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Autore: JKEdogawa    25/08/2011    4 recensioni
Dunque... è un TaliaxLuke, ma ho paura di aver fatto anche un PercyxLuke... Non uccidetemi!
Cosa ci fa Percy sulla riviera romagnola? Cosa potrebbe capitare nella tranquilla Cesenatico? Di tutto e di più visto di chi stiamo parlando!
Buona lettura!
AVVISO: Nel racconto ci sono anche altri personaggi!
Genere: Comico, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Annabeth Chase, Grover Underwood, Luke Castellan, Percy Jackson, Talia Grace
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Cosa ci fa un semidio in Italia?
O meglio, cosa ci fa un semidio come ME a Cesenatico?
Chiedetelo a una certa figlia di Atena di nome Annabeth e a una cera figlia di Zeus di nome Talia. Ci hanno tirato loro alla Notte Rosa della riviera romagnola. Sì, ci hanno. Perché è venuto anche Groover, il mio caro amico satiro. Tutto è iniziato quando le ragazze hanno avuto l’idea di chiedere a Chirone una settimana di vacanze. Già il fatto che si chieda una vacanza a un campo estivo è strano, soprattutto quando senza dirci niente ci hanno avvertito della nostra involontaria partecipazione.
- Abbiamo già chiesto tutto a Chirone! Voi verrete e vi divertirete!- mi disse Annabeth estremamente pacata
- Io preferirei restare qui…- le risposi, ma lei mi fulminò con lo sguardo. Non avevo scelta.
- Talia è andata ad avvertire anche Groover della partenza!- manteneva la calma nella voce tanto da farmi paura
- E dove andremo, di grazia?-
- In Italia!-
- TU SEI MATTA! Come pensi di arrivarci in Italia?-
- In aereo, mi pare ovvio!-
- Ti devo ricordare chi è mio padre… il mio dolce padre acquatico?-
- Certo che no! Ma che mi credi così sprovveduta?-
- A dire la verità si! Vuoi morire? O meglio, vuoi vedermi morto!?-
- Sono figlia di Atena, se mi lasci parlare io ti spiego come ci siamo organizzate!-
- E poi Talia non sopporta suo padre, l’avrai convinta tua ad andare per cielo!-
- Per la verità è stata una sua idea… sarebbe più veloce e più comodo!-
- Per voi… io non vengo!-
- PERSEUS JACKSON TU VERRAI CHI TI PIACCIA O NO!-
- Va bene, ma sulla mia lapide dovrete scrivere “Morto folgorato come una zanzara a causa di una figlia di Atena!”- ero avvelenato, mi aveva porto a Zeus su un piatto d’argento.
- Bene!- mi guardò con occhi penetranti e se ne andò impettita
Non mi piaceva e non mi piace litigare con Annabeth, ma mi ha praticamente ucciso! Certo, se avessi ascoltato la sua “Idea geniale” forse sarei stato più compressivo. Stava il fato che volare per me è vietato.
Alla fine riuscirono, però, a portar mici lo stesso. Fu il viaggio peggiore che potessi aspettarmi. Nascosto come un topo sotto il sedile senza nemmeno avere la forza di dormire. Il volo, in compenso, andò straordinariamente tranquillo, a parte l’atterraggio a Ravenna che mi fecce urlare come una femminuccia dal panico. Dall’aeroporto prendemmo un autobus che ci portò a Cesenatico, dove saremmo stati. Arrivammo proprio la sera della Notte Rosa, dove io e Groover ci annoiammo a morte. Ma fosse stato solo quello! Le ragazze ci avvisarono ad indossare qualcosa di rosa, e l’idea di Annabeth di farci dei maglioni a mano ci costrinse a optare per due camice a maniche corte di un bel fuxia acceso. Mi sarei ucciso con Anacusmus, la mia amata Vortice.
Quando le raggiungemmo nella hall dell’albergo Talia sfoggiava una maglia nera con un teschio rosa ed un paio di pantaloni attillati neri sorretti da una cintura a borchie fuxia, mentre Annabeth era in un elegante vestito rosa scuro lungo poco sopra le ginocchia. Arrivati nella piazza principale ci mettemmo ad ascoltare uno di nome Enrico Ruggeri che cantava “C- c- contessa! Tu non sei più la stessa!” per passare poi ad un altro di nome Povia con “Luca era gay!”. La seconda mi piacque in modo particolare, tanto che a mezzanotte, quando andammo verso la spiaggia per ammirare i fuochi d’artificio sul mare, mi misi a cantare nella mia versione.
