Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: xMoonyx    21/08/2011    6 recensioni
Kurogane, Fay, Shaoran, Sakura e Mokona, alla ricerca delle piume della principessa, si trasferiscono in un nuovo mondo apparentemente conosciuto, e popolato da persone che credono di conoscere, ma che insistono a ripetere di non averli mai visti. Una leggenda aleggia nel paese: Solo durante le ore solari in montagna appare un castello di ghiaccio popolato da uno spirito di donna che cerca vendetta. Eppure, più terribile di questo, è la confusione, causata da segreti inconfessabili e parole taciute. Possono, un cane e un gatto, abbandonare l'odio causato dal loro essere e provare ad andare d'accordo?
[Assolutamente una Kuro-Fay]
Dal capitolo 8:
«Smettila!»
Kurogane lo guardò, nervoso «Sei impazzito? Anzi no, sei ubriaco...»
«Smettila di preoccuparti, Kurogane!» urlò Fay, spingendolo «Non sono un bambino! Non sono un idiota! Anzi lo sono, ma non per questo!»
Il moro sussultò, scandalizzato, quello l'aveva chiamato col nome completo?
«Lo sei!» sbraitò Kurogane, avvicinandoglisi di nuovo e afferrandogli i polsi «Sei un grandissimo idiota, e anche ubriaco! Non ho mai conosciuto una persona tanto idiota come te!»
«Bene, allora!» Fay si scosse violentemente e si avvicinò di nuovo alla donna «Questo idiota leva il disturbo!»
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Fay D. Flourite
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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FF tsubasa 36
Capitolo 35
Realta' o fantasia?



