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Autore: SnowFlake    24/08/2011    0 recensioni
E dopo tanto tempo passato a fare il niente, ho ripreso a scrivere e ho deciso di tornare a pubblicare ^^ Spero vi piaccia questa mia nuova storiella..
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

Mi chiamo Christal e ho 14 anni.
Vorrei raccontarvi la storia della mia "vita"... in realtà l'evento stupido ma particolare che ha portato la mia adolescenza sull'orlo di una strada dalla quale sarà impossibile risalire o almeno credo...
Sono molto carina e ho molti ragazzi che mi fanno la corte tranne colui che desidero realmente... Gabriel... anche solo il nome è celestiale...
Non avevo mai pensato di potermi innamorare in un modo cosi sconsiderato di un ragazzo...
Ma iniziamo dal principio...
Era il mio primo giorno al liceo. Ero emozionatissima. Non stavo più nella pelle. Aspettavo questo giorno dal momento in cui mi avevano dato alla luce... Mio padre ci accompagnò fino al cancello d'ingresso dell'istituto. Io, mia madre e mio fratello Stephan, che era al quarto anno, percorremmo la strada fino all'entrata, e li ci fermammo. Era una bella giornata di sole. Pian piano il giardino della scuola e tutte le scale furono sommerse da ragazzi, che come me venivano per il primo giorno di scuola dopo le godute e meritate vacanza estive. Tutti eravamo in trepidante attesa che il vicepreside chiamasse il nostro nome per poi informarci sulla sezione e sulla classe che ci sarebbe stata assegnata. Ad un certo punto, Stephan, si separa da me e mia madre. Si fa spazio tra la folla per poi raggiungere un gruppo di cinque ragazzi, uno più carino degli altri, sulle scale del fianco destro dell'ingresso della scuola.
Il primo che Stephan salutò era di media statura, ma a confronto con mio fratello, sembrava un nano da giardino. Aveva corti capelli neri, come gli occhi, e un folto pizzetto sul mento. Dall'abbigliamento notai che poteva essere un "dark". Però dall'espressione sembrava, e lo era sicuramente, molto simpatico.
Il secondo, aveva gli occhi castani cosi come i capelli lunghi fino alle spalle e legati in una coda bassa.
Il terzo, aveva l'espressione da duro, capelli corti e occhi neri. La cosa che mi rimase più impressa di lui era, che nonostante ci fosse il sole indossava un giubbotto di pelle nero. Il quarto, era alto quanto Stephan, solo più robusto. Aveva un taglio d'occhi stupendo, verde era il loro colore.
E lui... l'ultimo... colui che mi ha fulminato il cuore... se ne stava un po’ più in disparte dagli altri. Aveva i capelli castano chiaro, un viso celestiale con incisa un'espressione amareggiata quasi triste... ma i suoi occhi... furono quelli a rapirmi realmente... erano color "ghiaccio"... stupendi... non era un semplice ragazzo... era di più... era qualcosa d'irreale... era un ANGELO. Si era avvicinato agli amici per salutare Stephan, ma poi ritorno al suo posto appoggiato al muro.
Ricordo di aver pensato:"Mio dio, ma è bellissimo..."
E come se mi avesse sentita, il suo sguardo saettò su di me...
Quello sguardo... quei suoi occhi... quella sua espressione tanto dolce quanto triste... dentro di me scocco una scintilla... ora sapevo cosa significava provare il "colpo di fulmine"... quei suoi occhi mi avevano rapita... ero pazzamente e inconsapevolmente innamorata di quel angelo meraviglioso... altro che stupida cotta adolescenziale... Era amore incondizionato... lo volevo... e lo volevo solo per me...
Non riuscii a ricambiare quel suo sguardo nemmeno con un cenno, perchè qualcuno mi spinse in avanti.
Mi voltai.
Era stata mia madre.
Toccava a me. Il vicepreside aveva chiamato il mio nome.
Mi avviai verso l'ingesso, sotto lo sguardo indagatore di tutti, tra cui un mio vecchio compagno delle medie, che mi salutava, ma non gli diedi tanto peso. Arrivata alla scrivania situata nell'ingresso, una donna mi consegno dei fogli alla quale non diedi molta importanza. Non appena mi lasciarono libera di andare, mi sporsi per vedere ancora una volta sulle scale quell'angelo celestiale... ma delusa fui costretta ad avviarmi alla classe n°111...
L'angelo non c'era più...
  
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