Fandom: Glee
Personaggi: Santana Lopez
Pairing: Brittana (Santana / Brittany)
Rating: Verde
Warning: flashfic, Femslash
Note: Ambientata in un imprecisato momento post 2x22 e pre 3x01. L’intera flash riprende la vicenda biblica di “Sansone e Dalila”.
Per: Leireel e il suo prompt "You are my sweetest downfall, I loved you first ".
Per Leireel
ma anche un po’ per me,
e per tutte le Santana
e i Santana di questo difficile mondo.
Dalila
« And history book forgot about us
And the Bible didn’t mention us,
the Bible didn’t mention us,
not even once ».
« E i libri di storia ci hanno dimenticato,
e la Bibbia non ci ha menzionato,
la Bibbia non ci ha menzionato,
nemmeno una volta ».
( Samson, Regina Spekor )
Tu sei la mia dolce rovina.
Non è difficile capirlo, mentre con rabbia scruto il mio volto macchiato dalle occhiaie - come se non fossi già sufficientemente sporca, come se non fossi già sufficientemente disonorevole, turpe, vergognosa - prima di spaccare lo specchio con un pugno che urla silenziosa disperazione.
Hai detto che sarei stata capace di prendere a calci chiunque avesse osato denigrarmi, perché è questo che tutti si aspettano da me.
E anche tu - come tutti loro - hai creduto che la mia prodigiosa forza risedesse dentro di me - magari nei miei lunghi capelli ispanici, come per il biblico Sansone - sbagliandoti tremendamente.
Perché era invece in te, mio piccolo sole - adesso rubato, adesso preda di eclissi - , non nelle mie gambe o nelle mie braccia.
Ho amato te per prima, ti ho amata per prima.
Prima di Puck, prima di "Due-ruote", prima di quello stupido e caldo Glee Club, prima che potessi capirlo o anche solo immaginarlo.
È diventato naturale pensare che questo soffocante senso di solitudine sia meritato; che sia colpa di quello che siamo, o forse solo di quello che sono, e vorrei saper piangere ancòra come mi hai insegnato di poter fare.
Credi che i miei capelli ricresceranno mai, Brittany?
L’angolino dell’autrice:
Credo di non aver mai scritto niente di così intenso, difficile e in qualche strano complesso modo personale.
Ma dovevo questa fic a Irene, che l’aspettava da tempo - e per la quale voleva essere anche un piccolo regalino di compleanno, ma poi la linea e le vacanze hanno interferito - e che aveva “vinto” sul mio livejournal la possibilità di richiedermi una Brittana con il prompt che più desiderava.
Il punto è che quel suo “Usa i versi ‘ You are my sweetest downfall, I loved you first ’di Regina Spektor” è col tempo diventato qualcosa di fin troppo grande per me, e il risultato mi spaventava e non mi soddisfaceva per niente.
L’intera flash gioca sul riferirsi a “Sansone”, eroe ebraico e biblico dall’incredibile forza, dono di Dio. Il suo nome è in realtà “Shimshon”, che tradotto significa “piccolo sole”.
Sansone perde i propri poteri a causa di Dalila, che convinta dai nemici del giovane, gli taglia i capelli, nei quali risiedeva tutta la sua forza.
Non è difficile capirlo, mentre con rabbia scruto il mio volto macchiato dalle occhiaie - come se non fossi già sufficientemente sporca, come se non fossi già sufficientemente disonorevole, turpe, vergognosa - prima di spaccare lo specchio con un pugno che urla silenziosa disperazione.
Hai detto che sarei stata capace di prendere a calci chiunque avesse osato denigrarmi, perché è questo che tutti si aspettano da me.
E anche tu - come tutti loro - hai creduto che la mia prodigiosa forza risedesse dentro di me - magari nei miei lunghi capelli ispanici, come per il biblico Sansone - sbagliandoti tremendamente.
Perché era invece in te, mio piccolo sole - adesso rubato, adesso preda di eclissi - , non nelle mie gambe o nelle mie braccia.
Ho amato te per prima, ti ho amata per prima.
Prima di Puck, prima di "Due-ruote", prima di quello stupido e caldo Glee Club, prima che potessi capirlo o anche solo immaginarlo.
È diventato naturale pensare che questo soffocante senso di solitudine sia meritato; che sia colpa di quello che siamo, o forse solo di quello che sono, e vorrei saper piangere ancòra come mi hai insegnato di poter fare.
Credi che i miei capelli ricresceranno mai, Brittany?
L’angolino dell’autrice:
Credo di non aver mai scritto niente di così intenso, difficile e in qualche strano complesso modo personale.
Ma dovevo questa fic a Irene, che l’aspettava da tempo - e per la quale voleva essere anche un piccolo regalino di compleanno, ma poi la linea e le vacanze hanno interferito - e che aveva “vinto” sul mio livejournal la possibilità di richiedermi una Brittana con il prompt che più desiderava.
Il punto è che quel suo “Usa i versi ‘ You are my sweetest downfall, I loved you first ’di Regina Spektor” è col tempo diventato qualcosa di fin troppo grande per me, e il risultato mi spaventava e non mi soddisfaceva per niente.
L’intera flash gioca sul riferirsi a “Sansone”, eroe ebraico e biblico dall’incredibile forza, dono di Dio. Il suo nome è in realtà “Shimshon”, che tradotto significa “piccolo sole”.
Sansone perde i propri poteri a causa di Dalila, che convinta dai nemici del giovane, gli taglia i capelli, nei quali risiedeva tutta la sua forza.