Daydream.

Chapter I.

Lea P.O.V. (point of view)

Ormai era quasi dall’inizio di Glee che mi facevano e rifacevano sempre la stessa domanda: ‘Tu e Cory Monteih state davvero insieme?’ e io subito che partivo con le solite risposte pronte: ‘No, siamo quasi migliori amici, non c’è niente fra noi.’ oppure – suggerita da Amber, a dire il vero – ‘E’ troppo alto, quando lo riuscirò a vedere bene in faccia vi farò sapere.’ E devo dire che quest’ultima affermazione ha riscontrato anche parecchio successo… insomma, tutti i presenti nella stanza  - compresa l’intervistatrice -  sono scoppiati a ridere.

E ora, a poche ora prima delle riprese della prima puntata della terza stagione, Lea Sarfati Michele si ritrova a rimuginare sulle parole dette? No! Mi alzo si scatto, questa non sono io. E per di più, ho un fidanzato che mi ama.. e io amo lui. Mi sistemo e vado nella sala trucco, ormai le prove sono finite, si inizia a girare.

Cory P.O.V.

La timidezza è uno dei miei più grandi difetti. Alcuni potrebbero dire che è invece un pregio, o altri che non sono per niente timido. Io do torto ad entrambe le ipotesi, anche se devo ammettere che sono timido solo con chi voglio io; e pochi sono i privilegiati ad aver visto questo lato di me. Ad esempio, uno dei miei più grandi rimpianti – oltre alla mia disastrosa adolescenza, ma quello è un altro discorso – è quello di non averle confessato, o almeno dimostrato i miei sentimenti. Però ora sembra tutto passato, stanno per iniziare le riprese per una nuova stagione di Glee e da un po’ di giorni Dianna mi fissa, e io non so che fare… se non ricambiare lo sguardo, almeno distrattamente. Lea sembra quasi evitarmi, invece. Non capisco il perché, non ha mai avuto problemi con me.. neanche quando dovevamo girare certe scene che potevano suscitare imbarazzo. Come scordarsi Push It?

Mi viene quasi da ridere, ma quel sorriso si trasforma presto in un sorriso triste. Ormai quelli sono ricordi lontani, forse non per Finn e Rachel, ma per me sì. Dopo aver dato un’ultima occhiata al copione mi metto un altro po’ di gel nei capelli e mi avvio sul set.

‘Uno, due, tre, si gira, pronti?’ Alla domanda retorica del regista tutti diedero un urlo di approvazione e iniziarono a recitare. Nel mondo dello spettacolo è così, si rifanno le scene una, due, tre o anche dieci volte finché non vengono alla perfezione. Alla fine della prima parte delle riprese i ragazzi erano sfiniti: da una parte  Harry e Heather a provare i passi di danza più complicati per la scena successiva e dall’altra Dianna che si lamentava della nuova chioma che gli aveva affibbiato Ryan Murphy, di un bel rosa shock.

Ed infine, Lea e Cory che provavano una delle scene tra Rachel e Finn.

‘Guardala come se fosse…’ il regista ci mise un po’ per trovare le parole giuste, ogni volta era così. ‘Ecco, tutta la tua vita.’

‘Certo, o almeno ci proverò’ Cory si calò nei panni di Finn più che bene. Lea non opponeva resistenza, doveva ammettere che non le dispiaceva baciarlo, almeno per finta.

‘Okay ragazzi, per oggi va bene.’ Il regista abbandonò il cortile del McKinley,  per oggi bastava.

‘Andiamo a prendere qualcosa al bar, ti va?  Ci sono anche gli altri’ Azzardò lui, dopo un minuto di silenzio. Cory la vedeva sempre soprapensiero ultimamente, non sapeva più cosa fare. Però almeno aveva smesso di evitarlo, questo già era un buon segno.

‘Certo! Mi sei…’ si corresse subito ‘siete mancati’ Lea si alzò sulle punte per abbracciarlo. Il primo pensiero è che avrebbe tanto voluto essere più alta, il secondo era che tra le sue braccia si sentiva in un certo senso protetta.

‘Anche voi mi siete mancati. Certo, mi è dispiaciuto lasciare la mia famiglia in Canada, quando ho salutata mamma sembrava piuttosto triste.. ma ormai voi siete la mia seconda famiglia.’ Cory fece un sorriso sincero che venne subito ricambiato da lei.

Dopo un po’ suonò il cellulare, era Theo. Lea rispose e cambiò subito tono di voce. Di una fidanzata apprensiva.

‘Io inizio ad andare’ sussurrò Cory per non disturbarli. Lea annuì frettolosamente e il ragazzo raggiunse gli altri al bar, da solo.

In quel momento stava seriamente pensando che era l’ora di trovarsi una ragazza, a ventinove anni suonati non poteva essere ancora single.

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salve, dato che questa è la mia prima ff in questo 'campo' mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, se vale la pena di continuare.. baci :)