Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Michaelsvoice    20/08/2011    2 recensioni
Ecco la mia terza fanfic sul mezzo demone più amato,(almeno da me! hihihi). E se in un mondo di demoni e umani si nascondesse una creatura diversa? L'unico modo per saperlo è... leggere!!!! E commentare!!! 1 bacione a tutti!!!
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Questa è la storia di due creature diverse che il destino ha deciso di far incontrare …
 
 
 
L’INIZIO
È l’alba. Il sole all’orizzonte comincia ad affacciarsi su una Tokyo ancora addormentata. E piano piano il sole fa luce anche su una lussuosissima casa. In quel castello (chiamiamolo così) ci vivono tre persone. Sesshomaru è un demone cane molto potente. Insieme a lui vivono la futura moglie Rin e il fratello minore. Sembra una cosa normale, ma la vita di uno di loro cambierà completamente.
 
 
Inuyasha sta ancora dormendo. La luce del sole illumina il suo viso perfetto. E subito dopo la luce costringe due occhi color ambra ad aprirsi.
-INUYASHAA! LA COLAZIONE!- gli urla Rin.
Inuyasha non risponde e lentamente scende dal suo letto. La sua camera è grandissima. Un letto gigantesco e morbido, le pareti color albicocca. I mobili sono di legno pregiatissimo, senza parlare dell’armadio, o meglio di una stanza che fa da armadio. La vita di Inuyasha è una vita molto agiata. I suoi genitori sono famosi in tutto il mondo: la madre è una cantante, mentre il padre è attore e regista. Per di più presto il fratello diventerà avvocato. Insomma, ha una vita che tutti sognerebbero di avere. Ma non lui. Suo fratello è sempre impegnato e ovviamente anche Rin ha i suoi doveri. Perciò la maggior parte della giornata Inuyasha la passa da solo, a parte durante la scuola.
Appena alzato striscia in bagno per prepararsi, dopodiché si infila un paio di jeans e una maglia firmata dalla casa di moda della sua futura nuora.
-eccoti finalmente!- gli dice Rin appena lo vede.
-Buongiorno a tutti- esclama lui.
-Ciao Inuyasha. Vai già?- gli chiede il fratello.
-Si. Sono in ritardo.-
Inuyasha di corsa esce di casa per incontrare i suoi unici amici a scuola, Miroku e Koga.  Mentre cammina per strada si guarda intorno. Umani e demoni ora vivono in armonia tra loro. Pensa che sia una cosa positiva essendo un mezzo demone, ovvero metà umano e metà demone. Non ne va molto fiero, anche perché è una delle cause per cui ha pochi amici. Ma a lui non importa. Anche se Inuyasha va ancora a scuola è un ragazzo molto maturo, testardo, cocciuto e orgoglioso. La sua stima verso il prossimo è crollata a causa dell’emarginazione che ha subito e che tutt’ora subisce da parte sia di demoni che di umani. Ha perso la fiducia nei confronti dell’amicizia e dell’amore.
-L’amore. Una cosa stupida che ti spezza solo il cuore. Non mi innamorerò mai più!-
Era così immerso nei suoi pensieri che non vide arrivare quell’uragano che gli cambierà la vita.
-ATTENTOOOOOO!!!!!- Inuyasha non fa in tempo ad alzare lo sguardo che finisce subito a terra.
-Ma guarda dove razza di …- non finisce la frase. Non ci riesce. Rimane impalato a fissarla. Capelli neri corvino, occhi color nocciola. Un fisico perfetto, come il viso.
-Ahia … oh scusa! Scusa scusa scusa!- esclama la ragazza.
-Non mi sono fatto male, tranquilla.-
-Ah … meno male …- poi guarda l’orologio.
-Oh mio dio sono in ritardoooo!!!!! Ciao e scusami ancora!- si alza e si mette a correre. Inuyasha la guarda andare via, poi nota un libro per terra. -Deve essergli caduto.- Si volta, ma ormai la ragazza è sparita.
 
Arrivato a scuola trova Miroku e Koga.
- Ehi! Ma dove eri finito?- chiede miroku
-Scusatemi, ma ho avuto un piccolo incidente.- E racconta della misteriosa ragazza che gli è venuta addosso.
- E così ora hai il suo libro. Come glielo farai avere?- gli chiede Koga.
-Ancora non lo so. Ora andiamo che è tardi.-
I tre amici si avviano sconsolati in classe. Fortunatamente sono tutti e tre della stessa classe.
Inuyasha si siede al suo solito posto, in fondo all’aula. Lui è l’unico a non aver un compagno di banco. Subito pensa a quella strana ragazza e a come restituirle il libro. Ma viene distratto dal prof.
-Ragazzi, oggi arriva nella nostra classe un nuovo membro.-
Inuyasha rimane sbalordito da quello che vede. -è lei!- la ragazza che gli era andata addosso ora varcava la soglia dell’aula.
-Ragazzi lei è Kagome Higurashi. Si è trasferita qui da poco. Prima abitava in America. Datele il benvenuto e fatela sentire a suo agio.-
 
-Mamma mia quanti ragazzi.- Kagome è appena entrata nella sua nuova classe.
-Ciao a tutti!-
-Scegli pure dove sederti.-
Kagome nota che ci sono diversi banchi liberi. Vede inoltre che due ragazzi la stanno mangiando con gli occhi. Sorride loro. Poi il suo sguardo si alza verso il fondo dell’aula. E lo vede. -Ma quello è lo stesso ragazzo di stamattina! Pazzesco- Sorride al giovane, ma lui si gira verso la finestra.  Siccome però l’unico banco libero è proprio vicino a lui si fa coraggio e si avvia verso il suo nuovo banco.
 
