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Autore: MorgueHanami    22/08/2011    3 recensioni
Lex, Echelon, diciassettenne, Mascotte dei 30STM.
Jared Shannon & Tomo. I 30 seconds to Mars.
Un frammento d'amore grande quanto gli anni che separano Jared e la piccola Echelon. A dimostrazione che l'Amore può tutto.
A dimostrazione che sognare rende liberi.
A dimostrazione che l'amore t'incasina la vita. Ma te la colora anche.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Nuit du Chasseur

Ai concerti,

perché mi hanno insegnato

che esiste davvero un mondo fatto di musica.

Non riesco a capire cosa mi coccola.

Le sue mani, o le coperte? Il vento che si addolcisce tra lo strusciare delle tende, o il suo respiro soffice? Non sento i suoi fari azzurri sul mio volto; dorme, come un bambino. Ed io rannicchiata al suo fianco mi chiedo perché non mi sarei voluta svegliare.

Chiudo gli occhi. Penso di sognare .

Così mi addormenterò, sì. Mi addormenterò e mi sveglierò più tardi. E lui sarà ancora qui, che dorme. E io ritornerò a dormire. E lui resterà con me per sempre.

Sì, dormiamo per sempre. Così non sentiremo nulla che non siano i nostri battiti.

Sì, dormiamo per sempre. Così l'unico ossigeno sarà il tuo respiro.

Sì,dormiamo per sempre. Così il mio unico cibo saranno le tue labbra.

Sì, dormiamo per sempre, così scappiamo da questo mondo infame.

Dalle parole del Gossip, che aleggia sulle nostre teste come una taglia di qualche pirata mai intrappolato dalla Marina. Come la ghigliottina, pronta a decapitarci. Renderci acefali. Ammesso che la testa già non l'abbiamo,ma.. sì, per prendere le nostre teste e cantare vittoria ad una battaglia che noi abbiamo cominciato con il piede sbagliato.

Ma tu coccolami anche quando respiri solamente, come adesso. Non m'importa se non mi ami, non m'importa quante rughe ci separano. Tzè, tu non le hai nemmeno le rughe, tanto sei bello!

Non mi importa se non mi ami.

Quanto amo mentire a me stessa? Certo che m'importa. Anche se quando mi fece la proposta di sorreggere moralmente la band, lo dissi a me stessa, che dovevo stare attenta. Che non dovevo innamorarmi. Soprattutto di lui. Innamorarmi di Jared sarebbe stato un errore. Un momento, è un errore. E' un errore restargli accanto adesso e pensare di amarlo.

Ma il punto è che se anche non lo pensassi, lo so che lo amo. Lo amo, cazzo. Mi sono innamorata di lui. Jared Leto. L'irraggiungibile figone stratosferico che le mie amiche guardano da un PC con tanta premura, credendo che fosse qualche essere soprannaturale, non umano. Ed io penso ' Un Marziano'.

E lo è, quell'irraggiungibile figone di cui parlavamo tanto spesso. Lo è.

Ed è qui, senza vestiti, dopo una nottata insonne. Accanto a me,una ragazzina. Diciassette anni.

Però è a Letto con me. E mi ha sussurrato che mi ama. Ed ho paura che dica la verità,nonostante mi renda felice. Il gossip. Oddio, un fantasma peggio di quello dell'opera. Ho perfino paura che in questa stanza buia ci sia una telecamera che ci riprenda.

Mi rimbocco le coperte, le rimbocco anche a lui. Ci faranno da scudo le coperte. Mi corpo dalla testa ai piedi,lasciando che le coperte ci nascondano e prendano la nostra forma.

La forma dell'amore.

Ci fanno scudo dall'ambiente esterno, dagli armadi giganteschi stile barocco della sua stanza. Gli alberghi di Venezia mi piacciono anche per questo: sembrano rudi fuori, senza un pizzico di classe. E dentro, invece, ti ci perdi in questi ghirigori oro e blu che ornano la stanza, le poltrone rosse che ti lasciano sprofondare in un mare di comodità quando ti siedi. Jared mi ha detto che posso fare tutto quello che voglio nella sua camera: posso anche andarmene, posso farmi una doccia o sedermi su una di quelle poltrone.

Ma l'idea di non poter restare più accanto a lui,il pensiero di spostarmi, di allontanarmi dal suo volto mi fa pensare che devo recuperare tempo. Ecco perché adesso gli accarezzo la schiena slanciata e tonica. Perché voglio gustarmi ogni parte della sua carne, potermi sfamare per resistere una giornata intera a dovuta distanza.

