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Autore: elanorkirk    25/08/2011    12 recensioni
" «Allora perché non andiamo nel letto? Starei più comodo…» Il maknae circondò il collo di Minho con le braccia, baciandogli uno zigomo. Il più grande lo strinse per la vita, respirandone il profumo.
«Perché qui è incominciato tutto.» Detto questo, gli sollevò il viso e lo baciò dolcemente, facendogli capire quanto amore provasse per lui."
[...]
«A cosa serve quella bottiglia di cioccolata?» Taemin, curioso, pose quella domanda. Minho si coprì il viso con una mano, Jong ghignò, Onew girò gli occhi al cielo e Key sorrise.
«La tua mamma deve fare un gioco con Jong più tardi.» Sussurrò Kibum all’orecchio del maknae, che arrossì.
«Se uno si rifiutasse di fare quello che gli viene chiesto?» Domandò Minho, sorridendo alla vista del suo piccolo tutto arrossato.
«Non può, semplice. Dai, siamo tra amici…una famiglia no?» Disse Jong, sorridendo. Poi fece girare la bottiglia, che puntò proprio su di lui.
«Bene, allora…il sorteggiato dovrà ballare “Abracadabra” delle Brown Eyed Girl davanti al sottoscritto.» Detto questo, fece girare nuovamente la bottiglia, che puntò su Key."
Salve a tutti! Buona lettura e...grazie Lally! ;D
Chu!
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Taemin
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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La metà della mela!

 

Onew camminava avanti ed indietro per il corridoio, aspettando che Taemin e Minho uscissero dal bagno dato che ormai c’erano dentro da mezz’ora.

 

Intanto…

 

«Minho, siamo qui da un sacco...si insospettiranno...» Mormorò Taemin sulle labbra dell’altro, stringendosi di più in quell’abbraccio confortevole ed eccitante che divideva col suo amato hyung. Il più grande gli sfiorò la schiena da sotto la maglietta, inarcando un sopracciglio, divertito.

«Credi che già non lo sappiano? Come si fa a nascondere un amore così grande come il nostro a quelli lì? Ci conoscono troppo, piccolo.» Taemin sorrise imbarazzato, per poi mordere sensualmente il labbro superiore a Minho e guardarlo maliziosamente.

 «Allora perché non andiamo nel letto? Starei più comodo...» Il maknae circondò il collo di Minho con le braccia, baciandogli uno zigomo. Il più grande lo strinse per la vita, respirandone il profumo.

«Perché qui è incominciato tutto.» Detto questo, gli sollevò il viso e lo baciò dolcemente, facendogli capire quanto amore provasse per lui.

 

Flashback:

 

Minho era chiuso in bagno da ore ormai: si era chiuso lì dentro per scappare dal più giovane del gruppo, il ragazzo di cui si era innamorato, Taemin. Aveva fatto una cavolata, l’aveva baciato e poi era scappato via, spegnendo la luce del bagno e rifugiandosi al suo interno. Si passò una mano sui capelli scuri, intrecciando le dita con una loro ciocca. Sospirando, si mise in ascolto di qualsiasi rumore provenisse al di fuori di quella stanza.

«Il mio pollo! Jong, accidenti a te! Con Key non devi “giocare” in cucina, chiaro? Soprattutto quando il mio pollo è nelle vicinanze. Non può vedere certe cose. E’ ancora piccolo!» Minho non sapeva se ridere o piangere; Onew era sempre il solito, guai a toccargli il suo pollo!

«Kibum! Vieni qui!» Il ragazzo sentì un rumore di passi e poi la voce del suo coetaneo.

«Jong, non è il momento, devo consigliare Tae...oh. Onew, Onew, adesso mi toccano gli straordinari!» Minho non poteva vederlo, ma riusciva benissimo ad immaginarsi lo sguardo malizioso di Key che si posava da Jong, Onew ed al pollo. Sentì arrivargli alle orecchie un gemito sommesso di Jonghyun e per poco non si mise a ridere.

«No, il mio pollo è ancora puro! Non potete fargli vedere queste cose alla sua giovane età!»