La tensione in quella piccola parte dell’aula arriva in un lampo. Nessuno dei due sa cosa dire. Spesso Kagome lancia uno sguardo al suo compagno di banco, ma lui resta sempre girato. Poi nota il libro che le era caduto quella mattina. La situazione non le piace così decide di prendere in mano la situazione.
-Ciao.- Sussurra.
- … ciao- le risponde Inuyasha.
- Io sono Kagome. Come ti chiami?-
-Perché vuoi saperlo?-
-Bè …- fa finta di pensarci - sai com’è … ora sono una tua compagna di classe, poi è una domanda che tutti fanno a persone che non conoscono e … oh si, hai il mio libro.- Esclama sottovoce.
- Ora puoi riaverlo.- E glielo lancia sul banco.
 
-Strano. Stamattina non era così scontroso.-
Le ore a scuola passano e finalmente arriva l’intervallo. Inuyasha subito si alza ed esce dalla classe, lasciando Kagome spiazzata.
-Tranquilla. Fa sempre così.- Tre ragazzi si avvicinano al suo banco.
-Oh bene.- Risponde loro.
-Ciao, sono Sango. Loro invece sono Miroku e Koga.-
-Piacere- risponde Kagome.
- Lieto di fare la conoscenza di una così bella fanciulla.- Esclama Miroku.
- E smettila di fare il donnaiolo.- Lo ammonisce Sango.
- Bè sai che sa fare solo quello. Sono Koga. Piacere.- E stringe la mano a Kagome.
- E il mio compagno come si chiama?- chiede Kagome
- Non glielo hai chiesto?- domanda Miroku.
-Bè si, ma non mi ha risposto. Eppure stamattina non era così.-
-Aspetta! Tu non sarai mica la ragazza che lo ha travolto mentre veniva a scuola!- esclama Koga.
-Mica ho fatto apposta!- risponde lei imbarazzata.
- Ora capisco! Comunque si chiama Inuyasha.- Le risponde Koga. Poi le chiede se è umana.
-Certo. Perché voi no?-
-No. Io sono un demone lupo, Sango è una sterminatrice di demoni e Miroku è un monaco.-
-Donnaiolo.- Aggiunge Kagome
Poi Koga si rivolge a Miroku. -Visto? Ti conosce da cinque minuti, ma ha già capito tutto di te!-
Miroku gli fa una linguaccia e tutti ridono.  La campanella suona di nuovo. È ora di ricominciare.
Le ultime ore passano veloci, perché fortunatamente il prof. Era assente.
Kagome corre subito da Sango e si mettono a chiacchierare. Sango presenta Kagome alle altre ragazze, che con Kagome sono molto gentili.
Inuyasha invece la osserva da lontano.
-Non ci avevi detto che era così carina!-
Inuyasha si spaventa e cerca di zittire Miroku.
-Sta zitto.-
-Abbiamo capito. Vuoi restare solo. Ok. Ciao ciao!- e subito Koga e Miroku corrono dalle ragazze. Inuyasha li osserva da lontano. Ridono, scherzano, Miroku fa il pervertito e Sango lo picchia, scattano anche delle foto.
DRIIIINNNNN!!!!! Tutti si muovono per uscire. Un mare di alunni che si riversa nel giardino
-Ciao!- tutti salutano tutti.
-Ciao kagome!-
-Ciao Miroku! Ciao Koga!-
-Ciiaaooo!-
Kagome esce dal cancello e lentamente si dirige verso casa. Immersa nei suoi pensieri, tanto da non accorgersi che qualcuno la segue. Arrivata a casa pranza e poi se ne va in camera. Ha bisogno di riposo e si affaccia alla finestra. -Inuyasha è l’unico che si è comportato male con me. E non ne capisco il motivo. Eppure non gli ho fatto nulla. Mah!-
Intanto appollaiato ad un albero, qualcuno la osserva. Inuyasha la guarda affacciata alla finestra.
-Ma che sto facendo? Da quando mi metto a spiare le ragazze?- I suoi pensieri vengono distratti dal cagnolino che è appena entrato in camera di Kagome.
-Frank! Frank fa il bravo!- il cagnolino intanto continua a leccarla e alla fine lei lo manda -A Cuccia!- Poi un tonfo. Kagome si riaffaccia alla finestra. - Ma che … -
Non riesce a finire. Inuyasha è per terra, sprofondato nel giardino.
-ma cosa ci fa qui Inuyasha?-
- Ehi! Inuyasha!- lo chiama
Inuyasha capisce che Kagome si è accorta di lui e tutto dolorante si rialza.
-Che vuoi?-
-Ma che ci fai qui?-
-Nulla.-
Cerca di alzarsi, ma barcolla. Kagome scende in giardino e lo aiuta a rialzarsi. Poi prima che lui possa dire qualcosa lo porta dentro casa, in camera sua.
-Aspettami corro a prendere delle bende. Frank tienilo d’occhio.-
Il cagnolino si siede e fa la guardia a Inuyasha. I due si squadrano, poi Frank salta e comincia a leccare Inuyasha.
-Frank! Frank cattivo! Basta ora! A Cuccia!-
Inuyasha cade sul pavimento insieme al cagnolino.
-Oh scusa! Non ho fatto apposta!-
Inuyasha si rialza e prima che possa fare qualcosa Kagome lo spinge sul letto facendolo sedere. Poi comincia a curargli i graffi causati dalle cadute.
-Inuyasha, ma come mai finisci a terra se lo senti?-
-Non mi era mai successo. Questo rosario funziona solo se una sacerdotessa pronuncia la formula. E poi come sai il mio nome?-
-Bè, tu non me lo hai detto, così ho chiesto ai tuoi amici.-
-…-
-Ora mi dici che ci facevi sull’albero?- Inuyasha la guarda mentre gli applica dei cerotti. Poi lei alza lo sguardo e subito Inuyasha lo abbassa, ma lei se ne è accorta. Gli mette un cerotto sul naso e uno sulla fronte.
-Allora?- Silenzio.
Kagome si è stancata. -è inutile. A quanto pare non vuole fare amicizia con me.-
-bene. Ora puoi andare. Ciao.- Inuyasha si accorge del tono gelido con cui glielo ha detto. Inuyasha alla fine la saluta con un –Ciao- e se ne va.
 
