Stavo semplicemente andando in gelateria. Era una calda giornata d’Agosto e un bel gelato era l’ideale per rinfrescarsi.
Feci la fila, pagai e presi lo scontrino, poi aspettai nuovamente davanti al bancone per scegliere i gusti.
Era normale trovare così tanta gente, quella gelateria era perennemente piena per il suo ottimo gelato artigianale.
Stavo semplicemente facendo la fila e come ero solita a fare, mi guardavo intorno con curiosità.
Guardavo la gente accanto a me, persone che non avrei mai più rivisto, chiedendomi come fosse la loro vita.
Cosa stupida, lo so, ma pur sempre un buon passatempo per la fila, no?
Mi guardavo intorno annoiata, quando vedo, poco lontano da me, un ragazzo in particolare. Incrociammo lo sguardo per un istante e lo distogliemmo allo stesso tempo.
Quel ragazzo, aveva attirato la mia attenzione.
Non che fosse niente di speciale. Anzi, non era nemmeno un gran che.
Alto, un po’ robusto, con capelli castani né troppo lunghi, né troppo corti.
Però non era quello che aveva attirato la mia attenzione, ma il suo sguardo.
I suoi occhi.
Erano così luminosi.
Aveva uno sguardo, come dire, solare.
Incuriosita, mi concentrai di più su di lui, e stranamente notai che lui fece altrettanto con me.
Stranamente perché, bisogna dirlo, nemmeno io sono poi questa grande bellezza.
A mio dire, mi considero messa davvero male, ma è anche vero che ho l’autostima sotto i piedi.
Comunque, non appena posavo lo sguardo su di lui, notavo che spostava la sua attenzione verso il bancone, e quando lui lo posava su di me, io facevo altrettanto.
Mi soffermavo particolarmente sul viso e sugli occhi, che mi avevano colpita tanto.
Il viso era forse un po’ rotondetto, ma con dei bei lineamenti delicati.
Continuammo così fino a quando non arrivò il mio turno.
Dissi i gusti che volevo e presi la mia coppetta. Ora mi mancava solo il cucchiaino e avrei finalmente potuto gustarmi il mio gelato.
Arrivai, a stento in mezzo a quella folla, al “distributore di cucchiaini”, che stava vicino proprio a quel ragazzo.
Presi il cucchiaino, quando qualcuno mi spinse, ed urtai, indovinate chi? Esattamente.
Quel ragazzo.
-Scusami!- dissi, abbozzando lievemente un sorriso.
-Niente.- mi rispose lui, tranquillo, sorridendomi di rimando.
Aveva una voce piuttosto profonda. E bella.
Iniziai a sentire un po’ di calore sulle guance, ma lo attribuii al caldo della giornata.
O meglio, sperai che fosse quello il motivo.
Uscii dalla gelateria ed iniziai a gustare il mio gelato, ripensando a quello strano ragazzo che era riuscito ad attirare la mia attenzione. Aveva l’aria anche un po’ intellettuale, ma non saprei spiegare perché io la pensi così.
Ci pensai bene. E alla fine, non potei fare a meno di pensare che forse, sarebbe potuto essere un tipo adatto a me.
Ma dopotutto, che ci pensavo a fare? Tanto, pensavo, non l’avrei mai più rivisto, questa è la realtà.
E infatti, così fu.


Angolo autrice
Che ne dite? Insolita come fic di genere romantico, non credete?
Beh, vedete, sono davvero stufa di vedere romanticismo dove o i protagonisti riescono alla fine a stare felici insieme, o finali super tragici dove uno perde l’altro, o entrambi diventano caput. Ho voluto fare qualcosa di diverso.
Per una volta, ho voluto mettere tutto sotto gli occhi di una normale adolescente, in una situazione di vita normale.
Nessun incontro voluto dal destino, nessun amore eterno.
Un incontro casuale destinato a non ripetersi più. Punto.
Ditemi un po’ voi cosa ne pensate.
Io vi ho già detto tutto ciò che avevo da dire.