- Luke è gay! Infatti sta con Crono!- Annabeth mi fulminò avvelenata, ma io continua tra risate e note.
- Perseus Jackson!- disse una voce dietro di me. Era una voce che non conoscevo e che mi fece sobbalzare. Smisi di cantare all’istante e mi voltai sfoderando Vortice. Davanti a me c’era una ragazza dai capelli molto mossi e castani come gli occhi. Portava gli occhiali, una gonna molto lunga plissettata rosa salmone e una maglietta a macchie rosa shoking. All’inizio mi guardò con occhi giganti, poi iniziò a ridere divertita.
- Oh, Testa d’alghe! Non imparerai mai!- aggiunse tra una risatina e l’altra. Avanzò e passò senza farsi niente attraverso la lama di bronzo celeste. La guardai sorpreso e ritrassi la spada.
- Io sono una persona, come si dice, normale!- ammise candidamente
- E come fai a conoscermi?- le chiesi scettico controllando che Vortice non avesse niente
- E’ una lunga storia, chiedi ad un canadese di nome Rock Riordan! Saprà spiegarti meglio! Ora devo andare, ciao!- e si allontano a grandi passi verso la piazza principale
- CHI SEI!?- le urlai
- ODISSEUS!- mi rispose con una risatina furba
- Odisseo?! Voleva dire Ulisse?- chiesi fra me e me girandomi verso i miei compagni rimasti impassibili
- Oh, Testa d’alghe! Non capisci mai!- mi rimproverò Annabeth divertita - Odisseus in greco vuol dire Nessuno!-
- Non che sia di grande aiuto!- dissi in tono orgoglioso
- Andiamo, altrimenti i posti migliori verranno occupati!- ci richiamò all’attenzione Talia
Ci dirigemmo verso la spiaggia, la vista del mare mi fece bene(ma chissà perché). Ci fermammo ad aspettare i fuochi artificiali e io iniziai a fare le prove per gli sbadigli di noia con Annabeth che mi fulminava con lo sguardo.
Inizziarono i botti e con loro arrivò anche un ospite inatteso. Dall'acqua spuntò una piovra gigante che mi strappò un "Evviva!"
- Finalmete, questa festa è da femminucce!- dissi sfoderando Vortice
- Percy!- mi rimproverò Annabeth
- Che c'è? Mi stavo annoiando, ma un combattimento con un mostro mi piace come idea!-
- E' una piovra, tua sorella!-
- Ti sbagli! e' di metallo!-
- Cosa?!-
- Lascia fare a me, credo di conioscere chi c'è dietro! ALLA CARICA!-
Partii e mi avventai sulla bestia. Era di metallo come immaginavo. Vortice non faceva molto, ma almeno riuscivo ad ammaccarla!
- Il mio gioiellino Percy!- disse una voce da dentro che conoscevo fin troppo
- Luke! Te pareva!- esultai eccitato
- Questo non ti da la facoltà di rompere questo gioiello di meccanica!-
- Sei venuto qui e mi hai praticamente sfidato!-
- PERCY SEI UN IDIOTA!- sentii Annabeth gridare
- PERCHE'?- le risposi
- E' VENUTO A PRENDERE TALIA PER UNA NOTTE ROMANTICA!-
- E' vero?!- chiesi al caro Luke
- Certo, un idea della figlia di Zeus... vuoi combattere?-
- E ME LO CHIEDI PURE!?-
- Anche per te è una noia vero?-
- Non sai quanto!-
- Allora dai! Non ci ammazziamo, ma ci diamo dentro, ti va?-
- Non devo preoccuparmi, vero?-
- E quando mai ti ho mentito?-
- Fammi pensare... sempre!-
- Vero, ma proprio non voglio andarci a cena con Talia... sarebbe troppo smieloso!-
- E va bene, mi fido! Come allenamento!-
- Come allenamento!- uscì e ci stringemmo la mano come patto.
Non me lo aspettavo, ma Luke mantenne la promessa. Certo, avevo anche il vantaggio dell'acqua, ma noi che combattevamo sotto la luce dei fuochi d'artificio rendeva la situazione splendida. Magica. Le ragazze non ci vollero più parlare per mesi, ma ci divertimmo come quando eravamo al campo e lui fingeva di essere mio amico.
- Stai piangendo?- mi chiese Groover mentre eravamo a letto(alle 4 circa)
- No...- mentii. I bei momenti(finti ma belli ) con Luke mi mancavano, terribilmente.
Sarebbe mai rinsavito? Ci sarebbe mai riuscito?
   
 
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