 
 
GELOSIA E NON SOLO
Le settimane passano e le cose a Kagome vanno benissimo. Ora ha molti amici e inizia a trovare in Koga un ragazzo interessante. Alla fine delle lezioni lui si dichiara.
-Senti Kagome. Ti trovo molto carina. Sei simpatica e intelligente. Mi piaci. Vuoi diventare la mia donna?-
-Oh … Va bene.-
-Fantastico.-
Si salutano con un bacio sulla guancia da parte di lui e tutto sotto gli occhi di Inuyasha.
Dopo aver visto quella scena si avvia da solo verso casa.
-Stupido Koga. Chiedere a Kagome una cosa del genere. Schifoso.- Poi si accorge. -Un momento. Ma a che sto pensando? A Koga e Kagome? Insieme? Mi viene una rabbia. Ma perché? Sono forse … geloso? Io? Geloso? Di Koga e Kagome?Ma che diavolo …-
-Inuyasha! Era ora! Io e Rin dobbiamo andare. Papà e mamma tornano dopo domani. Il pranzo è in cucina. Ciaooo!-
-Ancora solo. Per l’ennesima volta. E come se non bastasse …- Poi si blocca. Si accorge che sta di nuovo pensando a Koga e kagome. Mangia in silenzio. Da solo.
 
I giorni a scuola sono i peggiori in questo periodo per Inuyasha, che è costretto a vedere Koga e Kagome insieme. Quando li vede insieme vorrebbe spaccare la faccia a Koga. Si abbracciano e si scambiano piccoli baci sulle guance. Solo sulle guance. Cosa positiva no? Ma Inuyasha non è geloso.
 
-SONO GELOSO!!!! Gelosissimo! Devo fermare questa cosa! A tutti i costi!-
 
 
 
 
 
La scuola finisce e Kagome torna a casa. Fuori piove e lei si ripara sotto un grazioso ombrello rosa. Arrivata a casa pranza. Poi suonano alla porta. Kagome va ad aprire.
-Inuyasha!- il mezzo demone è completamente bagnato fradicio.
-disturbo?-
-no. Sono sola. Vieni.- Kagome lo accompagna nella sua stanza e corre a prendere degli asciugamani.
-Tieni, se vuoi spogliarti la maglietta la asciugo.- Inuyasha non se lo fa ripetere. È troppo fradicio. E trema. Kagome se ne accorge e lo abbraccia. Passano alcuni minuti abbracciati. Inuyasha è agitato. Ormai sa cosa prova per Kagome. E lei cosa prova? Lei poi si allontana per portar via gli asciugamani ma lui la rincorre, le afferra le spalle e la fa indietreggiare finché Kagome non si ritrova con la schiena contro il muro. Succede tutto in un attimo.
-Inuyasha! Ma che ti prende?-
-Io non ce la faccio.- Sussurra. Kagome rimane immobile stupita. -Non so cosa mi stia succedendo … so solo che non voglio più vederti con Koga. Mi fa star male.-
Kagome crede di aver capito male.
 -Lo so che non dovrei intromettermi. Da quando sei qui ti ho sempre trattato con indifferenza e menefreghismo, ma ora tutto è cambiato. Io …- Inuyasha abbassa il viso.  Kagome lascia cadere gli asciugamani per terra. Alza il viso di Inuyasha e lo prende tra le mani.
-sei uno sciocco.- E senza preavviso avvicina il volto di lui al suo e lo bacia. Lei tiene le mani sul viso di lui, mentre le mani di lui si appoggiano sui fianchi di lei, abbracciandola, stringendola forte contro il suo petto. Le loro labbra non si staccano e le lingue si muovono in cerca dell’altro. Inuyasha stringendo Kagome la accompagna al letto e la fa sdraiare. Lei sente il corpo di lui sopra il suo, ma non lo ferma. Il desiderio di lui è troppo forte. Nessuno dei due riesce a ragionare. E a fermarsi. Inuyasha dolcemente la spoglia, poi fa altrettanto. Kagome si sente in paradiso mentre Inuyasha la bacia. Lui d’altra parte vuole solo una cosa: lei. Tutto di lei. Kagome non riesce a fermarlo e diventa sua. Solo sua. Kagome lo abbraccia e geme. Lo vuole. Sempre di più. Sempre di più.
-Mi fai morire …- le sussurra Inuyasha. Continua a baciarla mentre la scopre.
-Ti prego … Inuyasha … Non fermarti …-
Poi lui la mette seduta, continuando, e Kagome è costretta ad aggrapparsi alle spalle di lui a causa del piacere che prova. Passano così tutto il pomeriggio. Un piacere che vogliono non finisca mai.
 
 
 
