Anime & Manga > Ranma
Segui la storia  |       
Autore: Ran    26/02/2004    1 recensioni
Kodachi, una pazza scatena! Ma cosa c'è davvero nel cuore di una ragazza che non ha mai ricevuto affetto? Quello di cui a sempre avuto bisogno. E se in realtà fosse una persona sola che vuole sentirsi voluta bene dagli altri?
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Ranma cerca di sbrigarti, non voglio fare tardi anche oggi

"Ranma cerca di sbrigarti, non voglio fare tardi anche oggi!" Akane sbraitava

"E dai aspettami" la pregava lui, ma Akane sembrava neppure sentirlo

Erano davanti al cancello della scuola ormai, ma la campanella era già suonata

"Uffa! Anche oggi ci puniranno" sbuffava Akane scocciata

"E’ già" continuò lui

Ma con loro grande sorpresa trovarono tutti ancora fuori nel cortile

"Ehi che succede?" chiese Ranma a Daisuke

"Il preside ci ha convocati" gli rispose

"Oh no sarà un’altra delle sue trovate!?"

"E’ probabile" s’intromise Hiroshi

< Good morning ragazzi, è il vostro Head Master che vi parla > Urlò il preside con il megafono

"STONK" Ranma annoiato gli era salito sulla testa

"Si può sapere cosa vuole combinare anche oggi?!" lo stuzzicò, il preside cominciò a piangere finte lacrime

"Come puoi parlare così al tuo preside?!"

"Ranma Saotome tu sei un cattivo soggetto e non ammetto capelli così lunghi nella mia scuola ma…."

"Che c’è vuole combattere?!" lo interruppe

"No di questo parleremo dopo"

< Ora ho un annuncio da fare >

"Eh?" disse Ranma stupito

"E ha fatto bene" lo sbeffeggiò il ragazzo col codino

< Però non disperate…perché da oggi avremo con noi una nuova insegnante… Vi presento la signorina Rumi Honjo >

"ohhhhh" tutti i ragazzi erano sbalorditi

Era una giovane donna davvero molto affascinante, indossava una minigonna che faceva notare le gambe lunghe e snelle, una camicia accompagnata dall’elegante giacca aperta che metteva in risalto il prosperoso seno. I capelli nerissimi e mossi le arrivavano sulle spalle, i suoi occhi erano nascosti dai grandi occhiali da sole; era truccata con dell’appariscente rossetto rosso in contrasto con la sua pelle chiara che nonostante tutto le donava. Di sicuro una donna d’alta classe e molto ricca.

"Buon giorno ragazzi io sono la professoressa Honjo"

< La vostra nuova insegnante viene da Londra e vi aiuterà con l’inglese >

"Sì" annuì sorridendo lei

Intanto i ragazzi entusiasti erano intenti a fare piccanti commenti

"Ehi sarebbe bello avere una storia proibita con la professoressa" sghignazzavano

"Sì hai ragione"

Ma a quanto pare alle ragazze non era molto simpatica, forse proprio per le attenzioni che le davano tutti.

Le lezioni iniziarono e nella classe di Ranma e Akane stava per cominciare l’ora d’inglese

"Chissà se è anche simpatica oltre ad essere uno schianto" disse uno

" Sì speriamo"

"Ehi Ranma tu che ne pensi?" gli chiesero i compagni

"Cosa vuoi che ne pensi, è una professoressa come può essere simpatica?!" li snobbò

Finalmente entrò in classe, si tolse gli occhiali da sole e li poggiò sulla cattedra. Aveva dei bellissimi occhi a mandorla ed erano del colore del ghiaccio

Akane rimase un attimo immobilizzata

* Io questa qui l’ ho già vista da qualche parte, ma dove?! *

Pensava e ripensava ma non le veniva in mente nessuno

"Ehi Ranma…" bisbigliò

"Che vuoi?"

