La metà della
mela!
Onew
camminava avanti ed indietro per il corridoio, aspettando che Taemin e Minho
uscissero dal bagno dato che ormai c’erano dentro da mezz’ora.
Intanto…
«Minho,
siamo qui da un sacco...si insospettiranno...» Mormorò Taemin sulle labbra
dell’altro, stringendosi di più in quell’abbraccio confortevole ed eccitante
che divideva col suo amato hyung. Il più grande gli sfiorò la schiena da sotto
la maglietta, inarcando un sopracciglio, divertito.
«Credi
che già non lo sappiano? Come si fa a nascondere un amore così grande come il
nostro a quelli lì? Ci conoscono troppo, piccolo.» Taemin sorrise imbarazzato,
per poi mordere sensualmente il labbro superiore a Minho e guardarlo
maliziosamente.
«Allora perché non andiamo nel letto? Starei
più comodo...» Il maknae circondò il collo di Minho con le braccia, baciandogli
uno zigomo. Il più grande lo strinse per la vita, respirandone il profumo.
«Perché
qui è incominciato tutto.» Detto questo, gli sollevò il viso e lo baciò
dolcemente, facendogli capire quanto amore provasse per lui.
Flashback:
Minho era chiuso
in bagno da ore ormai: si era chiuso lì dentro per scappare dal più giovane del
gruppo, il ragazzo di cui si era innamorato, Taemin. Aveva fatto una cavolata,
l’aveva baciato e poi era scappato via, spegnendo la luce del bagno e
rifugiandosi al suo interno. Si passò una mano sui capelli scuri, intrecciando
le dita con una loro ciocca. Sospirando, si mise in ascolto di qualsiasi rumore
provenisse al di fuori di quella stanza.
«Il mio pollo!
Jong, accidenti a te! Con Key non devi “giocare” in cucina, chiaro? Soprattutto
quando il mio pollo è nelle vicinanze. Non può vedere certe cose. E’ ancora
piccolo!» Minho non sapeva se ridere o piangere; Onew era sempre il solito,
guai a toccargli il suo pollo!
«Kibum! Vieni
qui!» Il ragazzo sentì un rumore di passi e poi la voce del suo coetaneo.
«Jong, non è il momento,
devo consigliare Tae...oh. Onew, Onew, adesso mi toccano gli straordinari!»
Minho non poteva vederlo, ma riusciva benissimo ad immaginarsi lo sguardo
malizioso di Key che si posava da Jong, Onew ed al pollo. Sentì arrivargli alle
orecchie un gemito sommesso di Jonghyun e per poco non si mise a ridere.
«No, il mio
pollo è ancora puro! Non potete fargli vedere queste cose alla sua giovane
età!»
«Jinki, lascia
il pollo ed unisciti a noi! Abbiamo i biscotti!» Minho era troppo preso ad
ascoltare la conversazione ad occhi chiusi, cercando in tutti i modi di non
ridere, che non si accorse che la porta del bagno si stava misteriosamente
aprendo, almeno fino a quando non si trovò davanti un Taemin sorridente e con
un pigiama adorabile con fantasie, tanto per dirne una, a funghetto. I
pantaloni rossi e la maglia grigia, con sopra disegnati quei funghi sorridenti
e dolcissimi, mettevano in risalto il fisico magro e, per quanto gli
riguardasse, perfetto. Si sentì prendere il volto tra le mani del più piccolo e
premere le sue labbra contro proprie. La lingua del maknae disegnò il contorno della
bocca di Minho, chiedendovi silenziosamente accesso per incontrare la sua dolce
metà. Le due lingue arrivarono a scontrarsi dolcemente mentre Minho, incredulo,
apriva gli occhi e guardava quella visione dolce ed altamente erotica che aveva
davanti. Si protese verso Taemin e gli passò le mani sulla vita, stringendolo
possessivamente a sé. Non poteva ancora credere a quello che stava succedendo,
gli sembrava incredibile, ma così giusto...era felice, così felice che non poté
evitare di insinuare una mano sotto la maglia di Taemin, che, sorridendo sulle
sue labbra, lo fermò.
«Perché mi hai
baciato?» Nel più piccolo sembrava essersi incarnata una piccola peste. Con la
mano, scese ad accarezzare il petto del suo hyung, passando al bassoventre e
viceversa. Poi arrivò a giocare con la cintura dei jeans di Minho, che sentiva
i pantaloni divenire leggermente più stretti ogni secondo che passava.
