Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: _marty    26/08/2011    9 recensioni
Questa è una raccolta di OS su The vampire Diares, riguarda quasi tutti i personaggi a turno. Non so dove mi porterà però mi piace scrivere su questo telefilm. Adoro scrivere i pensieri dei personaggi e il motivo, secondo me, delle loro azioni.
Tratto dalla prima OS:
"La sua domanda aveva avuto una risposta, la lama aveva squarciato il petto e ora stava tagliando a brandelli il suo cuore. L’obiettivo che aveva cercato di raggiungere in tutti quegli anni, il desiderio che aveva di ricongiungersi a lei era del tutto svanito."
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sangue, lei aveva bisogno di sangue. Un sorso l’avrebbe salvata dall’oblio che da lì a poco l’avrebbe risucchiata. Sentì un dolore tremendo alle gengive, sapeva che c’era qualcosa che non andava in lei. Non si era mai sentita così, non aveva mai provato quel tumulto di sensazioni. Prese, nuovamente, la sacca di sangue e iniziò a succhiare avidamente il contenuto vermiglio. Non appena finì si guardò in quello specchio di ospedale dove migliaia di persone avevano fatto la stessa azione. Non vide la piccola Caroline ma un mostro. Un mostro che si cibava di sangue umano, un mostro che non aveva ancora placato la sua fame e un mostro che sentì un sentimento di malessere farsi spazio nel suo animo. Era odio, odio per se stessa. Continuò a specchiarsi e vide delle crepe formarsi attorno ai suoi occhi, crepe che rispecchiavano la sua voglia: il sangue. Le gengive continuarono a procurarle un dolore inaudito, così forte da farla gridare. Cercò di soffocare i lamenti con le mani ma poi i suoi due canini si trasformarono, diventarono più lunghi del dovuto e lei ricordò un pezzo di vita che non ricordava di aver vissuto.

Si rivide con una lampada in mano, Damon davanti a lei che le diceva di stare ferma ma come sempre lei aveva fatto di testa sua. Diede un primo colpo deciso ma il ragazzo sembrò non farsi niente. In pochi secondi Caroline gettò la lampada a terra e prese un altro oggetto, non ricordò nemmeno cosa fosse in quanto lo scaraventò subito addosso a quella strana creatura che non provava dolore. Damon continuava a fare cennò di no con il dito come per confermare che qualsiasi cosa lei facesse era inutile e alla fine Caroline optò per  spingerlo e scappare via dalla sua casa che ora la rendeva prigioniera. Lui non si spostò di un millimetro anzi la gettò sul letto, la ragazza prese in mano l’ultimo oggetto che poteva lanciare, il suo cuscino, e poi lo buttò a Damon, il ragazzo non fece altro che prenderlo al volo e odorare a pieni polmoni il sangue versato la notte precedente dalla ragazza.  La guardò un ultima volta prima che i suoi occhi si trasformassero e i canini si allungassero facendosi sempre più affilati. Damon era un vampiro e da lì a poco l’avrebbe divorata.