"Non ti sembra una faccia conosciuta?" chissà se aveva dato quell’impressione anche a Ranma, lui la scrutò attentamente

"Per niente" la ignorò

* Forse mi sbaglio * si convinse la ragazza

"Bene ragazzi visto che oggi è il mio primo giorno in questa scuola non vi farò fare lezione"

"Evviva" "Sì" urlavano tutti

"Se volete farmi qualche domanda non esitate"

"Professoressa perché ha deciso di venire qui in Giappone?"

"Ma è molto semplice, dovete sapere che io sono nata e vissuta qui, mi sono trasferita solo inseguito a Londra e mi andava di tornare nel mio paese natale"

"E quanto tempo fa è andata in Europa?" chiese qualcun altro

"Ormai saranno tredici anni credo"

Le domande continuarono finché la scuola finì e Ranma e Akane tornarono a casa

"Eppure io l’ ho già vista" pensò Akane ad alta voce

"Eh? Ma di che parli?" le chiese Ranma

"Della nuova professoressa"

"Ancora con questa storia, è impossibile che tu la conosca hai sentito quello che ci ha detto oggi in classe? Vive a Londra da ormai tredici anni"

"Sì hai ragione Ranma" si rassegnò Akane

Così tornarono a casa.

Per alcuni giorni nella scuola ci fu un insolita tranquillità, niente combattimenti, niente guai, insomma niente di interessante o divertente. Akane aveva smesso di scervellarsi a pensare a chi assomigliasse la loro professoressa d’inglese.

"Ranma ti vuoi svegliare dobbiamo andare a scuola" urlava Akane come ogni mattina

"Sì, sì va bene ora mi alzo" disse lui in uno sbadiglio

"Io me ne vado capito?!" lo sgridava la fidanzata

"No aspettami, lasciami almeno fare colazione" Ranma era ancora mezzo addormentato

"Lo capisci o no che non c’è tempo!" disse uscendo di corsa dalla sua stanza

Stranamente riuscirono ad arrivare in tempo

"Che bello oggi niente castigo" Akane sospirò

"Ahahahahahahah" quella risata era inconfondibile

"Oh no! Kodachi" disse Ranma rassegnato

"Ciao marito mio" cercò di sedurlo come al solito

* Marito mio? * pensava Akane scocciata

"Kodachi io non sono tuo marito, vuoi mettertelo in testa"

Akane si era accorta che la professoressa Honjo li stava osservando

* Chissà a che starà pensando; poveretta lei non sa cosa succede di solito in questa gabbia di matti * una gocciolina si era fermata sulla sua testa

"Kodachi questa è una scuola non puoi fare i tuoi comodi" l’avvertì la ragazza

"E tu cosa vuoi smorfiosetta?!"

"Smorfiosetta a chi?"

Kodachi saltò in alto si tolse la divisa scolastica e rimase in body

"Ahahahahahah" Prese il suo martello e cercò di scagliarlo su Akane, che prontamente si difese e la fece cadere a terra

"Oh" la nuova professoressa corse verso Kodachi e l’aiutò a rialzarsi

"Stai bene?" era preoccupatissima

"Non ti sei fatta male vero?!"

la ragazza era sbalordita, quella donna si stava preoccupando per lei?

"Accidenti ti sei sporcata tutta, mi dispiace molto" cercò di pulirle il body pieno di terra

"Eh ma tu non puoi rimanere vestita così, prenderai sicuramente freddo" così si tolse la giacca e gliela posò delicatamente sulle spalle per riscaldarla

* Com’è gentile, nessuno si è mai preoccupato per me * pensò Kodachi

* E poi è così bella * le aveva dato questa impressione, anche se i suoi soliti occhiali da sole le coprivano gran parte de viso, la donna le sorrise e lei si sentì un morso al cuore, le rivenne in mente quel giorno a scuola

Flash back

" Bene ragazze, oggi farete un tema, dovrete parlare di un componente della vostra famiglia a scelta" spiegò l’insegnante di giapponese

Tutte erano indecise, di chi avrebbero parlato? Della mamma o del papà?

"Tu che farai?"

