19/08/2011
4 recensioniLa vita degli altri…
Non aveva mai provato, prima di quel giorno, un sentimento simile; uno di quelli che fa sentire sporchi, sudici e che la notte rende insofferenti, martellando incessantemente la mente e il cuore.
No, Chichi non aveva mai provato in vita sua l’asfissiante sensazione che tutti possedessero tutto, mentre lei nulla, privata –nel profondo- anche di sogni e speranze.
La vita che desiderava la vedeva scorrere ogni giorno dinanzi a sé, nella quotidianità di Gohan, Videl e della piccola Pan.
Come avrebbe voluto che suo marito uscisse la mattina per andare a lavorare e quanto avrebbe pagato per vederlo tornare, abbracciare i suoi figli, sedersi a tavola e mangiare chiacchierando di lavoro, scuola e amici.
Desiderava vederlo al suo fianco di notte prima di coricarsi e la mattina al risveglio; sì, questa era la vita che aveva sempre sognato.
La fine di una giornata –ormai- era diventata un tormento; la sera, quando la casa taceva, la solitudine invadeva le mura della stanza da letto, riempiendo così ogni spazio della camera e del suo animo.
E, così, soffriva per l’assenza, la nostalgia e per quell’amara sensazione che prova una vedova, in fondo in passato lo era stata, ma con la consapevolezza che non avrebbe più rivisto suo marito e che negli anni diviene pura rassegnazione ad una condizione infelice.
Adesso era differente, Goku aveva deciso –spontaneamente- di abbandonarli.
Ma che differenza c’era tra il presente e il passato?
Spesso se lo domandava nel cuore della notte, quando lontana dal calore degli affetti, sprofondava nella tristezza.
La risposta, ogni volta, era ovvia e purtroppo dolorosamente la stessa: nessuna.
Goku aveva deciso di non tornare in vita conscio della gravidanza della moglie, consapevole di lasciare un figlio undicenne, non solo, a crescere da solo ma a dover caricare le sue spalle della responsabilità verso il nascituro: padre e fratello nello stesso momento.
Non era cambiato nulla, era sempre il solito Goku…
Quando Chichi partecipò al torneo con l’intenzione di ritrovare il suo amato, non immaginava la vita che la attendeva; no, come poteva…
Amava suo marito e –anche- con il senno di poi, avrebbe rivissuto ogni singolo attimo di dolore, poiché questo scaturiva da infiniti momenti di dolcezza e amore.
Quanto odiava l’invidia che provava, era sì felice che suo figlio avesse ciò che lei tanto aveva bramato e mai ottenuto, ma era davvero difficile vedere scorrere la vita che avrebbe desiderato vivere…ovunque guardasse, vedeva famiglie normali e felici, rendendosi conto che anche i saiyan sono capaci di costruire un nido e proteggerlo senza allontanarsi da esso.
La vita che desiderava era semplicemente vissuta da altri…
Angoletto di Girl_in_Blu:
Ed eccomi, sono tornata dopo una ventina di giorni, forse più ^^’ ma ci tenevo a postare una nuova fan fiction su un personaggio che di recente ho rivalutato e che mi affascina, per questo ho creato la serie “La moglie di un eroe” per ora questa è la seconda storia ma sarei felicissima se leggeste anche l’altra “…Un marito migliore”.
Allora, piccola spiegazione ad alcune scelte che forse potrebbero sembrare eccessive:
Penso che Chichi abbia sempre desiderato una vita normale (e come biasimarla?) e che ogni tanto abbia invidiato Gohan e Videl per la normalità che hanno creato, per la vita che hanno costruito per la loro bambina e per loro stessi.
Insomma, è una terrestre che desidera vivere come tale e che prova sentimenti che tutti, prima o poi, proviamo anche se alcuni sono davvero spiacevoli.
Spero che la lettura vi sia piaciuta, intanto vi ringrazio per essere arrivati fin qui!