«Taemin…» Tae lo
guardò negli occhi, pieno di speranza. Non sapeva nemmeno cosa l’avesse spinto
a prendere quell’iniziativa, semplicemente voleva sentire le mani del suo hyung
correre sapienti per il suo corpo, voleva essere baciato, voleva essere amato
da quel ragazzo che da molto tempo a quella parte aveva cominciato a fargli
battere forte il cuore. Minho non accennava a muoversi, né tantomeno a parlare.
Sconsolato, Taemin si scostò, abbassando il capo e girandosi.
«Scusami,
credevo che...che mi amassi...» Il piccolo maknae si diresse verso la porta ma,
quando fece per abbassarne la maniglia, si sentì prendere per un polso.
Entrambi trattenevano il respiro, nessuno dei due aveva intenzione di spezzare
quel silenzio.
«Il mio pollo!
No! Lasciatemi!» Dalla cucina arrivò alle orecchie dei due ragazzi l’urlo
disperato di Onew e le risate di Jong e Key che, a quanto pareva, si stavano
divertendo un mondo. Forse, grazie a quel piccolo inconveniente nell’altra
stanza, Minho prese coraggio e girò Taemin verso di sé, stringendolo in un
abbraccio dolce. Una piccola lacrima scese dal viso del più grande, andando a
sfiorare la guancia del maknae che, incredulo, alzò lo sguardo e vide gli occhi
del suo hyung lucidi. Allora, sorridendo con amore, passò le proprie braccia
attorno al collo, depositandoci sopra un bacio.
«Io ti amo,
Taemin, non puoi neanche immaginare quanto!»
«Anche io ti
amo, Minho.»
Fine flashback.
«Minho...davvero,
credo che Jinki stia cominciando a perdere la pazienza.» Sussurrò Taemin,
scivolando via dall’abbraccio del più grande ed aprendo la porta del bagno,
trovandosi un Onew arrabbiato ed allo stesso tempo felice.
«Sentite,
andate in camera la prossima volta, eh?» Stanco, sorrise e fece l’occhiolino a
Taemin, che arrossì.
«Ma
non abbiamo fatto…»
«E
ci mancherebbe! Vi avrei sentiti altrimenti!» Onew rise, per poi chiudersi in
bagno. Minho scoppiò a ridere, scompigliando i capelli di Taemin che si ritrovò
a rispondere alla risata. I due ragazzi raggiunsero la cucina, trovando Key e
Jong intenti a versare qualcosa dentro ad una bottiglia, sembrava cioccolata
calda. I due, quando li videro arrivare, sorrisero e fecero loro cenno di
sedersi sulle sedie. Taemin e Minho si guardarono confusi, sedendosi e posando
il loro sguardo sulla bottiglia. Key, una volta riempita completamente, la mise
in frigo e poi si appoggiò ad esso, fingendosi stanchissimo.
«Ragazzi,
avete voglia di fare un gioco?» Quello a parlare era stato Jonghyun.
«Veramente
noi avevamo altri programmi.» Disse Minho, indicando sé stesso e Taemin.
«Ah,
Minnie, ti va di giocare? Parlare con lui è inutile!» Taemin assunse un’aria
pensierosa. Avevano poco tempo libero ultimamente ed avrebbe voluto stare con
Minho ma...con lui avrebbe potuto passare la notte, la serata la si poteva
passare tutti assieme! In fondo erano una famiglia, no? Il suo hyung sospirò,
per poi sorridere. Aveva intuito i pensieri del maknae ed in fondo si trovava
d’accordo con lui. Era giusto passare del tempo tutti assieme e poi...con Tae
avrebbe passato la nottata migliore della loro vita, ne era certo. Gli
scompigliò nuovamente i capelli, per poi annuire in direzione di Jong.
«In
cosa consiste il gioco?»
«Quale
gioco?» Onew era apparso da dietro di loro all’improvviso, spaventando Key,
Taemin e Jong. Minho, che l’aveva visto arrivare, non si scompose di una
virgola.
«Verità
o pegno?» Mormorò Key, sorridendo maliziosamente.
«Eh?
Non c’è divertimento, tutti sappiamo già tutto su ognuno di noi!» Minho scattò
in piedi, a lui piaceva giocare, ma voleva mettersi alla prova!
«Non
ho finito! Non si faranno domande semplici, tipo “Hai mai avuto un canarino?”,
no...dovranno essere domande imbarazzanti e, come pegno, si deve bere un
bicchiere della miscela che io e Jong abbiamo preparato e messo nel frizzer.»
