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Autore: MonMon    22/08/2011    0 recensioni
Assecondava tutte le domande della ragazzina,evitando di rispondere a quelle che gli risultavano più scomode o sgradevoli continuando a concentrarsi esclusivamente sulla lettura dei suoi documenti.
Beveva di tanto in tanto il suo tea finchè non si vide strappare di mano quei fogli.
Incontrò lo sguardo irritato di lei.
Genere: Generale, Malinconico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ciel Phantomhive, Elizabeth Middleford, Sebastian Michaelis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La canzone tradotta è di Ayumi Hamasaki chiamata appunto ''crossroad''.
Avevo intenzione di concluderla in un capitolo ma non ci sono riuscita ma in ogni caso sarà breve quindi al massimo altri due capitoli.
Ho cercato di correggerla ma sicuro avrò lasciato molti errori quindi chiedo scusa fin da ora.
Spero che piaccia a qualcuno,bye bee.


-OPENING-


[A volte mi chiedo quanto sia diverso lo scenario che ho davanti rispetto a quello che ho sognato.
Non la pensi anche tu allo stesso modo?]

Assecondava tutte le domande della ragazzina,evitando di rispondere a quelle che gli risultavano più scomode o sgradevoli continuando a concentrarsi esclusivamente sulla lettura dei suoi documenti.
Beveva di tanto in tanto il suo tea finchè non si vide strappare di mano quei fogli.
Incontrò lo sguardo irritato di lei.
Non trattarmi come se fossi un estranea!
Disse offesa gonfiando le guancie,mettendo sul viso un'espressione imbronciata.
Il giovane conte rimase un attimo in silezio a fissarla aggrottando un pò la fronte.
Non avrebbe potuto dirle che era nel giusto,che nonostante l'affetto sincero provato nei suoi riguardi,tutto sommato,la considerava un pò come un'estranea.
Prese un respiro profondo.
Non aveva voglia di discutere.
Vabene,scusami.
Disse cercando di assumere un tono di voce dispiaciuto.
Doveva essergli riuscito particolarmente bene perchè lei parve rabbonirsi e facendo volteggiare leggermente il vestito azzurro che portava quel pomeriggio raggirò la scrivania ponendosi di fianco la sua poltrona.
Il ragazzino ebbe appena il tempo di realizzare la situazione che si ritrovò la sua mano nella propria.
Neeehh Ciel??!
Chiese con un sorriso dolce e uno sguardo lucciccante che NON  premetteva davvero NIENTE  di buono(per lui.)
U-uh?
Mugugnò perplesso.
Lizzie gli strinse un pò di più la mano sporgendosi verso il suo viso con aria da cagnolino che gli fece inarcare un sopracciglio.
Ti andrebbe di fare una passeggiata insieme?
 Continuò con tono dolce e gentile.
Il giovane conte spalancò gli occ--l'occhio restando in assoluto silenzio.
O-ovviamente n...
Stava per ribattere con decisione ma poi incrociò lo sguardo con quello del suo maggiordomo che sospirando sommessamente gli rivolse un sorrisino ironico facendo un leggero cenno di diniego col capo.
Dannato demone! 
Pensò seriamente indispettito e fissandolo malissimo si morse irritato le labbra continuando a rimanere silenzioso per qualche attimo.
D'accordo
Rispose facendo un profondo respiro per poi portare la mano libera alla tempia e poggiandoci le punte delle dita sopra abbassò di nuovo lo sguardo su di lei che ora aveva un sorriso ancora più ampio e inquietante.
Si sentì terribilmente a disagio e fece uno sforzo per non tagliare la corda.
Decise che doveva riprendere il controllo o per lo meno,provare a riprenderlo.
Hai qualche preferenza sul luogo?
Chiese pochi istanti dopo cercando di restare rilassato.
La ragazzina rimase in silenzio per un attimo poi poggiando l'altra mano sul dorso di quella di lui si piegò in avanti
Victoria park!
Rispose senza nessuna esitazione con sguardo ancora più sbrilluccinoso mentre all'altro diventava più perplesso poi quasi speranzoso di poterla passare liscia.
N-non credo sia una buona idea.
Disse serio.
La fronte di Lizzie iniziò ad aggrottarsi e la sua espressione si fece nuovamente imbronciata.
Nel vederla,il giovane conte continuò rapidamente prima che potesse scoppiare a piangere o a fare capricci.
Intendo per la TUA reputazione.Anche se siamo fidanzati potrebbero ugualmente avere qualcosa da ridire se ci vedessero passeggiare soli.
Aggiunse con tono preoccupato e dispiaciuto congratulandosi tanto con sè stesso per essere riuscito a rifiutare il suo invito e uscirsene pulito.

[mi chiedo se ho fatto la scelta giusta quando all'inizio del bivio ho preso quella strada.
mi chiedo cosa ci fosse quella volta dalla parte opposta di quel bivio.]

Ingenuamente,pensò di essersi salvato e non ritenne necessario aggiungere altro mentre lei rimaneva in silenzio passando lo sguardo da Sebastian a Ciel un paio di volte quindi ristrinse la sua mano.
Di nuovo,il ragazzino inarcò un sopracciglio e di nuovo,l'altra sorrise.
Ma se Sebastian venisse con noi non saremo da soli e non daremo scandalo!
Obbiettò convinta.
Lui sgranò l'occhio aprendo un pochino la bocca mentre il demone ridacchiò sommessamente.
Entrambi si resero conto che questa volta era stato fregato al suo stesso gioco,mpf.
Passarono alcuni secondi in cui Ciel cercò un nuovamente di fuggire da quella situazione ma non riuscì a trovarne nessuno o almeno,nessuno che gli permettesse di farlo in modo pulito.
Alla fine si arrese e sospirò abbassando un poco il capo.
D'accordo,hai vinto...
Concluse annoiato e posando i documenti sulla scrivania si alzò lentamente in piedi.
Incrociò lo sguardo con quello del suo maggiordomo in attesa di ordini che non tardarono ad arrivare.
Fai preparare la carrozza.
Ordinò serio allontanandosi dalla sua postazione.
Il demone s'inchinò guardandolo di sottecchi.
I loro occhi s'incrociarono ancora.
Yes,my lord.
Disse con tono solenne quindi rimettendosi diritto si uscì dalla porta lasciandoli soli.

[Ma continuo ad andare avanti:
''Non ho ancora perso,dopo tutto.'']
   
 
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