Ti guardo.
Ti guardo e ti osservo più intensamente che posso e quasi quasi mi vien voglia di trafiggerti con lo sguardo,così da farti male.
Cerco di osservarti il più possibile, direi quasi che cerco di approfittarmi di questo momento, vado in un certo senso di fretta nel farlo,come se ci fosse qualcuno dietro di me che da un momento all'altro cercasse d'impedirmelo;
e in effetti c'è.
C'è, c'è sempre stato e ci sarà sempre una qualche cosa che ti porta via da me e ti impedisce di rimanere qui, nella tua stessa casa,ed è per questo che furtiva cerco di registrare il più velocemente possibile dei tuoi particolari che fra qualche secondo magari non potrei più assaporare.
Ecco, mi riduco a questo Goku, mi riduco a dover sbrigarmi a condividere i momenti che trascorro insieme a te, mi riduco a dover sopportare una sensazione di soffocamento quando ti sto vicina e questo semplicemente perché ho la paura,
se non la fobia nel cuore che tra un momento all'altro spunti fuori un qualsiasi mostro-alieno che minacci la pace mondiale e che tu debba quindi per forza sconfiggerlo.
Io odio questa cosa.
Odio che tu debba fare l'eroe.
Io non voglio che tu salvi il mondo, non me ne frega un accidente della Terra, io voglio che tu stia qui, qui a casa con me e Gohan.
E invece no, figurati se dai retta alle mie parole, d'altra parte non penso che tu le abbia mai prese in considerazione.
…Goku, Goku l'eroe, ecco cosa ti ritengono tutti.
Ma per favore.
Se c'è mai stato un momento in cui ti ho ritenuto tale era molto tempo fa, quando ero ancora una ragazzina ingenua,
ora come ora tu per me sei giusto l'eroe degli egoisti. Oh sì, in quello davvero non ti batte nessuno, altro che arti marziali!
Lo so che per molti, anzi che per tutto l'universo il tuo nome e la tua figura associati a questo aggettivo formerebbero praticamente un ossimoro, ma per me no, per me combaciano benissimo, anzi azzarderei quasi a parlare di simmetria.
Passiamo un certo un periodo insieme ed ecco che "zacchete", sbuca fuori uno stupido alieno dalle manie espansionistiche e omicide e subito tu, Goku-eroe-di-tutti-noi si rinchiude da qualche parte ad allenarsi come un pazzo in previsione del combattimento.
Ma la cosa che mi fa imbestialire assolutamente più di ogni altra è che tu sei quasi divertito.
Sì, tu sei quasi curioso e praticamente elettrizzato da questo.
Tu ci provi gusto ad affrontare mostri su mostri e ad ucciderti il fisico, tu ci provi godimento, ne sei appagato, Goku.
E come se non bastasse vuoi trasmettere la stessa cosa a Gohan, il mio povero bambino.
Tu puoi anche andare a combattere e riempirti di ferite, ma il mio Gohan no, non voglio che cresca e che diventi come te!
Pertanto tu potrai anche vincere tutti i premi esistenti, potrai diventare anche abile in tutte le tecniche di combattimento e potrai uccidere tutti i mostri che vuoi, ma agli occhi miei, al contrario di tutto l'universo, rimarrai sempre un egoista che non pensa affatto alla sua famiglia, ma soltanto ai propri istinti, per di più violenti…
E d'un tratto come destata da un forte getto d'acqua ghiacciata, delle parole, le tue parole mi scossero via dai miei pensieri.
" Urca che fame, Chichi cosa mi hai preparato di buono per pranzo? "
E me lo chiedi così, con quel sorriso ingenuo e da bambinone che mi fa venire ancor più voglia di farti male, sul serio,
mi rendo conto subito dopo che in fondo sarebbe inutile, dato che sei l'uomo egoista più forte dell'intera galassia.
Allora ti guardo ancora, ma questa volta non mi accompagna una sensazione di fretta, adesso cerco di assaporare bene e fino in fondo il momento, rivolgendoti uno sguardo intenso, così intenso che mi rendo conto di volerti praticamente trasmettere tutta la mia sfera emotiva, tutto quello a cui avevo pensato fino a qualche minuto fa.
E finalmente mi guardi anche tu, per una volta i nostri sguardi s'incontrano, entrambi portatori di desideri diversi: il mio ti sta praticamente urlando aiuto ed è in cerca di comprensione, mentre il tuo sì, in qualche modo urla, ma solo per la crescente fame.
Ottuso, chiuso e stupido come sempre non intravedi e non accogli la mia richiesta, nonostante tu abbia aiutato e salvato chissà quante persone nella tua vita… e ancora una volta realizzo che neanche quel giorno mi avresti compresa.
Così riinizio la mia disperata battaglia giornaliera, sfogando la mia rabbia repressa attraverso il nervosismo e, perché no, l'isterismo in qualunque momento e modo.
Afferrai la ciotola in cui vi avevo messo il riso che avevo cucinato per lui e reprimendo l'instinto di lanciargliela addosso, gliela sbattei con violenza sul tavolo.
" Oggi per pranzo di buono c'è solo dell'insulso riso bianco senza condimento va bene?! " sbottai praticamente urlando.
Lui mi guardò perplesso e stupefatto non capendo assolutamente il motivo di quel mio gesto improvviso, convinto che avessi agito così senza alcuna ragione.
Io lo fissai, sta volta con occhi che scagliavano dardi infuocati.
Di ragioni e motivi di quel gesto per me, ce n'erano eccome.

Salve, lo so di aver smontato un pochino il personaggio più amato del mondo ( anch'io ne sono in effetti innamorata ) ma ho pensato che la figura di Chichi non poteva non pensare queste cose almeno un po'.
Vorrei proprio sapere cosa ne pensate quindi se potete, ditemelo tramite un commento :)
Baci, Cindy ( che ha troppo caldo ).