 
Più tardi. Inuyasha è sdraiato accanto a Kagome e lei ha la testa sul petto di lui. Lui invece la abbraccia da dietro.
-è stato fantastico …- sussurra Kagome.
- Tu sei fantastica.- Kagome non resiste e lo bacia appassionatamente e lui ne viene travolto.
Poi kagome si stacca. - Inuyasha, perché mi odiavi?-
-Io ti odiavo?-
-Si. Mi hai sempre trattato male. Perché?-
-Per non innamorarmi di te. Mi ero ripromesso che non mi sarei più innamorato di nessuno. Ma mi è stato impossibile. Più ti stavo lontano più ti desideravo.- Le rispose. Rimasero un po’ in silenzio poi Inuyasha riprese.
-Kagome, promettimi che sarai mia per sempre. Promettilo.-
Kagome alza lo sguardo e sussurra: -Per sempre.- Le loro labbra si uniscono e non si staccano più, per paura di non ritrovarsi.
-KAGOME! SIAMO TORNATI!-
-Oh no! Mia mamma! Presto! Nasconditi!- gli urla Kagome
- E dove?-
-Non lo so!-
-Kagome!- la chiama sua madre mentre sale le scale.
-Dannazione è sulle scale! Esci! esci! esci! esci!-
Kagome fa uscire Inuyasha.
-Sali sul tetto, quando se ne va torni qui.-  Poi si gira per controllare la porta.
-ehm … Kagome.-
Lei si gira e lui la bacia al volo. Kagome vorrebbe rispingerlo nel letto, ma sono costretti a dividersi.
-Vai.-
-Kagome! Ma che fai?-
-Ehm … Avevo in mente di fare un bagno, ma ho appena sentito un amico al telefono e sto per uscire.- Si volta e fortunatamente Inuyasha è sparito.
-Va bene cara, ma non fare tardi.- E se ne va chiudendo la porta. Kagome tira un sospiro di sollievo.
-Inuyasha!-
- è andata via?-
-Si. Vieni.-
Inuyasha velocemente rientra nella stanza. E la prima cosa che fa è cercare le labbra di lei.
-Ora vestiti. Stiamo uscendo.-
I due si vestono e sistemano la stanza.
-Ok. Abbiamo finito.- Inuyasha si gira verso Kagome e la abbraccia.
-E ora? Come farai a dirlo a Koga?- le chiede
-Oh sopravvivrà, anche perché ha già adocchiato un’altra ragazza.-
Gli sorride e lui quando lo vede nel suo cuore sa che vuole solo il suo sorriso. Insieme escono, Inuyasha dalla finestra e Kagome dalla porta di casa. Passano tutto il tempo insieme: passeggiano e chiacchierano.
Kagome infatti viene a sapere che demoni e umani ora vivono insieme, anche se ci sono ancora dei demoni malvagi. Inuyasha le racconta che lui era amico di uno di loro.
- Io sono nato qui. Mia madre è umana e mio padre è un demone. Ovviamente hanno un lavoro come tutti gli altri, la differenza è che sono famosi.-
-Davvero?-
- Si. Mia madre è una cantante, mentre mio padre è un attore e un regista e presto mio fratello sarà avvocato. Senza dimenticare la sua futura moglie, Rin, stilista di fama mondiale.-
- Hai detto Rin?- chiede Kagome.
-Si.-
-Non dirmi che è una ragazza magra, con i capelli neri e lisci che va matta per il cibo italiano?-
- E tu del cibo come lo sai?- le chiede Inuyasha stupito.
-è semplice. È mia cugina!- esclama Kagome.
-scherzi?-
-No. Affatto. Anche mia cugina si chiama Rin ed è una stilista, e adora la cucina italiana. E anche lei abita a Tokyo. Spesso ci mandava delle foto e sulle foto insieme a lei c’era questo uomo molto alto con i capelli lunghi e argentati come i tuoi. Inoltre aveva una luna sulla fronte.-
-è Sesshomaru! Mio fratello!-
-Ma dai!- e si misero a ridere. Passarono le ore e Kagome doveva tornare a casa.
-Non voglio andare a casa! Voglio stare ancora con te.- Gli disse.
-Tranquilla. Nulla può tenermi lontano da te ormai. E comunque ci vediamo a scuola.-
-Uhm … Ok. Ci vediamo a scuola.-
Inuyasha per tutta risposta la bacia, tenendola tra le braccia. Poi si lasciano. Kagome torna a casa felicissima e ovviamente la madre se ne accorge. -Kagome! Ma sai che ore sono? Dove sei stata?-
-Ero con un amico, te l’ho detto!- le sorride e corre in camera sua. Si sdraia sul letto, ma poi si rialza. Il suo cellulare squilla. È un messaggio. -Buonanotte amore mio. Inuyasha.- Sorride e senza neanche accorgersene si addormenta pensando a lui.
 
 
Suona il campanello di casa Higurashi. La signora Higurashi è sveglia dalle 6 e mezza. È lei che va ad aprire la porta.
-Salve. Lei è la madre di Kagome?- un ragazzo alto e con dei lunghi capelli argentati è fermo sulla soglia.
-Si.-
-Io sono Inuyasha, un amico. Kagome è già andata a scuola?-
-No. Veramente sta ancora dormendo. Vuoi aspettarla?- Gli risponde.
-Ehm …-
-Mi faresti un favore. Io devo andare a lavoro adesso. L’ho già chiamata un paio di volte e ora dovrebbe essere sveglia.-
-Bè se deve andare la aspetto io. Vada pure tranquilla.-
-Ti ringrazio tanto Inuyasha. A proposito … belle orecchie!-
Inuyasha le sorride e la madre di Kagome corre per andare a lavoro.
In casa non c’è nessuno e Inuyasha decide di salire di sopra. Arrivato davanti alla stanza di Kagome bussa leggermente, ma nessuno risponde. Lentamente apre la porta. Si ritrova davanti una visione stupenda. Kagome sta ancora dormendo. Indossa una camicia da notte rosa ed è coperta soltanto dal lenzuolo. Inuyasha si avvicina piano al suo letto, si siede sul pavimento e la osserva. Sembra una piccola bambina che sta sognando il suo principe azzurro. Inuyasha vorrebbe restare lì con lei per sempre, ma è tardi. Poi, come nelle favole, la sveglia con un leggero bacio. Kagome apre lentamente le palpebre e Inuyasha può tuffarsi in quegli occhi color nocciola.
-Buongiorno piccola.-
-Ciao. Ma che fai qui?-
-Sono venuto a prenderti. Tua madre è andata a lavoro e mi ha lasciato qui a controllarti.-
Kagome, ancora mezza assonnata, guarda la sveglia. Segna le 7 e 50.
-AAAAAAAHHHHHHHHH!!!!!!!!!!! MA è TARDISSIMOOOO!!!!! Ho solo 10 minuti per prepararmi e andare!- subito scende dal letto e corre in bagno. Poi esce e controlla la sveglia.
- 7 minuti. Posso farcela!- fa girare Inuyasha e si sveste. In pochi secondi ha addosso la sua divisa. Una pettinata ai capelli, zaino in mano ed è pronta. Prende per mano Inuyasha e lo trascina giù per le scale.
- 5 minuti. Tempo record. Andiamo!- Inuyasha la segue ridendo. Già di prima mattina Kagome è allegra e spensierata. Arrivano al cancello della casa.
-Oh! Ho dimenticato le chiavi!!!!- Inuyasha ride di gusto mentre Kagome torna a prendere le chiavi e a chiudere casa. Torna da lui e lo trascina in strada.
-E smettila di ridere!!-
-scusa, ma sei stata troppo buffa!!! Ahahahahah!!!!!-
Mano nella mano corrono a perdifiato finchè non arrivano a scuola.
-per fortuna!- esclama Kagome.
-Kagome! Ma dove eri? Oh ciao Inuyasha.- Li saluta Sango, senza neanche far caso che Inuyasha tiene ancora la mano di Kagome.
-Scusa, ma mi sono alzata tardi. Hai visto Koga? Devo parlargli.-
-è laggiù. Sai anche lui mi ha detto la stessa cosa.-
Kagome corre subito da Koga per chiarire le cose.
-Koga!-
-Kagome! Finalmente! Senti devo dirti una cosa.-
-anche io.-
- Finiamola qui!-  dicono all’unisono.
-Lei è Ayami. Mi dispiace non avertelo detto.-
-Tranquillo. Anche io amo un altro.- Poi si gira verso Inuyasha. Lui la nota e le manda un bacio.
-Capito! Bè spero che tu sia felice con lui. Saremo comunque amici vero?- le chiede Koga.
-certo. Assolutamente. Ora però devo scappare. Ciao. Piacere di averti conosciuto Ayami.- E corre via.
-IL PIACERE è STATO MIO!- le urla Ayami da lontano.
 
