Una donna spuntò da dietro un muro di mattoni marci, immersa nella notte. Correva affannata, con, negli occhi, il terrore. Teneva alta la gonna in modo sgraziato, guardandosi alle spalle ansiosamente. I capelli le fluttuavano sulle spalle mentre avanzava nella nebbia londinese. Inciampò sul ventre gonfio di un ubriacone che dormiva in un angolo buio e che grugnì contrariato, mentre la donna riprendeva la sua corsa frenetica. Una scintilla di paura le brillava vivida negli occhi.
All'improvviso, qualcuno la fermò afferrandola per le spalle.
Con un grido, guardò l'uomo che l'aveva  frenata: alto, barbetta ispida, vestiti miseri ma abbastanza puliti.
« Mary! » le disse ad alta voce, quasi per farla tornare in sé « Che hai? Dove stai andando? »
Mary, la donna, cercò di divincolarsi ed esclamò quasi urlando « Lui! Lui! Sta arrivando! Mi prenderà, lo sento! Lasciami, Fred, lasciami! »
« Chi sta arrivando, Mary? Chi? » le chiese l'uomo scuotendola.
Lei lo guardò con gli occhi sbarrati e appannati dalle lacrime « Lo sai. » sentenziò lugubre.
« No, Mary, non lo so. In ogni caso non c'è nessuno che ti segue, non capisco che ti prende! » le rispose l'uomo, convinto.
« BUGIARDO! » strillò lei « Sai benissimo di chi stò parlando! »
Fred la guardò senza capire. Le mise una mano sulla fronte per poi ritrarla velocemente.
« Mary! Ma tu scotti! Forza, andiamo, ti accompagno a casa... » le disse scuotendo la testa.
Mary annuì poco convinta. Sentì, poi, un alito caldo sul collo. Si girò e vide due occhi iniettati di sangue fissarla crudeli.
Lei cacciò un'urlo e corse via.
« Mary? Mary, dove stai andando? Mary, fermati, per l'amor del cielo! » le urlò dietro Fred per poi iniziare a rincorrerla.

Ad un tratto, però, la perse di vista.
Poi la sentì che urlava « No! No, non voglio! Stai lontano! No! No! » e poi non sentì più niente.
Corse in direzione della voce più veloce che poteva, ma non fù abbastanza.
Girò in un vicolo e vide una figura femminile accasciarsi a terra e non muoversi più.
Fred si avvicinò con cautela e si accucciò accanto alla figura inerte. Il vicolo era buio, perciò accese un fiammifero per far luce sul volto della donna e si sentì svenire. Mary stava lì a terra con gli occhi spalancati per la paura e la bocca ancora aperta in un urlo soffocato dalla signora morte. Accanto a lei, una boccetta di vetro con un'etichetta bagnata, ma ancora leggibile.
"Poison", c'era scritto, veleno.
Poi, qualcos'altro attirò la sua attenzione: vide qualcosa, o qualcuno, muoversi dietro l'angolo.
Vi si avvicinò cautamente e sbucò su una stradina più larga, dove lo sportello di una carrozza in partenza si chiuse velocemente, e  il veicolo traballante sulle pietre schizzò vià. Fred l'osservò mentre spariva nella nebbia e poi si accasciò a terra, svenuto.