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Autore: Syn40    21/08/2011    2 recensioni
Di tutta risposta Syn si avvicinò a lei.
-Per la chitarra non mi preoccupo... sembra in buone mani- accennò un sorriso e poi continuò:
-Più che altro mi preoccupo per te, stai piangendo, che hai?-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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-Jessica Anders- chiamò una voce.

Mi girai di scatto e vidi il signore al bancone che mi cercava...

Non potevo crederci, non poteva essere vero!

Mi avvicinai al bancone mostrando un documento di riconoscimento.

-Complimenti- continuò sorridendo -ecco a lei il pass, non lo perda!-

Lo girai e rigirai tra le mani, mi strofinai gli occhi pensando fosse un sogno e che presto mi sarei risvegliata, ma era tutto vero.

'Non ci posso credere, l'ho vinto io!' pensai entusiasta.

 

Era il giorno del concerto e mi stavo preparando.

-Vediamo... che maglia mi metto... mh... Nightmare o City of Evil...- stavo pensando ad alta voce e nel frattempo mi infilavo i jeans.

Presi la prima maglia che capitò -E vada per Nightmare!- esclamai appena la vidi.

Mi allacciai la collana/plettro degli Avenged Sevenfold e soddisfatta uscii dalla stanza.

Mi avviai verso la piazza dove quella sera si sarebbe tenuto il concerto, quel fottuto concerto che aspettavo da una vita: il live degli A7X!

Erano le 18:05, il concerto iniziava alle 20:00 e la piazza era già colma di gente, ma fortunatamente grazie a quel pass sarei stata in prima fila, ma soprattutto, a fine concerto, sarei potuta andare dietro le quinte e, se fossi stata fortunata, vedere il mio gruppo preferito.

Dovevano passare due ore, ma già mi ero organizzata. Frugai un po' nella borsa poi cacciai un piccolo mp3, mi misi le cuffie e mi persi nei pensieri ascoltando canzoni che poco dopo avrei sentito dal vivo.

Passarono secondi, minuti, ore e finalmente il momento era arrivato. Si esibì prima un gruppo non molto famoso per l'apertura, poi come per 'magia' ecco salire sul palco i primi componenti del gruppo, Synyster Gates e Arin Ilejay, poi arrivarono Zacky Vengeance e Johnny Christ e infine, intonando le prime parole di Nightmare, salì sul palco anche Matthew Shadows.

Continuarono con la loro scaletta: Nightmare, Critical Acclaim, Welcome to the family, Beast and the Harlot, Buried Alive, Afterlife, God Hates as e per ultima Unholy Confessions.

Stavo cantando a squarciagola ed ero certa che il giorno dopo non sarei riuscita a parlare, ma non mi importava!

Era tutto stupendo, fin troppo!

A fine concerto mi avviai presto dietro le quinte, mostrai il pass ed 'entrai'.

C' era molta confusione, persone dello staff che staccavno fili, recuperavano gli amplificatori... mentre mi immergevo in quei pensieri mi bloccai di colpo quando vidi le varie chitarre di Synyster e Zacky, erano bellissime ed ero troppo tentata, le volevo toccare, anzi più che altro le volevo suonare!

Non mi feci scrupoli, tanto non c'era nessuno che mi ascoltava o vedeva, mi avvicinai ad una chitarra semi-acustica, ovviamente non amplificata, e iniziare a fare due accordi.

Era da tanto, troppo che non suonavo, dovevo un'attimo 'riscaldarmi', provai due semplici arpeggi poi, dato che stavo in ambito di Avenged Sevenfold, iniziai a suonare So far away.

Anche se ero tentata, non volli cantare, ero troppo stonata e non volevo rovinare quella meraviglia, però senza accorgermene inizia a canticchiare a bassa voce senza farmi sentire e senza sentirmi.

''How do i live without the ones i love?'' a quelle parole iniziai silenziosamente a piangere.

-Ehi Zack smettila di suonare, abbiamo appena finito un concerto non ti è bastato?- esclamò Brian sentendo suonare la chitarra.

Mi fermai di colpo e vidi Synyster Gates che entrava nella stanza, così abbassai lo sguardo per non far vedere il volto rigato dalle lacrime.

-Ah, scusa, pensavo fosse Zack... ma che ci fai tu qua?- chiese Brian appena si accorse che non era Zack a suonare, ma una ragazza.

Cercando di non far sentire la mia voce tremante risposi silenziosamente:

-Sono una fan e... non ho resistito quando ho visto le chitarre.-

Di tutta risposta Syn si avvicinò a lei.

-Per la chitarra non mi preoccupo... sembra in buone mani- accennò un sorriso e poi continuò:

-Più che altro mi preoccupo per te, stai piangendo, che hai?-

A quel punto alzai lo sguardo un po' stupita.

'Perchè dovrebbe preoccuparsi per una fan?' pensai.

Poi aspettai vari secondi e risposi.

-Niente... è solo che...- non riuscii a trattenere le lacrime che di nuovo scendevano giù da quegli occhi pieni di dolore;

-E' solo che?- rispose Brian; non era veramente molto preoccupato, ma non poteva far finta di niente.