 
 
UN ANTICO AVVERSARIO
In classe. Kagome è appoggiata alla spalla di Inuyasha e lui da dietro la abbraccia. Il professore di storia continua a parlare, ma nessuno dei ragazzi lo ascolta.
- … e dall’unione di Jin e Kama nacque Naraku. Oggi è considerato un potente demone, ma molto malvagio.-
-Uffa … questa storia già la so.- mormora Inuyasha.
-Che vuoi dire?-
-Io conoscevo Naraku.-
-Davvero?-
-Si. I suoi genitori erano amici dei miei e io e lui siamo cresciuti insieme. Qualche anno fa ci innamorammo della stessa donna, un’umana di nome Kikyo. Lei però tra i due scelse me. Passammo bei momenti insieme e un giorno venni a sapere che qualcuno l’aveva uccisa.-
-Oh mio dio.-
-Già. Naraku mi accusò di averla uccisa, perché i miei genitori, dopo aver scoperto la mia storia con lei, non me la fecero più vedere.-
- E chi la uccise?-
-Nessuno lo sa. Ma da quel momento Naraku ha cominciato a odiare tutti, soprattutto me.-
-si, ma se non l’hai uccisa tu, perché se l’è presa con te? Insomma, ti conosceva bene no? Sapeva che tu non avresti mai fatto una cosa del genere.-
-Non so cosa risponderti.-
- E ora dove si trova?-
- Probabilmente sulle montagne. Non so con certezza.-
Kagome passò tutta mattina a pensare alla storia che Inuyasha le aveva raccontato. A fine lezioni uscirono in giardino e dopo aver salutato gli amici si diressero verso casa. Kagome era davanti ad Inuyasha, con la testa bassa, assorta nei suoi pensieri. Pensava specialmente a Kikyo.
-Così lei era la donna di Inuyasha, prima che lui incontrasse me. Chissà come era. Ogni volta che ci penso provo una strana sensazione. Direi tristezza, perché lei lo ha avuto. Lo aveva scelto. E non credo che Inuyasha non la amasse. Forse la ama ancora e io sono solo un passatempo. E se fosse così?-
-Kagome! Ma che hai?- la voce di Inuyasha la fece uscire dai suoi pensieri.
-Eh? Ah no niente.-
-Sicura? Non hai parlato per tutto il tragitto e mi sembri triste. Ho fatto qualcosa che non dovevo?- le chiede preoccupato.
-No no. È che stavo pensando alla storia di Naraku e Kikyo. -
-…-
-Veramente penso solo a Kikyo. Lei ti ha avuto e tu forse la ami ancora e mi usi solo per passare il tempo .- Ma non si accorge di aver detto ciò che pensa ad alta voce.
-Cosa? Pensi che ti stia usando?- le chiede indignato Inuyasha.
-No. È solo una mia paura. E comunque non dovevi sentire. Era un mio pensiero.-
-Tu l’hai detto a voce alta. E comunque sono contento che tu l’abbia detto, così possiamo chiarirci.-
-Chiarirci?-
-Si. Io non ti sto usando per dimenticare Kikyo. Se sto con te è perché e te che voglio. Nessun altra. Come devo dirtelo? Cosa devo fare per fartelo capire?-
-Inuyasha …- Kagome lo interrompe all’improvviso.
-Dimmi.-
-Ho bisogno di te. Ora.-
Subito Inuyasha la prende in braccio e corrono verso casa. La madre di Kagome non c’è, ne tantomeno il nonno e il fratello. Inuyasha si precipita in camera della ragazza, la fa sdraiare e subito cerca le sue labbra. Dolci, morbide, piccole e bramose d’amore. Passano un altro pomeriggio insieme. Sul tardi torna la madre di Kagome.
-sono a casa!-
-Ciao mamma! Ti ricordi di Inuyasha?- le chiede la figlia.
-Certo. Ciao Inuyasha.-
-Buonasera.- Saluta.
-Mamma, Inuyasha può fermarsi da noi? I suoi genitori non ci sono e vorrebbe restare anche a dormire. Può?- le chiede Kagome con tono implorante.
-Va bene. Ah Kagome! Dopo dobbiamo parlare.- E la madre le fa l’occhiolino.
A cena Inuyasha conosce il nonno e il fratellino di Kagome, Sota e passa il dopo cena a giocare con lui e Frank. Intanto Kagome lava i piatti e la madre la aiuta. Ovviamente non si fa perdere l’occasione.
-Allora tesoro. Raccontami un po’ di questo tuo amico-. E mentre pronuncia questa parola, con le mani fa il segno delle virgolette.
-Mamma! Ti prego!-
-Che c’è? Voglio solo sapere!-
- e cosa vuoi sapere?- le chiede la figlia.
-Tutta la verità su di lui e su un possibile voi.- E di nuovo il segno delle virgolette.
-Inuyasha è un mio compagno di classe. I suoi sono famosi e quindi spesso sono lontano da casa. Lui vive con il fratello Sesshomaru e la sua futura moglie. Prova ad indovinare chi è?-
-La conosco?-
-Oh, si.-
-Non ne ho idea.- La madre ci pensa un po’.
-Rin.-
-Cosa? La nostra Rin?- chiede incredula.
-Proprio lei. E Sesshomaru è l’uomo che le è accanto nelle foto che ci mandava qualche anno fa ricordi?-
- si si. Cavoli. Bè sia Inuyasha che il fratello sono proprio carini. E che rapporto hai con Inuyasha?-
-Bè ecco … Insomma …-
-State insieme ho indovinato?-
Kagome arrossisce e la madre capisce tutto.
-Aaahhh …-
Rimangono per un po’ in silenzio poi sua madre finisce il discorso.
-Ascoltami tesoro.- Kagome alza lo sguardo verso la madre. -Io mi fido di te e sai che sei libera di prendere le tue decisioni. Ti consiglio solo di stare attenta e di non correre troppo. Poi sei libera di decidere. Ormai hai 18 anni e sono sicura che tu sia abbastanza matura da poter decidere da sola della tua vita. Sappi che io per te ci sarò sempre. Così come il nonno e Sota. Saremo sempre pronti a darti una mano. Non dimenticarlo mai.-
Kagome le sorride e sussurra un -Grazie mamma. Ti voglio bene.- Dopo un abbraccio le due finiscono di lavare i piatti. La serata la passano tutti assieme a giocare e chiacchierare. E il tempo passa.
-Coraggio Sota! È ora di andare a letto!- lo avvisa la mamma.
-No non voglio! E poi non sono stanco.- Dice sbadigliando.
-Forza andiamo. Buonanotte a tutti e due- saluta la mamma rivolgendosi a Kagome e Inuyasha. Poi prende Sota per mano e se ne va.
-scusa se Sota ti ha fatto dannare.- Esclama Kagome.
-Ma no figurati. Non mi ha dato per niente fastidio. È un bambino molto allegro. Come la sorella.- E le sorride.
-si, ma io sono anche pazzerella, cosa che lui non è.-
-E perché sei pazzerella?- le chiede Inuyasha.
-Bè, perché ho fatto l’amore con un bellissimo mezzo demone.- Afferma a bassa voce. Poi lo bacia.
- Sai com’è. Io alle donne faccio questo effetto!- scherza.
- Scemo!-  gli urla Kagome. Poi ridono felici. Alle 2 di notte decidono di andare a letto. 
- Mia madre non ha preparato il letto. Sei costretto a dormire con me.- Avvisa Kagome.
- A me va benissimo.- Le risponde maliziosamente il ragazzo.
Infilati entrambi sotto le coperte, Inuyasha comincia a farle le coccole. Kagome viene travolta. Sentire le sue mani che la avvolgono come una calda coperta e appoggiare le sue labbra sopra quelle di lui sono sensazioni per entrambi indescrivibili. Passano la notte abbracciati. La mattina seguente entrambi si svegliano presto e come sempre si dirigono a scuola dopo aver salutato la madre di Kagome. Ma appena arrivano Kagome si blocca.
-Ehi! Va tutto bene?- le chiede Inuyasha.
-No. C’è una strana sensazione.- Gli risponde lei.
 