«Ma
se avete messo qualcosa nel frizzer sarà tutto ghiacciato, come si farà a bere?»
Onew, che stava incominciando ad interessarsi a quel gioco, inarcò un
sopracciglio.
«Non
ghiaccerà, tranquilli…» Jong fece l’occhiolino a Key che si passò la lingua
sulle labbra.
«Quindi
è...alcolica questa miscela, giusto?» Il maknae guardò preoccupato Kibum che,
andandogli vicino, lo prese sottobraccio e gli disse: «Sì, ma siamo tra di noi,
non può succederti nulla!»
«Beh,
tutto qui?» Minho incrociò le braccia.
«Beh,
se proprio vuoi rovinarti...dopo che la bottiglia con dentro la miscela sarà
finita, la si farà girare. Il primo su cui punterà dovrà decidere una sfida, il
secondo dovrà praticarla, almeno che non serva più di una persona.» Nello
sguardo di Jong si accese una punta di malizia, che Key percepì benissimo,
stringendosi di più a Taemin e prendendo sottobraccio anche Minho. Jonghyun si
avvicinò a Onew.
«Allora,
ci state?»
«Sembra
più interessante adesso...sì, io ci sto.» Minho, sentendo la competitività
salirgli dentro, accettò.
«A-anche io.» Taemin era preoccupato delle
conseguenze di quel gioco, insomma...conosceva i suoi compagni, gli avrebbero
sicuramente fatto delle domande molto intime e lui si vergognava.
«Perché
no?» Onew sorrise. Sì, ci voleva una serata con i suoi amici, una serata
divertente.
«Benissimo!
Allora andiamo tutti in salotto e sediamoci per terra, in cerchio grazie!» Key
trascinò Minho e Taemin nella sala e li fece sedere vicini, per poi sedersi di
fronte a loro, affiancato da Jong. Per ultimo si sedette Onew, tra Taemin e
Key. Non era proprio un cerchio perfetto, ma poteva andare.
«Chi
incomincia?» Domandò Minho, appoggiando le mani dietro di lui e buttando la
testa all’indietro.
«Io!
Allora, adesso è il mio turno di fare una domanda ad ognuno di voi, si va
seguendo il cerchio, okay? Quindi prima tocca a me, poi a Jong, poi a Minho,
poi a Taemin e poi a Onew!» Rispose Key, sorridendo eccitato, per poi spostare
la sua attenzione sul ragazzo che aveva di fianco.
«Jongie?
Cosa farai stanotte?» Nella voce del più giovane si poteva sentire benissimo un
tono provocatorio. Jong lo guardò, sorridendo maliziosamente.
«Devo
rispondere oppure dimostrarlo direttamente?» Key lo guardò negli occhi,
avvicinandosi fino a sfiorargli le labbra.
«Devi
solo rispondere, Jong.» Proprio quando stava per baciarlo, Kibum si tirò
indietro, lasciando un Jong insoddisfatto ed incredulo.
«Sicuro
di volerlo sapere?» Il più grande mise su un adorabile broncio e fece gli occhi
da cucciolo che il suo Key amava tanto.
«Uhm,
forse ci vorrebbe una censura.» Jong attirò Key a sé, baciandolo con passione.
«Ehi,
ehi! Il gioco?» Minho sbuffò spazientito. Kibum sorrise, passando la bottiglia
a Jong.
«Facciamo
che si beve a canna, eh?» Jonghyun lo guardò sorpreso.
«Non
hai risposto mio caro. Tempo scaduto.» Key gli fece l’occhiolino e Jong,
scuotendo il capo, bevve un sorso abbastanza lungo di quella miscela strana,
per poi fare una smorfia.
«Cavolo
se è forte!» Borbottò.
«Bene
bene, Minho...hai mai fatto certi pensieri
su qualcuno di noi?» Minho si ritrovò ad arrossire, guardando il coetaneo e
ritrovandosi malgrado a sorridere. Key, la diva, era veramente una peste.
«Sì.»
Ammise. Non avrebbe mai pagato pegno, lui era uno forte!
«Lo
sapevo. Taemin...tu?» Taemin, come da manuale, arrossì ed abbassò lo sguardo
sulle proprie mani, non sapendo cosa rispondere. Poi, dato che non aveva voglia
di ubriacarsi, si decise.
«Sì,
anche io.» Minho si leccò le labbra a quelle parole, cercando di sopprimere la
voglia di baciarlo.
«Mamma
è soddisfatta di te! Allora Onew...ci trovi dei bei ragazzi?»
