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Autore: Junie    23/08/2011    8 recensioni
Fic con accenni di Billshipping [ViolaxBarry]
Viola e Barry in questa fic sono fratello e sorella, sono molto piccoli, invece Lucinda ha la sua età normale.
Ho preso spunto dalla canzone "Trick and Treat" dei Vocaloid.
dal capitolo:
Ammaliata da queste voci decise di seguirle affiancata dal suo fedele Piplup, quasi attratta da quel mistero che nascondevano.
“raggiungici, sarà divertente” “sbrigati, seguici!”
Queste parole echeggiavano provocanti nella gelida notte, che avrebbe ospitato un terribile scherzo.
Genere: Dark, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Lucinda, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Anime
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Note iniziali: per questa fic ho preso spunto dalla canzone "Trick and Treat" dei Vocaloid.
Personaggi: Rin Kagamine  = Viola
Len Kagamine = Barry
Miku Hastune = Lucinda
 
 
C’era una volta,
 
una dolce ragazza dai capelli color zaffiro, il suo nome era Lucinda.
Questa piccola ragazza era amata da tutti gli abitanti del suo paese, Duefoglie, una piccola cittadina piena di vita nella luminosa regione di Sinnoh.
In una notte fredda e cupa, dove l’unica fonte di luce erano i lampioni che seguivano le strade di quel paesino,  Lucinda venne richiamata da delle voci sensuali “vieniiii, vieniiii con noi, ti divertirai”, esse provenivano dal piccolo boschetto vicino alla cittadina.
Ammaliata da queste voci decise di seguirle affiancata dal suo fedele Piplup, quasi attratta da quel mistero che nascondevano.
“raggiungici, sarà divertente” “sbrigati, seguici!”
Queste parole echeggiavano provocanti nella gelida notte, che avrebbe ospitato un terribile scherzo.
La dolce ragazza arrivò al luogo designato, dove un bambino e una bambina la stavano aspettando davanti ad una piccola casetta.
Sembrava che non avessero niente in comune quei due, essi sorrisero, ma quel sorriso non era affatto dolce come volevano far credere.
Lui aveva i capelli biondi come il grano e lei i capelli neri come la notte, nascosto dietro alla schiena della bambina vi era un piccolo Umbreon.
“Sei arrivata, finalmente ci divertiremo, non è vero fratellone?” domandò la misteriosa bambina dando un’occhiata al giovane.
“Certamente, sorellina” annuì il biondo, poggiando la sua mano sulla spalla di Lucinda.
“Diamo inizio ai giochi!” sussurrarono insieme i due fratelli alla ragazza.
Lucinda, divertita, entrò nel piccolo focolare;  giocarono insieme, prima a nascondino, poi ballarono e infine iniziarono a raccontarsi storie di fantastici principi e graziose principesse finché…
“Tieni, l’ha fatta il mio fratellone, ha detto che se non la bevi tutta ti prenderai una multa, non farlo arrabbiare, altrimenti diventa intrattabile, bevi” disse con un sorriso malizioso la bambina, porgendole una tazza di cioccolata calda.
“va bene” sorrise bevendo la dolce miscela.
“Si è fatto tardi, è meglio andare a dormire” disse il bambino coprendo gli occhi a Lucinda “fidati di noi, sarà tutto più divertente”
“O-ok” furono le sue ultime parole prima di addormentarsi su un comodo letto, abbracciando il suo fidato Piplup.
La ragazza aprì gli occhi, dalle bende che le oscuravano la vista intravide delle ombre agghiaccianti proiettate sul muro, figure malefiche sorrisero beffandosi della paura che la giovane stava provando.
Sentì un brivido che le percorse il corpo.
“Che bambina cattiva!” esclamò la corvina mettendo il broncio “non si fa così, non ci sveglia prima del tempo! Non è vero, fratellone?”
“Su, su, non piangere, possiamo sempre farle una multa” disse iniziando a camminare verso Lucinda.
Il suo era un passo silenzioso, gli occhi dei due bambini diventarono di colore rosso sangue, il sorriso si trasformò in un ghigno malefico, le unghie in artigli pronti a colpire.
“O… possiamo lanciarle una Pallaombra” propose la bambina avvicinandosi ancora di più.
“O…” sussurrò il biondo sul collo della ragazza, iniziando a fare dei cerchietti sul cuore della sventurata “… possiamo avere questo”
Il terrore era visibile sul viso di Lucinda, lacrime salate incominciarono a rigarle in viso, provò a scappare, ma ogni porta che incontrava la trovava sbarrata.
“Cos’è quel terrore che hai negli occhi? … Oh, vuoi scappare?” domandò la bambina allungando le mani verso il petto della ragazza.
“Mi spiace, ma non potrai fuggire” rise il giovane “Devi ancora pagare la multa!”
La risata beffarda continuava a risuonare nella testa di Lucinda, invano cercò di trattenere le urla.
“Daccelo, daccelo” sussurravano insieme abbracciati l’uno all’altro “Daccelo, in fretta, forza, non hai altra scelta”
“NO!” gridò cercando anche una piccola via di uscita.
“Cosa aspetti? Consegnacelo, muoviti”
Un gridò di terrore  si levò da quella casa, poi un silenzio pesante fece capolino.
 
Un velo di nebbia comparve in quel boschetto ed un corpo inerme era accasciato ad un albero. La ragazza, con il sorriso sulle labbra dalle quali usciva una piccola goccia di sangue, guardava fisso davanti a se con gli occhi spenti, con gli occhi di chi la vita non ce l’aveva più.
Un buco nel petto dal quale usciva del sangue e una mano sul suo fedele compagno, il quale riposava teneramente ignaro di ciò che era appena successo.
 
La bella Lulù era stata privata del suo bene più grande.
 
Poco lontano dal quella scena agghiacciante i due bambini, con ciascuno un coltello in mano sporco di un liquido rosso scarlatto, osservavano il loro operato, impiantando ancora una volta le loro armi nel corpo della ragazza.
“Fratellone, mi sono divertita tanto oggi!” sorrise la bambina prendendo teneramente la mano del fratello “Tu pensi che un giorno lo rifaremo?”
“Stai tranquilla” rispose poggiandole la testa sul proprio petto “Presto rigiocheremo, dopotutto, ognuno di noi ha una multa simile da pagare!”
Detto questo iniziarono a camminare, mano nella mano,  verso una meta precisa, canticchiando una soave melodia accompagnati dal piccolo Umbreon.
 
Chi lo sa, magari la loro meta sei proprio TU!
 
 
Note dell’autrice:
Mi sentivo ispirata da quella canzone che, a mio parere è bellissima!
Spero che vi sia piaciuta, la dedico a tutti quelli che amano la Bill e… che altro dire…
Grazie per aver letto!
Recensite in tanti!

  
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