 
 
ANGELO E DEMONI
Gli alunni si trovano ancora tutti nel giardino quando il cielo comincia a farsi scuro. Subito dopo un tornado si abbatte proprio al centro del giardino. Inuyasha istintivamente abbraccia Kagome per proteggerla. Quando il tornado sparisce al centro del giardino appare un uomo. Lunghi capelli neri, mossi. Occhi piccoli e scuri.
All’inizio si guarda intorno. Poi lo nota. L’oggetto del suo sguardo lo riconosce.
-Ciao Inuyasha.- Lo saluta quell’uomo.
-Naraku!- esclama Inuyasha.
La folla subito si stupisce quando viene a conoscenza dell’identità dell’uomo.
-è da tanto che non ci vediamo.-  Il tono di voce del demone mette in agitazione Kagome. Poi il demone continua. -Allora come stai? Intendo con te stesso.- Inuyasha non dice una parola. E Naraku continua ad infierire. -Io non riuscirei a vivere con me stesso sapendo che ho ucciso la mia donna.- Nessuno dei presenti fiata, neanche Inuyasha.
-Ti ripeto che non ho ucciso io Kikyo. Ma quando capirai?- Ora inizia ad arrabbiarsi.
-smettila di mentire.- Lo blocca Naraku. Poi se ne accorge. Inuyasha tiene la mano di Kagome. Lo sguardo di Naraku finisce su Kagome. -Kikyo.-
Poi si rivolge a Kagome. -Kikyo … credevo che tu fossi morta.-
Kagome è intimorita, ma riesce a rispondergli. -Io non sono Kikyo. Mi chiamo Kagome.-
-Così tu non sei Kikyo?- poi si rivolge a Inuyasha.
-Vedo che l’hai già rimpiazzata lurido verme.-
-Non ti conviene insultarmi.-
-Hai ragione. Ti sto tenendo d’occhio da molto tempo e purtroppo per te so cosa succede tra te e questa ragazza. Ecco perché sono venuto.- Con un gesto Naraku viene riavvolto da un tornado ancora più forte di quello di prima. Tutto succede in un attimo. Naraku si avvicina a Kagome e con un gesto fulmineo la afferra.
-AAAAAHHHHH!- urla Kagome.
Inuyasha subito si accorge che lei non è più vicino a lui. La chiama diverse volte. L’aria infine svanisce e Inuyasha ora vede meglio. Kagome è svenuta e si trova tra le braccia di Naraku. Inuyasha corre verso di lui, ma Naraku si alza in volo.
-Naraku! Lasciala stare!- gli urla Inuyasha.
-Caro Inuyasha. La tua donna verrà con me. Ho in serbo una bella sorpresa per te. Volevo anche dirti che se non verrai da me, lei morirà e scoprirai come ci si sente quando qualcuno uccide la donna che ami.-
-Se ti azzardi solo a sfiorarla con le tue sudice mani, l’ultima cosa che vedrai sarà la lama della mia Tessaiga. E questa è una promessa.-
Naraku ridacchia e si allontana.
-Schifoso bastardo! Lascia andare Kagome!- gli urla Inuyasha. Ma Naraku non lo ascolta e svanisce proprio come era arrivato.
Inuyasha urla ancora. -NARAKUUUU!!!!-
 