Fay, timoroso di osservare la propria espressione smarrita, fece un passo titubante in direzione dello specchio, ma si bloccò quando scorse il suo sguardo nervoso.
Indossava un abito tradizionale, prestatogli dalla principessa Tomoyo: a loro detta si usavano quei kimoni.
O meglio lui indossava uno haori-hakama* scuro di sopra e chiaro di sotto, ma non aveva idea di che abito indossasse la regina, la sua futura...moglie.
Rabbrividì ed alzò lo sguardo sulla sua espressione.
Era pallido, gli occhi sgranati, i capelli legati in un codino e le labbra strette: l'espressione di uno sprovveduto che si chiede che cosa ci faccia lì.
Una delle sue mani pallide stringeva lo stelo del fiore che gli aveva regalato Kurogane...una margherita.
In un attimo rivennero a galla i ricordi della serata precedente, bacio annesso.
Fay arrossì visibilmente e si portò la mano alle labbra, stesso gesto che aveva fatto il giorno prima, dopo che il ninja era corso via...
Era sicuro di sentire ancora il suo sapore in bocca.
Strinse i pugni e con decisione inserì il petalo nel taschino anteriore del proprio kimono, poi rialzò lo sguardo sul suo riflesso e chiuse gli occhi, con lunghi sospiri.
Ci mancava solo il sogno di quella notte.
Era solo un sogno, la sua mente in seguito al bacio si era inventata...tutto. Dell'esistenza stessa di Kurogane, della sua presenza dall'inizio del loro viaggio, quando lui ricordava benissimo di averlo conosciuto solo da due settimane...
Scosse la testa con frustrazione e riaprì gli occhi, a fissare la propria immagine.
Eppure...provava un nodo alla gola, una fitta allo stomaco, e si sentiva...strano.
Come se non si riconoscesse più. Non era neanche sicuro di fare la cosa giusta, ora come ora...Insomma, Kurogane lo aveva baciato, ciò poteva significare solo che...
«Re Flourite! E' giunto il momento!**» cinguettò al settimo cielo una voce femminile dietro la porta a vetri.
Già, era da almeno mezz'ora arrivato al tempio, che già brulicava di gente venuta da tutto il regno, e da quella mezz'ora era nel suo camerino, per prepararsi. Era giunto il momento...adesso...
Il mago sussultò mentre, dalla foga dell'emozione, il fiore gli cadeva dalle mani volteggiando come una piuma fino a toccare docilmente il pavimento di parquet.
«S-sì, sto venendo...» risposte ostentando un tono allegro, quando era tutt'altro che spensierato.
In ogni caso, ormai era troppo tardi, per qualsiasi ripensamento, ormai si stava per sposare, avrebbe dovuto pensarci prima...
Se solo quell'idiota di Kurogane mi avesse baciato prima! Pensò quasi con rabbia, mentre si chinava per prendere il fiore che, spostato dall'aria prodotta dai suoi movimenti finì sotto una poltrona, lì dove aveva lasciato la sua valigia aperta, coi propri vestiti.
Amate-chan, in questo, era stata gentile: gli aveva permesso di indossare il vestito elegante che voleva, se proprio non sopportava l'idea di un matrimonio alla orientale, ma Fay aveva altrettanto gentilmente rifiutato l'offerta, non voleva causare dispiaceri alla sua futura compagna...
Ma intanto quella valigia era ancora lì, aperta, a prendere aria, forse per l'ultima volta.
Quando tuttavia Fay allungò una mano per riprendere il fiore scorse una specie di ombra che gli passava davanti sfrecciando e sussultò cadendo all'indietro.
«Miao»
Fay con un sospiro di sollievo ed una risatina si rimise a sedere e accarezzò il micino appena entrato.
«Buongiorno, Yuui-chan, e tu da dove sbuchi fuori?»
«Miao»
«Ti ha portato il paparino?»
«Miao»
«Quindi anche voi...tu...assisterai al mio...matrimonio» concluse perdendo completamente il tono scherzoso, adesso sostituito da uno spento perso a fissare il vuoto.
«Miaaao!» il miagolio stridulo del micio lo riportò al presente e quando si voltò a guardarlo, lo vide fare un agile salto fino alla poltrona, con il fiore in bocca.
«No, ridammelo!» tentò Fay preoccupato «Quello me l'ha regalato...il tuo padrone!»
Il micio lo fissò con un fare che avrebbe detto beffardo e poi si voltò come se nulla fosse, riprendendo a correre inseguito dall'altro.
Due gatti che si inseguono...avrebbero detto Shaoran e Sakura.
Due idioti che si inseguono...avrebbe detto invece Kurogane.
«Vieni qui, dai! Quel fiore è molto importante per...» Fay si bloccò quando intravide il gattino fare lo stesso: era entrato nella valigia aperta ed aveva iniziato ad intrufolarsi tra i vestiti.
«Ma no, cosa...cosa stai facendo?!» chiese più confuso che infastidito.
Preoccupato che la "protuberanza" che si muoveva sotto il livello dei panni ripiegati, Fay appigliò la maglietta bianca sotto quale si nascondeva la "protuberanza miagolante" e scoprì il lucido pelo di Yuui.
Fay sussultò, e la maglia bianca che teneva in mano ricadde a terra silenziosamente.
«Non è possibile!» ansimò con gli occhi sgranati mentre, improvvisamente dimentico di tutto e di tutti, afferrava le spalline della giacca nera sopra il quale il gatto aveva appoggiato il fiore.
«Questa giacca non dovrebbe...essere reale! Kurogane diceva che fosse sua ma lui...lui non c'era, a meno che...» trasalì, impallidendo come un cencio.
Improvvisamente tutto aveva un senso.
La luce era filtrata attraverso le tenebre dell'oceano, illuminando il fondale roccioso.
Tutte le tessere del puzzle si erano riunite, e tutto era chiaro...
«A meno che il sogno non sia la realtà!» urlò alla fine, capendo la cosa al volo.
Era euforico, terrorizzato, nervoso, preoccupato, ansioso e gli mancava il respiro.
Non era possibile!
Eppure...
La porta si spalancò di colpo, mostrando la stessa serva allegra che prima l'aveva chiamato...
Beh la stessa se si escludono le mani sui fianchi e l'espressione irritatissima.
«Ou-sama! Ma che sta facendo, ha visto l'orario?! Oooh!»
«Io...»
«Andiamo, lei è sempre stupendo, non ha bisogno di guardarsi allo specchio, su!» prima che Fay potesse ribattere, gli aveva afferrato un polso, trascinandolo via così violentemente e così improvvisamente che la giacca nera scivolò dalle mani pallide del biondino prima che il medessimo se ne fosse accorto.
«Aspetti...»
«No, ho aspettato anche fin troppo, eh eh!»
«Un momento...» tentò ancora Fay, cercando di recuperare la giacca, ma invano.
Alla fine sospirò esasperato e lasciò andare il braccio, inerme, sul fianco, mentre si lasciava trascinare docilmente dalla serva infuriata.
Congratulazioni per il tuo matrimonio, Fay...pensò, amareggiato.
Ormai non poteva più tornare indietro, aveva preso questa decisione e non poteva ritirarsi, non ora...
Seppur il suo cuore non appartenesse a colei che stava per sposare...
Ma la vita con lui era stata sempre crudele, questa era forse la sua terza maledizione? Obbligato ad essere infelice per il resto della vita? Perché il destino o meglio, l'hitzuzen, sembrava avercela tanto con lui?!
La sua entrata in sala fu accompagnata da un boato, ma sembrò  non averlo sentito, perché incontrò un paio di occhi rossi dall'espressione glaciale che lo fecero trasalire.