«Jinki, lascia il pollo ed unisciti a noi! Abbiamo i biscotti!» Minho era troppo preso ad ascoltare la conversazione ad occhi chiusi, cercando in tutti i modi di non ridere, che non si accorse che la porta del bagno si stava misteriosamente aprendo, almeno fino a quando non si trovò davanti un Taemin sorridente e con un pigiama adorabile con fantasie, tanto per dirne una, a funghetto. I pantaloni rossi e la maglia grigia, con sopra disegnati quei funghi sorridenti e dolcissimi, mettevano in risalto il fisico magro e, per quanto gli riguardasse, perfetto. Si sentì prendere il volto tra le mani del più piccolo e premere le sue labbra contro proprie. La lingua del maknae disegnò il contorno della bocca di Minho, chiedendovi silenziosamente accesso per incontrare la sua dolce metà. Le due lingue arrivarono a scontrarsi dolcemente mentre Minho, incredulo, apriva gli occhi e guardava quella visione dolce ed altamente erotica che aveva davanti. Si protese verso Taemin e gli passò le mani sulla vita, stringendolo possessivamente a sé. Non poteva ancora credere a quello che stava succedendo, gli sembrava incredibile, ma così giusto...era felice, così felice che non poté evitare di insinuare una mano sotto la maglia di Taemin, che, sorridendo sulle sue labbra, lo fermò.

«Perché mi hai baciato?» Nel più piccolo sembrava essersi incarnata una piccola peste. Con la mano, scese ad accarezzare il petto del suo hyung, passando al bassoventre e viceversa. Poi arrivò a giocare con la cintura dei jeans di Minho, che sentiva i pantaloni divenire leggermente più stretti ogni secondo che passava.

«Taemin…» Tae lo guardò negli occhi, pieno di speranza. Non sapeva nemmeno cosa l’avesse spinto a prendere quell’iniziativa, semplicemente voleva sentire le mani del suo hyung correre sapienti per il suo corpo, voleva essere baciato, voleva essere amato da quel ragazzo che da molto tempo a quella parte aveva cominciato a fargli battere forte il cuore. Minho non accennava a muoversi, né tantomeno a parlare. Sconsolato, Taemin si scostò, abbassando il capo e girandosi.

«Scusami, credevo che...che mi amassi...» Il piccolo maknae si diresse verso la porta ma, quando fece per abbassarne la maniglia, si sentì prendere per un polso. Entrambi trattenevano il respiro, nessuno dei due aveva intenzione di spezzare quel silenzio.

«Il mio pollo! No! Lasciatemi!» Dalla cucina arrivò alle orecchie dei due ragazzi l’urlo disperato di Onew e le risate di Jong e Key che, a quanto pareva, si stavano divertendo un mondo. Forse, grazie a quel piccolo inconveniente nell’altra stanza, Minho prese coraggio e girò Taemin verso di sé, stringendolo in un abbraccio dolce. Una piccola lacrima scese dal viso del più grande, andando a sfiorare la guancia del maknae che, incredulo, alzò lo sguardo e vide gli occhi del suo hyung lucidi. Allora, sorridendo con amore, passò le proprie braccia attorno al collo, depositandoci sopra un bacio.

«Io ti amo, Taemin, non puoi neanche immaginare quanto!»

«Anche io ti amo, Minho.»

 

Fine flashback.

 

«Minho...davvero, credo che Jinki stia cominciando a perdere la pazienza.» Sussurrò Taemin, scivolando via dall’abbraccio del più grande ed aprendo la porta del bagno, trovandosi un Onew arrabbiato ed allo stesso tempo felice.

«Sentite, andate in camera la prossima volta, eh?» Stanco, sorrise e fece l’occhiolino a Taemin, che arrossì.

«Ma non abbiamo fatto…»

«E ci mancherebbe! Vi avrei sentiti altrimenti!» Onew rise, per poi chiudersi in bagno. Minho scoppiò a ridere, scompigliando i capelli di Taemin che si ritrovò a rispondere alla risata. I due ragazzi raggiunsero la cucina, trovando Key e Jong intenti a versare qualcosa dentro ad una bottiglia, sembrava cioccolata calda. I due, quando li videro arrivare, sorrisero e fecero loro cenno di sedersi sulle sedie. Taemin e Minho si guardarono confusi, sedendosi e posando il loro sguardo sulla bottiglia. Key, una volta riempita completamente, la mise in frigo e poi si appoggiò ad esso, fingendosi stanchissimo.

«Ragazzi, avete voglia di fare un gioco?» Quello a parlare era stato Jonghyun.

«Veramente noi avevamo altri programmi.» Disse Minho, indicando sé stesso e Taemin.

«Ah, Minnie, ti va di giocare? Parlare con lui è inutile!» Taemin assunse un’aria pensierosa. Avevano poco tempo libero ultimamente ed avrebbe voluto stare con Minho ma...con lui avrebbe potuto passare la notte, la serata la si poteva passare tutti assieme! In fondo erano una famiglia, no? Il suo hyung sospirò, per poi sorridere. Aveva intuito i pensieri del maknae ed in fondo si trovava d’accordo con lui. Era giusto passare del tempo tutti assieme e poi...con Tae avrebbe passato la nottata migliore della loro vita, ne era certo. Gli scompigliò nuovamente i capelli, per poi annuire in direzione di Jong.

