Basta. È tutto finito. Ora me lo lascerò alle spalle e non lo vedrò mai più, non soffrirò più per lui. Mai. Sto aspettando il mio volo, stringo il manico del mio bagaglio a mano. Il mio golfino azzurro è tutto bagnato dalle lacrime che continuano a rigarmi il viso. Tra poco però non piangerò più. Finalmente chiamano il mio volo per Londra, eccolo l'aereo che mi porterà via da tutto questo, la mia salvezza. Si, sto scappando. Non è mai stato da me scappare, ma ora è inevitabile. Mi mischio tra la folla, continuando a piangere come se niente fosse. Ormai le lacrime scendono da sole, niente più singhiozzi. «Emily.. Emily ti prego! Aspetta!» Si, qualcuno mi sta chiamando. Non è possibile. Non è qualcuno. È lui. No Emi, non ti girare. Non voglio più vederlo. Un tizio mi spinge e quasi ne approfitto per girarmi un attimo. Lo vedo infondo, troppo lontano rispetto a me. So che non può raggiungermi se non mi fermo. Incrocio per pochi istanti il suo sguardo. Piange. Piange anche lui come me. Ma ormai è troppo tardi e lo sappiamo entrambi. Non posso perdonarlo. Non posso tornare indietro. Non posso stare male ancora. Lo guardo un'ultima volta. «Addio Nicholas» sussurro.