«Sì,
siete belli, ma io di più.» Onew rise, guadagnandosi un’occhiataccia da parte
della diva.
«Ora
tocca a me fare le domande! Minho, a chi sono riferiti quei pensieri?» Jong,
strofinandosi le mani, non voleva essere da meno di Key. Anche lui avrebbe
fatto dannare i suoi amici!
«Taemin.»
Una parola, un nome. Taemin sollevò di scatto la testa, arrossendo e sorridendo
allo stesso tempo. Minho guardò Jong divertito.
«Taemin,
a chi sono indirizzati i tuoi, invece?» Quello per il piccolo maknae era
troppo. Non voleva ammettere che la notte si trovava a pensare a Minho, a
baciarlo, a fare l’amore con lui.
«Pegno.»
Sussurrò.
«Tieni
Minnie, è tutta tua!» Ghignò Jong, passandogli la bottiglia. Indeciso, Tae
bevve un lungo sorso di quella cosa, per poi tossicchiare.
«Onew,
tu hai mai fatto pensieri su di noi?»
«Da
brillo, forse.» Ammise Onew, arrossendo.
«Bene,
adesso tocca a me. Taemin, faresti l’amore con me stanotte?» Nemmeno Minho
sapeva da dove fosse venuta quella domanda, ma si godette del rossore posatosi
sulle guance del suo piccolo maknae, aspettandosi che il più piccolo pagasse il
pegno.
«Io...sì.»
Tutti guardarono increduli il più giovane, per poi sorridere. Oh, il loro
Taemin stava crescendo! Minho, trattenendosi a stento dal saltare addosso a
Tae, girò il capo verso Onew.
«I
tuoi pensieri da brillo riguardano uno solo di noi o più di uno?»
«Ero
quasi ubriaco! Io...pegno.» Taemin passò la bottiglia ad Onew, che bevve e poi
si pulì le labbra col dorso della mano, assumendo un’espressione schifata.
Odiava l’alcool, questo era certo.
«Ehm,
Key...al di là una certa persona chiamata Jonghyun, hai mai avuto altri
rapporti completi?» Sapeva che quella era una domanda bastarda e che al prossimo
turno Key l’avrebbe distrutto, ma quella domanda gli premeva da un po’ di
tempo. Gli occhi di Jong mandarono saette e Key, abbassando lo sguardo, chiese
il pegno. Bevve un sorso più lungo di quelli degli altri messi assieme e poi
guardò dispiaciuto Jonghyun.
«Jong,
abbraccia Key.» Anche se quella non era una domanda, Jonghyun si limitò ad
annuire, per poi sussurrare a Key che non se l’era presa e che era tutto a
posto.
«E’
normale che tu abbia avuto altri rapporti prima che ci mettessimo insieme!» Ammise
Jong, nonostante la gelosia lo stesse divorando.
«Okay,
credo tocchi a me! Onew hyung, mi vuoi bene?» Taemin, che aveva visto il leader
in difficoltà nella scorsa domanda, voleva rendergli le cose più semplici. Il
ragazzo lo guardò con gratitudine e disse di sì, alzando i pollici verso
l’alto.
«Key,
chi è il migliore di noi?» Domandò Taemin, già sapendo la risposta.
«Io
ovviamente! L’onnipotente Key!» A quelle parole, Jong gli diede uno schiaffetto
sul collo, sorridendo. Taemin sorrise.
«Jong,
quando hai scoperto di amare Key?»
«Da
quando l’ho visto la prima volta.» Ammise il più grande, guadagnandosi uno
sguardo pieno d’amore da parte della sua dolce metà.
«Minho...quando
hai scoperto di amarmi?» Taemin abbassò il viso, da quando si erano baciati per
la prima volta gliel’aveva sempre voluto chiedere, senza mai trovare il
coraggio od il momento giusto.
«Non
c’è stato un momento preciso. Mi sono innamorato di te man mano che ho imparato
a conoscerti.» Minho aveva riflettuto molto su quella domanda, realizzando che
Taemin gli era entrato nel sangue piano piano, fino a sostituire completamente
quello vero. Il maknae sorrise,
guardandolo negli occhi.
«Oh,
è arrivato il mio turno!» Sospirò Onew, non sapendo lontanamente cosa chiedere.
«Uhm,
vediamo...Key, dimmi, perché te e Jong vi divertite tanto a farmi dannare
impedendomi di mangiare il pollo?» Quella fu la domanda che gli venne in mente
per prima, in quanto gli dava parecchio fastidio dover essere sempre disturbato
mentre stava per mangiare il suo adorato pollo.