«In cosa consiste il gioco?»

«Quale gioco?» Onew era apparso da dietro di loro all’improvviso, spaventando Key, Taemin e Jong. Minho, che l’aveva visto arrivare, non si scompose di una virgola.

«Verità o pegno?» Mormorò Key, sorridendo maliziosamente.

«Eh? Non c’è divertimento, tutti sappiamo già tutto su ognuno di noi!» Minho scattò in piedi, a lui piaceva giocare, ma voleva mettersi alla prova!

«Non ho finito! Non si faranno domande semplici, tipo “Hai mai avuto un canarino?”, no...dovranno essere domande imbarazzanti e, come pegno, si deve bere un bicchiere della miscela che io e Jong abbiamo preparato e messo nel frizzer.»

«Ma se avete messo qualcosa nel frizzer sarà tutto ghiacciato, come si farà a bere?» Onew, che stava incominciando ad interessarsi a quel gioco, inarcò un sopracciglio.

«Non ghiaccerà, tranquilli…» Jong fece l’occhiolino a Key che si passò la lingua sulle labbra.

«Quindi è...alcolica questa miscela, giusto?» Il maknae guardò preoccupato Kibum che, andandogli vicino, lo prese sottobraccio e gli disse: «Sì, ma siamo tra di noi, non può succederti nulla!»

«Beh, tutto qui?» Minho incrociò le braccia.

«Beh, se proprio vuoi rovinarti...dopo che la bottiglia con dentro la miscela sarà finita, la si farà girare. Il primo su cui punterà dovrà decidere una sfida, il secondo dovrà praticarla, almeno che non serva più di una persona.» Nello sguardo di Jong si accese una punta di malizia, che Key percepì benissimo, stringendosi di più a Taemin e prendendo sottobraccio anche Minho. Jonghyun si avvicinò a Onew.

«Allora, ci state?»

«Sembra più interessante adesso...sì, io ci sto.» Minho, sentendo la competitività salirgli dentro, accettò.

 «A-anche io.» Taemin era preoccupato delle conseguenze di quel gioco, insomma...conosceva i suoi compagni, gli avrebbero sicuramente fatto delle domande molto intime e lui si vergognava.

«Perché no?» Onew sorrise. Sì, ci voleva una serata con i suoi amici, una serata divertente.

«Benissimo! Allora andiamo tutti in salotto e sediamoci per terra, in cerchio grazie!» Key trascinò Minho e Taemin nella sala e li fece sedere vicini, per poi sedersi di fronte a loro, affiancato da Jong. Per ultimo si sedette Onew, tra Taemin e Key. Non era proprio un cerchio perfetto, ma poteva andare.

«Chi incomincia?» Domandò Minho, appoggiando le mani dietro di lui e buttando la testa all’indietro.

«Io! Allora, adesso è il mio turno di fare una domanda ad ognuno di voi, si va seguendo il cerchio, okay? Quindi prima tocca a me, poi a Jong, poi a Minho, poi a Taemin e poi a Onew!» Rispose Key, sorridendo eccitato, per poi spostare la sua attenzione sul ragazzo che aveva di fianco.

«Jongie? Cosa farai stanotte?» Nella voce del più giovane si poteva sentire benissimo un tono provocatorio. Jong lo guardò, sorridendo maliziosamente.

«Devo rispondere oppure dimostrarlo direttamente?» Key lo guardò negli occhi, avvicinandosi fino a sfiorargli le labbra.

«Devi solo rispondere, Jong.» Proprio quando stava per baciarlo, Kibum si tirò indietro, lasciando un Jong insoddisfatto ed incredulo.

«Sicuro di volerlo sapere?» Il più grande mise su un adorabile broncio e fece gli occhi da cucciolo che il suo Key amava tanto.

«Uhm, forse ci vorrebbe una censura.» Jong attirò Key a sé, baciandolo con passione.

«Ehi, ehi! Il gioco?» Minho sbuffò spazientito. Kibum sorrise, passando la bottiglia a Jong.

«Facciamo che si beve a canna, eh?» Jonghyun lo guardò sorpreso.

«Non hai risposto mio caro. Tempo scaduto.» Key gli fece l’occhiolino e Jong, scuotendo il capo, bevve un sorso abbastanza lungo di quella miscela strana, per poi fare una smorfia.

