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Autore: cuoredpanna    24/08/2011    7 recensioni
Perché quello che hai scelto, credendo di non sbagliare, ti ha esplicitamente detto che dovrai cavartela da sola. E quello che hai diligentemente scartato, credendolo sbagliato, ha fatto qualcosa di inaspettato, si è preoccupato.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass, Nate Archibald
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Due ore. Sono passate due, interminabili, strazianti, lunghissime ore da quando il tuo migliore amico ha fatto il suo ingresso nel tuo attico. Due ore. Cammina instancabilmente su e giù, avanti e indietro tracciando il perimetro del tuo salotto da due interminabili ore. E ancora non sai per quale motivo è qui. Lo fissi stranito sorseggiando quel liquore ambrato che tanto ti piace. Lui si passa nervoso la mano tra i fili lucenti quali sono i suoi capelli. E tu immobile ancora lo fissi. “Blair è incinta” sputa in un sussurro accelerando il passo. E il bicchiere che trattieni tra l’indice e il pollice sfugge dalla tua presa per frantumarsi in un milione di pezzi creando, sul tappeto del valore di 1.200 $, una miscela di vetri ambrati. E Nate sobbalza e alza un sopracciglio e tu non ti preoccupi di dargli una spiegazione. Senti il cuore ritornare a pompare faticosamente. Blair è incinta. Questo ripete la tua mente. E c’è un’alta probabilità che quel bambino sia tuo. E Nate come la prenderà? E a Nate cosa dirai? Non puoi semplicemente dirgli la tua ragazza ha una storia clandestina con me ormai da mesi interi. No, andrebbe su tutte le furie. Tu, il suo migliore amico con la sua sempre fidanzata. Deglutisci rumorosamente e ti chini per non mostrargli il tuo viso paonazzo. Cominci a raccogliere i cocci del tuo bicchiere cercando di non tagliarti con quelle schegge acuminate. “Di chi è?” chiedi ingenuamente e Nate di fronte a te assume un’espressione confusa “Mio, di chi altri dovrebbe essere?” già Chuck di chi altri dovrebbe essere? Magari tuo? E ti mordi la lingua sino a farla sanguinare. Maledetta confusione. “T – tuo” balbetti ancora incapace di pronunciare e creare frasi di senso compiuto. Blair è incinta. “Cosa avete intenzione di fare?” chiedi con il capo chino giocando un po’ con quei vetri che sanno ormai di scotch. “Blair abortirà” ammette senza alcun tipo di interesse nella voce e tu non riesci a trattenerti “NO” urli e immancabilmente una scheggia lacera il tuo dito ed a quella miscela, adesso, va ad aggiungersi il tuo sangue blu. E Nate sobbalza stupito e tu recuperi fiato e ti sembra di annaspare. Non può davvero voler abortire. Non può davvero costringerla ad abortire. Perché Chuck lo sai che Nate per non deludere la sua famiglia ucciderebbe anche suo tuo figlio. Perché c’è una buona probabilità che quello sia il tuo bambino. E Nate ti fissa ancora spaventato. “Mi sono tagliato” ringhi a denti stretti e invece vorresti dirgli la verità. “Nate, parla con lei. Chiedile cosa vuole fare” e il tuo amico va via scotendo la testa e borbottando qualcosa. E quando ha lasciato il tuo attico tu ti precipiti da lei. Perché devi sapere. Perché hai bisogno di sapere. E quando apri la porta della sua camera lei è seduta silenziosa ai piedi del letto. Ti accomodi accanto a lei e con il cuore che ti esplode nelle vene sussurri “Potrebbe..” ma lei bruscamente ti blocca, fa scattare la testa nella tua direzione e a denti stretti ringhia “E’ di Nate, Chuck” e tu la fissi per interminabili secondi e poi ti alzi e la lasci sola. Con il tuo bambino. E Blair vorrebbe morire in quell’istante, perché abbracciandosi il ventre si maledice per non averti detto la verità. Sei stata solo una volta con Nate. E’ con Chuck che hai fatto più e più volte l’amore. Perché non è sesso il vostro. E’ amore allo stato puro. All’ennesima potenza. Nella sua forma più elevata. E maledici il tuo orgoglio che ha sempre la meglio sulla ragione. E ti sei sentita sprofondare negli abissi oscuri della terra quando, dopo avergli mentito, hai visto attraversare in un guizzo delusione sconforto e tristezza quei profondi occhi scuri. E avvolgi maggiormente le braccia attorno al ventre. Perché sai che Nate non vorrà tenerlo. Perché sai che Chuck vorrebbe crescerlo con te. Perché Nate, quando glielo hai comunicato, ha strabuzzato gli occhi ed è scappato senza dire nulla. Perché Chuck quando lo ha saputo è corso da te con quel piccolo barlume di speranza negli occhi e ti ha dolcemente chiesto “potrebbe..” e il tuo orgoglio lo ha massacrato. Perché hai paura in fondo Blair. Perché non sai come potranno reagire gli altri. Ma poi ti rendi conto che in tutta la tua vita, dando retta agli altri, hai solo sofferto. Forse ora, con questo bambino, potrai essere felice. Ti sollevi e ti dirigi verso la porta ma Nate fa il suo ingresso. E lo fissi. E vorresti dirgli tutto. ma prima che tu possa parlare ha già cominciato lui. “Blair, Chuck mi ha fatto riflettere” e tu già tremi nell’udire il suo nome. “Mi ha detto di non affrettare le cose, di chiedere a te cosa vuoi farne di quel bambino” e tu arricci il naso, le parole di Nate non ti piacciono. Parla del vostro bambino come se fosse un giocattolo. Ma lo lasci continuare curiosa di sapere dove andrà a parare. “Sai che la mia famiglia ne resterebbe altamente delusa, ma se tu vuoi tenerlo..” lascia la frase in sospeso e tu comprendi il significato di quelle parole. Se tu vuoi tenerlo dovrai essere sola. Crescerlo da sola. Il tuo bambino non avrà un papà. Perché quello che hai scelto, credendo di non sbagliare, ti ha esplicitamente detto che dovrai cavartela da sola. E quello che hai diligentemente scartato, credendolo sbagliato, ha fatto qualcosa di inaspettato, si è preoccupato. E allora lo fissi dritto in quelle iridi nere perse in quelle distese celesti. E senza mezzi termini ammetti “Questo bambino è di Chuck e lo crescerò con lui” lo superi e di corsa ti dirigi al parco. Sai che lui sarà lì ad aspettarti. Siedi vicino lo stagno delle paperelle ed aspetti. Come previsto Chuck compare alle tue spalle dopo qualche minuto. Si siede accanto a te senza dire nulla. “Chuck..” e respiri profondamente, lui si volta e ti fissa “Ti ho mentito. Questo bambino è tuo. Ho detto la verità a Nate. E non mi importa cosa dirà la gente..è con te che voglio crescerlo” e lo senti rilassarsi accanto a te e lo vedi sorridere e dolcemente si china e ti bacia “Spariremo per un po’. Lontano da tutti vivremo questa storia nel migliore dei modi” e i tuoi occhi si illuminano. Perché non ti sembra Chuck Bass ma il materializzarsi di quel ragazzo, con il suo stesso aspetto ma con quel carattere dolce e forte, che nei tuoi sogni ti rapisce per farti vivere la storia d’amore più intesa che possa esserci. E annuisci sorridendo perché non è più solo un sogno. Perché finalmente è la realtà che hai sempre faticosamente cercato.
   
 
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