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Autore: LivingTheDream    26/08/2011    7 recensioni
"Sherlock aveva sete.
Il suo cervello aveva appena registrato quel bisogno, e, dato l'umido calore estivo che sembrava essersi impossessato di Baker Street – come di tutto il resto di Londra, del resto – forse era meglio ascoltarlo, almeno per evitare di morire disidratato."
Caldo. Molto, troppo caldo.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson , Sherlock Holmes , Sig.ra Hudson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sherlock aveva sete.

Il suo cervello aveva appena registrato quel bisogno, e, dato l'umido calore estivo che sembrava essersi impossessato di Baker Street – come di tutto il resto di Londra, del resto – forse era meglio ascoltarlo, almeno per evitare di morire disidratato.

Raccolse tutte le energie che aveva in corpo, ma non si sarebbe alzato. Aveva appena risolto un caso impegnativo, e non poteva fare certi sforzi. O almeno, non ne aveva voglia. Prese fiato ed urlò «John?».

Nessuna risposta.

«John!»

Niente.

Sbuffò spazientito, non si sarebbe alzato per nulla al mondo. Eppure aveva sete.

«Mrs. Hudson!» tentò.

«Non sono la sua...»

«...domestica – lo so, lo so!» scacciò la risposta con una mano, e non diede nemmeno il tempo alla donna di finire; ormai quella frase l'aveva sentita decine e decine e decine di volte.

Sentì la porta di casa sbattere, ma nessun rumore di passi; con molta probabilità Mrs. Hudson era appena uscita.

Sospirò, iniziava a seccarglisi la gola.

«John!» riprovò, ma nessuno rispose.

Allungò pigramente il braccio quel poco che bastava per afferrare il cellulare, e prese a ticchettare sulla tastiera senza nemmeno guardarla.

Vieni. SH”

Passarono cinque minuti, e nessuna risposta.

Dieci, ed il cellulare non aveva ancora squillato.

Venti, ed era già troppo per Sherlock.

Riprese il telefono in mano.

Insomma, quanto ci metti? Ho bisogno di te. SH”

Cinque, dieci – stavolta cedette prima, e all'undicesimo minuto tentò di nuovo.

John, lo sai, non farmelo ripetere. Vieni, sono perduto senza il mio blogger. SH”

Dopo i primi minuti senza risposta, il cellulare volò verso la parte opposta della stanza.

«Va bene, sai che ti dico? Non ho bisogno della tua acqua, ti saresti anche arrabbiato, a dirla tutta, quindi meglio così! Sei un bastardo, John Watson, un bastardo di prima categoria.» ma Sherlock stava dialogando al vento.

«Te ne sei andato senza nemmeno salutar-» fu un istante, al caldo si sostituì un freddo glaciale, artico e letale – un flash, un battito di ciglia.

Acqua, bomba, rosso, luce, laser, luce, rosso, cappotto, pistola, luce, rosso, acqua, pistola, pistola, merda – troppe pistole, colpo, uno solo, acqua, schizzi blu – schizzi rossi. E poi boum.

Fu un colpo di pistola.

 

E a quel punto tanto valeva morire disidratato.

 

 

 

 

Nda: vi giuro che l'idea mi è venuta perché avevo sete ma mi scocciavo di alzarmi. Non sono più recuperabile, ormai, vero?

   
 
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