«Perché
a me ed a Jong sembri tanto solo, insomma...io sto con lui, Taemin con Minho e
tu?»
«Col
pollo!»
«Tanto
lo so che i “dispetti” che ti facciamo ti sono graditi!» Kibum gli fece
l’occhiolino, stringendosi a Jong.
«Intendi
che trovare foto tue e di Jong in momenti, ehm, intimi, possa farmi piacere?
Che poi, come diamine fate a farvele quelle foto?» Minho guardava incredulo la
scena.
«Ah,
ma non sono pose tanto strane. Sono solo baci! E comunque io ho già risposto
alla mia domanda.» Key sorrise, scrocchiandosi le dita delle mani.
«Giusto...Jong,
come fate a farvi quelle foto?» Jinki era davvero curioso.
«Eh?»
«Non
potete farvi le foto da soli, ci sarà pur qualcuno a farvele!» Jong sorrise,
sussurrando poi “pegno”. Onew gemette dalla frustrazione mentre Minho sentì
Taemin agitarsi accanto a sé. Gli passò un braccio attorno alla vita,
guardandolo curioso. Sapeva che il maknae era appassionato di fotografia e quei
due non si sarebbero mai fatti fare foto del genere da qualcuno estraneo al
gruppo...che fosse stato proprio Taemin? Poi come spiegarsi il fatto che fosse
così agitato?
«Scusa
Minho, davvero, ma non saprei cos’altro chiederti...se tu avessi a disposizione
Taemin, solo in una stanza, che cosa faresti?» Minho per poco non si cadde a
terra. Guardò sconvolto il leader che aveva un sorrisetto malizioso stampato
sul viso, nonostante cercasse di mostrarsi dispiaciuto.
«Pegno!»
Minho non se lo fece ripetere due volte. Mai avrebbe detto cos’avrebbe fatto
con Taemin, mai. Oltretutto erano cose personali, cose che avrebbe voluto
condividere solamente con lui.
«Hyung...sei
sicuro?» Taemin sapeva quanto costasse a Minho perdere, infatti si sentiva un
po’ in colpa per questo.
«Non
dirlo neanche per scherzo, sei più importante tu di una stupida perdita!» Il
più grande prese in mano la bottiglia e bevve un lungo sorso.
«Ehm,
ragazzi...io non ho più idee. Che ne dite se ci finiamo la bottiglia e poi
cominciamo con la seconda parte del gioco?» Key si alzò in piedi, andando ad
aprire il frigo e controllando la bottiglia di cioccolata che ci aveva messo
dentro. Poi si voltò verso Jong, leccandosi le labbra. Jong ricambiò lo
sguardo, per poi girarsi. Kibum voleva proprio farlo impazzire!
«A
cosa serve quella bottiglia di cioccolata?» Taemin, curioso, pose quella
domanda. Minho si coprì il viso con una mano, Jong ghignò, Onew girò gli occhi
al cielo e Key sorrise.
«La
tua mamma deve fare un gioco con Jong più tardi.» Sussurrò Kibum all’orecchio
del maknae, che arrossì.
«Se
uno si rifiutasse di fare quello che gli viene chiesto?» Domandò Minho,
sorridendo alla vista del suo piccolo tutto arrossato.
«Non
può, semplice. Dai, siamo tra amici...siamo una famiglia no?» Disse Jong,
sorridendo. Poi fece girare la bottiglia, che puntò proprio su di lui.
«Bene,
allora...il sorteggiato dovrà ballare “Abracadabra” delle Brown Eyed Girl
davanti al sottoscritto.» Detto questo, fece girare nuovamente la bottiglia,
che puntò su Key. Quest’ultimo si alzò in piedi, facendo alzare anche Jong, e
mise la canzone col proprio cellulare. Dopodiché iniziò a muovere i fianchi in
quel modo che il più grande adorava, girando a tempo di musica e compiendo
un’esibizione della coreografia a dir poco perfetta. Qualche volta urtava, per
sbaglio ovviamente, il bacino del compagno che lo guardava con desiderio ed
attenzione. Kibum sorrideva, aveva uno sguardo provocatorio e Jonghyun era
tentato dal prendergli i fianchi e spingerli verso di sé, per poi baciarlo con
passione.
Quando
la canzone finì, Key si risedette al proprio posto e Jong fece altrettanto,
prendendo un cuscino vicino e posandoselo sul bassoventre.
«Jongie,
hai qualche problema?» Kibum fece scorrere la mano sul braccio del suo ragazzo,
guardandolo divertito.