«Cavolo se è forte!» Borbottò.

«Bene bene, Minho...hai mai fatto certi pensieri su qualcuno di noi?» Minho si ritrovò ad arrossire, guardando il coetaneo e ritrovandosi malgrado a sorridere. Key, la diva, era veramente una peste.

«Sì.» Ammise. Non avrebbe mai pagato pegno, lui era uno forte!

«Lo sapevo. Taemin...tu?» Taemin, come da manuale, arrossì ed abbassò lo sguardo sulle proprie mani, non sapendo cosa rispondere. Poi, dato che non aveva voglia di ubriacarsi, si decise.

«Sì, anche io.» Minho si leccò le labbra a quelle parole, cercando di sopprimere la voglia di baciarlo.

«Mamma è soddisfatta di te! Allora Onew...ci trovi dei bei ragazzi?»

«Sì, siete belli, ma io di più.» Onew rise, guadagnandosi un’occhiataccia da parte della diva.

«Ora tocca a me fare le domande! Minho, a chi sono riferiti quei pensieri?» Jong, strofinandosi le mani, non voleva essere da meno di Key. Anche lui avrebbe fatto dannare i suoi amici!

«Taemin.» Una parola, un nome. Taemin sollevò di scatto la testa, arrossendo e sorridendo allo stesso tempo. Minho guardò Jong divertito.

«Taemin, a chi sono indirizzati i tuoi, invece?» Quello per il piccolo maknae era troppo. Non voleva ammettere che la notte si trovava a pensare a Minho, a baciarlo, a fare l’amore con lui.

«Pegno.» Sussurrò.

«Tieni Minnie, è tutta tua!» Ghignò Jong, passandogli la bottiglia. Indeciso, Tae bevve un lungo sorso di quella cosa, per poi tossicchiare.

«Onew, tu hai mai fatto pensieri su di noi?»

«Da brillo, forse.» Ammise Onew, arrossendo.

«Bene, adesso tocca a me. Taemin, faresti l’amore con me stanotte?» Nemmeno Minho sapeva da dove fosse venuta quella domanda, ma si godette del rossore posatosi sulle guance del suo piccolo maknae, aspettandosi che il più piccolo pagasse il pegno.

«Io...sì.» Tutti guardarono increduli il più giovane, per poi sorridere. Oh, il loro Taemin stava crescendo! Minho, trattenendosi a stento dal saltare addosso a Tae, girò il capo verso Onew.

«I tuoi pensieri da brillo riguardano uno solo di noi o più di uno?»

«Ero quasi ubriaco! Io...pegno.» Taemin passò la bottiglia ad Onew, che bevve e poi si pulì le labbra col dorso della mano, assumendo un’espressione schifata. Odiava l’alcool, questo era certo.

«Ehm, Key...al di là una certa persona chiamata Jonghyun, hai mai avuto altri rapporti completi?» Sapeva che quella era una domanda bastarda e che al prossimo turno Key l’avrebbe distrutto, ma quella domanda gli premeva da un po’ di tempo. Gli occhi di Jong mandarono saette e Key, abbassando lo sguardo, chiese il pegno. Bevve un sorso più lungo di quelli degli altri messi assieme e poi guardò dispiaciuto Jonghyun.

«Jong, abbraccia Key.» Anche se quella non era una domanda, Jonghyun si limitò ad annuire, per poi sussurrare a Key che non se l’era presa e che era tutto a posto.

«E’ normale che tu abbia avuto altri rapporti prima che ci mettessimo insieme!» Ammise Jong, nonostante la gelosia lo stesse divorando.

«Okay, credo tocchi a me! Onew hyung, mi vuoi bene?» Taemin, che aveva visto il leader in difficoltà nella scorsa domanda, voleva rendergli le cose più semplici. Il ragazzo lo guardò con gratitudine e disse di sì, alzando i pollici verso l’alto.

«Key, chi è il migliore di noi?» Domandò Taemin, già sapendo la risposta.

«Io ovviamente! L’onnipotente Key!» A quelle parole, Jong gli diede uno schiaffetto sul collo, sorridendo. Taemin sorrise.

«Jong, quando hai scoperto di amare Key?»

«Da quando l’ho visto la prima volta.» Ammise il più grande, guadagnandosi uno sguardo pieno d’amore da parte della sua dolce metà.

«Minho...quando hai scoperto di amarmi?» Taemin abbassò il viso, da quando si erano baciati per la prima volta gliel’aveva sempre voluto chiedere, senza mai trovare il coraggio od il momento giusto.