Quei ricordi la facevano star male, lei non ricordava assolutamente niente di quei momenti, aveva una paura tremenda di cosa sarebbe stata costretta a ricordare nel corso del tempo perché aveva la sensazione che Damon non si fosse limitato a cibarsi, ingiustamente, di lei. Si massaggiò le tempie per aiutare se stessa a ricordare qualcosa in più, qualche altro dettaglio di quella vita che non le apparteneva ma quel tentativo fallì miseramente. Le sue orecchie si fecero più sensibili e rumori, che prima non avrebbe mai percepito, si fecero strada nel suo condotto uditivo. Sentì l’infrangersi di una goccia d’acqua sul lavabo, sentì una canzone rimbombarle nelle orecchie ma non capiva da dove provenisse. Fece un giro su se stessa analizzando ogni singolo oggetto vicino a lei ma poi si soffermò a guardare oltre la finestra e vide una ragazzina ballare saltando sopra il suo letto e con un buffo microfono di pelo in mano.  Era davvero un vampiro? Non ebbe il tempo di riflettere su quella consapevolezza, che piano piano si stava facendo strada su di lei, poichè un’ infermiera irruppe nella sua stanza.  I minuti che si susseguirono furono fin troppo veloci, imitò solo ciò che Damon faceva nei suoi ricordi. La guardò dritto negli occhi pregandola di non urlare e poco dopo affondò i canini sulla giugulare, pulsante di vita e di sangue, con la consapevolezza che quell’azione fosse del tutto sbagliata. Avrebbe preso solo la quantità che le bastava né una goccia di più e nemmeno una di meno. I minuti in cui Caroline rimase attaccata a quella donna sembrarono eterni, non avrebbe voluto staccarsi dato che quel sangue era particolarmente dolce ma poi una festa piena di mille colori le si presentò davanti. Si staccò dalla donna e la soggiogò un’altra volta affinché potesse farla dimettere la sera stessa. La signora si limitò a fare un cenno con la testa e Caroline si ritrovò fuori vestita di tutto punto, la festa della sua cittadina la aspettava, dopotutto era lei l’organizzatrice. Pochi minuti la separavano per arrivare al liceo di Mystic Falls e si decise a parlare con Damon, voleva dimostrargli che la persona di cui si era cibato non era più lei, adesso era diversa. Non fu difficile trovarlo, lo vide prima parlare con Stefan e poi dirigersi verso la palestra. Lo segui e si ritrovarono lungo il corridoio. Iniziò a seguirlo e poco dopo Damon si girò.
“Ciao biondina”- la salutò con il suo solito sorriso sfottente- “Ti hanno dimesso.”
Non c’era niente da ridere, lui si era cibato di lei, lui si comportava come se non fosse mai successo niente tra loro ma non era così. Caroline prese il coraggio nascosto in fondo al suo cuore, non sarebbe mai più stata la piccola e indifesa Caroline, lei avrebbe pensato a se stessa, avrebbe pensato a difendersi da tutti quei mostri che si trovavano lì fuori nel mondo.
“Ricordo tutto.” Attimi di silenzio si susseguirono prima che il vampiro centenario si girasse verso di lei.
“Cosa ricordi?”
Caroline aumentò la sua dose di coraggio e disse quelle parole che prima non le sarebbero mai uscite dalla bocca.
“Ricordo come mi hai manipolata”. Le parole e i ricordi si fecero spazio nella sua mente. Ricordò di come lui l’aveva costretta a portarlo a casa sua e ricordò che lui le aveva “gentilmente” detto di andare a casa di Elena alla cena con Stefan. La ragazza, ora vampira, fece dei passi più decisi verso di lui.
“Mi hai comandata a bacchetta, hai abusato di me..”- fece una piccola pausa ricordando quei momenti con disprezzo e sottolineò con i suoi occhi quel concetto. Damon continuava con quel sorriso sprezzante, come se volesse prenderla in giro.
“Hai cancellato i miei ricordi. Ti sei nutrito di me.”
“Sei pazza”- si limitò a rispondergli.
“I miei ricordi stanno riaffiorando”- Caroline lasciò la frase a metà perché voleva leggere una qualche reazione sul viso del vampiro e poi concluse- “a pezzi”.
Damon si girò di nuovo verso di lei.
“Non puoi ricordare. E’ impossibile. A meno che tu non stia diventando..”- il vampiro centenario lasciò intendere cosa volesse dire con la consapevolezza che lei, proprio lei, non poteva essere una vampira. La guardò fissa attraverso le iridi azzurre aspettando una risposta, la ragazza sorrise e Damon non riuscì quasi a deglutire. Non poteva essere vero, Elena non lo avrebbe mai perdonato se fosse successa una cosa del genere. Lui le aveva dato il suo sangue per salvarla non per farla diventare vampira. Mille pensieri si mescolarono confusi nella sua mente e si chiese chi avesse trasformato Caroline in quel mostro.
“Ho un messaggio da Katherine.”
Damon ebbe la risposta che cercava servita su un piatto d’argento. La ragazza si avvicinò più a lui e continuò il discorso: “ha detto «che i giochi abbiano inizio» ”. Scandì bene quelle parole quasi sillabandole prima di voltarsi. Il vampiro cambiò espressione sentendo quel nome, bloccò il braccio di Caroline e le chiese di aspettare. Caroline prese tutta la forza che aveva, tutto la rabbia, tutta la delusione, tutto il dolore che lui gli aveva provocato e li confluì in un unico gesto: spinse Damon a terra. Lo guardò fissò ancora una volta e poi con le poche energie che le erano rimaste gli sputò in faccia ciò che pensava di lui.
“Fai schifo.” Lo squadrò con disprezzo un’ultima volta prima di andare via e lasciarsi lui alle spalle. Con quel gesto si era lasciata alle spalle la vecchia Caroline e il suo vecchio mondo. Non sarebbe più stata quella ragazza, non più.


Il cambiamento non ci piace. Ci fa paura. Ma non possiamo impedirgli di arrivare. O ci adattiamo al cambiamento o rimaniamo indietro. Crescere è doloroso. Chiunque dica il contrario mente. Ma ecco la verità: a volte più le cose cambiano, più rimangono le stesse. E a volte..oh, a volte cambiare è una cosa buona. A volte cambiare è tutto.




 

spazio per l'autrice-
si è un secolo che non aggiorno lo so. Diciamo che ho avuto quello che si chiama "blocco dello scrittore" e non sono riuscita a buttare giù nulla. Ci troviamo già alla seconda stagione, alla trasformazione di Caroline. Io adoro assolutamente il suo personaggio e non potevo non scrivere riguardo alla sua trasformazione ^^ perchè ha significato un cambiamento, lei adesso è completamente diversa rispetto a prima e lo si nota dai due diversi approcci nei confronti di Damon. Prima cerca di ferirlo con una lampada, ora sicura di se lo disprezza e insulta.   Prima della messa in onda della terza stagione scriverò qualcos'altro per poi riprendere con la nuova. Volevo dirvi, come sempre, che trovate questa e moltre altre fan fiction sul forum: Fanfiction Italia . Infine,  e finalmente non rompo più le palle, per scrivere questa fanfiction mi sono ispirata ad un prompt presente in una  nostra iniziativa : "
Caroline /Damon (TVD): "Ricordo Tutto."". Potete trovare altri e numerosi prompt cliccando su questa immagine e sapendo in cosa consiste questa iniziativa ^^

   
 
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: _marty