«Io?
Ma va, figuriamoci.» Sussurrò Jong, evitando lo sguardo del più giovane.
«Bene,
secondo giro!» Jong, dopo aver aspettato qualche minuto per riprendersi dalle
sensazioni provate un attimo prima, fece girare nuovamente la bottiglia che
andò a puntare su Key. Kibum sembrò pensarci un attimo, poi sorrise.
«Il
primo ed il secondo sorteggiato dovranno mimare un rapporto sessuale.» Annunciò
ridacchiando, mentre gli altri sbiancavano, guardandolo sbalorditi.
«Jong,
non ci avevi detto che fosse così pervertito!» Sghignazzò Minho, che sembrava
l’unico a non essere diventato bianco cadaverico. Poi lo diventò anche lui: se
fosse capitato a lui ed a Taemin sarebbe stato terribile, non voleva giocare
col suo ragazzo. Peggio ancora sarebbe stato se fosse capitato a Tae ed a uno
degli altri due possibili sorteggiati!
La
bottiglia girò e girò. A Minho sembrava che non finisse mai di girare, fino a
quando...non puntò sul suo maknae. Il più piccolo si posò contro la sua spalla,
sospirando.
La
bottiglia girò di nuovo, ancora più lentamente. Dopo momenti che sembrarono
anni, si fermò…
«Minho!»
Taemin gli si buttò tra le braccia, sorridendo. Poi si ritrasse, imbarazzato.
Era felice di essere finito col suo hyung, ma quella era una situazione
abbastanza strana. Si vergognava di far certe cose perfino quando c’erano
solamente loro due, figurarsi davanti ad altre persone.
«Ehi,
vuoi lasciare perdere?» Lo spirito di umma di Key si fece sentire con quella
domanda. Taemin scosse la testa, non voleva far la figura del codardo davanti
al suo competitivo Minho e non avrebbe mai lasciato che qualcun altro mimasse
con lui...certe cose. Minho gli sorrise timidamente, per poi passargli la mano
sulla vita, invitandolo a stendersi. Avrebbe tanto voluto rifiutarsi ma se il
suo maknae era sicuro di quel che stava facendo, non l’avrebbe deluso di certo.
Si
stese con lentezza su di lui, attento a non pesargli.
«Fa
finta che non ci siano...e se per caso io perdessi la testa...fermami.» Il più
grande cominciò a baciare il collo del maknae, isolandosi completamente, troppo
preso dal profumo del più piccolo. Tae gli passò le braccia sulla schiena,
inarcandosi contro il suo corpo caldo. Minho alzò lo sguardo e vide gli altri
tre amici guardarli con la bocca aperta, allora, ansioso di finire quella messa
in scena perché altrimenti avrebbe ceduto alla tentazione di prendere Taemin
lì, in quel momento, cominciò a muovere ritmicamente il bacino verso quello del
maknae, che lo assecondò, con le gote arrossate. Poi le loro labbra
s’incontrarono e Minho strinse possessivamente Tae a sé, insinuando una sua
mano sotto la maglietta, muovendo sempre il bacino. Le loro lingue si
intrecciarono, vogliose di esplorarsi nuovamente, mentre le mani si cercavano,
scoprivano pezzi di pelle che prima erano coperti dai vestiti e si carezzavano.
La passione dell’amore si era accesa: non c’era più nessuno, solo loro due,
nient’altro. Poi la mano di Onew andò a toccare la spalla di Minho che,
sobbalzando, si separò dalla sua dolce metà.
«Kibummie
aveva detto di mimare, non di passare a fatti reali!» Sghignazzò Jong, ridendo.
Minho si accorse di avere un piccolo problema in un determinato punto, così
guardò il cuscino in grembo a Jong con desiderio. Si vergognava immensamente,
aveva perso completamente la testa. Jonghyun ammiccò alle sue parti intime e
gli passò il cuscino, che Minho usò subito per coprirsi. Poi guardò Taemin che,
completamente rosso, si stringeva le ginocchia al petto. Notò che il maknae
aveva il suo stesso problema ed allora, sorridendogli, lo fece accomodare tra
le proprie gambe, nascondendo entrambi con il cuscino. Il più grande era
conscio che quello non era il miglior modo per farsi passare un’erezione,
insomma, avere Taemin seduto lì davanti...però voleva tenerlo tra le braccia,
stringerlo a sé. Sentì i battiti del cuore del maknae diminuire, si stava
calmando. Sorrise e lasciò la presa sulle sue spalle, permettendogli di tornare
al suo posto. Stranamente era passato anche a lui il problema lì, ritrovandosi
poi a ridere.