«Non c’è stato un momento preciso. Mi sono innamorato di te man mano che ho imparato a conoscerti.» Minho aveva riflettuto molto su quella domanda, realizzando che Taemin gli era entrato nel sangue piano piano, fino a sostituire completamente quello vero. Il maknae sorrise,  guardandolo negli occhi.

«Oh, è arrivato il mio turno!» Sospirò Onew, non sapendo lontanamente cosa chiedere.

«Uhm, vediamo...Key, dimmi, perché te e Jong vi divertite tanto a farmi dannare impedendomi di mangiare il pollo?» Quella fu la domanda che gli venne in mente per prima, in quanto gli dava parecchio fastidio dover essere sempre disturbato mentre stava per mangiare il suo adorato pollo.

«Perché a me ed a Jong sembri tanto solo, insomma...io sto con lui, Taemin con Minho e tu?»

«Col pollo!»

«Tanto lo so che i “dispetti” che ti facciamo ti sono graditi!» Kibum gli fece l’occhiolino, stringendosi a Jong.

«Intendi che trovare foto tue e di Jong in momenti, ehm, intimi, possa farmi piacere? Che poi, come diamine fate a farvele quelle foto?» Minho guardava incredulo la scena.

«Ah, ma non sono pose tanto strane. Sono solo baci! E comunque io ho già risposto alla mia domanda.» Key sorrise, scrocchiandosi le dita delle mani.

«Giusto...Jong, come fate a farvi quelle foto?» Jinki era davvero curioso.

«Eh?»

«Non potete farvi le foto da soli, ci sarà pur qualcuno a farvele!» Jong sorrise, sussurrando poi “pegno”. Onew gemette dalla frustrazione mentre Minho sentì Taemin agitarsi accanto a sé. Gli passò un braccio attorno alla vita, guardandolo curioso. Sapeva che il maknae era appassionato di fotografia e quei due non si sarebbero mai fatti fare foto del genere da qualcuno estraneo al gruppo...che fosse stato proprio Taemin? Poi come spiegarsi il fatto che fosse così agitato?

«Scusa Minho, davvero, ma non saprei cos’altro chiederti...se tu avessi a disposizione Taemin, solo in una stanza, che cosa faresti?» Minho per poco non si cadde a terra. Guardò sconvolto il leader che aveva un sorrisetto malizioso stampato sul viso, nonostante cercasse di mostrarsi dispiaciuto.

«Pegno!» Minho non se lo fece ripetere due volte. Mai avrebbe detto cos’avrebbe fatto con Taemin, mai. Oltretutto erano cose personali, cose che avrebbe voluto condividere solamente con lui.

«Hyung...sei sicuro?» Taemin sapeva quanto costasse a Minho perdere, infatti si sentiva un po’ in colpa per questo.

«Non dirlo neanche per scherzo, sei più importante tu di una stupida perdita!» Il più grande prese in mano la bottiglia e bevve un lungo sorso.

«Ehm, ragazzi...io non ho più idee. Che ne dite se ci finiamo la bottiglia e poi cominciamo con la seconda parte del gioco?» Key si alzò in piedi, andando ad aprire il frigo e controllando la bottiglia di cioccolata che ci aveva messo dentro. Poi si voltò verso Jong, leccandosi le labbra. Jong ricambiò lo sguardo, per poi girarsi. Kibum voleva proprio farlo impazzire!

«A cosa serve quella bottiglia di cioccolata?» Taemin, curioso, pose quella domanda. Minho si coprì il viso con una mano, Jong ghignò, Onew girò gli occhi al cielo e Key sorrise.

«La tua mamma deve fare un gioco con Jong più tardi.» Sussurrò Kibum all’orecchio del maknae, che arrossì.

«Se uno si rifiutasse di fare quello che gli viene chiesto?» Domandò Minho, sorridendo alla vista del suo piccolo tutto arrossato.

«Non può, semplice. Dai, siamo tra amici...siamo una famiglia no?» Disse Jong, sorridendo. Poi fece girare la bottiglia, che puntò proprio su di lui.

«Bene, allora...il sorteggiato dovrà ballare “Abracadabra” delle Brown Eyed Girl davanti al sottoscritto.» Detto questo, fece girare nuovamente la bottiglia, che puntò su Key. Quest’ultimo si alzò in piedi, facendo alzare anche Jong, e mise la canzone col proprio cellulare. Dopodiché iniziò a muovere i fianchi in quel modo che il più grande adorava, girando a tempo di musica e compiendo un’esibizione della coreografia a dir poco perfetta. Qualche volta urtava, per sbaglio ovviamente, il bacino del compagno che lo guardava con desiderio ed attenzione. Kibum sorrideva, aveva uno sguardo provocatorio e Jonghyun era tentato dal prendergli i fianchi e spingerli verso di sé, per poi baciarlo con passione.