-Bhè, cantare questa canzone... queste parole... sono troppo vere, non riesco a vivere senza le persone che amo più al mondo-

mi asciugai un po' le lacrime poi continuai con tono adirato:

-perchè ti dovrei parlare della mia vita? Sono solo una fan, lo stesso non ti interessa!-

Ero irritata, ma non con lui, non volevo far affiorare alla mente quei ricordi.

A quel punto Brian si iniziò un po a preoccupare... c'era qualcosa in quella ragazza che lo invogliava ad ascoltare.

-Sfogati!- disse il ragazzo con tono serio

Lo guardai ancora più stupita di prima...

-Scusa non volevo offenderti, è solo che... oggi dovrebbe essere il giorno più felice della mia vita, ho appena ascoltato il vostro live cazzo!-

Il ragazzo rimase in ascolto, e io continuai nel mio sfogo:

-e poi è il mio compleanno, ma anch-

Mi interruppe:

-Auguri e spero ti sia piaciutò il concerto- abbozzò un sorriso poi fece mi cenno di continuare.

-Certo che mi è piaciuto!- cercai di cambiare discorso, però Brian se ne accorse:

-Dicevi? Ma anche?-

Speravo in qualcosa che potesse disturbare la conversazione, ma niente!

-Ma anche... l'anniversario della...- feci un sospiro poi continuai -morte dei mie genitori-.

Le lacrime scendevano anche solo al ricordo e Brian non la poteva biasimare perchè succedeva anche a lui ripensado a Jimmy.

Per far cessare il silenzio che si era 'creato' iniziai a parlare:

-Sai..- sorrisi un po', mi asciugai le lacrime poi continuai:

-Qualche anno fa, quando vi iniziai ad ascoltare, ero molto fantasiosa, mi piaceva pensare a tutto ciò che sarebbe potuto succedere se ti avessi incontrato...-

Brian mi guardò in modo bizzarro, mentre io continuavo a parlare:

-Lo so può sembrare strano, ma... volevo essere adottata da te. Mi immaginavo la scena, più o meno così però io ero meno timida: entravo dietro le quinte e appena ti vedo ti iniziavo a raccontare della mia situazione e ti chiedevo di adottarmi; nelle fantasie future mi adottavi veramente...-

Feci una piccola risata, poi mi soffermai a guardare la faccia di Brian che in quel momento era indescrivibile.

-Dai erano fantasie di una quindicenne disperata!- dissi ridendo e a quell' affermazione scappò una risatina anche a lui che dopo mi sorrise.

-Ti posso fare una domanda?- chiese lui curioso, io annuii poi continuò:

-Adesso con chi vivi?- a quella domanda lo guardai sorpresa poi risposi:

-Vivo solo io in un piccolo appartamento che paga mio zio...-

-E' perchè non sei andata a vivere da lui?- Brian mi guardava con una faccia strana.

-Bhè, io e mio zio non siamo mai andati d'accordo, mi paga l'affitto solo perchè sono la figlia di suo fratello, sennò col cavolo!- risposi, ma subito ribattei:

-Come mai mi fai tutte queste domande?- 'è un tipo strano' pensai soffocando una risatina.

Mi guardò un attimo stranito da quella risata, ma poi rispose:

-Se per te va bene...- si schiarì un attimo la voce poi continuò:

-Bhè...non è che saresti ancora dell' idea che ti possa adottare? In te c'è qualcosa che... non mi so spiegare neanche io... sei diversa.-

In quel momento non riuscivo prorpio a parlare... 'certo che mi va, che diamine' pensai però non riuscii a dirglielo.

-Guarda che se non ti va non devi per forza, e poi non è che ti adotto su due piedi! Vediamo se riusciamo ad andare d' accordo e poi, bhè si vedrà!- lo disse tanto velocemente che non mi diede neache il tempo di parlare, ma ciò che gli volevo dire glielo riferii ora:

-Non è che non mi va, anzi... ma detto così mi sembra quasi una presa per il culo e che cavolo, mi stavi facendo svenire- dissi acidamente, ma sorridendo.

-Senti facciamo così...- cacciò il telefono dalla tasca e continuò:

-Io tra una settimana finisco il tour, se mi dai il tuo numero ti posso chiamare... così hai una settimana di tempo per pensarci... che ne pensi?-

-Penso sia un' ottima idea!- risposi sorridendo, poi gli diedi il numero di telefono.

-Adesso devo proprio andare sennò i ragazzi mi daranno per disperso!- sorridendo mi saluto e sparì dietro la porta da dove era anche entrato.

'Che strano compleanno, forse c'è davvero qualcuno là sopra che mi vuole vedere felice' pensai con un sorriso stampato sulla faccia, poi mi incamminai verso l'uscita per poi tornare a casa.

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E' la prima volta che scrivo qualcosa quindi non torturatemi troppo se fa schifo T^T
Comunque... fatemi sapere che ne pensate.
Se vi piace la continuo un po sennò vedo di completarla drasticamente XD

 

  
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