Già!Perché dimentico troppo spesso di quella stupida promessa, mai stata promessa perché infranta quasi subito.

' Jared capisco che il sesso è anche un calmate e sprona alla creatività, ma è troppo giovane, sembreremo dei pedofili. Accontentati di averla accanto come figura che t'incoraggi. Oppure cercane un'altra... Anche se la tua faccia già mi dice che non ne vuoi un altra; Lei. Allora non rompere... '

Ma quelle parole alla divaH non sono mai scese. Divah. Le Echelon per gioco lo chiamano così. Non gli erano mai piaciute quelle parole e la notte trascorsa insieme - come tutte le altre ' Nuit du Chasseur' come le intitolavo io e 'Hurricane Night' come le chiamava lui - è la prova vivente che fa sempre di testa sua.

Sfioro il mio naso all'insù con il suo. Sì, entrambi abbiamo quel nasino all'insù, che Michael Jackson ha cercato di imitare per ben sette o otto volte. Beh, io quel naso ce l'ho al Naturale, come Jared. Sfioro le sue labbra con le mie, ma lui ancora dorme.

Diamine, era stanco davvero dal concerto!

Anche se quando è entrato in camera sembrava euforico con l'adrenalina che gli scorreva nelle vene e sprizzava da tutti i pori. Lo stavo aspettando per svolgere il mio compito: complimentarmi per il bel concerto svolto. Solo io quella sera da dietro il palco avevo potuto vedere i volti di Echelon piangenti di gioia, che gridavano ai cellulari ' Oddio mamma, ma ti rendi conto? finalmente li ho visti! li ho visti! ' oppure ' Scusa mamma, è appena finito il concerto, mi viene da piangere ma se parlo con te non ci riesco. Posso piangere? Ci sentiamo dopo ' e frasi ancora più strane e asensate. Il problema è che i Thirty Seconds to Mars hanno sempre fatto quest'effetto. Lo fanno anche a me, ogni volta che vedo un loro concerto. Le stesse canzoni e le stesse emozioni… come se fosse la prima volta.

' Mmmmioddio, Fluo, i suoi fari azzurri su di me. Te ne rendi conto? Lui da sotto il palco ha chiamato ME! Mi ha indicato e mi osservava con quegli occhioni azzurri e luminosi. Dio, quanto è stato bello ed esaltante quel momento. Eccitante,Fluo..cioè..io in quel momento non sapevo se svenire per Shannon che si scaricava alla batteria, Jared che mi fissava e m'implorava di salire sul palco sorridendomi e Tomo che era sotto di me di fianco a Jared! '

Erano le mia parole, queste. Sì, le parole del concerto che ha dato lo ' Start' a tutto ciò. Sono state le mie parole e le conservo nel cuore. Ogni volta che Jared finisce un concerto, mi vengono in mente. E sorrido. Sorrido anche adesso che ci penso qui tra le sue braccia. Sorrido ripensando a tutte le volte che cerco di complimentarmi con lui per tutto l'amore che prova per la musica e tutta l'energia che sprigiona nei concerti. Ma ogni volta che tento di farlo, lui prontamente mi blocca.

Mi imbavaglia di baci, poi nel verso senso della parola: legata ad un letto con le mani, occhi e labbra bendate. A lui,piace giocare così. E a me, piace giocare così con lui. E' divertente. E prima di cominciare a divertirsi, le parole sono sempre le stesse.

- Lo so, che sono stato bravo. Siamo stati spettacolari. -

Ovviamente senza risposta. Sono imbavagliata, come faccio a rispondere? E la sua voce è talmente suadente e sicura di se che non ha nemmeno bisogno di approvazioni o di stupidi 'sisi' con la testa. I 30 Seconds to Mars non hanno bisogno di Me. Jared non ha bisogno di me.

- Sì, che ho bisogno di te. Non è notte, senza di te. -

Non è notte, senza di me. Non è giorno né notte senza di lui, però. Non è giorno se lui non mi sussurrasse il suo ‘Good morning’ e non è notte se lui non fosse accanto a me per coccolarmi. Coccole che lasciano dei brividi scritti sulla pelle d'oca. Brividi indelebili che si ripropongono ogni volta che mi sfiora la pelle.

Sono impazzita per un uomo troppo più grande di me il cui unico scopo è quello di scoparmi. Magnifico.

Una volta lessi su Facebook una pagina che si chiama ' Ti sei scopato un cuore che doveva ancora dare il suo primo bacio.' Credo di sentirmi come quel cuore. Ammaestrata da mani fintamente pulite,da mani in realtà abili di perversione. E non ho voglia di ribellarmi né di curare le ferite. Mi piacciono. Mi piace ogni cosa che fa. Dalla più maliziosa, alla più dolce. Dalla più stupida alla più seria.