Quando la canzone finì, Key si risedette al proprio posto e Jong fece altrettanto, prendendo un cuscino vicino e posandoselo sul bassoventre.

«Jongie, hai qualche problema?» Kibum fece scorrere la mano sul braccio del suo ragazzo, guardandolo divertito.

«Io? Ma va, figuriamoci.» Sussurrò Jong, evitando lo sguardo del più giovane.

«Bene, secondo giro!» Jong, dopo aver aspettato qualche minuto per riprendersi dalle sensazioni provate un attimo prima, fece girare nuovamente la bottiglia che andò a puntare su Key. Kibum sembrò pensarci un attimo, poi sorrise.

«Il primo ed il secondo sorteggiato dovranno mimare un rapporto sessuale.» Annunciò ridacchiando, mentre gli altri sbiancavano, guardandolo sbalorditi.

«Jong, non ci avevi detto che fosse così pervertito!» Sghignazzò Minho, che sembrava l’unico a non essere diventato bianco cadaverico. Poi lo diventò anche lui: se fosse capitato a lui ed a Taemin sarebbe stato terribile, non voleva giocare col suo ragazzo. Peggio ancora sarebbe stato se fosse capitato a Tae ed a uno degli altri due possibili sorteggiati!

La bottiglia girò e girò. A Minho sembrava che non finisse mai di girare, fino a quando...non puntò sul suo maknae. Il più piccolo si posò contro la sua spalla, sospirando.

La bottiglia girò di nuovo, ancora più lentamente. Dopo momenti che sembrarono anni, si fermò…

«Minho!» Taemin gli si buttò tra le braccia, sorridendo. Poi si ritrasse, imbarazzato. Era felice di essere finito col suo hyung, ma quella era una situazione abbastanza strana. Si vergognava di far certe cose perfino quando c’erano solamente loro due, figurarsi davanti ad altre persone.

«Ehi, vuoi lasciare perdere?» Lo spirito di umma di Key si fece sentire con quella domanda. Taemin scosse la testa, non voleva far la figura del codardo davanti al suo competitivo Minho e non avrebbe mai lasciato che qualcun altro mimasse con lui...certe cose. Minho gli sorrise timidamente, per poi passargli la mano sulla vita, invitandolo a stendersi. Avrebbe tanto voluto rifiutarsi ma se il suo maknae era sicuro di quel che stava facendo, non l’avrebbe deluso di certo.

Si stese con lentezza su di lui, attento a non pesargli.

«Fa finta che non ci siano...e se per caso io perdessi la testa...fermami.» Il più grande cominciò a baciare il collo del maknae, isolandosi completamente, troppo preso dal profumo del più piccolo. Tae gli passò le braccia sulla schiena, inarcandosi contro il suo corpo caldo. Minho alzò lo sguardo e vide gli altri tre amici guardarli con la bocca aperta, allora, ansioso di finire quella messa in scena perché altrimenti avrebbe ceduto alla tentazione di prendere Taemin lì, in quel momento, cominciò a muovere ritmicamente il bacino verso quello del maknae, che lo assecondò, con le gote arrossate. Poi le loro labbra s’incontrarono e Minho strinse possessivamente Tae a sé, insinuando una sua mano sotto la maglietta, muovendo sempre il bacino. Le loro lingue si intrecciarono, vogliose di esplorarsi nuovamente, mentre le mani si cercavano, scoprivano pezzi di pelle che prima erano coperti dai vestiti e si carezzavano. La passione dell’amore si era accesa: non c’era più nessuno, solo loro due, nient’altro. Poi la mano di Onew andò a toccare la spalla di Minho che, sobbalzando, si separò dalla sua dolce metà.

«Kibummie aveva detto di mimare, non di passare a fatti reali!» Sghignazzò Jong, ridendo. Minho si accorse di avere un piccolo problema in un determinato punto, così guardò il cuscino in grembo a Jong con desiderio. Si vergognava immensamente, aveva perso completamente la testa. Jonghyun ammiccò alle sue parti intime e gli passò il cuscino, che Minho usò subito per coprirsi. Poi guardò Taemin che, completamente rosso, si stringeva le ginocchia al petto. Notò che il maknae aveva il suo stesso problema ed allora, sorridendogli, lo fece accomodare tra le proprie gambe, nascondendo entrambi con il cuscino. Il più grande era conscio che quello non era il miglior modo per farsi passare un’erezione, insomma, avere Taemin seduto lì davanti...però voleva tenerlo tra le braccia, stringerlo a sé. Sentì i battiti del cuore del maknae diminuire, si stava calmando. Sorrise e lasciò la presa sulle sue spalle, permettendogli di tornare al suo posto. Stranamente era passato anche a lui il problema lì, ritrovandosi poi a ridere.

