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Autore: SailorDisney    26/08/2011    1 recensioni
Lei alzò il viso e lo guardò negli occhi, Buzz notò che anche lei era diventata rossa. Entrambi sorrisero.
“Allora..che ne dici se adesso andiamo a fare un po’ i chiodi a Woody?!” disse Buzz alzandole il mento dolcemente.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Buzz Lightyear, Jessie
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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3.
Jessie si trovava adesso nello zainetto di quella bimba, quando salì in una macchina che non era quella della mamma di Bonnie.

“Oh fantastico.. e adesso cosa faccio??” si domandava nella sua testa la cowgirl.

“Allora, Sally, com’è andata oggi all’asilo?” chiese la mamma mentre le stringeva la cintura di sicurezza.

“Bene mamma..”

“Hai fatto la brava bambina?” chiese di nuovo.

“Si mamma..” rispose la bimba bugiarda.

-Come no.. se tu sei una brava bambina io sono un pinguino del polo Sud!- pensò Jessie.

Improvvisamente la macchina si fermò, erano arrivati. Jessie aprì uno spiraglio dalla zip dello zainetto. Una casa di campagna. Mentre attraversavano il vialetto, Jessie notò cavalli e stalle intorno alla casa, e tutto era immerso nel verde.

-Però..mica male il posto. Speriamo solo che non sia troppo distante da casa di Bonnie!- pensò tristemente Jessie.

 
 
Intanto, nella stanza di Bonnie regnava il silenzio. Nessuno poteva credere che Jessie non ci fosse più. Sparita, scomparsa. Non era tornata più a casa. Mentre cercavano di capire cosa fosse successo, Bonnie irruppe nella stanza con la mamma.

“Forza tesoro.. adesso cerca di dormire.. vedrai che domani tutto si risolverà..” disse la mamma baciandola sulla fronte.

“Ma mamma.. Jessie starà bene? Come faccio senza di lei? Quella bambina è stata proprio cattiva! Rubarmi Jessie, così! Uffa..”

“Ti prometto che riavrai la tua bambola..adesso dormi.. buonanotte Bonnie cara..” la mamma spense la luce sul comodino e uscendo, si chiuse la porta alle spalle delicatamente.
 
I giocattoli aspettarono il chiudersi degli occhi di Bonnie.

“Woody.. io credo che tu debba andare a cercare Buzz. È importante..” disse Dolly avvicinandosi al cowboy.

“Si..ma..io non saprei che dirgli.. capisco perfettamente il suo dolore. Anche io ho perso la mia amica e..”

“Woody. Ascoltami. Io non credo che per lui fosse solo un’amica..” disse Dolly cercando di fargli capire le sue parole.

“C-cosa? Tu pensi che..Oh, beh. Devo andare proprio a parlare con lui.” Disse Woody salendo sulla scrivania colorata della bimba.
Buzz era lì, guardava fuori dalla finestra e il riflesso sul vetro mostrava il viso di un cuore infranto.

“Buzz..Hey, Buzz..” disse Woody appoggiando una mano sulla sua spalla. “Hai sentito..? A quanto pare si è trattato di un rapimento!”

“Woody..non mi va di parlarne.” Rispose Buzz secco.

“Ma..non puoi comportarti così! Io sono tuo amico! Esattamente come lo è Jessie! O forse mi sbaglio….? Forse non è solo un’amica..”

Disse sedendosi accanto a lui.

Buzz si voltò verso di lui. “No.. non ti sbagli. Ed è per questo che io..” Buzz strinse gli occhi, il dolore era troppo forte. “Com’è potuto succedere, Woody?! Io dovevo proteggerla! Ed invece.. non ho potuto fare niente! È scomparsa in un batter d’occhio senza che me ne rendessi conto!” disse Buzz agitato.

“Buzz.. so esattamente cosa provi. Io non ho potuto fare niente per salvare Bo. E adesso il suo sorriso è soltanto un triste ricordo. Non voglio che anche Jessie faccia la stessa fine! Devi fare qualcosa, Buzz!” gli disse Woody.

“Io… hai ragione. Lo devo fare per lei.. non posso rischiare di perderla. Lei deve tornare qui accanto a me, devo ancora vederla sorridere per tanto tempo..” si disse alzandosi di scatto in piedi.

