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Autore: JackieJay    21/08/2011    0 recensioni
Una storia quasi impossibile, ma reale per Chiara, una ragazza omosessuale che parte in cerca di una nuova vita. A Los Angeles incontrerà l'unico uomo che riesce ad amare...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Restai lì immobile, ad ammirare il suo fondoschiena allontanarsi su quella moto. 
Mi misi in moto anch'io e tornai a casa. Quel giorno avevo lavorato anche se dovevo essere libera, dunque il mio giorno libero sarebbe stato il giorno dopo.
 
Arrivai a casa tolsi i vestiti e mi misi dentro la vasca.
Avevo ancora il suo profumo impresso nella mente, sognavo ad occhi aperti una vita felice con lui. 
Ma che mi passava per la testa. Jared aveva il doppo dei miei anni e nessuno avrebbe mai accettato una cosa simile. 
 
Il mio sogno, infatti, venne interrotto dal cellulare...
"Numero sconosciuto" 
"Pronto"
"Ho una domanda da farti"
"Come fai ad avere il mio numero?"
 
Era lui, era la sua voce, cosi affascinante ed inconfondibile.
 
"Non far tante storie, piuttosto dì al tuo ragazzo che domani hai una cena di lavoro e non potrai rispondere"
"Cosa ho io il ragazzo? Ma se sono single...e poi questo che c'entra con la domanda che ancora non mi hai fatto?"
"Bhe tu hai risposto lo stesso" ...lo senti sorridere... "Ci vediamo domani alle otto. Notte Nana"
"Ma Jay..." ...non mi diede neanche il tempo di finire la mia frase che chiuse come al solito. 
 
Andai a letto portando con me il biglietto che ancora non avevo letto. 
 
"Il mio punto debole sei tu..."
Non potevo crederci si era preso una cotta, anche lui per una ragazza lesbica che non riusciva a disprezzarlo nemmeno quando veniva a sapere dai giornali che faceva cazzate.
Andai a letto ripensando al biglietto...cercando di capire e mi addormentai.
 
La mattina dopo mi svegliai per l'ora di pranzo, mi feci una doccia e provai a sistemare quei capelli indomabili.
Mi ero messa in testa che quella sera avrei cercato di capire e conoscere meglio Jay. Provai mille vestiti e scarpe. Il mio letto sembrava aver una coperta fatta di vestiti, alla fine trovai cosa mettere. Camicia nera, mini rossa leopardata e anfibi.
Presi il casco e la giacca e arrivata alla moto trovai un biglietto... 
Non era Jared, ma si trattava dell'altro Leto, il maniaco sessuale. 
 
"Non penso altro che al tuo corpo caldo, ondeggiare a tempo col mio..." 
Firmato "Il tuo uomo" 
Shannon si era proprio fottuto il cervello. Ero contesa fra due Leto e non avrei mai saputo chi scegliere. 
 
Misi in tasca il biglietto sorridendo al solo pensiero di trovarmi in mezzo a quei due pazzi.
 
Arrivata a casa di Jared, mi aprì una tipa in intimo... era uno schianto, ma al solo pensiero che fosse stata con lui, mi voltai e andai via lasciandola sul ciglio della porta mezza nuda.
 
"Jared è più pervertito di suo fratello e io sono solo una stupida testa di cazzo"
 
Dopo due secondi vidi una moto nera seguirmi, mi sembrava di conoscerla, ma non ricordavo dove l'avevo vista.
Frenò davanti a me proprio quando arrivai sotto casa mia, non voleva che proseguissi la mia corsa. Dovevo ringraziare quella 'gara', aveva fatto sparire la mia delusione caricandomi di adrenalina.
 
Si tolse il casco e rimasi pietrificata da quegli occhi così dannatamente meravigliosi...
 
"Cosa vuoi? Vai a scoparti la tipa in biancheria che hai lasciato a casa..."
Quella è una delle tante di Shannon... Nana, io, volevo stare con te stasera"
 
Accellerai verso di lui facendogli perdere l'equilibrio, finendo a terra.
"Non mentirmi Joseph! Sei uguale a quel coglione di tuo fratello." 
 
Ero incazzata nera senza una vera ragione, ma mi sentivo presa in giro. 
 
Si rialzò con la mano ferita, bloccò il motore e si avvicino a me...
"Sei bellissima anche arrabbiata, Nana"
"Cazzo ma tu sanguini...e a causa mia! Perchè dovete fare cosi voi Leto?"
Gli presi la mano e lo trascinai con me verso casa. Lo portai in stanza, presi le garze e provai a disinfettarlo e fasciargli la mano. 
 
Non aveva aperto bocca fino alla fine della medicazione, quando mi prese il viso fra le mani e lo avvicino al suo. 
 
Le sue labbra così perfette e seducenti si unirono alle mie, in un dolce bacio...
  
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