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Autore: ivresse    21/08/2011    9 recensioni
Si era addormentata tra le sue braccia, aveva macchiato la sua camicia blu di pungenti lacrime di tristezza e gli aveva stretto con tutta la sua forza la mano, non voleva che anche lui la lasciasse.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: The Sleeping Beauty
Autore: I_heart_CB
Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert
Rating: Giallo
Summary: Si era addormentata tra le sue braccia, aveva macchiato la sua camicia blu di pungenti lacrime di tristezza e gli aveva stretto con tutta la sua forza la mano, non voleva che anche lui la lasciasse.
Note: Post 2x22. OS ambientata nella prima puntata della terza stagione. Per alcuni dettagli mi sono ispirata alle stills uscite. Un parere è sempre gradito!

The Sleeping Beauty


Si era addormentata tra le sue braccia, aveva macchiato la sua camicia blu di pungenti lacrime di tristezza e gli aveva stretto con tutta la sua forza la mano, non voleva che anche lui la lasciasse.

Tornerà. Tornerà solo per te. Forse non subito ma tornerà. le aveva detto sinceramente Damon con voce bassa.
Voleva vederla felice e se per questo lui si sarebbe dovuto sacrificare l’avrebbe fatto senza esitazioni, non importava il dolore lacerante che lo colpiva al cuore, un cuore morto e ormai fermo da troppo tempo, ma non per questo freddo, era un cuore caldo, capace di amare e di donare sé stesso e la sua felicità per lei.
Lei aveva continuato a singhiozzare senza sosta e lui per calmarla l’aveva avvicinata a sé e le aveva sussurrato all’orecchio le parole di una vecchia canzoncina, la ricordava a tratti, quando da piccolo era triste o spaventato,quasi sempre per il comportamento troppo severo del padre che lo aveva disprezzato sin da quando era in fasce, la sua mamma lo faceva sdraiare sul letto e abbracciandolo gli sussurrava all’orecchio quella dolce melodia.

Dopo poco tempo lei si era addormentata e lui istintivamente aveva accarezzato il suo viso, prima le sue palpebre chiuse, sulle quali aveva lasciato un innocente bacio e poi aveva continuato sul profilo del suo naso, fino ad arrivare alla sua bocca carnosa, che emanava un profumo troppo invitante. Era poi passato ai capelli, aveva preso tra due dita una ciocca e dolcemente l’aveva accarezzata dall’alto verso il basso, gli sembrava di essere tornato indietro a quando era appena tornato a Mystic Falls, al tempo quasi sempre dopo aver sputato parole di fuoco contro suo fratello, si dirigeva a casa di Elena, a volte si sedeva su una sedia oppure sul suo letto e la osservava dormire, a volte in piedi accarezzava il suo viso e i suoi capelli, certo all’epoca lo faceva solo per ritrovare i lineamenti di Katherine, per continuare il suo gioco perverso di quell’ amore impossibile, ora non più, ora si prendeva cura di Elena, perché era Elena e proprio perché non era Katherine. Si prendeva cura di lei perché Stefan era disperso in chissà quale posto insieme a Klaus, tutto per colpa sua, tutto perché lui era stato morso, tutto per farlo continuare a vivere.

La osservava dormire e si perdeva in ogni suo tratto e pensava a quanto fosse bella, pur condividendo lo stesso aspetto di Katherine, lei brillava di un bellezza pura e innocente.
Prima di addormentarsi anche lui, aveva deciso di toglierle la collana contenente verbena, la collana che Stefan le aveva donato per protezione e che Damon aveva fatto in modo di riavere da Katherine per darla a Elena la sera del suo compleanno, era stato un gesto privo di ogni egoismo, l’aveva fatto per lei, per farle sentire la presenza di Stefan.
Tuttavia ora era un impedimento al suo vero regalo, togliendole la collana era stato in grado di entrare nella sua testa e di manipolare i suoi incubi trasmformandoli in sogni felici, le aveva fatto sognare il sorriso rassicurante di Jenna e lo sguardo attento di John, le aveva fatto rivivere i momenti felici con i suoi genitori addottivi e infine le aveva fatto sognare Stefan che le prometteva di tornare, Damon aveva capito che quella era la cosa di cui Elena aveva maggior bisogno al momento, la speranza.
Le aveva poi rimesso la collana e si era addormentato accanto a lei nel suo letto. Ormai Elena e Jeremy vivevano a casa Salvatore, Damon gli aveva fatto quest’offerta perché la loro casa aveva solo il sapore del dolore e della morte, era il nido di ricordi troppo pungenti per essere già affrontati.
L’aveva fatto per Jeremy che aveva iniziato ad avere delle strane allucinazioni e sogni e l’aveva fatto per lei, per proteggerla e Damon era sicuro che Stefan sarebbe stato orgoglioso del suo gesto.

Il mattino seguente Elena si era svegliata prima di Damon, aveva ancora indosso il vestito bianco della festa per il suo compleanno e aveva ancora la mano stretta a quella di lui.
Non poteva negare di provare qualcosa , sarebbe stato tremendamente ingiusto, non poteva ignorare il disperato bisogno che aveva di lui, si era imposta di resistere perché sarebbe stato come tradire Stefan, ma ormai la tentazione di avvicinare ancora le sue labbra a quelle del vampiro era diventata insopportabile e per questo si era avvicinata a lui ancora di più e sperando che non si svegliasse aveva poggiato delicatamente le sue labbra sulle sue e si era sentita sicura e a casa come non mai.
Lui si era svegliato e l’aveva fissata negli occhi profondamente, quasi volesse vedere nella sua anima e aveva poi ritrovato quel sapore così invitante delle sue labbra profumate in un bacio intenso.
Non aveva niente a che vedere con il bacio incerto che lei gli avava dato quando stava per morire, non era neanche innocente come quelli ch lui aveva lasciato sulle sue palpebre la notte prime e non era neanche silenzioso come quello che Elena gli aveva dato poco prima. Era un bacio vero, un bacio d’amore e di bisogno, un bacio di passione, un bacio che sapeva di proibito, un bacio che aveva risvegliato il cuore fermo di lui e l’anima triste di lei.
Le loro mani avevano poi preso possesso dei visi dell’altro e le lingue esploravano audaci ogni parte del corpo. Niente avrebbe potuto fermare la loro passione.

Troppo difficile resistere, troppo difficile il solo pensare di resistere.
  
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