Buzz guardò Woody. “Mi darai una mano, cowboy?”

“Ora ed ogni volta che lo vorrai, amico mio. Ma.. perché non mi hai detto di te e di Jessie?” chiese Woody.

“Sono da sempre innamorato di Jessie, ma solo adesso ho capito che si tratta di più: Io non posso stare senza di lei.”

Woody sorrise. Buzz lo ringrazio con un cenno della testa e si precipitò giù dalla scrivania, per architettare un piano e riavere la sua Jessie.

 
Quella sera, Sally portò con sé Jessie in giro per la tenuta, le mostrò i cavalli e poi tornarono a casa, a giocare un po’ prima di andare a dormire.

Mentre Sally pettinava i capelli alla bambola per l’ultima volta, la mamma entrò in camera.

“Sally, ho appena finito di stirar….e quella cos’è?” chiese la mamma.

Sally nascose la bambola dietro le spalle in fretta. “Cosa mamma?”

“Sally, mostrami immediatamente quello che hai nascosto dietro la schiena. Subito!” gridò la mamma.

La bambina lentamente mise le mani davanti a se mostrando la bambola.

“E questa..d-dove l’hai trovata?” disse la mamma balbettando, prendendo la bambola in mano.

“L’ho rubata a una bambina all’asilo..” disse piano la bimba.

“TU..COSA?! Non ci posso credere, Sally! Ma cosa ti ho insegnato?! Domani restituirai la bambola alla tua compagna e le chiederai scusa, intesi?!” gridò la mamma.

“Si..mamma…” rispose vergognata la bimba.

La mamma si calmò e si sedette accanto a lei, a terra.

“Lo sai che ne avevo una uguale a questa, quando ero bambina?” disse la mamma malinconica alla sua bambina.

Jessie sentì una certa familiarità in quelle mani che la tenevano, era già stata stretta in quella calda presa. Ma non riusciva a capire dove aveva già visto quella signora..

“Davvero mamma?! E adesso dov’è quella bambola?!” chiese curiosa la bimba.

“Beh.. vedi quando avevo la tua età amavo molto i cavalli e il mondo del far west.. amavo la mia bambola più di qualsiasi altra cosa al mondo. Poi purtroppo come capita a tutte le bambine.. arriva il momento di crescere.” Disse triste la mamma guardando la bambola.

Jessie cominciò a capire di chi potesse trattarsi. Sentì il cuore batterle forte mentre parola dopo parola, quella signora tanto apprensiva la stringeva sempre più forte tra le mani.

“Poi un giorno, ritrovai la mia bambola, ma ormai ero pronta per il college. Decisi comunque di portarla con me, ci ero tanto affezionata! Purtroppo però quando arrivai all’università non la trovai nello scatolone.. e capii che accidentalmente era andata a finire nella scatola delle donazioni.. ma era troppo tardi.” Mormorò con gli occhi umidi la mamma della bimba.

Jessie avrebbe voluto gridare, urlare, abbracciarla, dirle che non l’aveva mai dimenticata. Era proprio lei.. la sua..

“Emily! Emily tesoro, qui c’è qualcosa che sta bruciando nel forno!” gridò una voce maschile dal pianterreno.

“Oh.. devo scendere sotto. Voglio farti capire, Sally,  che i giocattoli sono molto importanti per i bambini. La tua amica sarà molto triste adesso senza la sua bambola, e deve riaverla al più presto. Non voglio che senta la sua mancanza, come io l’ho sentita della mia Jessie.” Poi si alzò e uscì dalla porta.

Jessie era arrabbiata, nervosa, ma felice. Mille emozioni regnavano in quel momento nel suo cuore. Era proprio la sua Emily! La sua adorata bambina! Per anni Jessie pensò di essere stata abbandonata come un rottame.. ed invece, la sua bambina adesso era una mamma! E ancora si ricordava di lei!

“Dai Jessie.. adesso andiamo a dormire. E domani dirò a Bonnie che mi dispiace..” la bimba andò nel suo letto e accanto a lei stringeva la cowgirl più felice del mondo.
 
 
 
 
 

   
 
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