«Bene. Ehm...sono uscito io...allora, i due sorteggiati dovranno baciarsi con passione.» Jong, dopo aver visto quel che era successo alla precedente richiesta di Kibum, voleva calmare un po’ le acque. Certo, perché un bacio infuocato era proprio l’ideale.

I due sorteggiati furono Key e Taemin. Taemin sospirò, Key anche. Jong e Minho avrebbero voluto prendere a pugni il muro, ma si trattennero.

«Ma io sono la tua umma! Beh...è solo amore tra figlio e genitore, okay? Nulla di più.» Key, guardando Jong e poi Minho, si preoccupò, quindi se ne uscì con quell’affermazione, facendo sorridere il coetaneo ed il più grande. Sospirando, si avvicinò a Tae e gli fece l’occhiolino. Le loro labbra si incontrarono prima in un bacio casto, assaporandosi a vicenda, prendendo confidenza. Poi le mani di Key circondarono la vita al più giovane che portò le mani al suo collo, baciandosi e annullando ogni barriera che divideva le loro lingue. Del resto era una sfida, no? Quindi ce l’avrebbero messa tutta.

Quando alle loro orecchie giunsero dei colpi di tosse seccati, i due si separarono, guardandosi complici. Sì, quelli erano proprio come madre e figlio. Si volevano un bene dell’anima, e quel bacio non avrebbe mai rovinato alcun rapporto. Jong e Minho si guardarono, scrollando il capo. Poi sorrisero, consapevoli che quella gelosia non aveva senso.

Jong fece girare nuovamente la bottiglia, che questa volta decise che il giudice sarebbe stato Taemin.

«Beh, credo che...allora, il primo sorteggiato deve cantare una canzone d’amore al secondo, e poi tutto deve finire con un bacio. Casto, s’intende.» Tutti sorrisero per quanto romantica fosse la sfida del più piccolo. Il primo sorteggiato fu Onew. Il secondo Minho.

«Ehm, Taemin, sto fingendo! Sia chiaro!» Gli disse Onew, sotto lo sguardo divertito del maknae.

«Sì Onew, non preoccuparti!» Lo rassicurò Taemin, sorridendo.

Il leader si schiarì la voce, intonando poi la canzone “I’m yours” di Jason Mraz. La sua magnifica voce sembrava essere fatta esattamente per quella canzone, nulla di più. Onew ed “I’m yours” erano fatti l’uno per l’altra! Minho lo guardava con attenzione: la ragazza od il ragazzo che avrebbe passato la vita con il Dubu del gruppo, sarebbe stato sicuramente fortunato, tralasciando il fatto che avrebbe dovuto combattere con un grande nemico, il pollo.

Quando Onew cantò l’ultima strofa, Minho gli si avvicino e gli posò sulle labbra un casto bacio. Jong, commosso, batté le mani, aggrappandosi ad un Key con gli occhi a cuoricino.

Taemin, leggermente geloso, si ritrovò comunque a battere le mani insieme a Jonghyun, ammettendo che quella era una scena davvero speciale.

Onew e Minho si guardarono e poi scoppiarono a ridere, tanto che il leader cadde, avviando così una sequenza di risate che finì dopo una buona parte di tempo.

«Okay, altro giro!» Il primo a riprendersi fu Jong, che fece girare nuovamente la bottiglia, che puntò su Onew.

«Dai, il primo sorteggiato deve fare un succhiotto al secondo!» Key sghignazzò. Il primo ad uscire fu Minho, il secondo Jong. Taemin e Key si guardarono shoccati, mentre i più grandi si sorrisero: arrivava la loro vendetta! Minho posò una mano sul collo di Jong e cominciò a torturarlo con la lingua, aggiungendo poi anche i denti. Il dinoboy si stava godendo le attenzioni del più piccolo con la testa reclinata all’indietro, guardando Key.

«Key, dopo mi farò perdonare!» Gli mimò con le labbra, facendogli l’occhiolino. Key scosse il capo, sorridendo.

Dopo qualche minuto, Minho si tirò indietro, soddisfatto di sé. Una piccola macchia violacea era posata sul collo di Jonghyun, che se la stava ridendo alla grande.