«Kurogane-san?» chiese forse per la millesima volta Sakura, scuotendogli lentamente il braccio.
Il moro con un sospiro, rispose senza guardarla, come le altre mille volte.
«Mmm?»
«Sicuro di stare bene?»
«Mmm»
E poi il sospiro di Sakura, scoraggiata, che allontanava il braccio da lui e guardava con fare sconsolato l'altare.
E aveva le sue buone ragioni. Rimuginò tra sé il ninja.
Il ragazzo, Shaoran, era stato designato da Fay come suo testimone, mentre la maledet- carissima regina Amaterasu aveva scelto Tomoyo, la quale lo stava guardando con fare dispiaciuto già da un po'.
Kurogane si limitava a guardarla senza dire una parola, ma i suoi sguardi sfuggenti e i sospiri rattristati non sembravano averla tranquillizzata.
Comunque, tornando al discorso, Sakura aveva i suoi buoni motivi per essere triste: Shaoran, il suo amato Shaoran sarebbe stato il testimone del loro migliore amico, mentre lei rimaneva a guardarlo impotente. Oltretutto, Kurogane cercava di non pensare al fatto che in principio il testimone sarebbe dovuto essere lui, ma  stranamente la sera prima la regina aveva capitolato a favore del moccioso.
Non che ce l'avesse con Shaoran, che ormai considerava quasi come un fratello minore, ma trovava assurdo che la regina prendesse decisioni tanto importanti senza consultare Fay.
Ma a dire il vero, Kurogane non avrebbe mai fatto da testimone, forse non avrebbe neanche partecipato al matrimonio, a dirla tutta, e quindi forse, in fondo, era meglio così...
E poi nutriva il sospetto che lo stesso biondo avesse accettato la decisione della regina senza opporsi.
Anzi, a detta della stessa Amaterasu, era stato lui stesso a proporlo.
Kurogane ne dubitava, ma adesso, per un folle attimo, aveva pensato che quella pazza isterica potesse avere ragione...
Ora che...
«Kurogane-san?»
«Sì, ti ho detto che sto bene, accidenti!» esplose voltandosi a guardare il viso spaurito di Sakura.
Vedendola impallidire e sgranare gli occhi, ammutolendosi, Kurogane arrossì e tentò un approccio emh...meno violento.
«Succede qualcosa?»
«Non volevo chiederti come stavi, tanto so che non mi risponderesti» aggiunse meditabonda, dopo un attimo. Si riscosse per continuare, sotto lo sguardo perplesso del moro «Insomma questa volta volevo dirti che...»
Il boato della folla rispose al posto suo.
Kurogane seguì lo sguardo della folla e sussultò quando si rese conto di quello che i suoi occhi rossi stavano osservando.
«...che Fay-san è arrivato» concluse in ritardo Sakura, con un accento ironico.
Fay si voltò verso di lui e impallidì, per poi abbassare lo sguardo e riprendere la camminata, diretto verso l'altare dove il sacerdote lo stava aspettando, attento a non far scivolare il suo sguardo azzurro in sua direzione.
Kurogane strinse le palpebre e si voltò da un'altra parte, le guance improvvisamente arrossate e il respiro corto.
Aveva creduto di resistere eppure... quando, dopo pochi attimi, la porta dalla parte opposta del tempio si spalancò per mostrare la regina Amaterasu indossare uno Shiromuku*** il cui strascico strofinava sul lucente pavimento, il suo cuore andò a pezzi, letteralmente.
Si sentiva perso, voleva andare via da lì, e anche presto...
Vide tutte le persone lì riunite applaudire, fatta eccezione per la ragazza accanto a lui.
Si girò verso di lei, confuso, e la vide guardarlo con gli occhi verdi pieni di lacrime.
Improvvisamente si sentì molto affezionato alla principessa Sakura.
Forse aveva intuito qualcosa?
Che importava, era l'unica che lo capiva lì dentro, insieme a Tomoyo e Shaoran.
Scorse la mora battere le mani poco convinta -capiva che potesse gioire della felicità della sorella, ma in parte ci stava male per lui, o almeno così credeva- e Shaoran -accidenti, si sentì particolarmente affezionato pure a lui quando lo vide battere le mani per fare comparsa, per poi fingere di tossire per smettere subito di applaudire.
Almeno loro tre lo capivano...
Ma quando scorse lo sguardo stupito del mago a guardare fissamente il viso coperto da un velo della regina, si sentì mancare.
Il suo mondo era crollato, in mille pezzi.
Nulla aveva un senso, ormai...
Strinse gli occhi, nel vano tentativo di perdersi tra i flutti dell'incoscienza, ma ciò non impedì a quelle parole acute di penetrargli nei timpani come carboni ardenti contro il cuore.
«Siamo qui riuniti oggi per celebrare l'unione in matrimonio tra la regina Amaterasu Daidōji**** e il futuro re Fay D. Flourite...»
Non poteva resistere a tutta la cerimonia, sentiva che non avrebbe retto a lungo...doveva andarsene, subito...
«Chi ha da ridire contro questa unione parli ora o taccia per sempre!»

