o fare compiti.” – “ Tu l’hai studiato?” – “ Per fortuna si. Tu?” – “ Si. Conoscendola me lo aspettavo” – “ Sei sempre la solita hehe.”
In un’altra classe:
“ Allora chi interroghiamo oggi?” – il professore di latino scorre l’indice sul registro fino a fermarsi su un cognome – “ Hanyou hai fatto la versione? “ - il ragazzo alza il suo sguardo ambrato e con una mano si scompiglia il ciuffo argentato sulla fronte – “ Si prof. “ – “ Bene, inizia” – “ Habenda est ratio…”
Le prime tre ore passano velocemente e finalmente arriva l’intervallo e gli studenti si riversano nei corridoi e nel cortile.
“ Come pensi che ti sia andato il compito” – “ Credo abbastanza bene, il tuo? “ – “ Anche io credo bene. Senti ti va di andare in cortile a prendere una boccata d’aria?” – “ Sì, volentieri. Andiamo”
In un’altra parte dell’edificio:
“ Allora che volevi dirmi di così importante? “ – una ragazza dallo sguardo poco inteso e piuttosto freddo, fissa insistentemente il viso del ragazzo che ha di fronte – “ Niente d’importante, ti vedo un po’ giù e volevo provare a tirarti su. “ – “ Pensiero carino da parte tua. E come mai tutta questa premura nei miei confronti? Da quando in qua ti mostri gentile? “ – “ Beh…non lo so. Senti le cose stanno così…” – “ Sono tutta orecchi.”
Non ci sono più parole fra loro, in quell’istante due bocche si incontrano, dei lunghi capelli argentati coprono leggermente i due visi.
Finalmente arriva la fine delle lezioni e Kagome rientra a casa:
“ Mamma sono tornata” – “ Ciao Kagome. Tutto bene oggi?” – “ Sì, grazie. Senti mami, oggi pomeriggio vado con Sango a trovare Koga, va bene?” – “ Sì, va bene. Ora vai a lavarti le mani che fra due minuti è pronto”
Sono circa le quattro del pomeriggio quando il campanello di casa suona:
DLIN DLON “ Mami, io vado. Sarà Sango. Ci vediamo più tardi.” – “ Va bene. Ciao”
In ospedale:
TOC TOC… “ Avanti “ – una ragazza dai capelli castani raccolti in due code con un fiore tra di essi e gli occhi azzurri invita le due ragazze ad entrare – “ Sango, Kagome…è bello vedervi” – “ Ciao Ayame, tutto bene?” – chiedono le ragazze – “ Io si, ma in lui non ci sono segni di miglioramento. “ Gli occhi azzurri della ragazzina cominciano a riempirsi di lacrime – “ Hei Ayame, non piangere ti prego” – la esorta Kagome – “ Io sono sicura che si sveglierà presto.” - “ Ha ragione Kagome. “ – “ Grazie ragazze. Grazie per essergli vicino. “ – “ Non è nulla, anzi…lo sai che è un amico.”
Ben presto si fa sera e le ragazze dopo aver salutato si avviano verso casa.
“Senti Sango, ti va di dormire da me stasera? Tanto domani si entra a seconda ora.” – “ Sì. Passiamo da casa mia a prendere le cose e poi andiamo. “ – “ Pefetto. “
L’indomani:
“AAAAAAAAAAAAAAAAAH!! SANGO SVEGLIATI E’ TARDISSIMO!” – “ Kagome che c’è da strillare tanto?” – “ Sono le otto meno un quarto, dobbiamo sbrigarci” – Kagome salta giù dal letto correndo a destra e a sinistra della stanza per preparare le cose – “ Kaggy, vedi che oggi si entra a seconda ora” – la ragazza dai capelli corvini si blocca di colpo e poi si gira verso l’amica, portando una mano dietro la nuca e facendo una linguaccia dice: “ che scema haha, me ne sono totalmente dimenticata.” – “ Beh, oramai che mi hai spaccato i timpani possiamo anche prepararci con calma.”