«Minho, Minho, con la lingua ci sai fare!» Rise Jong, ricevendo uno schiaffetto da parte del proprio ragazzo. Il “carisma fiammeggiante” si diresse verso il suo Tae, sussurrando al suo orecchio le stesse parole che Jong aveva mimato a Kibum.

«Bene dai, adesso continuiamo.» Jong sembrava proprio gasato da quel gioco, quindi fece girare per l’ennesima volta la bottiglia, che andò a puntare su di lui.

«I due sorteggiati dovranno ballare… Uhm, non so, Abracadabra? Però facendo un piccolo spogliarello.» Ghignò, guardando Key.

«Tu sei fissato con quella canzone.» Lo canzonò Onew, anche se sembrava star pensando a tutt’altro.

«Chissà perché!» Commentò Jong, mentre il collo della bottiglia andava a posarsi contro il piede di Taemin, che ingoiò a vuoto. Ci mancava solo quello! Il secondo sorteggiato, meraviglia delle meraviglie, fu Kibum. I due, di malavoglia, si alzarono, mentre Key mise per la seconda volta in quella serata la canzone “Abracadabra” sul proprio cellulare.

Jong e Minho si sedettero vicini, stringendo lo stesso cuscino al petto, guardando meravigliati le figure sinuose dei due ragazzi che si muovevano davanti a loro.

Improvvisamente il campanello della porta suonò e nessuno se ne accorse, tranne un Onew con un sorriso a trentadue denti stampato sulle labbra. Quando andò ad aprire, si trovò davanti un ragazzo con gli occhiali ed un cappellino in testa che teneva nelle mani un carrello con dentro delle scatole.

«E’ lei Lee Jinki?» Domandò il ragazzo con voce nasale. Onew annuì, sorridendo come un bambino.

«Tenga il pollo che ha ordinato. Ha già pagato tutto, no? Buona serata ed arrivederci!» Il tipo fece dietrofront, lasciando quella scorta di pollo davanti al leader, che la fissava imbambolato. Si riscosse, scuotendo poi il capo, portando quella delizia all’interno della casa. Quando tornò in salotto per dire agli altri che non avrebbe più giocato, vide Jong e Key, insieme alla loro bottiglia di cioccolata, dirigersi verso la stanza del più grande, Minho e Tae dirigersi verso quella del maknae e la bottiglia per le sfide lasciata lì per terra. Sorridendo, il leader tornò in cucina.

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Minho baciò dolcemente Taemin, facendo sfiorare i loro nasi.

«Faresti l’amore con me, stasera?»  Gli domandò, abbracciandolo.

«Già te l’ho detto. Sì, ti amo con tutto me stesso!» Stavano per baciarsi di nuovo quando sentirono la voce di Onew dalla cucina intonare nuovamente la canzone “I’m yours”. Incuriositi, lo raggiunsero e lo videro intento a prepararsi la tavola per mangiare una montagna di pollo. Ridendo, lo affiancarono e si misero a cantare con lui.

Dopo poco, arrivarono anche Jong e Key, il primo senza maglia, il secondo con la camicia sbottonata e della cioccolata che gli colava sul petto, entrambi spettinati. Sorrisero e aggiunsero anche le loro voci.

Sì, sembravano una famiglia, una bellissima famiglia felice.

Onew non era solo. Aveva loro, ed aveva...il pollo.

 

Taemin e Minho fecero l’amore per tutta la notte, baciandosi ed unendosi sempre di più.

Jong e Key passarono la nottata a giocare l’uno con l’altro, a stuzzicarsi all’inverosimile, fino a quando la parte animale del più grande non venne fuori, facendoli diventare una cosa sola.

E Onew? Eh, Onew ebbe il mal di pancia, ma non uno di quei mal di pancia dolori, bensì un mal di pancia piacevole. Già, perché dentro di lui c’era il pollo, anche lui si era unito con la sua “dolce” metà.

 

FINE!

 

*angoletto*

Buonsalve a tutti! :D
Questa è la mia prima fanfiction sugli SHINee e sono molto emozionata! >//<

L’ho scritta per la mia migliore amica, Laura, con la quale condivido la mia insana passione per questi ragazzi che mi hanno rubato il cuore!

Lei mi ha regalato un fantastico cuscino che ha fatto fare per me, con una foto degli SHINee sopra, questa qui:

 

 

Quindi… Grazie mille, yeobo! <3

Sperando che vi piaccia, vi saluto! Alla prossima fanfiction, spero! ;)

Chu! <3

   
 
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