Il silenziò calò nel tempio, mentre il vescovo calvo si guardava intorno annoiato.
I matrimoni erano sempre la solita solfa, e specialmente quella frase era la più insensata che potessero utilizzare.
Insomma non accadeva mai che qualcuno intervenisse dopo averla sentita e a sua detta era tutta una gran perdita di tempo.
Continuò a guardare la folla, osservando volti ansiosi e trepidanti, altri nervosi e altri ancora già in lacrime.
Tuttavia, nessun movimento sospetto.
Come volevasi dimostrare. Pensò, facendo una smorfia tra il divertito e lo scocciato.
Sospirò, congiungendo le mani e stava per riaprire la bocca per concludere con un "Bene, dunque..." quando un rumore di sedia spostata violentemente catturò la sua attenzione, con la conseguenza che si zittì, mentre tutti, perfino i due sposi, si volgevano verso la stessa direzione.
Un uomo alto vestito di scuro dava loro le spalle ma, probabilmente sentendosi tutti gli occhi addosso si era irrigidito voltandosi con fare imbarazzato.
Il volto del vescovo si illuminò, mentre perfino le sue mani intrecciate sembravano vibrare dall'emozione come corde di violino.
«Lei ha da ridire, dunque?»
Scorse il futuro re voltarsi incredulo in direzione dell'uomo scuro che era arrossito improvvisamente, facendo guizzare lo sguardo con fare nervoso e una smorfia irritata.
Forse, in fondo, quel matrimonio non sarebbe stato noioso come gli altri...