- do you really want? Do you really want me? -

' Do you really want me dead? Or alive to torture for my sins? ' Vorrei poterti rispondere così ma..

TocToc.

Dimmi che è uno scherzo. Alzo le coperte portando le braccia in alto. Non mi scopro. Non ancora.

TocToc.

No, non è stato frutto della mia immaginazione. Ritorna sulla terra, piccola Echelon. Qualcuno sta bussando alla porta e tu sei mezza nuda nel letto con Jared. Bene. Benissimo.

TocToc.

- Andiamo Jared, svegliati! - Shannon. E' qui. Ancora qualche attimo e avrebbe portato giù la porta. Spazientito. Lo sento spazientito.

Toctoc.

Mi rialzo velocemente, indossando la prima camicia che trovo.

Quella di Jared. Che casualità.

TocToc.

- Merda, merda, merda! - bisbiglio, alzandomi dal letto,rotolando tra le coperte, restando incastrata. Calma. Calma e sangue freddo. Riesco non così tanto silenziosamente a liberarmi delle coperte.

Anche loro preferivano che rimanessi accanto a lui.

Sbuffo portando quella maledetta ciocca color Puffo all'indietro. - Jared! Dannazione svegliati! - scuotendolo come si fa con un abito pieno di polvere. Eh, addio dolcezza.. quando ci vuole, ci vuole!

- Hm? Hey, piccola. 'Giorno. - bisbiglia accarezzandomi i capelli. E ancora.. toctoc.

- Echelon, dove vai così di fretta? – s’alza dal letto poggiando la schiena sulla ringhiera imbottita in pelle bianca del letto. E la mano si passa su quella cresta ammaccata, color Verde forforescente. Sobbalza appena poi, sentendo la porta che quasi viene buttata giù dal fratello.

- Ahem... Shannon! Scusami, ero sotto la ...ehm, si ecco... sotto la .. - gli faccio segno che quella che cerca di ricordare è una Doccia. Doccia, amore mio. Si chiama doccia.

- Doccia, si... ehm, Doccia. - sospiro alzando il capo e Jared trattiene una risata, facendomi una smorfia. A prima mattina sembri un imbecille, amore mio. Vorrei dirtelo.

Shannon smette di tartassare la porta. Amen. Anche quando bussa sembra che stia suonando la batteria. Percussioni, percussioni e ancora percussioni. Uno strazio, a primo mattino. - Oh, menomale. Senti.. ma... la nostra mascotte? No sai.. in camera non c'è, ha lasciato la porta aperta... - uno schiaffo sulla fronte. Non ho chiuso la porta! Questo significa che Shannon sa che io non ho dormito nella mia camera, stanotte.

- Che si sarà data alla pazza gioia la ragazzina stanotte? - domanda scoppiando a ridere.

- No ma è anda...- gli tappo la bocca prima che la cara divaH possa dire quello che non deve.

- Idiota, stavi dormendo, che ne sai di dove sono? - bisbiglio al suo orecchio; sembra approfittarne della situazione: mi prende tra le braccia e mi bacia. E io ci casco. Come una stupida.

- Jared? - Shannon batte un pugno sulla porta. Doveva averla sfiorata quella porta, eppure sembra averla colpita con qualcosa di potente. Sarà anche basso, ma se deve spaccarti la faccia, credo che ci riesca perfettamente.

Il biondino sembra non smettermi di baciarmi. Mi stringe a lui. Devo staccarmi. Devo andarmene.

-MR. Leto? Mi scusi, ma.. sapete, tra circa mezz’ora il nostro caro elicottero partirà per la Francia, e noi siamo ancora qui, bloccati in Italia. Che dite.. vorreste , di grazia, uscire da questa fottutissima stanza, cercare la mascotte e partire? -

Anche Tomo sta perdendo la pazienza. Ma da quanto tempo tartassavano la porta e io non me ne sono resa conto? Mi stacco da lui che sorride. – Ho capito, ho capito… - dice a voce alta, ma sembra rivolgersi a me. Lo guardo con il broncio. Insomma, ma perché sono sempre così entusiasti di andare in Francia?

Italy is batter than France. Santo Tomo. L’Italia è migliore della Francia.Tranquille Echelon italiane… questo gliel’ho fatto presente, fortunatamente. Ma lui non mi ha risposto… sarà che ho ragione?

Mi lascia andare, ma sono ancora troppo indecisa se fare Spiderman e scappare dalla finestra, oppure aprire la porta, uscire come se niente fosse e salutando il Santo e Shannimal.