A scuola:
“ Buongiorno ragazzi ho qualcosa da dirvi” – sottovoce al penultimo banco Sango dice all’amica – “ Che se ne va in pensione….?” – “ Se, magari” – le risponde scherzosa – “ Kagome, Sango che avete da ridere?” – “ Uh, niente prof. Ci scusi.” – “ Come vi stavo dicendo la scuola ha deciso di organizzare un ballo di primavera, che avrà luogo lunedì prossimo.” – mentre la professoressa si siede e inizia a spiegare Sango e Kagome si perdono nei loro pensieri:[ Ah come sarebbe bello se Miroku m’invitasse]- [Penso proprio che non ci vado…tanto non m’inviterà nessuno.]
Intervallo:
“ Sango, Sango. “ – “ Miroku, come va? “ - “ Bene bene grazie. Senti ti posso parlare in privato?” – “ Ok, scusami un secondo Kaggy. “ – “ Fa pure…” Dopo pochi minuti la ragazza torna tutta rossa in volto e con gli occhi lucidi: “ Che cosa ti ha detto?” – “ Mi…mi…” - “ Tiiii?? – “ Ehm…mi ha invitata come sua damigella per il ballo.” – “ Evviva, finalmente si è deciso. “- “ Dai Kagome…lo sai che tipo è. Si vede che nel suo mirino come vittima ci sono io. “ – “ Io non credo sia come dici tu” – “ Lo spero…cavoli ancora non mi par vero. “ – “ KAGOME….” – un ragazzo alto dai corti capelli castani corre incontro alla ragazza. “ Ciao tutto bene?” – “ Sì Hojo, grazie. Tu?” – “ Ora che ti vedo va ancora meglio” – “ Ehm…”- Kagome arrossisce leggermente –“ Volevi dirmi qualcosa?” – “ Sì, ti va di venire al ballo con me?” – “ Uhm..non so” – “ Dai Kagome non farti pregare..” la ragazza volge uno sguardo interrogativo all’amica che per tutta risposta le fa cenno di si con la testa e l’occhiolino – “ Ok Hojo ci vengo. “ - “Splendido! Allora lunedì ti passo a prendere alle 8:30.” – “ Sì, va benissimo. Ora devo tornare in classe. Ci vediamo, ciao” – “ Ciao Kagome”
Finiscono le lezioni e Kagome si avvia verso casa in compagnia dell’amica. Poi un trillo di cellulare.
“ Mamma..” – “ Kagome, passa tu a prendere Souta per favore. Oggi non torno per pranzo quindi ci devi pensare tu.” – “ Ok mami, a stasera.” – “ Ciao”- “Sango oggi devo fare una deviazione…” – “ Vai da tuo fratello?” – “ Sì.” – “ Ok, allora ci vediamo nel pomeriggio. Così andiamo per negozi a comprare il vestito per il ballo.” – “Perfetto, oggi passo io. Alle 5 va bene?” – “ E’ perfetto. Ci vediamo più tardi ciao.” – “Ciao Sango”
In un’altra parte della città:
“ Hei Miroku, ma cosa cazzo pensavi mentre la invitavi?” – “ Pensavo che è stupenda e che io sono un cretino” – “ Hai detto bene, sei un cretino. Ce ne sono tante carine del nostro anno e tu vai ad invitare una del quarto!” – “ Fatti i cazzi tuoi. Non mi fare prediche sulle ragazze. Proprio tu, che stai con la più bella, ma che allo stesso tempo è la peggiore. “ – in un balzo il mezzodemone porta la mano attorno al collo dell’amico – “ Che hai detto? Prova a ripetere.” – “ InuYasha non fare tante storie. Lo sai che non mi piace il carattere di quella là. “ – “ Non permetterti più di offenderla davanti a me. Capito?” – “ Ok, come vuoi. Datti una calmata adesso.”
Il braccio del mezzodemone mette giù il ragazzo col codino, gira i tacchi e se ne va sbattendo la porta.
[E’ proprio scemo. Che cosa ne sa lui di Kykio. Che rabbia. Ma chi crede di essere? Certo, è mio amico, ma non si deve permettere. E io? Sono sicuro di quello che sto facendo?]

  
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