Non poteva resistere, ormai ne aveva la conferma. Doveva fuggire da lì e doveva farlo subito, o avrebbe rischiato di sfoderare la katana con un ringhio feroce, incamminarsi a passo di marcia verso la regina e far roteare la lama fino a trinciarle la testa di netto.*****
Che sarebbe stato mai, solo uno spargimento di sangue innocuo.
E blu, anche, che importava?
Percepì lo sguardo penetrante di Sakura, sulla sua spalla, ma non ci fece caso.
Non era importante, in quel momento.
Nulla era importante, in quel momento.
Perché nulla, adesso, aveva un senso.
I suoi pensieri, i suoi problemi, perfino la sua presenza lì.
E non valeva la pena lordare il buon nome della famiglia regale Daidōji ed anche l'altare del loro tempio col sangue della regina...
Non voleva commettere omicidi, per il momento, dunque si alzò, di scatto, non facendo caso alla frase che il vescovo aveva pronunciato.
L'aveva sentita, a dire il vero, ma non ci aveva fatto caso, come per tutte le cose.
Ma una volta che si era alzato, diretto all'uscita, aveva sentito improvvisamente sulla sua schiena decine e decine di sguardi furiosi, scandalizzati e confusi, che attendevano una sua risposta o un suo gesto.
«Lei ha da ridire, dunque?»
Si irrigidì per poi arrossire rendendosi conto dell'errore.
«Eh?!»
Alzò lo sguardo nervoso sul biondino e lo vide guardarlo con gli occhi spalancati ed una strana espressione, indecifrabile, sul viso...Che fosse...
Corrugò le sopracciglia, confuso, ma lo sguardo glaciale della regina lo trafisse facendogli provare una fitta dolorosissima al petto, tanto da farlo indietreggiare.
«N-no...sto solo andando via...»