"Io parlerò della mamma"

"Sì anch’io"

"Io di papà… o forse no"

"Io sono indecisa vorrei parlare di tutti e due"

"Sarebbe bello, ma non si può"

Kodachi le guardava tristemente, lei di chi avrebbe parlato? Anche a lei sarebbe piaciuto raccontare di sua madre

* Mia madre… chissà com’è fatta, sarà sicuramente una donna bellissima * sorrideva fra se

"E tu Kodachi di chi parlerai?" le chiese un’amica. Lei rimase zitta, abbassò lo sguardo. Poteva parlare di suo padre, ma ora che ci pensava meglio, non lo conosceva poi così bene. E come poteva? Lui non abitava nemmeno più nella loro casa; ormai ne era sicura: solo il fratello era la sua vera famiglia.

Ma infondo questo le bastava, perché gli voleva infinitamente bene nonostante le tante litigate e lui la rendeva sempre molto felice facendo l’impossibile.

Rialzò lo sguardo, fece un sorriso e rivolgendosi all’amica che le aveva posto la domanda disse

"Io parlerò del mio caro fratello" le altre vedendola così radiosa ricambiarono il sorriso.

Ma anche se Kodachi sembrava tanto allegra, dentro qualcosa le doleva

* Mia madre * non riusciva proprio a togliersela dalla testa, di lei non ricordava nulla. Da piccola aveva chiesto al padre molte cose, ma quell’argomento sembrava tabù. Solo una volta le aveva accennato:

[Tu le somigli tanto, piccola Kodachi, voi avete gli stessi capelli e gli stessi meravigliosi occhi]

* Ricordo che quando me ne parlò gli si illuminò il volto, doveva amarla davvero intensamente *

Era parecchio che non ci pensava.

La immaginava anche dolce e buona, una brava moglie e cuoca.

Quanto le sarebbe piaciuto ricevere da lei delle attenzioni, un caldo abbraccio nei momenti più difficili e un bacio sulla fronte prima di addormentarsi; ma ciò non arrivò mai e per questo nessuno sa le lacrime che aveva versato.

Una volta Tatewaki l’aveva trovata in camera sua, con la testa bassa, aveva di certo capito che stava piangendo; me lei era troppo orgogliosa per farsi vedere in quello stato così cominciò

[Ahahahahah] una risata che risuonava falsa, carica di rancore e tristezza. Sì quello era il suo modo di piangere, di dire al mondo che anche lei esisteva;

Kuno questo lo sapeva bene e ogni volta che la sentiva, avvertiva un morso allo stomaco e il cuore impazzirgli perché non aveva capito il suo stato d’animo e di conseguenza non aveva fatto niente per tranquillizzarla.

Fine Flash Back

"Va tutto bene?" quella voce ansiosa l’aveva fatta riprendere, Kodachi la guardò meglio, era proprio così che immaginava la sua mamma. Nascose il volto fra i capelli, in quel momento non riuscì a piangere nel suo stravagante modo, i suoi occhi erano pieni di lacrime e presto sarebbe scoppiata in un frenetico pianto

"Sì sto bene" disse in un sibilo, prese la sua roba e se ne andò via, senza mai alzare il viso

"Ehi ma che le prende?" Ranma si voltò verso Akane, ma lei non seppe dargli una risposta e scosse semplicemente il capo.

Un atteggiamento che da parte sua era del tutto inaspettato, Ranma era scioccato

"Asp……" La professoressa la stava fermando, ma purtroppo Kodachi era già scomparsa dietro l’angolo.

* Come mai alla professoressa sta tanto a cuore Kodachi? È proprio una persona gentile * pensò Akane

Intanto lei si era fermata qualche metro lontano dalla scuola, non riusciva più a fermare le lacrime, così cadde sulle ginocchia e le diede libero sfogo.

La scuola ebbe inizio e anche oggi Ranma e Akane avevano inglese, l’insegnante si tolse gli occhiali, come era solita fare; ma c’era qualcosa di strano in lei

* Ma che le prende? * Akane non capiva, perché stava tremando in quel modo? Possibile che avesse freddo, eppure le finestre erano chiuse e i riscaldamenti accesi.

Cominciò a spiegare e Akane la guardò

* Cosa?! * Era così sorpresa

* Possibile che………*

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ranma / Vai alla pagina dell'autore: Ran