«Bene.
Ehm...sono uscito io...allora, i due sorteggiati dovranno baciarsi con
passione.» Jong, dopo aver visto quel che era successo alla precedente
richiesta di Kibum, voleva calmare un po’ le acque. Certo, perché un bacio
infuocato era proprio l’ideale.
I
due sorteggiati furono Key e Taemin. Taemin sospirò, Key anche. Jong e Minho
avrebbero voluto prendere a pugni il muro, ma si trattennero.
«Ma
io sono la tua umma! Beh...è solo amore tra figlio e genitore, okay? Nulla di
più.» Key, guardando Jong e poi Minho, si preoccupò, quindi se ne uscì con
quell’affermazione, facendo sorridere il coetaneo ed il più grande. Sospirando,
si avvicinò a Tae e gli fece l’occhiolino. Le loro labbra si incontrarono prima
in un bacio casto, assaporandosi a vicenda, prendendo confidenza. Poi le mani
di Key circondarono la vita al più giovane che portò le mani al suo collo,
baciandosi e annullando ogni barriera che divideva le loro lingue. Del resto
era una sfida, no? Quindi ce l’avrebbero messa tutta.
Quando
alle loro orecchie giunsero dei colpi di tosse seccati, i due si separarono,
guardandosi complici. Sì, quelli erano proprio come madre e figlio. Si volevano
un bene dell’anima, e quel bacio non avrebbe mai rovinato alcun rapporto. Jong
e Minho si guardarono, scrollando il capo. Poi sorrisero, consapevoli che
quella gelosia non aveva senso.
Jong
fece girare nuovamente la bottiglia, che questa volta decise che il giudice
sarebbe stato Taemin.
«Beh,
credo che...allora, il primo sorteggiato deve cantare una canzone d’amore al
secondo, e poi tutto deve finire con un bacio. Casto, s’intende.» Tutti
sorrisero per quanto romantica fosse la sfida del più piccolo. Il primo
sorteggiato fu Onew. Il secondo Minho.
«Ehm,
Taemin, sto fingendo! Sia chiaro!» Gli disse Onew, sotto lo sguardo divertito
del maknae.
«Sì
Onew, non preoccuparti!» Lo rassicurò Taemin, sorridendo.
Il
leader si schiarì la voce, intonando poi la canzone “I’m yours” di Jason Mraz.
La sua magnifica voce sembrava essere fatta esattamente per quella canzone,
nulla di più. Onew ed “I’m yours” erano fatti l’uno per l’altra! Minho lo
guardava con attenzione: la ragazza od il ragazzo che avrebbe passato la vita
con il Dubu del gruppo, sarebbe stato sicuramente fortunato, tralasciando il
fatto che avrebbe dovuto combattere con un grande nemico, il pollo.
Quando
Onew cantò l’ultima strofa, Minho gli si avvicino e gli posò sulle labbra un
casto bacio. Jong, commosso, batté le mani, aggrappandosi ad un Key con gli
occhi a cuoricino.
Taemin,
leggermente geloso, si ritrovò comunque a battere le mani insieme a Jonghyun,
ammettendo che quella era una scena davvero speciale.
Onew
e Minho si guardarono e poi scoppiarono a ridere, tanto che il leader cadde,
avviando così una sequenza di risate che finì dopo una buona parte di tempo.
«Okay,
altro giro!» Il primo a riprendersi fu Jong, che fece girare nuovamente la
bottiglia, che puntò su Onew.
«Dai,
il primo sorteggiato deve fare un succhiotto al secondo!» Key sghignazzò. Il
primo ad uscire fu Minho, il secondo Jong. Taemin e Key si guardarono shoccati,
mentre i più grandi si sorrisero: arrivava la loro vendetta! Minho posò una mano
sul collo di Jong e cominciò a torturarlo con la lingua, aggiungendo poi anche
i denti. Il dinoboy si stava godendo le attenzioni del più piccolo con la testa
reclinata all’indietro, guardando Key.
«Key,
dopo mi farò perdonare!» Gli mimò con le labbra, facendogli l’occhiolino. Key
scosse il capo, sorridendo.
Dopo
qualche minuto, Minho si tirò indietro, soddisfatto di sé. Una piccola macchia
violacea era posata sul collo di Jonghyun, che se la stava ridendo alla grande.