Nei suoi sogni e pensieri, nel giorno del matrimonio, avrebbe attraversato la sala nuziale accompagnato solo dall'eco dei suoi passi e dal battito del proprio cuore colmo di felicità.
Ma quello, a quanto pareva, sarebbe rimasto un sogno...per sempre.
Innanzitutto il boato, appena messo piede lì dentro.
Lui adorava le cose semplici, e sebbene fosse un nobile, aveva passato una brutale e triste infanzia che lo aveva segnato.
Nell'esserci scampato, aveva creduto di poter vivere finalmente libero dai fardelli dei ricordi, ma questi sembravano voler tornare a galla con la forza.
Se non quelli del passato remoto, quelli del suo passato...prossimo.
E tutti vertevano su un'unica persona: Kurogane.
E chi aveva scorto, tra la folla, tra quell'infinito grappolo di gente sconosciuta?! Ma naturalmente lui! Il destino era stato proprio stronzo nei suoi confronti.
Perché doveva permettergli di riconoscere quegli occhi rossi in quella moltitudine di gente?
Perché proprio lui, tra tutti?!
Aveva deciso saggiamente di non guardarlo, trovando più confortante fissare le pieghe dei propri sandali tradizionali.
Poi, quando le ante della porta di quercia si erano spalancate per mostrare una magnifica dama in bianco che sì, era la regina Amate-chan, si sentì mancare.
La osservò spalancando gli occhi, incredulo.
Non perché fosse eccezionalmente bella o stupidaggini simili ma semplicemente perché...ora si rendeva conto che era andato troppo avanti e non poteva più tornare indietro.
Che seppur tutto avesse un senso, ormai non aveva più importanza...mai più.
Rimase a fissarla per tutto il tempo, mentre l'uomo recitava le solite frasi imparate a memoria per quella particolare cerimonia, il matrimonio...
Ma poi, qualcosa era cambiato...
Qualcosa lo aveva sconvolto, confuso e turbato...
Qualcosa o meglio, qualcuno, gli aveva ancora una volta fatto provare le farfalle nello stomaco, ma questa volta per un altro motivo.
«Chi ha da ridire contro questa unione parli ora o taccia per sempre.»
Ed ecco, che improvvisamente e magicamente, come risposta a quelle parole un sedile, quel sedile, si spostava per permettere a lui di alzarsi con rabbia.
«Lei ha da ridire, dunque?»
Il suo cuore aveva iniziato a battere all'impazzata, mentre i suoi occhi si spalancavano e la sua bocca si socchiudeva dalla sorpresa.
Aveva da ridire?
Ovvio che aveva da ridire, insomma, l'aveva perfino baciato, era stato uno stupido a non capirlo prima.
Ma non pensava che avrebbe agito in quel modo...
Lo vide arrossire d'imbarazzo incontrando il suo sguardo e iniziare a massaggiarsi nervosamente la nuca, lo sguardo che correva da un lato all'altro per incontrare i visi sconvolti delle altre persone.
In quello stesso momento, a Fay sembrò che il tempo si fosse fermato, che i suoni si fossero zittiti all'istante, che...che esistessero solo lui e Kurogane.
Improvvisamente tutti gli altri divennero figure grigie, come fantasmi, che si muovevano e aprivano la bocca senza produrre suoni, e c'erano solo loro due...occhi azzurri in occhi rossi...
Quegli occhi rossi...
Tutto avrebbe avuto un senso, adesso.
Fay si ritrovò a sorridere, ma era così confuso dalla sua felicità che gli uscì una specie di smorfia.
Poteva già essere sicuro di sentire le campane del tempio suonare il suo matrimonio col ninja, di cui si era riscoperto innamorato perso, e il loro futuro insieme, i loro figli adottivi -Shaoran e Sakura- il piccolo Yuui-chan, e una bella casa, possibilmente vicino al mare, o in montagna, magari con la piscina e con tanti ciliegi, ma anche...
«N-no...sto solo andando via...»
Ebbe un tuffo al cuore.
La visione si spezzò in tanti cocci, come il suo cuore, mentre i suoni riprendevano a farsi sentire, e i colori riapparvero sulle altre persone.
Riabbassò leggermente le palpebre e chiuse la bocca, mentre quelle farfalle allo stomaco si trasformavano in dolorose pietre infuocate che gli bruciavano il petto, la gola, gli...gli occhi, che si riempirono di lacrime mentre il moro, con un'ultima smorfia, si era voltato di nuovo per uscire dal portone principale.
Credette di non riuscire a muoversi, irrigidito e pallido com'era, con gli occhi lucidi e le labbra strette.
«Bene, quindi...dove eravamo rimasti? Vuoi tu, oh regina Amaterasu Daidōji prendere in sposo il qui presente Fay D. Flourite, assisterlo nella buona e nella cattiva sorte, amarlo e rispettarlo finché morte non vi separi?»
Fay trasalì, riportandosi al presente, e voltandosi con gli occhi sbarrati, un'espressione pietosa, verso il prete, che aveva alzato le sopracciglia, probabilmente confuso di vederlo così allarmato.
Amaterasu aveva sorriso con sensualità, lanciandogli un'occhiata penetrante «Lo voglio».
La guardò per un attimo e poi, accompagnato dal proprio respiro ormai affannoso, voltò di scatto la testa per scorgere Kurogane, ormai vicino alla porta.
No, no, no! Pensava col cuore in gola e l'espressione allarmata.
«Vuoi tu, oh futuro re Fay D. Flourite prendere in sposa la qui presente Amaterasu Daidōji, assisterla nella buona e nella cattiva sorte, amarla e rispettarla finché morte non vi separi?»
Sussultò quando, voltandosi un'ultima volta, vide Kurogane afferrare la maniglia della porta.
«NO!»
Il silenzio calò nella sala, mentre tutti si voltavano a guardarlo, più scandalizzati di prima.
«Cosa?!» sibilò Amaterasu sgranando gli occhi.
Fay non la stava ad ascoltare, la sua attenzione ormai era volta verso quella figura scura nei pressi della porta che, notò con sollievo, si era irrigidita, tuttavia senza voltarsi.
«Che succede?» aveva chiesto confuso il sacerdote, senza ricevere risposta.
«Fermo! Non andare!» insistette Fay, scendendo dall'altare, i battiti accelerati, gli occhi sgranati, poi abbassò la mano che aveva allungato come eco delle sue parole «Ti prego...»