Ovviamente, opto per Spiderman.

-Ci becchiamo in elicottero. – gli sussurro. E lui mi stringe a se, mentre continuo. –Ci vediamo stanotte. – gli lascio il segno di un bacio sulla guancia.

-vorrei fosse già sera, allora. A dopo, stella. – lo guardo per l’ultima volta.

Ogni giorno è sempre la stessa storia. Quella sembra l’ultima volta che lo vedrò in stato confusionario, che mi guarda. Ho sempre paura che prima o poi mi rimpiazzi per qualcun’altra di migliore, con un seno prorompente e labbra davvero degne di sfiorare le sue. Mi sento sempre così poco, uno straccio abbinato per sbaglio ad un abito di Chanel, quando sono con lui. Sospiro. Adesso mi fissa, mentre Shannon ancora insiste dall’altra parte della stanza. Bendatelo, maledizione. S.Tomo, bendalo e fallo stare zitto. Un momento, ed è ancora una volta qui, vicino a me. Ma che fa, adesso? Mi legge anche nel pensiero?

-Non ti cambierò con nessuna, sappilo. E.. lo so che tu pensi che io voglia sol… - si blocca, mentre Shannon irrompe ancora una volta con la sua voce. – Jared, ma con chi diavolo sei in quella stanza? –

-Sono con la mascotte, dannazione. Con la mascotte.- mi bisbiglia, sorridendomi.

- con nessuno, sto decidendo cosa mettere.- urla in realtà, mentre mi accarezza.

- La maglia della Triad bianca con il pantalone nero in pelle. – gli sussurro, mentre lui mi da ancora un bacio sulla fronte. – Non voglio solo scoparti. Se avessi l’età giusta giuro che ti sposerei. E lo direi a tutto il mondo che mi piaci. Mi piaci da morire. – lascia che indietreggi. Sparisco oltre le tende.

Come, break me down..

Marry me, Marry me.

Ma questo pensiero non è solo a Jared. E’ a tutta la band. Sposatemi. Tutto quello di cui ho bisogno siete voi.

Ringraziamenti

 

Bene, bene, bene, bene…

Premetto che questa storia mi sembrerà decisamente banale, in confronto a quelle che leggerò sui Thirty Seconds to Mars. Ah, prima di cominciare con i ringraziamenti, tengo a precisare che tutto ciò non credo accadrà mai, ringraziando il Cielo. Povero Jared. Ah, tengo anche a precisare che ho scelto Jared perché Tomo ormai è sposato e Shannon sembra essersi fiondato su ‘Antoniuccio Bello’ dei CB7. Ovviamente, sono ironica.

Ma adesso, comiciamo con i ringraziamenti! Aurora, la mia ragazza allunata… Oh, tu meriti il ringraziamento più grande… Insomma, ogni tre secondi ti mandavo uno spezzettone della storia. Mi perdonerai, lo so.

Ilaria, la mia carinissima Omonima. Grazie per avermi dato il coraggio di scrivere la storia e soprattutto di pubblicarla qua sopra.

Lex. Tu mi hai fatto conoscere i Thirty Seconds to Mars.. a te, va il ringraziamento più grande. Grazie, per avermi fatto conoscere un pezzo di musica. Grazie davvero. In questa storia, caWissima, sappi che la protagonista non sono io. Sei tu. (In tutto questo,però,ho troppo vergogna di fartela leggere, motivo per il quale non saprai mai di tutto ciò. Ma sappi che ti voglio bene.)

Le Echelon. Non lo so perché, ma sono convinta che devo un grazie alla bella famiglia che siamo.

E a loro, infine… ai nostri carissimi MUSE ispiratori. I 30 Seconds To Mars. Alla cresta Pomegranate di Jared (che ho deciso di far diventare Verde. Prima o poi lo farà, ne sono sicura.). Alla canzone ‘ L490 ‘, a tutte le interviste senza senso che fanno. A Shannon e la sua risata contagiosa. Alla sua batteria e alle percussioni. Alla bottiglia di Jared con cui mi sono fatta il bagno quel sacrosantissimo giorno di giugno a Roma. Al ‘ mithra’che guardo con disperazione. A tutte le preghiere che ho fatto e che Santo Thomus ha sentito.

A tutti voi che leggete e lascerete una recenzione. Non mi aspetto nulla di positivo, anzi. Sfogatevi pure.

GRAZIE INFINE AL COMPUTER CHE NON SI è SPENTO, CONCEDENDOMI DI SCRIVERE BEN 2.691 parole.

  
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