 
-KAGOMEEEE!!! NOOOOO!!!!-  Inuyasha si accascia a terra. È distrutto. Naraku gli ha appena portato via la persona che per lui conta di più. Sango e Miroku si avvicinano a lui.
-Inuyasha, andiamo.- Inuyasha alza il viso. Comprende le intenzioni dei suoi amici e subito partono alla ricerca di Naraku.
 
 
 
 
 
In quello stesso momento Kagome apre gli occhi. Si trova in un’ampia stanza. È sdraiata per terra ed ha le mani legate.
-Ben svegliata.- La sua voce. Si gira di scatto e vede Naraku affiancato da due creature. Una ha i capelli raccolti. Indossa un kimono ed ha tra le mani un ventaglio. L’altra è molto più bassa rispetto alla prima. È completamente bianca, sia i capelli, sia lo sguardo, sia il vestito che porta. Entrambe sono a piedi scalzi.
-Tu sei Naraku!- gli urla Kagome. -Dove sono? Dov’è Inuyasha?- poi comincia a chiamarlo.
-Inuyasha non è qui.-
-che mi volete fare?-
-Nulla di cui tu ti debba preoccupare. Kagura.- Subito la donna con il ventaglio riappare dietro Kagome e la libera dalle corde.
-Vai.- A quell’ordine l’altra creatura simile a una vera bambina si avvicina a Kagome, che subito nota ciò che quella bimba ha in mano.
-Ma … ma quello è un … è un bambino!- Naraku presenta a Kagome quella bambina con il nome di Kanna.
-Vedi Kagome, io ho un solo scopo e purtroppo per te è quello di uccidere Inuyasha. Ma non posso farlo senza di te.- Subito Kanna porge a Kagome quel bambino e contro la sua volontà Kagome lo afferra. Una strana sensazione subito la pervade. Poi il buio.
-Ora è sotto il nostro controllo.-
-Ma come hai fatto?- le chiede Kagura.
-Semplice. Questa ragazza ancora non conosce la sua vera identità, di conseguenza non sa degli immensi poteri che possiede. Diciamo che si è fatta sottomettere. Se dovesse scoprire la sua vera natura, sarebbe pericolosissimo.-
-Bè sarebbe ancora un’umana.- Fa notare Kagura.
-Sbagliato. Lei è un angelo.-
-Cosa?-
-Già. È la sua natura di angelo che le da anche i poteri da sacerdotessa, oltre a quelli derivanti dalla sua natura.-
-In poche parole dobbiamo tenerla a bada.-
-Esatto.-
-E Inuyasha?-
-Calma Kagura. Tra poco vedrai.-
 
 
 