Kurogane aveva chiuso gli occhi, straziato da quelle parole.
No, non poteva chiedergli questo, non poteva costringerlo a rimanere, ad assistere al suo matrimonio, sebbene sapesse quello che provava per lui.
«Dammi una buona ragione per non farlo!» gli ringhiò mentre gli occhi, sotto le palpebre, si inumidivano.
Il silenziò calò di nuovo, e poi la risposta, semplice, concisa...incredibile.
«Perché ti amo, Kuro-koi.»




*Un elegante kimono da sposo Giapponese. E' utilizzato dagli uomini per i matrimoni tradizionali.
**Non sa tanto della frase di Rafiki ne "Il Re Leone"? Non so io ho avuto questa impressione, rileggendolo... O__ò
***Un elegante kimono bianco utilizzato dalle donne per i matrimoni tradizionali.
****Mi sono basata sul cognome di Tomoyo di Card Captor Sakura dal momento che in Tsubasa non mi pare ne abbia uno.
*****Non ci crederete mai ma questa è stata la minaccia della mia migliore amica, che mi aveva assicurato che sarebbe entrata dentro la ff, avrebbe decapitato la regina e se ne sarebbe andata via come se nulla fosse! Giuliaaa, non sarà stata la tua influenza malvagia a trasformare il dolce -eh ma ne siamo sicuri? Se non ti chiami Fay D.Flourite dovresti iniziare a preoccuparti- Kurogane in un pazzo sclerato con manie omicide?! ò.ò



Next-> "Epilogo"

«Ma qualcuno vuole spiegarmi che diavolo succede?!» urlò isterica Amaterasu, afferrando e scuotendo con violenza un braccio di Fay che sussultò riportandosi al presente.
«Stai scherzando?!»
«No» rispose incolore Fay che con uno scossone liberò il braccio dalla presa ferrea di quella «Anzi...» aggiunse, voltandosi con un sorriso affettuoso in direzione del moro «E' una delle poche volte che sono sincero e che non scherzo...».




x  X  x

Ed ecco che la storia si appressa sempre di più alla sua conclusione... felici? Tristi? Indifferenti? 
Se devo essere sincera da un lato sono contenta di poter finalmente chiudere gli aggiornamenti di questa fic, così da potermi dedicare completamente alle altre... dall'altro lato però mi dispiace non dover più sentire i vostri pareri!
Proprio per questo volevo ringraziare tutti coloro che hanno aggiunto la storia tra le preferite, seguite, inseguite, ricordate, dimenticate, da recensire, da bruciare, da far morire l'autrice con atroci sofferenze, ecc... e volevo fare un piccolo ed innocente appello a tutti quei lettori silenziosi.
Ormai che manca un solo capitolo alla fine, potreste anche trovare il tempo di far conoscere le vostre impressioni, sappiate che mi potrà solo far piacere leggerle, perciò... non siate timidi/e ^^"

Note [per quanto riguarda la fic]: gli asterischi alla fine mi divertono ogni volta, specialmente quelli sul re Leone e sulle manie omicide di Kurogane! °°
Ora... cosa succederà nel prossimo capitolo? Fay ha veramente ricordato Kurogane oppure no?
Non potete far altro che aspettare l'ultimo -siiigh ç__ç- aggiornamento!! :)

Ora ringrazio tutti coloro che leggono -e di nuovo mi appello a quelli più timidi di farsi sentire pure con una recensione! ^^- e coloro che hanno recensito lo scorso cap! :D

@Your guardian Angel: essì, gli occhi cremisi di Kurobau hanno catturato il cuore del giovane mago... riuscirà il ninja ad ottenere, oltre all'amore incompreso, qualcos'altro?? ;) [sguardo malizioso, con tanto di sopracciglio che si muove seducente] Non lo sapremo... mai!! *fare profetico alla Voyager*