«Minho,
Minho, con la lingua ci sai fare!» Rise Jong, ricevendo uno schiaffetto da
parte del proprio ragazzo. Il “carisma fiammeggiante” si diresse verso il suo
Tae, sussurrando al suo orecchio le stesse parole che Jong aveva mimato a
Kibum.
«Bene
dai, adesso continuiamo.» Jong sembrava proprio gasato da quel gioco, quindi
fece girare per l’ennesima volta la bottiglia, che andò a puntare su di lui.
«I
due sorteggiati dovranno ballare… Uhm, non so, Abracadabra? Però facendo un
piccolo spogliarello.» Ghignò, guardando Key.
«Tu
sei fissato con quella canzone.» Lo canzonò Onew, anche se sembrava star
pensando a tutt’altro.
«Chissà
perché!» Commentò Jong, mentre il collo della bottiglia andava a posarsi contro
il piede di Taemin, che ingoiò a vuoto. Ci mancava solo quello! Il secondo
sorteggiato, meraviglia delle meraviglie, fu Kibum. I due, di malavoglia, si
alzarono, mentre Key mise per la seconda volta in quella serata la canzone
“Abracadabra” sul proprio cellulare.
Jong
e Minho si sedettero vicini, stringendo lo stesso cuscino al petto, guardando
meravigliati le figure sinuose dei due ragazzi che si muovevano davanti a loro.
Improvvisamente
il campanello della porta suonò e nessuno se ne accorse, tranne un Onew con un
sorriso a trentadue denti stampato sulle labbra. Quando andò ad aprire, si
trovò davanti un ragazzo con gli occhiali ed un cappellino in testa che teneva
nelle mani un carrello con dentro delle scatole.
«E’
lei Lee Jinki?» Domandò il ragazzo con voce nasale. Onew annuì, sorridendo come
un bambino.
«Tenga
il pollo che ha ordinato. Ha già pagato tutto, no? Buona serata ed
arrivederci!» Il tipo fece dietrofront, lasciando quella scorta di pollo
davanti al leader, che la fissava imbambolato. Si riscosse, scuotendo poi il
capo, portando quella delizia all’interno della casa. Quando tornò in salotto
per dire agli altri che non avrebbe più giocato, vide Jong e Key, insieme alla
loro bottiglia di cioccolata, dirigersi verso la stanza del più grande, Minho e
Tae dirigersi verso quella del maknae e la bottiglia per le sfide lasciata lì
per terra. Sorridendo, il leader tornò in cucina.
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Minho
baciò dolcemente Taemin, facendo sfiorare i loro nasi.
«Faresti
l’amore con me, stasera?» Gli domandò,
abbracciandolo.
«Già
te l’ho detto. Sì, ti amo con tutto me stesso!» Stavano per baciarsi di nuovo
quando sentirono la voce di Onew dalla cucina intonare nuovamente la canzone
“I’m yours”. Incuriositi, lo raggiunsero e lo videro intento a prepararsi la
tavola per mangiare una montagna di pollo. Ridendo, lo affiancarono e si misero
a cantare con lui.
Dopo
poco, arrivarono anche Jong e Key, il primo senza maglia, il secondo con la
camicia sbottonata e della cioccolata che gli colava sul petto, entrambi
spettinati. Sorrisero e aggiunsero anche le loro voci.
Sì,
sembravano una famiglia, una bellissima famiglia felice.
Onew
non era solo. Aveva loro, ed aveva...il pollo.
Taemin
e Minho fecero l’amore per tutta la notte, baciandosi ed unendosi sempre di
più.
Jong
e Key passarono la nottata a giocare l’uno con l’altro, a stuzzicarsi
all’inverosimile, fino a quando la parte animale del più grande non venne
fuori, facendoli diventare una cosa sola.
E
Onew? Eh, Onew ebbe il mal di pancia, ma non uno di quei mal di pancia dolori,
bensì un mal di pancia piacevole. Già, perché dentro di lui c’era il pollo,
anche lui si era unito con la sua “dolce” metà.
FINE!
*angoletto*
Buonsalve a
tutti! :D
Questa è la mia prima fanfiction sugli SHINee e sono molto emozionata!
>//<
L’ho scritta per
la mia migliore amica, Laura, con la quale condivido la mia insana passione per
questi ragazzi che mi hanno rubato il cuore!
Lei mi ha
regalato un fantastico cuscino che ha fatto fare per me, con una foto degli
SHINee sopra, questa qui:
Quindi… Grazie
mille, yeobo! <3
Sperando che vi
piaccia, vi saluto! Alla prossima fanfiction, spero! ;)
Chu! <3