Inuyasha, seguendo l’odore di Naraku, ha finalmente trovato il suo castello. Si dirige verso l’entrata, ma si blocca. Naraku è sulla porta d’ingresso con Kagome a fianco.
-Kagome!-
-Rilassati è solo svenuta. La rivuoi? Allora consegnami Tessaiga.-
-Cosa?-
-Hai sentito. Se rivuoi Kagome devi consegnarmi Tessaiga.-
Inuyasha non sa che fare. Ma alla fine si arrende.
- Poggiala a terra davanti a me.- Gli ordina Naraku. Inuyasha fa come gli è stato detto.
-Kagome. Ora tocca a te. Prendi Tessaiga e uccidi Inuyasha.-
Kagome si avvicina a Tessaiga, che si trova ai piedi di Inuyasha. Appena la vede arrivare Inuyasha allarga le braccia. Kagome scavalca la spada per abbracciare Inuyasha, ma all’improvviso si gira di scatto, afferra Tessaiga e come un fulmine colpisce Inuyasha in pieno petto.
-OH NO! INUYASHAAA!- urlano Miroku e Sango. Naraku, accortosi di loro, li fa svenire grazie al suo veleno.
-Hai visto Inuyasha? Ormai è giunta la tua ora e quando Kagome riprenderà conoscenza la ucciderò!- e ride divertito. Ma Inuyasha non lo ascolta. Osserva ancora Kagome. A un certo punto Kagome torna in sé.
-INUYASHA!-
Prima che lui cada a terra lei lo afferra e dolcemente lo fa sdraiare. Osserva la ferita con gli occhi pieni di lacrime.
-Inuyasha .. perdonami! Perdonami ti prego!-
Lui lentamente alza una mano e la appoggia sul viso di lei.
-Ka … Kagome …-
-Inuyasha … non morire! Ti prego!- lo implora tra i singhiozzi.
- Ti amo Kagome … con tutto me stesso …- Poi chiude gli occhi.
-Inuyasha … - -NO!-
-Inuyasha. Inuyasha! INUYASHAAAA!!!!!- Una luce fortissima attira l’attenzione di Naraku. Quando la luce si attenua la vede. Kagome è vestita di bianco. Un lungo vestito che le arriva fino a terra, coprendole completamente i piedi. Sulla schiena delle ali bianche come la neve. Morbide e forti allo stesso tempo.
Naraku cerca una via di fuga, ma ogni volta che posa lo sguardo in un punto Kagome gli è davanti.
-Mi hai usata a tuo piacimento, facendomi perdere la mia unica ragione di vita. Non te lo perdonerò.- Tra le sue mani appare subito un lungo arco con una freccia bianca. Kagome punta la freccia contro Naraku.
-Aspetta, non farlo.- Kagome si ferma.
-Come hai potuto? Era il tuo migliore amico.-
-Lui ha ucciso la donna che amavo.-
-No. Ti sbagli.-
- E tu che ne sai?-
- Che ne so mi chiedi?- Dopo un attimo di silenzio Kagome riprende a parlare.
- Kikyo era mia sorella.-
-Cosa?- le chiede stupito Naraku.
- Si. Mia madre è un’umana, ma mio padre era un angelo. Kikyo fu la prima figlia, ma invece di nascere angelo nacque umana ereditando i poteri spirituali di mia madre. Io invece sono nata angelo. A quanto pare ho ereditato tutto da mio padre ed essendo una creatura pura ho conservato anche i poteri di mia madre. -
Naraku era esterrefatto. Non sapeva cosa dire.
- Purtroppo mio padre dovette abbandonarmi a causa di una guerra che incombeva sul mio popolo. Una guerra che sicuramente conosci. La tua guerra.-
Naraku ascoltava in silenzio.
- Mi cancellarono la memoria, pregando che un giorno tutto mi sarebbe tornato in mente e grazie a te ciò è avvenuto.-
-E ora che farai? Mi ucciderai?- le chiese Naraku.
-Il mio compito è quello di distruggere tutti coloro che fanno del male. E tu mi hai usata, e mi hai fatto uccidere. La morte è la condanna più lieve per te. Credimi. Addio.-
E detto questo scagliò la freccia. Con una velocità impressionante la freccia si conficcò nel cuore di Naraku e lo distrusse in pochi secondi. Kagome poi  si avvicina lentamente a Sango e Miroku e con i suoi poteri guarisce i due ragazzi. I due si stupiscono della creatura che hanno davanti. Poi con passi sempre lenti l’angelo si avvicina a Inuyasha. Si siede per terra e appoggia la testa di lui sulle gambe. Ora piange. E piange. E piange. Quando da lontano appare un portale: una creatura angelica ne esce.
-Ciao tesoro.-
-Padre!- esclama Kagome. Sango e Miroku sono stupefatti da tanta bellezza.
-Hai distrutto Naraku e guarito i tuoi amici. Ma hai anche ucciso.-
Kagome abbassa lo sguardo su Inuyasha. Poi sente una mano sulla spalla.
-Tu sola puoi guarirlo.- Le confessa il padre.
-Io? E come?-
-Lo capirai.-
Kagome ora ha lo sguardo su Inuyasha.
-Perdonami Inuyasha. Perdonami per quello che ti ho fatto.-  Amare lacrime ora coprivano il viso della giovane. Una di queste cadde sul corpo senza vita del mezzo demone. In quel momento Kagome espresse un desiderio, proprio prima che la lacrima toccasse il viso di Inuyasha. -Torna da me. Ti prego. Perché anche io ti amo.- Una luce bianca e purissima si sprigionò quando la lacrima di Kagome toccò Inuyasha.Una luce che li avvolse entrambi.  E subito dopo due meravigliosi occhi color ambra guardavano quelli bagnati color nocciola che si trovavano esattamente davanti.
-Kagome …-
-Inuyasha! Sei vivo!- Kagome lo abbracciò subito, felice come mai in vita sua. Inuyasha ricambiò il suo abbraccio.
- Grazie al cielo stai bene!- Kagome aveva ancora le lacrime agli occhi. Inuyasha la strinse forte a sé dimenticandosi che anche lui stava piangendo.
Poi l’abbraccio si sciolse e lui la guardò. Era la cosa più bella che avesse mai visto.
-Ottimo lavoro tesoro mio.- Le disse il padre.
-Si, ma io ho comunque ucciso e quindi dovrò morire.- Esclama Kagome.
-Morire? NO!- le urla Inuyasha.
-Inuyasha. Io ti ho ucciso…-
- … ma poi lo hai riportato in vita. Questo dimostra che il tuo cuore è puro, cosi come deve essere il cuore di un angelo.- Conclude il padre.
-Ora posso andare.- E l’angelo svanisce.
Kagome e Inuyasha rimangono immobili a guardare l’angelo che se ne va. Poi si guardano. E subito si riabbracciano.
-Credevo di averti persa per sempre.- Le sussurra Inuyasha.
- Mi è crollato il mondo addosso. Perdonami per quello che ti ho fatto.-
-Non pensarci più. Ora siamo insieme.-
Miroku e Sango intanto si avvicinano.
-State bene?- chiedono.
-Ora si.- Rispondono Inuyasha e Kagome guardandosi negli occhi e sorridendo all’altro.
I quattro amici decidono di tornare a casa. Kagome sulla schiena di Inuyasha e Miroku su Kirara con Sango.
-Sono contento che tutto sia finito bene.- Gli dice Miroku.
-Anche io sono d’accordo con te.-
- Bè ora voglio fare anche io il grande passo.- Le comunica lui.
-Cosa?-
-Sango, vorresti diventare la mia donna?- le chiede Miroku.
Sango all’improvviso diventa rossa, ma in realtà non aspettava altro che quella domanda. Alcune lacrime di felicità le scendono dal viso.
- Ecco … io …- sta per rispondere, ma si blocca. Miroku ovviamente non è riuscito a tenere a freno il suo istinto e la sta palpando.
- ci devo pensare.- Risponde Sango a un Miroku con cinque dita sulla guancia.
Poi si rivolge a Inuyasha e Kagome.
-è pazza di me vero?-
Inuyasha si mette la mano sulla fronte: -è un caso disperato!- Kagome invece ride di gusto. E tornano alla loro vita così,spensierati e felici di poter stare insieme alla persona che amano di più. Insieme per sempre.
 
 
 
 
 
   
 
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