@San il Distruttore: ebbene, questa volta ho voluto graziare un po' tutti quanti... non aggiornare faceva male anche a me! E almeno adesso non sono passati due mesi! :o Comuuunque... sì, mi auguro che sia stato un capitolo interessante, anche se vi ho lasciato in tredici nel momento clou! Almeno così sono sicura che apprezzerete anche il prossimo! Poi.. poi... Yuuuko è un genio, io mi sono solo presa delle libertà sul suo personaggio, ma è tutto merito delle CLAMP se è quella donna tutto pepe che tanto amiamo! P.s: grazie mille per i complimenti, sempre gentilissima!!! *//*

@Sakura Nakamura: naaah ti ho già perdonato! ;) Anche se mi dispiace deluderti, questa ff è una KuroFay e Watachan e Doukun sono solo personaggi di sfondo, quindi no, spiacente, non si baceranno! ^^ Ti dirò... in realtà avevo in mente un sequel di questa ff, con protagonisti proprio i due di Xxxholic, ma dopo essere venuta a conoscenza della fine [tragica T__T] del manga, mi è passata la voglia! XD In ogni caso... sayonaraaa :D

@Eileen_Shinigami: Eileen, mi piace come nome!! ** Mi fa piacere che la storia ti piaccia, anche perché le trame originali e i personaggi IC sono i miei obbiettivi di scrittrice di fan fic!! Insomma... se c'è una cosa che odio è trovare personaggi OOC... quindi, grazie grazie grazie! ** Per quanto riguarda la conclusione, mi sa che dovrai aspettare l'epilogo -cioè il prossimo cap- per conoscerla, ma intanto spero di aver alimentato la tua curiosità! Alla prossima! :D

@_Sonomi_: E' stato come d'aspettativa questo capitolo? In realtà questo inizialmente era legato al prossimo, entrambi sotto il titolo "Epilogo"... solo che poi era venuto un mattone decisamente troppo lungo, e ho pensato saggiamente di dividerlo in due, proprio nel momento cruciale! Spero di aver fatto, bene, aspetto con ansia il tuo parere! Un bacio :*)

@valerio93: tu non riuscirai maaai a recensire per primo! Eddaaaai [o meglio, Eddajeee] che ormai mancano solo due capitoli e di conseguenza solo due possibilità di dimenticare per sempre il soprannome "vecchio" :P Maaah sulla questione della mia, emh, "cattiveria", ti posso solo dire che hai ragione e torto insieme... XD perché, certo non sono al livello di sadicità delle CLAMP, però so essere crudele coi miei personaggi a modo mio... basti pensare al povero Aerith! XD

E con questo mi zittisco perché devo prepararmi per il mare!
Spero vivamente che il capitolo sia all'altezza delle vostre aspettative, nel frattempo ne approfitto per darvi una notizia!
 Annuncio: se siete amanti del telefilm Merlin, come la sottoscritta, aspettatevi presto una fanfiction! Ce l'ho già in mente ed ho concluso il primo capitolo, anche se avevo intenzione di pubblicarla dopo aver finito questa! ^^

Angolo pubblicità: A chi ama il film Sherlock Holmes e ha trovato ambigui i due protagonisti, propongo questa one-shot scritta qualche settimana fa:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=768328&i=1
Per chi invece è fan di Harry Potter consiglio quest'altra mia storia ancora in corso, ispirata al bellissimo film degli anni 80, Ritorno al futuro! :)
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=498768&i=1
Per chi invece vuole farsi semplicemente due risate con poche righe, vi ripropongo una cara vecchia fic su Harry Potter:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=382952&i=1


E a voi, miei cari lettori/lettrici, vi saluto e vi aspetto al prossimo aggiornamento!
Ricordatevi che se siete giù di corda non può che farvi bene mangiare un po' di...



Pastaaaaaaaaaa! =D


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