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Autore: AntoBill    20/08/2011    1 recensioni
Una timida storia d'amore, con delle complicità, ma l'amore vero vince su tutto??
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo vidi li appoggiato al muro, con gli occhiali e l’i-pod. Rimasi fulminata dalla sua postura, che mi pareva assai perfetta. Lo fissai per quasi dodici minuti. Non riuscivo a vedere dove lui stesse guardando, ma non mi importò in quel momento perché fu come se tutto il mondo non esistesse … Due giorni dopo andai come tutte le mattine a scuola, mi sedetti nel banco attendendo che tutti arrivassero, compresi i prof. Ad un certo punto arrivo Ambra e disse: “Sai ho saputo che arriverà un nuovo ragazzo!” io dissi: “Ne sei sicura, secondo me ti sbagli?!” lei rispose: “No credimi è la verità!”. Ambra è la mia migliore amica ed è la classica ragazza che sa tutto di tutti, ma siccome eravamo a quasi metà anno di scuola, mi pareva impossibile che arrivasse un nuovo ragazzo. Entrato il professore di Matematica, “Ragazzi! Voglio presentarvi un ragazzo che si è iscritto qui e vive in questa città solo da tre giorni. Lui si chiama Walter!”. Quando entrò in classe rimasi paralizzata. Mi resi conto che questo ragazzo, che si chiamava Walter, era quello che vidi due giorni fa appoggiato al muro con gli occhiali. Lo riconobbi appunto per quelli e per il suo vestiario. Il professore lo fece sedere accanto a me dicendomi di spiegargli dove siamo arrivati in tutte le materie. Quando gli spiegai tutto il materiale fatto, stette zitto e annui a tutto quello che dicevo. Alla fine dissi: “Allora hai capito tutto?” e lui semplicemente annui, di nuovo,. Al suono dalla campanella, mi precipitai fuori insieme ad Ambra “Allora hai visto che avevo ragione?! Sai mi sembra un bel ragazzo, misterioso …” Non sentii più una parola perché ero rapita da lui, da ogni suo particolare. Alla fine della via, salutai Ambra e continuai sempre dritto per andare a casa. Vidi qualcuno che mi sbucò alle spalle, mi girai ed era lui, Walter che apri il cancello della casa accanto alla mia. Per un momento mi spaventai perché per vedere lui dove stesse andando, andai quasi addosso a una signora anziana però poi ripresi “ l’ispezione”. Entrata in casa, misi la cartella nel divano e raggiunsi la cucina dove c’era mi mamma con il pranzo preparato. Le raccontai la giornata, poi le chiesi: “Ma hai visto che sono venuti ad abitare delle nuove persone qui vicino a noi? Sai chi sono?” lei mi rispose “Ho conosciuto la signora che mi ha detto che per motivi di lavoro del marito, hanno dovuto trasferirsi qui e poi mi ha detto che ha iscritto suo figlio nella tua scuola, sai si chiama Walter. An comunque oggi dobbiamo andare da loro perché ci ha invitato a prendere un tè a casa sua!” Dopo queste parole, contentissima di vedere Walter, mi precipitai su in camera mia a fare i compiti. Verso le quattro di pomeriggio, andammo a casa sua. Vidi la mamma di Walter fuori a tagliare le erbacce e ci disse: “ Oh salve entrate pure. Oh lei è sua figlia, che bella ragazza! Come ti chiami?” io tutta imbarazzata dissi: “Ee-e-va” . Entrate, vedemmo Walter nel tavolo ovale del salotto che stava facendo i compiti assegnati stamattina. Ci saluto e poi sua mamma mi propose di aiutare suo figlio a fare gi esercizi mentre lei e mia madre si prendevano un tè. Allora mi sedetti accanto a lui e vidi una cosa che mi rapi totalmente, vidi per la prima volta i suoi occhi verdi con delle sfumature azzurre. Rimasi ferma con gli occhi spalancati, finche lui non mi disse: “Allora c’è qualcosa che non va su come ho svolto l’operazione?” Per la prima volta sentii la sua voce calma, di tono basso e cosi sensuale da svenimento. Ripresi conoscenza “ No è che stavo pensando a una cosa. Ma raccontami un po’ di te, sai oggi a scuola non hai parlato molto!” lui rispose: “ Bah non saprei cosa dire!” Finché palava era tutto imbarazzato e una volta finito, continuo a fare i compiti. Uscimmo dalla casa di Walter alle sette e ci precipitammo a casa perché era arrivato mio padre, al quale gli raccontammo tutto. Dopo la cena mi feci la doccia e andai subito a letto. Prima di spegnere la luce della mia stanza, guardai fuori dalla finestra e vidi Walter che stava seduto nel letto, con l’i-pod, mentre leggeva un libro. Lo fissai per mezzora ma poi salì mia madre e mi disse di andare a letto. Al mattino feci la colazione e scappai a scuola perché mi svegliai tardi. Arrivata vidi Walter già seduto e con i libri già aperti alla pagina dove dovevamo studiare il giorno prima. Durante l’interrogazione di due miei compagni, Walter continuava a guardarmi con occhi strani, i quali mi facevano arrossire sempre di più.
  
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